Hai viaggiato in “Paesi a rischio” e devi quindi capire come richiedere un visto turistico per gli Stati Uniti? In questo post ti spiego come fare e quali sono i documenti necessari.

- Visto turistico per gli Stati Uniti: a cosa serve
- Il visto turistico B2: caratteristiche e requisiti
- Come richiedere il visto turistico per gli Stati Uniti: tutti i passaggi
- Compilazione del modulo DS-160 online
- Registrazione e invio del modulo DS-160 online
- Pagamento dei diritti per il visto turistico per gli Stati Uniti
- Pianificazione del colloquio in Consolato o Ambasciata
- Scelta del ritiro del passaporto (ed eventuale pagamento della spedizione)
- Raccolta dei documenti da presentare al colloquio
- Preparazione al colloquio
- Presentazione al colloquio
- Attesa e ritiro del passaporto
- Pronto a partire!
Mi è capitato di dover richiedere un visto turistico per gli USA perché, nella mia situazione, l’ESTA non sarebbe stato sufficiente. All’inizio la procedura mi ha un po’ “spaventato”, anche perché le informazioni sono un po’ confuse e non sempre facili da trovare. Alla fine è andata bene e sono riuscita a ottenere il mio visto in tempo; scrivo questo post nella speranza di evitarti ogni ansia, dandoti tutte le informazioni utili per capire come richiedere il visto turistico per gli Stati Uniti.
In particolare, vedremo prima di tutto i casi in cui devi richiedere il visto – ovvero i casi in cui non puoi viaggiare negli Stati Uniti solo con l’ESTA. Successivamente, vedremo quali sono le caratteristiche del visto turistico (visto B2) e tutti i passaggi per ottenerlo.
Visto turistico per gli Stati Uniti: a cosa serve
Il visto turistico per gli Stati Uniti (B2) si rende necessario prima di tutto quando si intende viaggiare negli USA per turismo per un periodo superiore a 90 giorni. Inoltre, questo tipo di visto permette di:
- visitare amici e parenti;
- sottoporsi a cure mediche;
- incontrare eventuali contatti commerciali per questioni di affari;
- partecipare a eventi di beneficenza;
- partecipare (non come lavoratore pagato) a eventi sportivi o musicali;
- iscriversi a corsi di apprendimento.
Se il tuo motivo per viaggiare verso gli Stati Uniti non è tra questi, probabilmente ti servirà un visto diverso. Ad esempio, il visto B1 permette di partecipare a conferenze e negoziare contratti; il visto C è dedicato a chi transita per gli USA verso una meta diversa; il visto E per commercianti e investitori; il visto F per gli studenti, e così via.
Visto turistico per gli Stati Uniti (B2): quando è necessario
Ma se vuoi andare negli Stati Uniti solo per farti una vacanza che duri meno di 90 giorni, perché dovresti richiedere il visto turistico? Perché l’ESTA non dovrebbe essere sufficiente?
Questa situazione si presenta per quelle persone che, proprio come è successo a me, si recano negli USA per turismo dopo aver visitato un Paese considerato a rischio; un Paese, cioè, che si trova nella “lista nera” degli USA perché a potenziale promozione del terrorismo. Per cui, se hai viaggiato in
- Iran
- Iraq
- Libia
- Corea del Nord
- Somalia
- Siria
- Sudan
- Somalia
- Yemen
a partire dal 1 marzo 2011, o a
- Cuba
a partire dal 12 gennaio 2021, dovrai richiedere il visto turistico per gli Stati Uniti.
Ci sono delle eccezioni a questa regola, ad esempio per chi ha viaggiato in alcuni di questi Paesi per scopi militari o governativi.
Per Cuba, in particolare, le pressioni sono molte per far rimuovere il Paese dalla lista, vista la sua forte vocazione turistica. Al momento, però, queste sono le regole. È proprio un viaggio a Cuba nei mesi precedenti a quello per New York che mi ha costretto a richiedere questo visto, perché nel mio caso l’ESTA non sarebbe stato accettato.

La differenza tra visto turistico ed ESTA
L’ESTA è un visa waiver, ovvero un documento che solleva i cittadini italiani dall’obbligo di presentare un visto per recarsi negli Stati Uniti per turismo. È un documento che si richiede online in pochi minuti, ha un costo di pochi dollari e si riceve entro 3 giorni. La richiesta del visto turistico, invece, è un po’ più complicata (lo vediamo tra poco). Leggi di più sull’ESTA se vuoi approfondire.
Il visto turistico B2: caratteristiche e requisiti
In questo articolo, quando parlerò di visto turistico per gli Stati Uniti parlerò del visto B2 che, come abbiamo visto, è quello necessario per viaggiare verso gli USA per motivi di turismo quando siamo però già stati a Cuba o in altri Paesi a rischio.
Criteri di ammissibilità per ottenere il visto B2
È possibile richiedere il visto turistico B2 solo se si possono soddisfare questi requisiti di ammissibilità:
- i motivi del viaggio rientrano tra gli scopi di visita consentiti dal B2 (ovvero, la lista che ti ho messo sopra: turismo, visita ad amici, eventi di beneficenza…);
- possesso di denaro sufficiente a coprire l’intero soggiorno negli USA;
- intenzione di uscire dagli USA entro la scadenza del visto.
Durata del visto turistico per gli Stati Uniti
Una volta ottenuto, il visto B2 per gli Stati Uniti ha una durata di 10 anni dal giorno dell’approvazione.
In questo lasso di tempo, quindi, si potrà tornare negli USA per turismo un numero illimitato di volte, senza dover richiedere l’ESTA o altri visti. Il visto resta valido anche se nel frattempo si fa il rinnovo del passaporto; ugualmente, resta valido anche se nel frattempo si effettua un viaggio in uno dei Paesi della “lista nera”.
Costo del visto turistico
Il visto turistico B2 ha un costo di 160 dollari americani.
Questa tassa deve essere pagata al momento della richiesta del visto (ti spiego meglio più sotto), quindi prima di aver ottenuto il visto stesso. Anche nel caso in cui il visto non venga approvato, la tassa non è rimborsabile.
Eventuale estensione del visto turistico
La durata standard del visto turistico B2 per gli Stati Uniti è di 90 giorni. Ma, se lo si desidera, si può restare più a lungo, ottenendo un’estensione del visto di 6 mesi ulteriori. Per farlo, è necessario compilare il modulo I-539, spiegare dettagliatamente il motivo per cui si intende estendere il visto, e pagare la tassa di estensione che ammonta a 370 dollari. Trovi qui più informazioni sull’estensione del visto turistico.

Come richiedere il visto turistico per gli Stati Uniti: tutti i passaggi
Andiamo ora a vedere come richiedere il visto turistico per gli Stati Uniti. Qui ti elenco tutti i passaggi in modo dettagliato, così sarai sicuro di non perdere niente.
Compilazione del modulo DS-160 online
La richiesta del visto turistico per gli Stati Uniti inizia con la compilazione del modulo apposito. Si chiama DS-160 (Online Nonimmigrant Visa Application) ed è possibile compilarlo direttamente da questo sito ufficiale dell’US Department of State.
Il modulo è in inglese ma, se scegli l’italiano nel menù a tendina in alto a destra (Select tooltip language), una traduzione automatica in italiano apparirà sulla frase su cui passi il mouse.
Nella prima schermata della pagina, sotto la scritta Welcome dovrai inserire il nome della città nel cui consolato ti recherai per il colloquio; in Italia, è possibile farlo solo a Milano, Roma, Firenze e Napoli. Dopo aver inserito il codice di verifica, potrai cliccare su Start an application. A quel punto, sulla parte in alto a destra della pagina comparirà un codice alfa-numerico (Application ID): segnatelo subito, perché sarà il codice personale che ti permetterà di accedere al sito in futuro. Se per caso devi interrompere la compilazione del modulo, inoltre, potrai farlo; quando rientrerai, potrai cliccare su Retrieve an application e riprendere da dove avevi lasciato utilizzando questo codice.
Il modulo è facile da compilare in autonomia, ma è piuttosto lungo e ti servirà del tempo per raccogliere e inserire tutte le informazioni (sul modulo viene indicato un tempo di circa 90 minuti, io ci ho messo un po’ di più). Oltre alle classiche informazioni anagrafiche, infatti, ti verranno chieste parecchie cose, come ad esempio:
– i tuoi canali social
– informazioni sui tuoi genitori
– le tue eventuali visite precedenti negli Stati Uniti
– tutti i Paesi che hai visitato negli ultimi 5 anni
– un contatto negli Stati Uniti (qui puoi anche indicare il nome di un hotel o simili)
– i dettagli sullo scopo della visita
e così via.
Ricorda che:
- devi rispondere a tutte le domande (ognuna ha una spiegazione, quindi saprai sempre cosa ti viene chiesto);
- devi rispondere in inglese;
- conviene salvare frequentemente per evitare che i progressi vadano persi (il modulo ha parecchie pagine).
Sul finale ti verrà richiesto di inserire un’immagine del tuo volto. I requisiti di dimensione e nitidezza sono piuttosto severi quindi, se ti viene più semplice, salta questo passaggio (in questo caso ti verrà poi richiesto di portare una fototessera in sede di colloquio).

Registrazione e invio del modulo DS-160 online
Una volta conclusa la compilazione, apparirà una schermata che ricapitola tutte le informazioni che hai lasciato, così che tu possa ricontrollare che sia tutto corretto. Passerai poi alla firma digitale e potrai chiudere definitivamente il modulo. A questo punto comparirà una schermata di avvenuto invio, e potrai pensare al passo successivo.
Recati su questo sito ufficiale, il portale dove occorre registrarsi per passare alle fasi successive di richiesta del visto. Clicca su “Invia richiesta” ed esegui tutti i passaggi della registrazione (il sito è in italiano e tutti i passaggi sono piuttosto intuitivi).

Pagamento dei diritti per il visto turistico per gli Stati Uniti
In questo sito, una volta completata la registrazione, ti verrà richiesto di pagare la tassa consolare (MRV). La tassa (non rimborsabile e non trasferibile) ammonta a 160 dollari. Potrai pagare tramite bonifico bancario o carta di credito/debito. Una volta trascorso il tempo tecnico di elaborazione del pagamento, ti sarà possibile visualizzare la ricevuta: scaricala e salvala sul tuo computer.
Pianificazione del colloquio in Consolato o Ambasciata
Ecco un altro importante passaggio su come richiedere il visto turistico per gli Stati Uniti. Utilizzando il codice PIN che appare sulla ricevuta del pagamento, ti sarà ora possibile effettuare la prenotazione di un colloquio presso l’ambasciata o il consolato americano nella città che avevi scelto in partenza (prima di compilare il modulo). Puoi richiedere l’appuntamento entro un anno dalla data di ricevuta del pagamento. Gli appuntamenti disponibili sono solitamente nella prima mattina (08.30/09.30) dal lunedì al venerdì.
Quando ho eseguito questo passaggio, ho avuto la fortuna di trovare uno slot libero nel consolato di Milano a 4 settimane dalla mia richiesta, in una data antecedente al mio viaggio a New York (del quale avevo già i biglietti aerei). Non sempre si ha questa fortuna, però; ti consiglio quindi di iniziare a compilare il questionario con largo anticipo rispetto a quando hai intenzione di andare negli Stati Uniti; per me 2 mesi sono stati il minimo sindacabile, avessi aspettato una settimana in più non sarei potuta partire. Inizia ben prima di me!
Una volta fissato il colloquio, riceverai una lettera di conferma: salva anche questa sul computer.
Scelta del ritiro del passaporto (ed eventuale pagamento della spedizione)
A questo punto, sempre tramite questa pagina ti verrà data la possibilità di scegliere la modalità di ritiro del passaporto. Ne esistono 2:
- richiedere la Premium Delivery, ovvero la consegna a domicilio tramite DHL. In questo caso, occorre pagare subito una tassa di spedizione (anche questa non rimborsabile) di 33€.
- andare a ritirarlo di persona presso la sede DHL da selezionare tra le disponibili (a Milano, la sede di ritiro si trova in zona Segrate).
Raccolta dei documenti da presentare al colloquio
A questo punto, ti consiglio di creare una cartella sul computer, dove raccoglierai tutti i documenti inerenti alla richiesta del visto turistico per gli Stati Uniti. Una volta raccolti, stampa tutti questi documenti e raccoglili in una cartellina che porterai con te al colloquio. A me non hanno chiesto di vedere tutti i documenti che avevo, ma ho preferito avere tutto per prudenza. Nel dettaglio:
- il tuo passaporto (ricorda che deve essere valido per almeno 6 mesi oltre il tuo periodo di permanenza negli Stati Uniti)
- la conferma dell’invio del modulo DS-160
- la ricevuta del pagamento del visto
- la lettera di conferma della prenotazione del colloquio all’ambasciata
- se non hai inserito la foto nel modulo DS-160, porta anche una fototessera (5×5 cm di lato, scattata negli ultimi 6 mesi)
Non sono fondamentali (a me non hanno chiesto di mostrarli), ma è consigliato portare anche:
- documenti informativi sul tuo conto corrente (lo puoi scaricare dal tuo home banking) per dimostrare che hai finanze sufficienti a coprire economicamente la tua permanenza negli Stati Uniti
- documenti relativi alla tua professione (contratto di lavoro o info sulla Partita IVA), per dimostrare lo scopo del viaggio e l’intenzione di ritornare poi in Italia
- eventuali documenti che attestino la tua condizione sociale e familiare in Italia (certificato di residenza, stato di famiglia, contratto di compravendita o locazione di immobile, certificato di matrimonio…)
- se hai già effettuato delle prenotazioni per il tuo viaggio negli Stati Uniti (voli aerei, alloggi…), porta con te le conferme di queste prenotazioni
Preparazione al colloquio
Non devi fare niente di particolare per prepararti al colloquio, se non semplicemente stare tranquillo! Assicurati di avere tutti i documenti necessari e di organizzare il viaggio al consolato in modo che tu non faccia tardi all’appuntamento. Al massimo, riguardati le risposte che hai dato nel modulo DS-160 e preparati a fornire quelle stesse informazioni a voce in inglese, nel caso tu non ti senta sicuro con la lingua.

Presentazione al colloquio
È possibile accedere al consolato/ambasciata non prima di 15 minuti prima dell’orario dell’appuntamento. Ti consiglio comunque di presentarti in anticipo, perché è possibile che troverai parecchia fila; tutti gli appuntamenti vengono infatti concentrati nelle prime ore del mattino, ed è facilissimo che si creino ritardi e sovrapposizioni. Io avevo l’appuntamento alle 09.15, mi sono presentata alle 08.50 e non sono riuscita a entrare al consolato prima delle 10.00.
Quando è il tuo turno e ti presenti all’ingresso, i militari come prima cosa ti chiederanno nome e orario dell’appuntamento, poi ti passeranno sotto un rilevatore manuale. Infine, prima di entrare metteranno in una cassetta di sicurezza tutte le cose che non potrai portare dentro (praticamente niente: telefono e qualsiasi dispositivo elettronico come powerbank e orologio digitale, ma neanche occhiali da sole, ombrello, acqua, igienizzanti mani o altri liquidi). Mettiti in tasca la chiave della cassetta di sicurezza ed entra: da ora, sei in territorio americano.
Il personale ti guiderà alla stanza dove si effettuano i colloqui. Quando l’ho fatto io a Milano, c’erano semplicemente tre sportelli con tre funzionari del consolato, e una trentina di persone in piedi a fare la fila, ognuno con la sua cartellina portadocumenti in mano. Dovendo parlare agli sportelli, tutti sentono praticamente tutto di ogni persona che fa il colloquio: zero segreti, insomma.
Sono rimasta in questa fila per quasi 2 ore, senza poter fare niente se non ascoltare le storie degli altri; alla fine, è stato il mio turno. Il colloquio avviene in inglese, ma alcuni funzionari parlano un po’ di italiano in caso tu abbia difficoltà. Le domande sono perlopiù semplici: lavoro, età, provenienza, motivo del viaggio negli Stati Uniti, cosa si penserà di fare e di vedere, che itinerario abbiamo studiato, se conosciamo qualcuno negli USA… Qualcuno è rimasto a colloquio per diverso tempo, il mio è durato solo 3 minuti. Dipende tanto dalle risposte che il funzionario troverà nel tuo modulo DS-160. Non avere paura e rispondi con calma alle domande; se non hai capito dillo con chiarezza, piuttosto di dare risposte incerte.
Attesa e ritiro del passaporto
Alla fine del colloquio, se la procedura non è andata a buon fine, il funzionario ti restituirà il passaporto allegando una lettera che spiega i motivi per cui il rilascio del visto è stato rifiutato. Ma, molto più probabilmente, il funzionario ti darà esito positivo (“il colloquio è stato superato!”).
In questo caso, il tuo passaporto sarà trattenuto e dovranno passare alcuni giorni prima che tu possa recuperarlo. A questo proposito… assicurati di non averne bisogno nei giorni immediatamente successivi al colloquio!
Il passaporto viene solitamente rilasciato entro 7 giorni lavorativi (richiedi conferma al funzionario se, come me, hai tempi stretti e vuoi essere assolutamente certo di fare in tempo a partire). Puoi sempre tornare nel sito dove ti sei registrato e fare il login per conoscere lo stato della procedura, ma comunque ti verrà inviata un’email quando il passaporto sarà pronto a essere rilasciato con il visto B2 attaccato sopra. Lo riceverai a casa o andrai a recuperarlo alla sede selezionata, sulla base di quello che avevi scelto in precedenza.
Nel caso in cui tu abbia scelto il ritiro alla sede DHL, come ho fatto io, dovrai presentarti munito del tuo documento d’identità (carta d’identità o patente di guida) e del tracking number che ti viene comunicato nell’email. Gli orari di apertura e l’indirizzo preciso della sede di ritiro ti verranno comunicati alla fine del colloquio. È anche possibile inviare qualcun altro a ritirare il passaporto al posto tuo; in questo caso, la persona che deleghi dovrà presentarsi con il tracking number, il suo documento d’identità, una tua delega scritta e firmata e la copia del tuo documento d’identità.
Pronto a partire!
Finalmente il passaporto è nelle tue mani; la procedura per richiedere il visto turistico per gli Stati Uniti è conclusa. Puoi visitare questa pagina informativa per ulteriori informazioni.

Spero che questo articolo su come richiedere il visto turistico per gli Stati Uniti ti sia stato d’aiuto. Ti auguro buon viaggio! 🙂

giacomo
Aprile 3, 2023salve,
alla mia ragazza è stato rilasciato un visto b2 per gli usa però sotto la sezione “visa type/class” c’è riportata la scritta “b1/b2”.
è normale?? o rischiamo che una volta arrivati a San Francisco notino un incongruenza e ci rimandino indietro??
Agnese - I'll B right back
Aprile 19, 2023Ciao Giacomo, anche il mio riporta la scritta b1/b2 e non ho avuto problemi, quindi immagino che vada bene così! Buon viaggio 🙂