Finalmente ho avuto l’occasione di fare una visita al Cenacolo di Leonardo a Milano! In questo post ti do tutte le informazioni utili del caso e ti racconto la mia esperienza.
Hai presente quando abiti in un posto dove ci sono delle cose assolutamente da fare, ma tu non le fai perché “tanto avrò tutta la vita per farlo”? Ecco, questo della visita al Cenacolo di Leonardo è l’esempio più eclatante: mi sono trasferita a Milano a settembre del 2008 e… ho visitato L’Ultima Cena a marzo del 2018. Meglio tardi che mai, dirai tu! In questo caso sì: ci ho messo una vita, ma alla fine, una volta di fronte all’affresco più famoso del mondo… mi sono resa conto che tutta questa attesa sia assolutamente valsa la pena 🙂
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Dove tutto è nato: Santa Maria delle Grazie
Il Convento domenicano di Santa Maria delle Grazie fu iniziato nel 1462, ed ampliato a partire dal 1490 per volere di Ludovico il Moro. Un paio di anni dopo, il duca di Milano scelse questo luogo per la sua sepoltura, e incaricò quindi Guiniforte Solari di progettare la chiesa di fianco al Convento, e a Donato Bramante di realizzare l’abside della chiesa stessa. Oggi, la Chiesa rappresenta uno dei migliori esempi di Rinascimento nell’Italia settentrionale, con le pareti completamente affrescate e diverse cappelle laterali riccamente decorate. La Basilica, insieme al Refettorio con il Cenacolo, è stato il secondo sito in Italia a essere stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, nel 1980.
Com’è nato il Cenacolo di Leonardo
Leonardo da Vinci arrivò a Milano nel 1482, portando con sé un vero e proprio curriculum e iniziando a lavorare per Ludovico il Moro in quanto esperto di macchine da guerra. Solo dopo si mise in mostra per le sue doti pittoriche, e fu Ludovico a commissionargli la realizzazione dell’Ultima Cena all’interno del Refettorio del convento. Leonardo dipinse il Cenacolo tra il 1494 e il 1498; un periodo piuttosto esteso, durante il quale il genio alternava il dipinto ad altri incarichi di diversa natura. Pensa che, secondo alcune testimonianze dell’epoca, il genio toscano era totalmente imprevedibile: era capace di trascorrere giorni interi sulle impalcature a dipingere, e poi di non toccare più un pennello per altrettanti giorni interi!
Visita al Cenacolo Vinciano: nel Refettorio
Il Refettorio del convento, dove un tempo i frati domenicani consumavano i loro pasti, è l’ampia sala dove oggi entriamo per ammirare il Cenacolo. Secondo la tradizione, alle due pareti corte del Refettorio si trovano le rappresentazioni dell’episodio iniziale e di quello finale della Passione di Cristo: l’ultima cena da un lato e la crocifissione dall’altro; infatti dalla parte opposta al Cenacolo di Leonardo si trova l’altrettanto impressionante Crocifissione del pittore lombardo Giovanni Donato da Montorfano (1495). Nel Refettorio si trovano anche degli affreschi raffiguranti stemmi, ghirlande e le figure di Ludovico il Moro e di sua moglie Beatrice d’Este: molto probabilmente, anch’essi tutti dipinti da Leonardo.
Perché l’Ultima Cena di Leonardo è così speciale
Prima di realizzare il dipinto, Leonardo si era “allenato” con disegni preparatori e appunti, e aveva studiato l’iconografia di questo particolare momento attraverso i dipinti di altri grandi artisti fiorentini, come il Ghirlandaio. La maggior parte dell’iconografia classica presenta questo episodio nel momento in cui Giuda è già stato identificato come il traditore. Ma Leonardo sceglie di rappresentare il momento subito precedente: Gesù ha appena pronunciato le fatidiche parole “… Uno di voi mi tradirà”, e gli apostoli sono raffigurati in questo momento di sorpresa e inquietudine: le loro espressioni, i gesti delle mani e i movimenti dei corpi ci indicano chiaramente la solennità del momento e, scegliendo di rappresentare questo istante, Leonardo ha avuto modo (e ci è riuscito alla grande!) di concentrarsi al meglio sulle emozioni umane.
Un’altra particolarità del Cenacolo Vinciano è la sua ineluttabile fragilità. Per un errore di calcolo (anche i geni a volte sbagliano, no?), Leonardo decise di non affidarsi alla tecnica tradizionale dell’affresco, dipingendo sull’intonaco ancora umido, ma di sperimentare con qualcosa di più innovativo: dipingere sull’intonaco asciutto, così da ritornare sull’opera tutte le volte che volesse.
Bisogna dirlo: quello di Leonardo non è stato un vero e proprio errore ma, forse, una scelta. Se avesse usato la tecnica dell’affresco, che richiede esecuzioni molto rapide, non sarebbe stato possibile raggiungere la raffinatezza dei dettagli che l’attuale Ultima Cena ci regala. Utilizzando questa tecnica “a secco”, invece, ebbe tutto il tempo di meditare sull’opera e di apportare tutte le modifiche del caso, fino al raggiungimento della perfezione. Purtroppo però, a causa di questa sperimentazione, già nel primo ventennio del 1500 si iniziarono a notare i primi segni di deterioramento.
Mettiamoci anche tutte le vicissitudini legate alla storia di Milano: l’occupazione francese proprio alla fine del 1400, i Padri Domenicani che ampliano la porta dal Refettorio alle cucine, “tagliando” una parte dell’opera (…), l’uso del Refettorio a stalla e fienile, poi a sede dei pompieri, poi a caserma militare… Insomma, il Cenacolo non ha avuto vita facile. Dopo oltre 20 anni di lavoro, nel 1999 un enorme restauro ha riportato alla luce i tratti originali, ma la situazione dell’Ultima Cena di Leonardo è e sarà sempre molto precaria.
La mia visita al Cenacolo Vinciano: impressioni
La visita al Cenacolo Vinciano la sogni, la progetti, l’aspetti. Per me, che vengo dalla Toscana e che per anni ci sono passata vicina sfiorandola ma non incontrandola mai, quest’opera era diventata forse ancora più mitica e mistica di quel che è per chiunque. Leonardo rappresenta per me il simbolo più alto delle mie radici e dei miei luoghi d’adozione, dell’ingegno umano e della passione per il bello, dell’ecletticità e dell’interesse per quei “moti dell’animo” su cui lui stesso si concentrò per tutta la vita.
Dopo averlo studiato a scuola, quasi 10 anni a Milano, un biglietto provato ad acquistare più volte negli anni, poi quello reale comprato ai primi di gennaio per i primi di marzo, 4 ore di macchina da Firenze a Milano sotto una tormenta di neve… Ecco che, finalmente, le porte del Refettorio si aprono e, alla mia destra, eccolo. Un dipinto che tutti noi conosciamo a memoria, ma che dal vivo ti colpisce immediatamente come se fosse del tutto sconosciuto: è grande, è perfettamente prospettico e inserito nella sala, è ricco di colori che spiccano sul semplice intonaco. Quei 15 minuti di visita al Cenacolo Vinciano li ho spesi così: due a guardare la Crocifissione, due a fare foto, 11 ad ammirare. Ad ammirare ogni singolo volto, la posizione delle mani, la simmetria dei colori, le congetture di Dan Brown ne Il Codice Da Vinci, e la bellezza dell’insieme. Pensare che tutto questo capolavoro sia così fragile mette i brividi, ma ti induce anche a guardarlo con più attenzione, con più urgenza, come se domani dovesse scomparire. Ti induce a farlo più tuo possibile in quei pochi minuti, ti induce a non dimenticartene mai più. E forse è proprio questo il segreto della perfezione nelle cose belle e fragili.
INFO UTILI
–Dove acquistare: è possibile acquistare i biglietti tramite call center (800 990 084 gratuito, oppure 02 92800360) o, per me molto più facilmente, online, cliccando su questo sito. È possibile acquistare solo 5 biglietti per transazione e la prenotazione è sempre obbligatoria. Ricorda che l’acquisto dei biglietti viene aperto a scaglioni (quelli di giugno sono stati resi disponibili a febbraio e sono praticamente terminati, mentre il 9 maggio alle 09.30 sono state aperte le prenotazioni per luglio e agosto 2018).
–Costi: 12€ intero (10+2 di diritto di prenotazione), 7€ ridotto (5+2). Il biglietto ridotto è riservato a ragazzi dell’Unione Europea dai 18 ai 25 anni e ai docenti scolastici. Il biglietto è gratuito (ma si devono comunque pagare i 2€ di diritto di prenotazione) per diverse categorie, come minori di 18 anni, disabili, studenti di Belle Arti, giornalisti e altro. La visita al Cenacolo di Leonardo è gratuita ogni prima domenica del mese, ma la prenotazione resta obbligatoria (e, in questo caso, si fa solo tramite call center). Si può pagare un supplemento di 3,50€ per una visita guidata (fattibile solo nelle fasce orarie delle 10.00 e delle 16.00, in italiano, o delle 09.30 e delle 15.30, in inglese).
–Tempistica: si entra nel refettorio a gruppi (massimo 30 persone), ed è possibile sostare all’interno per 15 minuti. Sembrano molto pochi, ma in realtà sono sufficienti.
–Orario biglietteria: dal martedì alla domenica, dalle 08.15 alle 19.00 (ultimo ingresso alle ore 18.45).
–Indirizzo: Il Cenacolo Vinciano si trova in Piazza Santa Maria delle Grazie 2, a Milano.
–Come arrivare: con la metro, si scende a Cadorna (MM1 rossa o MM2 verde) o a Conciliazione (MM1 rossa), e si prosegue per qualche minuto a piedi lungo Corso Magenta. Il tram da prendere è invece il 18 (fermata Corso Magenta – Santa Maria delle Grazie).
–Info generali: dopo aver acquistato i biglietti online, è necessario recarsi al Cenacolo almeno 20 minuti prima dell’orario prescelto, e mostrare la ricevuta di prenotazione alla biglietteria (che si trova a pochi metri a sinistra dell’ingresso del Cenacolo).
Tu hai mai visitato il Cenacolo di Leonardo a Milano? Era come te l’aspettavi? Che sensazioni ti ha lasciato? Raccontamelo con un commento! 🙂

Lucy The Wombat
Maggio 14, 2018Io sono ancora più pigra di te… ci sono andata con la scuola e con questa scusa non ci sono più tornata!! E dopo questo post mi sento in colpissima! ^_^
Agnese - I'll B right back
Maggio 14, 2018Eh vabbè ma almeno c’eri stata! 🙂 Ti toccherà vincere la tua pigrizia e visitarlo di nuovo quando tornerai in Italia (se tornerai!!) 🙂
Lucy The Wombat
Maggio 14, 2018Ehm, ho omesso di specificare che erano le scuole elementari 😀 Per fortuna avevamo una maestra bravissima che era molto sensibile all’educazione dei piccoli cittadini e ci ha portati un po’ ovunque. Ho vissuto di rendita per un po’, ma poi ho iniziato a ridimenticarmi 🙂 Comunque sì, tornerò, anche perché l’hai spiegato benissimo ^_^
Agnese - I'll B right back
Maggio 15, 2018Ahahah beh dai, almeno alle elementari hai fatto qualcosa di bello! Io non molto e mi tocca recuperare 🙂
Grazie 🙂
Bruna Athena
Maggio 14, 2018Uh cavolo, non sapevo che le prenotazioni vanno a scaglioni! Meno male che ho letto il tuo post, ero capace di andare direttamente lì e restar a bocca asciutta!
Agnese - I'll B right back
Maggio 15, 2018Sì, è una di quelle cose che si scoprono troppo tardi!! Sono contenta di averti dato un’informazione utile 🙂
Meridiano307
Maggio 22, 2018Io non so da quanto è che provo a prendere i biglietti ma non c’è mai verso, ogni volta che sono in zona non c’è mai un posticino libero per un bigliettino per me… mannaggia! Tra l’incredibile bellezza e l’alone di mistero che quest’opera si porta dietro, posso immaginare la tua emozione di fronte a questo capolavoro del genio di casa nostra.
Agnese - I'll B right back
Giugno 11, 2018Marghe scusa, mi ero persa il tuo commento!
Eh purtroppo i posti vanno sempre via come il pane… io ero in pole position, il giorno dell’apertura alle 09.00 puntualissima, e ce l’ho fatta! Bisogna muoversi per tempo, ma vale davvero la pena perché ritrovarselo così davanti, reale, fa davvero un bell’effetto!!
Meridiano307
Giugno 11, 2018Ma figurati… eh m’immagino che sia uno spettacolo nel vero senso della parola! Prima o poi ce la faccio
Agnese - I'll B right back
Giugno 14, 2018Secondo me prima o poi sì!! E poi la prendiamo come scusa per vederci! 🙂
Roberta
Giugno 3, 2018Sono stata a Milano tantissime volte, l’ultima alcuni giorni fa, e ogni volta ho provato a prenotare i biglietti per vedere questo capolavoro…inutile dire che non li ho mai trovati disponibili. L’articolo è davvero interessante, non sapevo tutti questi particolari, e grazie per le info. Spero di riuscire a vederlo la prossima volta che vado a Milano 🙂 chissà, magari sarò più fortunata…
Agnese - I'll B right back
Giugno 3, 2018Eh sì, purtroppo servono davvero tante settimane di preavviso! Ma alla fine quando si riesce vale la pena 🙂
Ti ringrazio, sono contenta che ti sia stato utile! E in bocca al lupo per la prossima volta 🙂