Vorresti organizzare un viaggio a Fuerteventura ma non sai da dove iniziare? In questo post ti lascio qualche informazione generale e qualche consiglio, sperando di esserti utile!
Certo che sono passate già tre settimane e più da quando mi trovavo a guidare tra le strade polverose e policromatiche di Fuerteventura. Se ci penso intensamente, mi sembra ancora di sentire il silenzio dei paesaggi, il calore del sole, l’acquolina in bocca mentre mi viene servito l’ennesimo piatto di pulpo al ajillo. Se vuoi sentire anche tu tutte queste sensazioni… beh, ti capisco bene! E sono quindi qui a darti qualche informazione e qualche consiglio su come organizzare un viaggio a Fuerteventura: storia, clima, costi, dormire e molto altro! Spero di esserti utlile in qualche modo… e spero che tu possa realizzare questo bellissimo viaggio a breve!
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Una panoramica generale su Fuerteventura
Dopo Tenerife, Fuerteventura è la seconda più grande delle Isole Canarie e, per la sua posizione all’interno dell’arcipelago, è quella che si trova più vicina alla costa africana (del Marocco). Il suo numero di abitanti si avvicina ai 110.000, ma sono sparsi in modo ineguale lungo l’isola e si concentrano più spesso sulla costa: ciò comporta la possibilità di guidare per strade deserte per chilometri e chilometri, tagliando i paesaggi aridi e incontrando solo qualche insediamento qua e là, per poi ritrovarsi in alcuni centri abitati piuttosto grandi, che rappresentano anche la meta della maggior parte del flusso turistico.
Surf, windsurf, kitesurf, immersioni, birdwatching, trekking… Fuerteventura è l’isola giusta per chi ama le attività sportive in vacanza. Ma è famosa soprattutto per le sue spiagge! Ce ne sono circa 150 e presentano una grandissima varietà: lunghe lunghe oppure raccolte, costituite da sabbia liscia e dorata oppure da sassolini o conchiglie, bagnate da un mare quasi sempre cristallino e pulito, selvagge o più spesso attrezzate con tutti i servizi necessari.
Puoi trovare tante informazioni utili per organizzare un viaggio a Fuerteventura sui siti ufficiali di Fuerte, delle Isole Canarie e della Spagna.
Fuerteventura: com’era, com’è
Da un punto di vista geologico, Fuerteventura è considerata l’isola più vecchia delle Canarie, sorta da una serie di eruzioni vulcaniche avvenute milioni di anni fa. Anche il patrimonio storico di Fuerteventura è uno dei più antichi delle Isole Canarie e risale ai tempi in cui l’isola era divisa in due parti, appartenenti ciascuna a un re diverso: i due guerrieri Guise e Ayoze. Dopo aver toccato La Graciosa e Lanzarote, l’esploratore normanno Jean de Béthencourt sbarcò qui nel 1405 e, senza troppe difficoltà, assoggettò entrambi i regnanti alla propria conquista per conto della Corona di Castiglia. Da quel momento gli europei convissero con i Mahos, ovvero gli antichi abitanti dell’isola provenienti dal Nord Africa; il fulcro della conquista (e anche capitale di tutte le Canarie per molti anni) fu Betancuria, il primo insediamento costruito dall’esploratore. Il nome dell’isola potrebbe derivare proprio da un’espressione di Béthencourt: Quelle forte aventure! (Che grande avventura!), anche se forse, un po’ meno poeticamente, il nome potrebbe derivare semplicemente dal vento che soffia continuamente sull’isola.
Oggi, Fuerteventura mi è sembrata un’isola avente due facce, diverse e ben distinguibili ma, forse, inevitabilmente legate tra di loro. La prima è quella che vediamo tutti senza troppo sforzo: strade lisce e dritte, spiagge dorate, resort sul mare, paesini lindi e sapientemente ristrutturati, negozi di souvenir e ristoranti di cibo internazionale. È la faccia del turismo che, bene o male, rappresenta il principale fattore di ricchezza economica dell’isola e, in quanto tale, si merita tutto il buono e il bello dell’isola. Certo è incredibile pensare che il primo albergo fu costruito sull’isola solo nel 1965… in 50 anni il boom turistico dev’essere stato davvero esorbitante!
L’altra faccia è quella delle strade sterrate, delle case trascurate, degli hotel tirati su ma mai finiti di costruire, dei vulcani da scalare, delle piccole meraviglie naturali che sembrano irraggiungibili, dei paesini dell’entroterra con i loro abitanti che si danno da fare nei campi. È la faccia dei Majoreros, di chi abita quest’isola da sempre e di lei conosce ogni segreto e ogni capitolo di storia, dai più sorprendenti a quelli più oscuri.
Sono stata molto contenta di aver avuto la possibilità di conoscere entrambe le facce, almeno per quel poco che mi è stato possibile in 10 giorni di permanenza. Se vuoi organizzare un viaggio a Fuerteventura, il mio consiglio è quello di goderti il mare, il sole e tutte le comodità del caso, ma di concederti un po’ di tempo per indossare di nuovo le scarpe e uscire dalle spiagge per cui l’isola è tanto famosa. Perché quest’isola è davvero molto di più!
Il clima a Fuerteventura
Nel punto più vicino, Fuerteventura dista meno di cento chilometri dal Marocco, e questa posizione influenza inevitabilmente la natura e il clima dell’isola: paesaggi aridi, deserti di sabbia, temperature elevate, clima caldo e secco. La temperatura è mite tutto l’anno e il sole si nasconde raramente, nonostante il mio viaggio di maggio sia stato spesso costellato da densi nuvoloni (perlopiù innocui, fortunatamente). Le precipitazioni sono scarse e si concentrano nei mesi che vanno da ottobre a marzo, e le temperature medie vanno dai 21° invernali ai 28° estivi.
Sempre presente è il vento, spesso molto molto forte, che permette la pratica di determinati sport e rende più sopportabili certe temperature, ma che può essere anche molto fastidioso. Alcune zone della costa dell’isola, però, sono un po’ meno battute dal vento in generale, come ad esempio Costa Calma; ho anche letto in giro che il periodo che va da metà settembre a inizio novembre sia quello migliore per visitare Fuerteventura da questo punto di vista: oltre a un’affluenza minore, le giornate sono soleggiate e secche, senza la presenza del fastidioso vento. Ma di quale vento si parla? Perlopiù sono gli Alisei a soffiare su Fuerteventura, costanti e provenienti da nord-est. A volte, però, è possibile che arrivino venti molto caldi provenienti dall’Africa, i quali alzano le temperature anche di 10-15 gradi e portano all’orizzonte il fenomeno della Calima, ovvero una specie di nebbiolina o foschia che pervade tutta l’isola e che è costituita dalle polveri finissime della sabbia e della terra.
Organizzare un viaggio a Fuerteventura: come arrivare e spostarsi
Dall’Italia, a Fuerteventura si arriva in aereo atterrando all’aeroporto di Puerto del Rosario, situato a pochi chilometri dal centro città. Gli aerei sono in partenza da tutte le principali città italiane (Malpensa, Orio, Roma, Napoli, Pisa, Verona), con una frequenza che può variare dai tre voli settimanali da Orio al Serio con Ryanair, fino ai voli settimanali o ancora meno frequenti a partire da altre città e con altre compagnie; in generale, comunque, la frequenza è solitamente più alta nei mesi estivi. Tra le compagnie che effettuano il volo, che ha una durata di circa 4 ore, trovi Ryanair, Vueling, Easyjet, Neos, Meridiana, Iberia, Air Europa.
Come spostarsi a Fuerteventura e nelle isole limitrofe
A Fuerteventura è presente una linea di autobus urbani ed extra-urbani, che io però non ho mai utilizzato. Posso dirti che ho trovato spesso le banchine dell’autobus in giro per i vari paesi, sia della costa sia dell’entroterra; è vero, però, che muovendosi solo con i mezzi pubblici non si ha la libertà di scoprire gran parte delle zone più belle di Fuerteventura. Il mio consiglio è quindi quello di affittare un’auto per tutta la durata del soggiorno, e poi muoversi liberamente secondi i propri modi e i propri tempi.
Per quanto riguarda le isole limitrofe, da Fuerteventura è possibile spostarsi a Lanzarote (e viceversa) attraverso un viaggio in traghetto della durata di circa 45 minuti, da effettuare con una delle compagnie di navigazione a disposizione: Fred Olsen, Naviera Armas (le due hanno tariffe un po’ più alte e consentono di portare la macchina con sé) e Lineas Romero (con prezzi più bassi).
Infine, ti consiglio di prendere un altro traghetto per raggiungere l’Islote de Lobos, un isolotto che si trova a largo di Corralejo e che rientra nella giurisdizione di Fuerteventura. In questo caso non so darti indicazioni particolarmente dettagliate: ti basterà recarti al porto di Corralejo e scegliere uno dei vari chioschetti che vendono i biglietti. Il costo è di circa 15€ a/r e il traghetto, che parte a diversi orari durante la giornata, impiega circa 15 minuti di navigazione.

Noleggiare un’auto a Fuerteventura: la mia esperienza
Per me, l’organizzazione di un viaggio a Fuerteventura passa inevitabilmente dal noleggio auto. Sull’isola è possibile trovare la presenza di alcune compagnie grosse e affermate (come Avis e Herts), ma esistono anche delle compagnie più piccole, locali ed economiche (Cicar, Payless). Al momento di organizzare il viaggio a Fuerteventura, ho scelto di appoggiare un’agenzia locale, presente solo alle Isole Canarie, e ho quindi prenotato la mia auto con Cabrera Medina. Mi sono trovata benissimo con la mia 500 color Tiffany, spendendo piuttosto poco rispetto a tanti altri Paesi del mondo e assicurandomi di aver inclusi nel prezzo secondo guidatore e assicurazione completa, senza la necessità di pagare nessuna cauzione. Abbiamo ritirato la macchina al porto di Corralejo (venendo da Lanzarote) e l’abbiamo lasciata all’aeroporto della capitale di Fuerteventura, Puerto del Rosario, poco prima di prendere l’aereo. Entrambi i passaggi sono stati velocissimi e senza alcun problema.
Cabrera Medina è stata un’ottima scelta e, in generale, guidare a Fuerteventura è stato un piacere, con strade solitamente ben tenute e segnaletica quasi sempre chiara e immediata.
Ci sono solo due piccoli aspetti da tenere in considerazione:
-molti decidono di visitare Fuerteventura e Lanzarote insieme, spostandosi in traghetto dall’una all’altra (come abbiamo fatto noi). Se scegli un viaggio simile e desideri tenere la stessa auto per tutto il tempo, trasportandola da un’isola all’altra sul traghetto, ricorda che non tutte le compagnie di noleggio permettono questo passaggio o lo coprono con l’assicurazione. Prima di prenotare, contatta direttamente la compagnia per assicurarti che la cosa sia fattibile.
-a Fuerteventura, poi, ci sono diverse strade sterrate, alcune particolarmente “imprescindibili” se si decide di andare alla scoperta dell’isola: l’intera Peninsola di Jandía, infatti, è solcata da strade solo sterrate. Ricorda che qualsiasi auto che non sia un 4×4 non è assicurata sulle strade sterrate, per cui le opzioni sono 3: noleggi un 4×4 e vai tranquillo ovunque (ma con un costo di 60-75€ al giorno), eviti le strade sterrate oppure decidi di percorrerle con la tua auto, sempre a tuo rischio e pericolo (questo è ciò che fanno quasi tutti e che abbiamo fatto anche noi, e per fortuna è andato tutto bene!).
Quache suggerimento su dove dormire a Fuerteventura
Organizzare un viaggio a Fuerteventura passa anche dalla scelta accurata dell’alloggio, che deve essere fatta secondo le proprie esigenze. I luoghi più turistici in assoluto sono Corralejo a nord, Caleta de Fuste al centro, e Costa Calma e Morro Jable a sud. In queste zone troverai hotel e resort di tutti i tipi, cucine locali e internazionali, migliaia di turisti o residenti provenienti da altri Paesi (soprattutto italiani a Corralejo e tedeschi a Costa Calma) e tutti i servizi necessari. Puerto del Rosario è comoda per la vicinanza all’aeroporto e la posizione centrale, ma non offre granché al turista. Per quanto riguarda il resto dell’isola, è più difficile trovare luoghi molto turistici e si può concentrare la ricerca su appartamenti o piccoli hotel locali dove vivere in maniera un po’ più tranquilla e a contatto con la natura. Se tornassi indietro, credo che mi piacerebbe molto soggiornare a El Cotillo: turistica ma non troppo, raccolta e deliziosa!
L’isola non è certo enorme, ma da Corralejo a Morro Jable ci sono circa 110km e a mio avviso, se si ha intenzione di girare molto e di percorrere tutta l’isola in macchina, una buona soluzione potrebbe essere quella di dormire in almeno due zone dell’isola, una verso nord e una verso sud. È vero che cambiare alloggio a metà vacanza può risultare un fastidio, ma bisogna pensare che, in questo modo, i tempi quotidiani di percorrenza in macchina si accorciano anche di molto, e poi così è anche più facile creare un itinerario basato sulle diverse zone dell’isola.
Noi abbiamo voluto esagerare e abbiamo scelto di dormire in tre zone diverse dell’isola. Ecco dove e in quale tipo di alloggio:
-A Corralejo siamo rimasti 3 notti, alloggiando all’hotel Surfing Colors, a pochi minuti a piedi dal centro città e dal mare. L’hotel è a tema surf, ha camere spartane ma pulite e una zona comune esterna molto carina.

-A Costa Calma abbiamo fatto qualcosa che non facciamo mai: abbiamo prenotato per 4 notti una camera in un resort turistico a qualche minuto di auto dalla spiaggia. Non abbiamo usufruito dei servizi del resort, ma abbiamo scelto questa base semplicemente per l’ottima offerta last-minute trovata la sera prima di partire. Il posto si chiama KN Hotel Matas Blancas.
-Infine, siamo tornati ai nostri amati appartamenti soggiornando 3 notti ad Apartamentos Almirante, vicino al porto e a 15/20 minuti a piedi dal centro di Puerto del Rosario. Appartamento carino e comodo come appoggio per visitare le zone centrali dell’isola.
Qualche info sui costi generali di Fuerteventura
Fuerteventura è il paradiso per le spiagge, il clima, gli sport d’acqua… e per il costo della vita (in vacanza, naturalmente)? Beh… dipende. Diciamo che, generalmente parlando, alcune cose costano più di altre. Per gli alloggi ce la siamo cavata con circa 25 euro a notte a persona, dormendo in posti più che dignitosi. I pranzi e le cene al ristorante possono andare dai 10 ai 25 euro a testa; dipende ovviamente dal tipo di ristorante scelto, si sa, ma noi siamo sempre stati intorno ai 35 euro in due per mangiare pesce in abbondanza. Attenzione alle colazioni: una brioche costa sempre di più che da noi, così come il caffè se scegli il leche y leche, il tipico caffè canario con latte e latte condensato. Tranquillo invece con il noleggio auto (intorno ai 13 euro al giorno a coppia) e con la benzina, che costa sempre molto meno rispetto che qui in Italia.

Sei pronto a partire per Fuerteventura! Cosa ti consiglio di mettere in valigia?
Organizzare un viaggio a Fuerteventura richiede una valigia un po’ “variegata” se, come me, non vuoi perderti niente: costa e interno vanno sfruttati in egual misura! Ecco le cose che non possono mancare, secondo me (sono cose classiche e forse scontate, ma ricordarle non fa mai male!)
–crema solare: come ho già scritto sopra, le temperature sono alte già in primavera e il sole picchia forte. Con la presenza del vento si sente meno, ma lui c’è comunque! La crema solare e il doposole sono quindi fondamentali, soprattutto se parti dopo quasi un anno di ufficio e vita in città.
-tutto il necessario per la spiaggia: costume, infradito e un telo mare per goderti almeno una o due delle spiagge più belle dell’isola!
–scarpe chiuse: utili per guidare lungo tutta l’isola, e utilissime (soprattutto se sono da trekking o simili) per affrontare alcune camminate lungo le coste e le scogliere, oppure per raggiungere la cima dei vulcani e godere delle viste più belle!
-indumenti per ripararsi dal vento: parlavamo del vento, giusto? Ecco, qualcosa che lo schermi, soprattutto per la sera o nelle giornate nuvolose, potrà sicuramente esserti utile.
E cosa ti consiglio di portarti a casa come ricordo?
È sempre bello portarsi a casa un bel ricordo del viaggio appena concluso… ma se non ti va di acquistare il solito souvenir “classico”, a Fuerteventura puoi optare per altri tipi di ricordi, dall’anima decisamente local. La prima cosa che mi viene in mente è l’artigianato: nei piccoli mercati o nelle botteghe puoi trovare diversi manufatti artigianali, realizzati in legno e ceramica ma, soprattutto, con la pietra di origine vulcanica. Dalla terra arida dell’isola viene invece l’aloe, che viene coltivata in tenute spesso biologiche o bio-dinamiche e venduta nei negozi di souvenir in foglie oppure sotto forma di saponette, creme e quant’altro.
E poi… beh, poi ci si butta sul gastronomico! Ottimi l’olio d’oliva e il miele, così come il classico liquore dell’isola, il rum al miele, o anche le marmellate al fico d’india. Dalle saline del Carmen puoi portarti a casa il sale prodotto in quel luogo, sia normale che aromatizzato in diversi gusti, mentre ovunque puoi acquistare i vasetti di Mojo, la salsa tipica canaria (rossa, verde, alle mandorle…).
I miei souvenir gastronomici preferiti, però, sono due: prima di tutto il formaggio di capra, vero re incontrastato della cucina majorera. Cerca tra i piccoli caseifici locali e a conduzione familiare: lo troverai fresco o stagionato, semplice oppure aromatizzato al peperoncino, alla cannella, al fico d’india… E il secondo mio preferito è il Gofio, l’antico alimento base della dieta contadina di Fuerteventura e di tutte le Canarie. Si tratta di una semplice farina di cereali (grano, miglio, più generalmente mais) macinata e tostata, da utilizzare come decorazione o per la creazione di dolci e altri piatti. Io mi sono portata a casa quella macinata da me a mano, e non vedo l’ora di utilizzarla al meglio! 🙂
[Tweet “Organizzare un viaggio a Fuerteventura? Ecco qualche info utile!”]
Hai trovato utili i miei consigli per organizzare un viaggio a Fuerteventura? Sei mai stato in quest’isola canaria? C’è qualcos’altro che aggiungeresti o che vorresti sapere? Raccontamelo con un commento! 🙂

Katja
Giugno 15, 2018Ma sai che non non sapevo dell’origine del nome Fuertaventura? Ho riso come una pazza perché mi aspettavo chissà quale origine antica! 🙂 Allora, d’ora in poi potrò dire “Quelle forte aventure!”.
Mi piacerebbe molto visitare queste zone: ho visto diversi documentari e letto diversi articoli: dev’essere impressionante trovarsi in queste zona vulcaniche dove il nero della terra scivola verso un mare blu bellissimo! Non credo che sopporterei molto il forte vento: non ci sono abituata!
Agnese - I'll B right back
Giugno 15, 2018Ahahah davvero! Io l’ho scoperto dopo, mentre mi documentavo: per me Fuerteventura è sempre stato un nome adattassimo per tutto quel (maledetto) vento!! 😀 Sui paesaggi sì, è proprio così: questi contrasti di colori e materiali è davvero impressionante!! 🙂
Flavia
Giugno 15, 2018son stata a fuerteventura tanti anni fa e mi hai fatto venir voglia di tornarci e scoprire ancora un po’ di più di quest’isola!!
Agnese - I'll B right back
Giugno 15, 2018Wow, che bello! Questo è un po’ l’intento 😀 Secondo me ha un’isola che ha davvero tanto da offrire, da tutti i punti di vista!!
Monica
Giugno 15, 2018Quest’estate rischiamo di saltare il mare per impegni di lavoro e probabilmente dovremo rimandare all’autunno. Fino a quando si riesce a fare il bagno e a godersi il mare a Fuerteventura?
Agnese - I'll B right back
Giugno 18, 2018Ciao! Guarda io sono stata solo a maggio e non sono sicura di poterti rispondere per tutti gli altri mesi 🙂 Però, a quanto so, Fuerteventura ha delle buonissime temperature un po’ tutto l’anno e c’è gente che fa il bagno sempre! Anzi, a ottobre dovrebbe esserci anche meno vento del solito e quindi secondo me fare il bagno non sarà così male!!
Kiara
Giugno 21, 2018Ciao cara! La mia è una voce un po’ fuori dal coro, anche se alla luce del tuo reportage così ben fatto e accattivante…sto rivalutando l’esperienza in prospettiva!
Mi spiego: in virtù di marito appassionato di kite surf, lo scorso agosto abbiamo scelto Fuerte come meta delle vacanze estive. Abbiamo entrambi ferie solo ad agosto, quindi o prendere o lasciare.
Sarà che abbiamo fatto base 15 giorni nella stessa struttura, a Corralejo, sarà che avendo una bambina piccola ho visto più mini-club che altro, sarà che non pratico né kite né altri sport acquatici ma…a me l’isola non ha conquistato.
Mentre ho trovato incantevole Tenerife, piacevole Gran Canaria e decisamente originale Lanzarote, con i suoi paesaggi simil-lunari. Anche Costa Calma, visitata più e più volte nel corso delle due settimane, mi ha dato l’impressione di essere stata un po’ snaturata, vuoi per la colonizzazione tedesca vuoi per la cementificazione massiva di alcune aree in particolare; alcuni surfisti ci hanno raccontato un po’ di anedotti interessanti su questa sorta di monopolio teutonico, che si estende anche agli spot per i surfers di Sotavento, attribuibile a tale René Egli. Io so solo che da lui, le uscite col kite vengono accordate anche in condizioni proibitive e a cifre da capogiro, per nulla paragonabili al nord dell’isola che, come tu scrivi, è comunque carino e meritevole di visita.
Non so, ma i miei 15 giorni mi sono sembrati lunghissimi, forse perché nei primi 7 avevo già visitato tutto il visitabile di cui racconti. Perdonami se mi sono dilungata e se suono un po’ disfattista. il tuo pezzo è godibilissimo e mi sarebbe piaciuto leggerlo un anno fa, prima di partire, così da entrare, chissà, nel mood gisuto, un po’ più “on the road”! 🙂
Agnese - I'll B right back
Giugno 22, 2018Ciao!! Mi fa davvero piacere leggere un commento come questo! Sono contenta che tu abbia trovato godibile il mio post, chissà che non riesca a farti cambiare idea 🙂 La verità però è che di solito sono capace di parlare in termini moooolto più entusiastici di questi, se il posto mi è piaciuto davvero tanto. Fuerteventura mi è piaciuta, e non poco, ma c’è qualcosa di lei che mi ha lasciato perplessa. Forse tutte quelle speculazioni edilizie, quei posti eccessivamente cementificati… diciamo che il fatto che si sia sviluppata turisticamente negli Anni ’70 e in modo velocissimo non l’ha aiutata… ma a livello di paesaggi naturali non è davvero per niente male!! 😀
Antonietta
Giugno 22, 2018È quasi tutto pronto…manca solo decidere dove alloggiare eh eh, grazie per le dritte, è sempre un piacere leggerti.
Agnese - I'll B right back
Giugno 22, 2018Grazie a te Antonietta! Spero di scrivere il mio itinerario a breve, magari trovi qualche spunto! Se non ci sentiamo prima buon viaggio 🙂
Roberta B.
Giugno 28, 2018Ciao Agnese, io vorrei andare insieme il mio ragazzo il prossimo settembre a Fuerteventura. Secondo te, è un buon periodo? O mi consigli altri periodi? Volevamo per forza di cose noleggiare un’auto. Stiamo vagliando alcune proposte su vari comparatori online come http://www.tinoleggio.it . Secondo te è giusta questa strada o consigli di prendere un mezzo non appena atterratti?
Ti ringrazio per i preziosi consigli.
Agnese - I'll B right back
Giugno 30, 2018Ciao! In realtà a quanto so un po’ tutti i mesi sono buoni per andare! A settembre forse farà più caldo del solito perché ci sarà molto meno vento a mitigare il clima. Sicuramente l’auto è da noleggiare se volete girare un pochino, noi l’abbiamo noleggiata con un operatore locale (Cabrera Medina) prenotando e pagando già online prima di partire, cosicché poi il ritiro dell’auto all’aeroporto è stato velocissimo! Anche i comparatori tipo tinoleggio sono utili, sicuramente in ogni caso la prenoterei online in anticipo così da velocizzare i tempi di ritiro e di essere sicuri che l’auto sia disponibile.
Buon viaggio!! 🙂