L’Isola Nord ha tanto da offrire, anche fuori dalle rotte turistiche! Ecco alcuni consigli per scoprire una Nuova Zelanda insolita.
Quello in Nuova Zelanda è stato un viaggio lungo, emozionante, a tratti davvero inaspettato. Anche nell’Isola Nord della Nuova Zelanda: una terra conosciuta per Hobbiton, Auckland, Wellington, la zona geo-termale… e poco altro, purtroppo. La verità è che l’isola è grande e nasconde, in quelle zone meno toccate dalle rotte dei viaggiatori, delle vere e proprie chicche, perfette per chi vuole conoscere una Nuova Zelanda insolita, un po’ fuori dal “normale”.
In questo post te ne mostro 17, di queste chicche: luoghi che raramente – o quasi mai – riescono ad entrare negli itinerari di chi visita la Nuova Zelanda (almeno per la prima volta). Secondo me, invece, valgono la pena di essere visitati! Ecco qui, quindi, i miei consigli: questo viaggio mi ha permesso di scoprire una Nuova Zelanda insolita e inaspettatamente sorprendente, che voglio condividere con te!
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Nuova Zelanda insolita: la “mia” Isola Nord
Come quella dell’Isola Sud, anche questa lista dell’Isola Nord è un gran fritto misto: ci sono cittadine e località, ma anche zone naturalistiche grandi o piccole, cose che non avevo mai sentito nominare o altre più famose che, però, molte persone trascurano. Luoghi da vedere perché belli, semplicemente, e altri perché nascondono caratteristiche tutte particolari. Luoghi che voglio consigliarti perché mi hanno emozionato, e spero che facciano emozionare anche te. Una lista completamente random, basata solo su una logica geografica: si va dal nord al sud dell’isola.
Naturalmente si tratta di una lista assolutamente non esaustiva e del tutto soggettiva: ho viaggiato per l’Isola Nord “solo” per 6 settimane (poche, rispetto alle 14 dell’Isola Sud), e non posso dire di conoscerla alla perfezione, purtroppo. Però credo che questa lista possa condurti a conoscere una Nuova Zelanda insolita che, sono sicura, ti farà battere il cuore!
Iniziamo!
Waipoua Forest
Anche nella mia Nuova Zelanda insolita, la natura più pura e incontaminata non può assolutamente mancare. Iniziamo, partendo da nord, dalla Waipoua Forest: tra tutte le stupende foreste che potrai trovare in questo Paese, ti segnalo questa perché è considerata una delle foreste di kauri meglio conservate nella regione del Northland e oltre; il kauri è un albero sempreverde tipico della Nuova Zelanda e di altri Paesi dell’Oceania e del Sud-Est Asiatico. Dichiarata santuario nel 1952, la foresta conserva tre quarti dei kauri rimanenti in Nuova Zelanda, tra cui i più grandi e vecchi in assoluto. La passeggiata in mezzo alla foresta ti porterà, infatti, al cospetto di Tane Mahuta (“Signore della Foresta”), il più grande di tutti, oppure del Te Matua Ngahere o delle Four Sisters: tutti alberi enormi, altissimi, meravigliosi, con un’età stimata tra i 2.000 e i 3.000 anni. Lungo il sentiero ne troverai tanti e, credimi, non potrai fare a meno di abbracciarli! 🙂
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Waitangi Treaty Grounds
Nuova Zelanda insolita significa anche dedicare un po’ di tempo alla sua storia, che molti pensano essere non interessante o quasi inesistente. I punti salienti della storia Maori e di quella europea sono tantissimi, ma la pietra miliare del rapporto tra i due popoli è stata senza dubbio la firma del Trattato di Waitangi. È per questo che, per capire meglio la cultura neozelandese, credo che una cosa fondamentale da fare qui sia andare ai Waitangi Treaty Grounds, ovvero la collina dove questo trattato fu firmato. Qui si può visitare un museo molto interessante, ma anche partecipare a una visita guidata nella quale un preparatissimo ragazzo Maori ci ha raccontato tantissime cose sulla relazione – a volte non proprio felice – tra due mondi così lontani. Potrai fotografare la canoa da guerra più grande al mondo (meravigliosa!), e partecipare a una piccola cerimonia Maori, con balli, canti e la Haka finale. Ti assicuro che l’emozione sarà grandissima, e che sarà possibile tu ti commuova non poco!
Hamilton Gardens
Nei sette mesi in cui ho abitato in Nuova Zelanda prima di iniziare a viaggiare, ho sentito dire parecchie volte che la cittadina di Hamilton fosse brutta e insignificante. Una volta che ci sono arrivata, non ho trovato un posto così terribile come mi ero aspettata e, soprattutto, ho trovato uno dei luoghi più belli, curati e ben fatti di tutto il Paese: gli Hamilton Gardens. Un parco di 54 ettari sviluppatosi agli inizi degli Anni ’60 sulle sponde del Waikato River, una sorta di “mondo in miniatura”: qui, infatti, si trovano 21 giardini che rappresentano le tradizioni, l’arte e la cultura di diversi popoli, periodi o correnti artistiche. Giardino all’italiana, all’inglese, cinese, giapponese, modernista, egiziano, indiano, vittoriano, tropicale… e poi il roseto, l’erbario, il cortile sostenibile, i giardini di camelie o rododendri, e un mucchio di altre zone stupende. Basta svoltare l’angolo per scoprire una cultura nuova, e a me è piaciuto davvero molto!
Mount Maunganui
Ci spostiamo verso la bella Bay of Plenty: non lontano dalla città di Tauranga si trova la località di Mt Maunganui, che finisce dritto nella mia Nuova Zelanda insolita perché molte persone la tagliano via dal proprio itinerario. Per me è un vero peccato, perché mi sono trovata benissimo qui: passeggiare sulla spiaggia chiara al tramonto, giocare con i gabbiani e fare due chiacchiere con anziani con la barba e qualche rotella fuori posto. Di giorno, un giorno d’inverno il cui sole scalda inaspettatamente troppo, affrontare la scarpinata sul Mauau, amichevolmente conosciuto dai neozelandesi come The Mount: in cima a questa montagna vulcanica in fondo al promontorio, la vista è un’emozione indescrivibile e ti ripagherà di tutto il sudore versato!
Hell’s Gate
Rotorua è una città al centro-nord dell’Isola Nord della Nuova Zelanda, famosa soprattutto per la zona geo-termale in cui si trova. Qui verrai accolto da uno stupendo (…) odore di zolfo/uova marce, fumi caldi che salgono dalla superficie terrestre verso il cielo e diversi parchi geo-termali da visitare. Uno più bello dell’altro, credimi! Nell’itinerario dell’Isola Nord, Rotorua è sempre presente; solo che certi parchi vengono spesso trascurati! Tra questi, io ti vogliono segnalare Hell’s Gate. La caratteristica che lo distingue dagli altri parchi è data dalle sue mud pools: qui, infatti, potrai immergerti nelle vasche piene di fango, per divertirti un po’ e godere dei suoi effetti benefici per la pelle!
Orakei Korako
Tra gli altri parchi geo-termali della zona di Rotorua che in pochissimi vanno a vedere, si trova Orakei Korako; sarà perché è defilato rispetto agli altri (siamo già sulla strada per Taupo), oppure perché semplicemente non è molto conosciuto… però io li ho visti tutti e questo è stato il mio preferito! Laghi di fango, geyser, terrazze di silice, sorgenti naturali… il tutto immerso in una rigogliosa foresta nativa a due passi dal lago Ohakuri. Ti ho parlato di Orakei Korako più nel dettaglio in questo post, vai a dare un’occhiata! 🙂
Pacific Coast Highway
Nella mia Nuova Zelanda insolita rientra anche la Pacific Coast Highway, il tratto di strada (un po’ più di 300 km) che corre lungo la costa più orientale dell’isola, più o meno da Hicks Bay a Gisborne. È davvero un peccato che questa parte di isola venga spesso tralasciata, perché qui i paesaggi sono stupendi, la tranquillità è massima e si vive davvero l’atmosfera tipica neozelandese.
Su questa strada ci sono diversi punti in cui fermarsi per fare il pieno di sole, di aria salmastra e di viste stupende. Io te ne segnalo tre! Il primo, procedendo da nord, è East Cape: qui si trova il faro più a est di tutta la Nuova Zelanda e, quindi, del mondo come noi lo vediamo disegnato sul mappamondo. Il luogo è estremo davvero: per arrivare occorre seguire un tratto di circa 20 km di strada sterrata tra mucche e cavalli; poi si parcheggia la macchina, si fa un bel respiro e si affrontano gli 800 gradini che portano al faro (in realtà, noi di gradini ne abbiamo contati 791… sì, lo so, li abbiamo contati, non dire niente). Da lassù lo spettacolo è quello di pace, di vastità, di infinito, di contatto intimo e lontananza dal mondo al tempo stesso.
L’altra sosta che ti consiglio è nel villaggio di Tikitiki, perché qui si trova una cosa unica al mondo: una chiesa cristiana costruita e decorata come un Marae (il sacro luogo di incontro delle comunità Maori). Sono sicura che ne resterai estasiato, perché ti farà riflettere su quanto sia divino l’incontro ben riuscito e pacifico tra due culture così diverse!
Infine, procedendo verso sud, si raggiunge anche Tolaga Bay, dove ti fermerai se ti piacciono i record: in questo piccolo insediamento, infatti, si trova il molo più lungo di tutta l’Australasia! Percorrere quei 660 metri fino in fondo è una sensazione strana, quasi come di poter camminare sulle acque!
Napier
Napier entra di diritto nella classifica dei 10 posti che ho amato di più nell’Isola Nord. E, se dovessi nominare solo un posto di questa lista, di una Nuova Zelanda insolita perché un po’ trascurata dagli itinerari principali, direi sicuramente Napier. L’unico difetto di Napier è quello di trovarsi troppo a est (siamo nella zona di Hawke’s Bay), quindi un po’ fuori mano; per il resto, è perfetta e tutti amerebbero visitarla!
Cos’ha di particolare questa città? Principalmente, la sua storia che ci parla di forza e di solidarietà: nel 1931, la città fu rasa al suolo da un terremoto disastroso, in cui morirono più di 250 persone. Nessuno si diede per vinto: nel giro di pochi giorni, arrivarono centinaia di persone dalla Nuova Zelanda e dall’Australia, e la città fu completamente ricostruita in 22 mesi. Sì, esatto, in meno di due anni c’era una città nuova, e tutta in stile Art Decò. Oggi è possibile partecipare a una visita guidata della città con dei volontari, e io te lo consiglio vivamente perché mi sono quasi commossa, mentre ascoltavo questo anziano signore parlare della sua amata città. Fotograferai un sacco di palazzi, un sacco di street art, la spiaggia nera e il lungomare pieno di cose da fare e vedere, e poi farai un salto alla Napier Prison, che ha tantissimo da raccontare.
Ti piacerà, Napier. Ti sentirai in un mondo a parte, ti emozionerai tantissimo.
Te Mata Peak
Panorami, panorami, panorami! Come possono mancare nel tuo itinerario della Nuova Zelanda? Uno dei miei preferiti è quello che si vede da Te Mata Peak, il monte che si alza a sud di Hastings, sempre nella Hawke’s Bay. Ci sono diversi sentieri per ciclisti ed escursionisti, ma si può raggiungere la cima anche in auto, molto comodamente: lassù, a “soli” 399 metri di altezza, il punto panoramico ti offrirà una vista meravigliosa, che si estende per decine di chilometri di distanza, tra pascoli verdi e minuscoli villaggi.
Questa è l’essenza della mia Nuova Zelanda insolita: basta uscire di pochissimo dalle solite rotte per trovare gioielli!
Bulls
Ma torniamo verso ovest, fin quasi a raggiungere la costa opposta su Cook Strait: ci fermiamo a Bulls, perché che Nuova Zelanda insolita è se non ti mostro anche qualche stranezza? 🙂 Nel 1862, l’inglese James Bull si stabilì in questa zona e da lì si formo un piccolo paese, chiamato prima Bull Town e poi Bulls. Nel corso dei decenni, Bulls è diventata la località con più giochi di parole al mondo… a partire dalla parola bull (toro), naturalmente. Per cui, ad esempio, nei cartelli stradali leggerai che il Municipio è Soci-A-Bull (sociable, per la società), mentre nella biblioteca troverai un sacco di libri Read-A-Bull (leggibili). Nella chiesa anglicana, tutti i tuoi peccati saranno Forgiv-A-Bull (perdonabili), mentre l’ospedale ti promette che i tuoi mali saranno Cur-A-Bull (curabili). E così via. Lo so, lo so, ti starai chiedendo che problemi hanno questi neozelandesi. Il fatto è che questo è (anche) ciò che sono, ed è bello scoprire anche questo lato della loro personalità! E poi sono sicura che a Bulls ti divertirai un sacco a leggere tutti questi giochi di parole improbabili. 🙂
Te Apiti – Manawatu Gorge
Ma torniamo a parlare di cose serie, dai! Poco distante da Bulls, verso est, si trova il Manawatu Gorge, dove un bellissimo sistema di sentieri sulle sponde del Manawatu River ti permetterà di camminare tra la foresta nativa e fare amicizia con la fauna del luogo, prevalentemente composta da uccelli (canterini!). Per affrontare il Manawatu Gorge Track servono dalle 3 alle 5 ore, ma se non hai tempo prendi il Manawatu Gorge Tawa Loop: circa 4 km di camminata in cerchio, lungo la quale potrai anche incontrare la bellissima statua, alta 6 metri, di Whatonga, uno dei tre antichi guerrieri Maori che, secondo la leggenda, si trovavano sulla canoa nel grande tragitto attraverso l’Oceano Pacifico verso la Nuova Zelanda.
Palmerston North (National Rugby Museum)
Palmerston North rientra in questa mia Nuova Zelanda insolita perché non viene quasi mai visitata, ma si trova abbastanza sulla strada verso Wellington, per cui… perché non regalargli anche solo un paio d’ore del nostro tempo? È una città piacevole, costruita intorno all’enorme piazza di Square Park, con bei palazzi e bellissime zone verdi. Mi fermerei qui anche solo per meno di un’ora, per andare a visitare un luogo che ti racconterà moltissimo della cultura e dello stile di vita neozelandese: il National Rugby Museum. Il rugby è quasi una religione in Nuova Zelanda, e qui ne scoprirai la storia, le regole, i volti che l’hanno reso lo sport più amato e celebrato. Ci sono anche delle zone interattive dove divertirsi a lanciare la palla e a provare a capire qualcosa in più di questo sport… noi ci siamo divertiti come dei bimbi e, almeno per qualche minuto, ogni tanto non guasta! 🙂
Pukaha National Wildlife Centre
Ce ne sono diversi di riserve faunistiche in Nuova Zelanda, ma questo rientra tra i miei preferiti perché ha delle caratteristiche uniche. Qui potrai conoscere alcuni degli uccelli che sono presenti per la maggior parte solo nell’Isola Nord, come il kaka o il kokako, di cui mi sono perdutamente innamorata. Le anguille sono animali molto tipici della Nuova Zelanda, e qui potrai indossare stivaloni alti fino all’inguine, entrare nel fiume e dar loro da mangiare! Se non ti fanno schifo loro o la sbobba a base di topi morti e altre robe strane che costituisce il loro cibo… ti assicuro che sarà un’impresa molto divertente. 🙂
Infine, e soprattutto, a Pukaha potrai incontrare Manukura, l’unico kiwi albino esistente. Avere la possibilità di vedere un kiwi è già di per sé un’emozione unica, ma vederne uno bianco è ancora più particolare!!
Parlamento di Wellington
Credo che tutti gli aspetti della storia e della cultura vadano scandagliati, quando si viaggia all’interno di un Paese (soprattutto se è così lontano e fuori dalla nostra portata). Per questo credo che una visita al Parlamento neozelandese sia doverosa: ogni giorno, la visita è gratuita, dura un’ora e permette di scoprire e capire diversi aspetti della cultura di questo Paese, della mentalità e dei valori sulla quale si appoggia, delle regole secondo cui funziona. Si possono visitare le fondamenta, in cui viene spiegato come l’edificio è stato ristrutturato negli anni ’90 per renderlo a prova di sisma – una questione davvero importante in Nuova Zelanda – e diverse sale dove vengono raccontati molti aneddoti e curiosità.
Mount Victoria
A Wellington, di solito, si rimane per pochissimi giorni in vista di nuove avventure nell’Isola Nord o Sud. Qualsiasi cosa tu voglia fare e vedere nella capitale neozelandese, non perderti una salita sulla cima di Mount Victoria! Dal suo punto panoramico a 196 metri di altezza, la vista sulla città e la sua baia è davvero spettacolare. Un posto perfetto per godere di un po’ di pace o di un picnic in tranquillità e in mezzo al verde, a veramente due passi dalla città.
Weta Workshop
Il discorso è lo stesso di cui sopra: anche se hai poco tempo da dedicare a Wellington e dintorni, il Weta Workshop è davvero un posto fighissimo da non perdere! Soprattutto, naturalmente, se hai un’anima un pochino nerd e se sei appassionato de Il Signore degli Anelli.
In questo grande laboratorio vengono ideati e realizzati costumi di scena, effetti speciali, modelli e altri servizi per il cinema e la televisione. Fondato nel 1987, ha realizzato tutto questo per numerosi film e serie tv, in primis Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit, che sono veri e propri capisaldi della cultura neozelandese moderna. Ti consiglio una visita (guidata), con la quale potrai scoprire i laboratori, i macchinari, i modellini e i diorama, i costumi e un sacco di altre cose incredibili!
Cape Palliser
Terminiamo questo viaggio nella mia Nuova Zelanda insolita nel profondo sud. Siamo nella regione di Wairarapa, e Cape Palliser è il punto più a sud dell’Isola Nord: un luogo, anche questo, fuori dal mondo, al confine con l’immenso, quasi disabitato; ci siamo stati in una mattinata battuta dal vento e dalla pioggia, e abbiamo avuto l’impressione che, se ci fossimo persi, nessuno ci avrebbe mai più ritrovato! Però – o forse proprio per questo – la zona è bellissima, anche grazie alla colonia di foche che qui abita in tutta libertà: non ti sarà difficile vederne una, cinque, cinquanta! Sali i 253 gradini (sì, abbiamo contato anche questi) per raggiungere il faro di Cape Palliser, iconico con le sue strisce bianche e rosse, e goditi il panorama!!
[Tweet “In giro per l’Isola Nord alla ricerca di una Nuova Zelanda insolita!”]
Quali di questi luoghi della mia Nuova Zelanda insolita hai visitato? Quali ti piacerebbe visitare? Raccontamelo con un commento! 🙂

Angela Ercolano
Dicembre 4, 2018Che meraviglia! Mia sorella ha trascorso 6 settimane in Nuova Zelanda in viaggio di nozze, l’ha girata da nord a sud e ha pensato anche di volerci andare a vivere, sono contenta che non l’abbia fatto perché è davvero lontano!
Agnese - I'll B right back
Dicembre 4, 2018Sì, anche secondo me è fin troppo lontano per mantenere qualsiasi tipo di rapporto! Io ci sono stata per un anno e ci tornerei volentieri, ma andarci a vivere mai 🙂