Ti porto a fare una passeggiata a Bolgheri, il piccolo borgo famoso per essere stato molto caro a Carducci. Per me Bolgheri è sinonimo di serenità!
Tra qualche giorno (il 16 febbraio) ricorrerà il 110° anniversario della morte di Giosuè Carducci, uno dei miei poeti italiani preferiti. Allora ho pensato di portarti a Bolgheri, dove il poeta visse e lasciò un pezzettino di cuore. Bolgheri è un borgo minuscolo e perfetto per una passeggiata romantica o se, semplicemente, stai cercando una cosa in particolare: la pace.
Bolgheri: dove, come, quando
Bolgheri è una frazione del comune di Castagneto Carducci, in provincia di Livorno e nel cuore della Maremma toscana. Siamo a soli 8 km all’interno della spettacolare Costa degli Etruschi, il tratto di costa livornese conosciuto per il mare cristallino di certe sue spiagge e per il ritrovamento di svariate necropoli etrusche.
Nato come insediamento militare dei Bulgari (da qui il nome), alleati dei Longobardi, il castello di Bolgheri è sempre appartenuto ai conti Della Gherardesca, il cui stemma è ancora visibile sulle mura all’entrata del borgo.
La prima comparsa di questo luogo nella storia avvenne nel 1075 in una bolla papale, dove però il borgo venne chiamato Sala del Duca Allone; il toponimo Bolgheri è attestato solo nel 1158. Come molti altri territori della zona, anche Bolgheri cadde sotto il dominio di Firenze nel 1406. Nel XVIII secolo, infine, Bolgheri ebbe un periodo di crescita, grazie ai conti che decisero di puntare sull’agricoltura e di fornire il borgo di un acquedotto.
Carducci e Bolgheri
La famiglia di Giosuè Carducci visse a Bolgheri per circa 10 anni, dal 1838, in condizioni di estrema povertà. A Bolgheri –e, più precisamente, al Viale dei Cipressi che conduce i visitatori all’ingresso del borgo-, Carducci dedicò una delle sue poesie più celebri, Davanti a San Guido. Le prime righe della poesia, infatti, recitano:
I cipressi che a Bólgheri alti e schietti Van da San Guido in duplice filar, Quasi in corsa giganti giovinett Mi balzarono incontro e mi guardar“.
(ti consiglio di leggerla tutta, se hai voglia: non lo facevo da tanto e l’ho apprezzata molto 🙂 ).
Al piccolo e un po’ anonimo cimitero monumentale di Bolgheri, immerso nel verde e nel silenzio più totale, si trova anche la tomba di nonna Lucia, a cui Carducci era molto affezionato; di lei potrai salutare anche una statua, posta nella piazzetta centrale del borgo.
Una passeggiata per Bolgheri: cosa fare e cosa vedere
Cosa fare a Bolgheri? Praticamente…niente! La strategia è quella di scegliere una bella giornata di sole e dedicarsi al più dolce e nobile far niente. Bolgheri è il posto perfetto per questo!
Si arriva a Bolgheri dal Viale dei Cipressi, una strada che rappresenta la più profonda essenza toscana: qualche lieve cunetta, i campi coltivati, e un “duplice filar” di cipressi ad ornare la striscia di asfalto. Chiamato anche Viale di San Guido, la via è lunga quasi 5 km e conta circa 2540 cipressi, molti dei quali risalgono all’Ottocento.
Lungo la via troverai dei piccoli tesori, come l’Oratorio di San Guido, la Chiesa di Sant’Antonio e la Chiesa di San Sebastiano, così come un Obelisco dedicato a Carducci. In fondo al viale, il simbolo di Bolgheri: la torre d’ingresso e le mura del Castello. La fondazione del Castello di Bogheri risale al XIII secolo, anche se, nel corso dei secoli, ha subito varie distruzioni e successivi rimaneggiamenti. A oggi, ha un aspetto seicentesco con qualche dettagli ottocentesco. Che è stato ristrutturato varie volte si vede: il castello in mattoni rossi non ha neanche una sbavatura, è perfetto e sembra uscito direttamente da una cartolina! Purtroppo, il castello è adibito ad abitazione privata e quindi non è visitabile.
Parcheggia l’auto sulla destra, dove si trova la Fonte dell’Aquila, e poi dirigiti al castello. Appena varcato l’ingresso, le parole d’ordine sono pace, tranquillità e dolce far niente. Puoi al massimo fare un salto nella Chiesa dei SS. Giacomo e Cristoforo, di epoca medievale, e poi perderti tra le vie (ok, è impossibile perdersi visto che di vie a Bolgheri ce ne sono 4 o 5), alla ricerca dei dettagli: i vasi di fiori appesi alle pareti in pietra e mattoni delle case, i piccoli bar e i ristorantini, ognuno con il loro carattere, le piante rampicanti, i negozietti e i piccoli studi artistici dove si vendono vere e proprie opere d’arte. Le (poche) persone che bevono il caffè ai tavolini, una passeggiata lungo la strada che porta al cimitero, qualche ciclista che sfreccia via silenzioso. E poi basta, più niente: solo pace, appunto!

Fonte dell’Aquila

Chiesa dei SS. Giacomo e Cristoforo
Bolgheri e i suoi vini
Oltre che per Carducci, il borgo è famoso per la produzione di alcuni dei vini più pregiati della regione. Le condizioni climatiche di questa zona hanno dato vita a un micro-clima perfetto per alcuni vitigni come Cabernet e Merlot, ed esiste un Consorzio Bolgheri DOC, che riunisce circa 30 aziende vinicoli e garantisce l’eccellenza di questi prodotti. Per cui ecco, se vai a Bolgheri, non dimenticare di assaggiare uno dei suoi vini (soprattutto rossi)! I più buoni sono il Sassicaia, prodotto dalla Tenuta San Guido, e l’Ornellaia.
Cosa vedere nei dintorni
Bolgheri si trova a pochi chilometri da Castagneto Carducci, un paese che non mi ha fatto proprio impazzire, ma che comunque vale la pena di essere visitato anche solo per la sua terrazza panoramica! Nello stesso giorno ho anche visitato il borgo di Suvereto, e di quello sì, mi sono innamorata: te lo consiglio al 100%!! Se sei da queste parti, poi, vale la pena esplorare la Costa degli Etruschi, tra piccole spiagge, mare cristallino (bellissimo quello di Castiglioncello!) e aree archeologiche, come le famose tombe etrusche di Baratti e Populonia. C’è anche il Rifugio Faunistico di Bolgheri (oasi WWF), dove io non sono stata, ma pare molto bello!
In conclusione…
Bolgheri non è certo il mio borgo italiano (o toscano) preferito, anzi: qui ne trovi alcuni più belli, almeno secondo me. Però mi è piaciuto per questo suo essere così intimo e raccolto, tutto sistemato intorno a una piazzetta e dentro le mura. Come ti dicevo prima, le cose da vedere non sono molte, ma è un posto davvero adatto a una passeggiata rilassante, per respirare aria buona e perdersi nei piccoli dettagli della vita semplice!
INFO UTILI
–Come arrivare: percorrendo la SS1-E80 Variante Aurelia, tra Cascina e San Vincenzo, prendere l’uscita La California se vieni da nord, Donoratico se vieni da sud; poi, proseguire sulla Via Aurelia direzione grosseto (versu sud) o Livorno (verso nord). Il minuscolo borgo non ha una stazione ferroviaria: se arrivi in treno, scendi a Donoratico (sulla linea Genova-Roma).
–Dove mangiare: noi abbiamo pranzato a La Cantinetta di Bolgheri: ci è piaciuta molto la verandina esterna, con i tavoli e le sedie costruite con vecchie casse di vino. Atmosfera tranquillissima e cibo molto buono: approvato 🙂
Oh che meraviglia! Vorrei fare una scorpacciata di borghi italiani, sono adorabili <3
Anche io, negli ultimi anni mi sto proprio appassionando! Ne ho visitati molti in Toscana, mi piacerebbe espandermi un po’! Eheh ce ne sono a centinaia di bellissimi!
ahhhh Bolgheri, sogno di visitarlo da una vita, ma alla fine non c’è mai verso di visitarlo, perché io e Matteo optiamo per mete un po’ più vicine. Deve essere un gioiellino <3
Eh sì, da Prato non è proprio vicinissimo..però se capitate da quelle parti fateci un salto, si gira davvero in 20 minuti volendo! Non è il mio preferito tra i tanti che ho visitato, però volevo a tutti i costi guidare sul mitico Viale dei Cipressi 🙂
Il bello di questi borghi è proprio la tranquillità 🙂 che carini i tavolini del ristorante fatti con le casse di vino!
Esatto Stefania, e Bolgheri l’ho trovato ancora più tranquillo, sereno e silenzioso di moltissimi altri borghi che ho visitato! I tavolini fatti in quel modo sono una vera chicca, troppo bellini 🙂
Che meraviglia! Sto contando quante casse di vino ho in garage per vedere se riesco a costruire un tavolino come quello in foto 😉
Hai visto che bello? Un’idea davvero bella e originale, se la copi poi voglio i crediti eh! Ahahah un abbraccio 🙂
Non sai quanto tempo è che voglio andare a Bolgheri. Il fatto è che non trovo mai la giornata giusta! Perché è abbastanza vicino ma non troppo da poterci andare solo una mezza giornata…e adesso mi hai messo più voglia che mai! Aspetto la primavera 🙂
Eh anche io ci ho messo una vita!! Ma puoi stare fuori tutto il weekend e farti un giro sulla Costa degli Etruschi, per dire… la primavera è perfetta 🙂
Io ci sono stata un paio di estati fa e ti giuro che non volevo più venire via.. ecco, secondo me la definizione giusta per Bolgheri è: accogliente! E’ un borgo che ti accoglie, uno in cui ti senti subito a tuo agio ed in pace con il mondo. Insomma..è zen!
Sono d’accordo Marghe, io quando penso a Bolgheri mi vengono in mente solo parole come pace e serenità…non è il mio borgo preferito, però è un posto perfetto per essere in pace con il mondo, come dici te! 🙂