Tornare bambini, andare a caccia di colore, ammirare il panorama da una prospettiva diversa: ecco a cosa servono le Panchine Giganti nelle Langhe! Vediamo cosa sono, come sono nate, come trovarle e perché ti piaceranno.

Patrimonio UNESCO, terra d’eccellenza enogastronomica, patria di borghi, castelli e gran lavoratori. Le Langhe sono così: blasonate ma genuine, soprattutto bellissime da vedere con le colline ricoperte di vigneti. Tutta questa bellezza… si merita dei punti panoramici di tutto rispetto, no? Queste sono le Panchine Giganti nelle Langhe: luoghi speciali da cui osservare il territorio, e con le quali immergersi nel territorio stesso. Piccoli attacchi di arte e creatività, che meritano di essere scoperti con una caccia al tesoro davvero speciale.
In questo post ti parlo delle Panchine Giganti delle Langhe: com’è nata l’idea, come trovarle e che cos’è il Big Bench Community Project.
Le Panchine Giganti nelle Langhe: cosa sono e com’è nata l’idea
Clavesana è un comune piccolissimo, di poco più di 800 abitanti, situato nella Langha sud-occidentale. Dal 2009, di Clavesana è diventato cittadino Chris Bangle, un designer statunitense nato nel 1956 e da sempre attivo nel settore dell’automotive: suoi sono i disegni di alcuni modelli del Gruppo Fiat o di BMW. A Clavesana, Chris Bangle gestisce oggi un progetto indipendente: la Chris Bangle Associates Srl, una società che opera nel campo del management del design.
Ma cosa c’entra Chris Bangle con le Panchine Giganti nelle Langhe? È stato lui, insieme ad alcuni amici, a impiantare la prima panchina nel territorio langarolo, nel 2010: è la Panchina n.1, di colore rosso fuoco, situata proprio nel territorio di Clavesana.
Alla base di quest’idea c’è un concetto semplice: tornare un po’ bambini arrampicandosi su una panchina colorata e ammirando lo splendido panorama di questo angolino di mondo; come il bambino è capace di meravigliarsi per ogni cosa, il cambio di prospettiva con cui si guarda al panorama ci regala un senso di meraviglia tutto nuovo.
In poco tempo, la Panchina Rossa di Clavesana diventa di grande interesse per i turisti della zona. È così che il progetto si allarga a dismisura: oggi sono decine e decine le Panchine Giganti nelle Langhe (e non solo). Colorate e irriverenti, sono posizionate in punti panoramici diversi e regalano scorci sempre nuovi a chi abbia voglia di scovarle tutte.
Il Big Bench Community Project a sostegno dell’artigianato locale
Poco dopo l’installazion della prima panchina e la consapevolezza che quella delle Panchine Giganti stesse diventando un’attrazione turistica notevole nelle Langhe, Chris Bangle e sua moglie hanno dato vita al Big Bench Community Project (BBCP).
Si tratta di un progetto comunitario che, senza alcun scopo di lucro, si impegna a sostenere il turismo e le eccellenze artigiane nelle comunità locali. Il BBCP supporta coloro che vogliono costruire altre Panchine Giganti ufficiali, ma collabora anche con gli artigiani locali per realizzare creazioni ispirate alle panchine stesse; l’obiettivo finale è, appunto, dare un contributo al turismo e, quindi, all’economia dell’artigianato delle Langhe.
Il Passaporto delle Panchine Giganti
Esiste un altro modo per supportare le attività locali e, al contempo, divertirsi? Sì: è il Passaporto delle Panchine Giganti delle Langhe. Hai capito bene: un passaporto!
Nei pressi di ogni grande panchina ci sono bar o altri luoghi dove è possibile acquistare il Passaporto delle Panchine Giganti e farsi apporre il timbro della specifica panchina che abbiamo appena visitato. Si tratta di un documento simbolico, divertente da compilare durante la “caccia alla panchina”, e anche uno strumento di marketing fatto bene; non solo ti invoglia a tornare più volte nelle Langhe per collezionare tutti i francobolli, ma è anche utile per far conoscere e supportare le piccole imprese locali (se vai a farti fare il timbro al bar magari ci scappa anche l’acquisto di un caffè, no? Anche se, ovviamente, non sei in alcun modo tenuto a farlo).
Il Passaporto delle Panchine Giganti può essere acquistato (al costo di 6€) e compilato in uffici del turismo, bar, agriturismi, aziende agricole o botteghe sparse nel territorio: eccone l’elenco completo. Io non l’ho acquistato, ma la prossima volta lo farò! Secondo me è anche perfetto come souvenir un po’ fuori dalla norma, anche perché tra le pagine del passaporto ci sono degli spazi vuoti per aggiungere foto, pensieri e ricordi.
La mia esperienza con le Panchine Giganti
Essendo una frequentatrice di travel blog e Instagram – ma, soprattutto, sognando di visitare le Langhe da parecchi anni –, conoscevo già da tempo il progetto legato alle Panchine Giganti nelle Langhe. Avevo visto decine di fotografie di gente seduta (forse più semi-sdraiata) su queste enormi panchine: la cosa mi incuriosiva e mi divertiva, niente di più. Poi sono arrivata nelle Langhe e, la prima volta che mi sono finalmente seduta su una Panchina Gigante, ho capito il valore di queste installazioni.
Un conto è vederle in foto, un conto è sedercisi sopra. Perché a quel punto vedi il panorama da un punto di vista diverso, e ti rendi conto di come un normale pezzo di arredo – una panchina – possa farti cambiare la prospettiva delle cose semplicemente giocando con le sue dimensioni. Oltre al fatto che siano tutte colorate di tinte accese che vanno a rompere armonicamente i colori naturali delle Langhe, c’è un’altra cosa che mi è piaciuta tanto delle Panchine Giganti: il loro essere perfettamente inserite nel contesto. I panorami delle Langhe li puoi osservare da mille belvedere sparsi nei tanti borghi sulle colline, ma lì ne resti sempre un po’ fuori; con le Panchine, invece, ammiri un paesaggio di cui fai parte al tempo stesso.
E poi vabbè, c’è la parte giocosa: la voglia di scoprirle tutte, di “collezionare” colori diversi, di scovarle dietro a un vigneto, di fare fotografie un po’ stupide: è davvero uno dei modi più simpatici per tornare un po’ bambini.
Nel corso della mia vacanza nelle Langhe, mi sono arrampicata su 7 panchine diverse: rossa, turchese, rosa, lilla, verde, blu, oppure bicolore… Ogni volta mi sono divertita a cercarle, dalle più accessibili a quelle più nascoste, da raggiungere dopo essersi arrampicati in cima a una collina. Su alcune sono salita da sola, su altre in coppia, su altre ancora insieme agli amici, su un’altra con uno sconosciuto: io da un lato a scattare foto, lui dall’altro a leggere un libro, la domenica mattina presto. Di queste panchine è bella anche la dimensione di solitudine o di socialità che, di volta in volta, abbiamo voglia di attribuire loro.
Dove sono le Panchine Giganti nelle Langhe e come trovarle
Attualmente, sono 122 le Panchine Giganti che fanno parte del Big Bench Community Project. Nonostante alcune abbiano oltrepassato i confini del Piemonte – se ne trovano in Lombardia, Toscana, Veneto… anche una in Scozia! –, quasi tutte sono disseminate proprio tra le colline delle Langhe. Ecco delle brevissime indicazioni per trovare quelle che ho visto io.
-Panchina lilla n.2 di Farigliano
In direzione Dogliani da Farigliano, prendi la Strada Provinciale 9 e segui le indicazioni per l’Agriturismo la Cantina; poco dopo troverai i cartelli lilla che indicano la panchina.
-Panchina viola n. 12 di Monforte d’Alba
Si trova proprio in paese, nel suo punto più alto, che ti consiglio di raggiungere anche per vedere da vicino il carinissimo anfiteatro d’erba dove si svolge annualmente il festival jazz del borgo.
-Panchina rossa e azzurra n. 13 di Dogliani
Si trova nella parte alta del paese, nella piazzetta di fianco alla Torre dell’Orologio.
-Panchina turchese n.14 di Scarparone
Si trova in località Scarparone, vicino alla Chiesa di San Rocco.
-Panchina verde smeraldo n.23 di Neive
Si trova lungo via Crocetta, subito fuori dal paese verso ovest.
-Panchina blu n. 26 di Coazzolo
La si vede facilmente dalla strada, se percorri la Provinciale 39c da Neive a Coazzolo.
-Panchina rosa n. 47 di Canale
Lungo la Strada Provinciale 234 in località Madonna dei Cavalli.
-Panchina rosso rubino n.65 di Diano D’Alba
Per trovarla, imposta sul navigatore Azienda Agricola Fratelli Aimasso.
Ok, ma se tu volessi trovarne altre?
In generale, ormai le panchine sono facilmente rintracciabili su Google Maps. Solo digitando “panchina gigante” ne usciranno a dozzine: ti basterà salvarle tra i punti d’interesse preferiti e le avrai sempre a portata di mano.
Altrimenti, ci sono diverse alternative:
- Scaricare l’app TabUi, che ha una divisione dedicata proprio al progetto Big Bench. Si trova l’elenco di tutte le panchine, corredate da diverse informazioni utili, ma non è la soluzione più intuitiva secondo me.
- Scaricare la mappa messa a disposizione da Big Bench Community Project. È comoda perché la si può stampare, però non entra nei dettagli e può essere che non sia sempre super aggiornata.
- L’alternativa migliore a Google Maps, per me, è scaricare l’app Big Bench, dove si trovano informazioni su tutte le Panchine Giganti nelle Langhe e non solo. Le panchine possono essere visualizzate in un elenco oppure direttamente nella mappa; per ognuna, ci sono informazioni su come arrivare, dove parcheggiare e su dove poter applicare il timbro sul passaporto. Registrandosi all’app, c’è anche una versione digitale del passaporto stesso: ogni volta che si raggiunge una panchina, ci si può geolocalizzare per ottenere il proprio timbro virtuale.
E se anche tu volessi installare una Panchina Gigante?
Le Panchine Giganti vengono installate solo grazie a sponsor privati, quindi senza fondi pubblici. Chiunque può decidere di installarne una: Chris Bangle e il Big Bench Community Project forniscono gratuitamente le indicazioni e i disegni per farlo; poi, ci si può rivolgere a un artigiano di fiducia, oppure farsene consigliare uno dal BBCP stesso.
Ci sono alcuni requisiti da soddisfare per proporre la propria panchina (sul sito di BBCP trovi il modulo da compilare), ma la cosa più importante che viene chiesta è una sola: che la nuova Panchina Gigante sia su un terreno accessibile al pubblico 24/7, che permetta un’esperienza collettiva e condivisibile da tutti; ancora meglio, che sia posta in un punto panoramico.
INFO UTILI
*Guarda tutte le mie foto delle Langhe!*
–Norme comportamentali: specialmente alle panchine più “famose” o durante il weekend, troverai tante persone. Aspetta pazientemente e, quando tocca a te, cerca di limitare il tempo a tua disposizione cosicché tutti riescano a scattare la loro fotografia sulla panchina! Inoltre, molte delle panchine si trovano tra i vigneti e, comunque, in proprietà private: anche se sono liberamente accessibili, rispetta il suolo e l’ambiente in cui si trovano.
–Maggiori informazioni: puoi visitare il sito di Big Bench Community Project.

Sei mai andato a caccia di Panchine Giganti nelle Langhe? Quali sono le tue preferite? Ti piace l’idea alla base di queste istallazioni? Raccontamelo con un commento! 🙂

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