In molti mi hanno chiesto incuriositi come avessi trascorso il Natale in Nuova Zelanda. Qui te lo racconto: un Natale diverso, ma le cose più importanti non sono comunque mancate!
Trascorrere il Natale in Nuova Zelanda, dall’altra parte del mondo fa strano, e lo sappiamo. Non è un Natale solo inusuale, diverso, particolare: è semplicemente STRANO, proprio all’opposto di quello a cui siamo abituati, non c’è niente o quasi niente in comune con il Natale italiano o europeo tradizionale.
Io ho avuto la fortuna di trascorrere il Natale tipico neozelandese, tra famiglia e tradizioni. Non ci sono usanze particolari da raccontare, però per me ogni piccola cosa è stata una scoperta. Qui ti racconto il mio dicembre natalizio e i miei giorni di Natale in Nuova Zelanda!
La Nuova Zelanda e il Natale
I neozelandesi sono personaggi liberi da costrizioni, aperti, tendenzialmente allegri, a contatto costante con la natura. Non hanno nessun gusto nel vestirsi (a questo punto, credo neanche tanto interesse), amano stare comodi, camminano ovunque a piedi nudi, non ti chiedono “e tu?” se chiedi loro come stai, possono apparire maleducati ai nostri occhi, ma sono semplicemente così: le etichette non esistono.
Tutti questi aspetti li ho riscontrati anche durante i festeggiamenti del Natale in Nuova Zelanda: nessun “protocollo” da seguire, nessuna eleganza, nessuna attenzione particolare, nessun sbattimento. C’è da dire che gran parte della popolazione neozelandese è laica e quindi questi sono visti come semplici giorni in cui far festa, ma non è solo questo; anzi, i neozelandesi, proprio, “se ne sbattono”. Per noi questo è stato motivo di confusione e di perplessità, anche a Natale…ma alla fine ormai abbiamo imparato a conoscerli!
A caccia di atmosfere natalizie
Per tutto il mese dicembre mi sono guardata intorno alla ricerca di un qualsiasi dettaglio che mi ispirasse aria natalizia…ma niente, non c’è stato verso. Solo un piccolo e moderno albero di Natale sulla scalinata della Cattedrale, punto nevralgico di Nelson.

Qualche scialba decorazione nelle vetrine dei negozi, niente a che vedere con le vetrine grandiose e luccicanti a cui siamo abituati noi. Al supermercato, quello sì: montagne vere e proprie di dolcetti e stuzzichini tipici delle feste natalizie, e i poveri cassieri con il cappello di Babbo Natale in testa per tutto il mese. A casa, la famiglia ha fatto un bell’albero di Natale, che però mal si colloca, secondo la nostra mentalità, di fronte a uno sfondo di cieli azzurrissimi, soli caldi e magliette a mezze maniche.
Un giorno sono passata di fronte a Starbucks e ho provato un gusto natalizio, gingerbread…ma in versione frappuccino. Insomma, sorseggiare una bevanda fredda ed estiva a un gusto invernale e natalizio…è stato strano, decisamente sì.

Avevo riposto tante speranze nella Christmas Parade…ma non è stata proprio come mi aspettavo. Appena arrivati, la parata era appena iniziata, e la prima cosa che ho visto sfilare è stato…un leone. Poi un pirata. Ma Christmas che??? Alla fine sono arrivati anche elfi, folletti, presepi viventi, e una grandiosa slitta con tanto di renne. Ma poi il tutto si è concluso al parco, con giochi per bambini, banda che suonava la colonna sonora di Star Wars e banchetti di hot dog…ecco, sì, se volevate confondermi ci siete riusciti benissimo.
Natale in Nuova Zelanda: la Vigilia…con i cracker
Sapevamo già che la nostra famiglia non festeggiava la Vigilia, e quindi non ci aspettavamo niente di speciale. Ma, decisamente, non ci aspettavamo neanche quello che poi abbiamo vissuto! I membri della famiglia erano tutti scalzi in casa, vestiti in modo spartano, e la cena della Vigilia è stata…cracker, salsine, formaggi, stop. Non perché sia una famiglia povera (anzi), ma perché l’idea era quella di passare una normalissima serata insieme, e la loro idea di accoglienza ospiti è a base di cracker e formaggi, tutto qua. Noi magari avremmo imbastito un buffet gigantesco anche per una serata informale…loro sono più terra terra!

La serata si è sviluppata così: le donne sedute intorno al tavolo a chiacchierare di qualsiasi cosa, gli uomini…al pub di fianco, a fare degustazioni di birra.
Sì…questa è stata la mia Vigilia. Ma passiamo oltre!

Il giorno di Natale in Nuova Zelanda
Seppur nella sua diversità, lo devo ammettere: ho trascorso un Natale davvero bellissimo! La giornata è iniziata a casa, con una bellissima colazione a base di waffle home-made: frutta fresca, yogurt, sciroppo d’acero e…pancetta. Sì, ho mangiato un waffle con banane, mango, fragole, mirtilli, succo d’acero, yogurt al cocco e pancetta: brava me!
Abbiamo scartato i regali e poi siamo tornati nella stessa casa della Vigilia, quella del fratello della mia host mum.
Che bella giornata! Eravamo in tanti, alcuni parenti sono comparsi inaspettatamente e di sorpresa, altri li conoscevo già e si sono rivelati gentilissimi e contenti di averci con loro per il Natale. Abbiamo mangiato fuori, sotto al portico, mentre i bambini giocavano in costume con le pistole ad acqua. Il padrone di casa ha preparato la carne al barbecue (immancabile in questo angolo di mondo!) e poi giù di insalate calde e fredde, verdure fresche e l’onnipresente salmone marinato. Vino, champagne e birra non sono mancati nei bicchieri di nessuno. È stato un pranzo estremamente informale ma pieno di allegria e di chiacchiere.

Poi c’è stato il momento scambio-regali che, con tutte quelle persone, è durato oltre un’ora. Noi non facevamo parte della famiglia e ci siamo messi un angolo, ma ci siamo ampiamente goduti la scena: l’allegria, i regali che volano da una parte all’altra, gli abbracci di ringraziamento, gli urletti di gioia, gli scherzi, la commozione. È stato molto bello e quando, nel caos, un piccolo pensierino è arrivato anche a noi, ci siamo emozionati più del previsto.

Ultima tappa del pranzo di Natale…i dolci! Ecco, se pensavo che il pranzo fosse stato un po’ misero, mi sono dovuta ricredere sui dolci: montagne di frutta fresca raccolta a mano (te ne ho accennato qui), tiramisù, pudding con crema calda, le crostatine alla frutta tipiche del Natale, cioccolatini di tutti i tipi, cheesecake, gelatina di frutta per i bimbi, e poi la regina della gastronomia dolciaria neozelandese: la pavlova!


La sera di Natale è stata altrettanto bella: abbiamo lasciato la famiglia temporaneamente e siamo stati a casa di amici, per celebrare un piccolo Natale in Nuova Zelanda, sì, ma internazionale: ragazzi da Italia, Canada, USA, Cile, Portogallo, con tantissime risate e tantissimi scambi di viaggi e di emozioni.

La tradizione dei cracker (non quelli che si mangiano)
Hai presente i festeggiamenti natalizi nei libri/film di Harry Potter? È lì che ho scoperto per la prima volta l’esistenza dei Christmas Cracker, ma mai prima di questo Natale ne avevo visto uno. Si tratta di una tradizione anglosassone, nata a metà del 1800 e diffusa in Regno Unito e Irlanda, ma anche nei Paesi del Commonwealth (come Australia e Nuova Zelanda, appunto). I Christmas Cracker sono dei piccoli tubi di cartone decorati con carte natalizie e chiusi a forma di caramella gigante.
Due persone devono tirarne le estremità, e chi si ritrova con il tubo in mano vince il contenuto. Dentro, si trovano sempre cosine come coroncine di carta, oggettini inutili (un po’ tipo quelli che si trovano nelle uova di Pasqua…ma ancora più inutili) e foglietti con indovinelli barzellette. Nei supermercati se ne trovano a migliaia, c’è chi li compra in stock perché non possono mancare per Natale! Vengono infatti tradizionalmente utilizzati come segnaposto per il pranzo natalizio, e sono imprescindibili per adulti e bambini. È solo una piccolezza, ma è stato divertente farne scoppiare uno per la prima volta! Io ho perso, ma ho comunque tenuto la coroncina di carta in testa per tutto il giorno 🙂
Santo Stefano, alias Boxing Day
Cosa si fa il giorno dopo Natale in Nuova Zelanda? Beh, ovvio…si va al mare!! Noi siamo tornati nella stessa casa del giorno prima per terminare le montagne di avanzi, e poi siamo finiti al mare con tutta la famiglia. Rabbit Island si trova a pochi minuti di auto da Nelson ed è frequentata da famiglie perché è una delle spiagge più sicure di tutto il Paese. Nonostante fosse un giorno di festa e ci fossero tantissime persone, la spiaggia è talmente enorme che ti sembra di avere un sacco di spazio tutto per te! È stato un pomeriggio sonnacchioso e rilassante, perfetto per godersi le vacanze al meglio.


La sera, poi, è terminata con la buonissima pizza che il mio host dad cucina nel forno che abbiamo nel cortile di casa.
Il MIO Natale in Nuova Zelanda
Sul Natale in Nuova Zelanda ci sarebbero tante cose da dire: le tradizioni anglosassoni rivisitate, i cibi tipici (come il tacchino e il pudding di prugne), le parate natalizie, la cultura maori in questi giorni di festa, la presenza di due Natali (molti emigrati europeo festeggiano il Natale anche a luglio, perché la temperatura in quel periodo è più conforme a quella natalizia dalle nostre parti)…ma in questo articolo ho voluto semplicemente raccontare come IO personalmente ho vissuto queste feste.
Alla fine dei conti, come dicevo anche quando parlavo del mio Natale in Australia di due anni fa, mi sembra che cambi tutto e che non cambi niente: le tradizioni e le atmosfere sono diverse, la temperatura pure, ma alla fine ci si trova con la famiglia, si mangia fino a scoppiare, ci si scambiano i regali, si passa del tempo insieme senza per forza fare qualcosa di particolare, si sta in allegria. Questo è il mio Natale di sempre e questo è quello che ho ritrovato anche qui, in qualche modo. L’importante è avere una mente flessibile e adattarsi a tutte le piccole cose che nella vita ci vengono offerte…e alla fine, chi ama il Natale ha il Natale nel cuore, ovunque egli sia!
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Cosa ne pensi di questo Natale in Nuova Zelanda? È come te lo aspettavi? Hai mai vissuto un Natale diverso dal solito? Raccontamelo nei commenti! 🙂

Spignattando Blog
Gennaio 9, 2017Ci ha fatto tantissimo piacere leggere di questo tuo particolare Natale neozelandese 🙂 Nonostante le differenze credo che tu abbia colto il segno nel dire che il Natale è nei nostri cuori ed è bello trascorrere questi giorni di feste insieme a qualcuno con cui divertirsi e stare bene 🙂
Agnese - I'll B right back
Gennaio 9, 2017Avete proprio ragione ragazzi! È stato un Natale particolare, ma alla fine la cosa che conta è stare bene in compagnia.
Un abbraccio 🙂
martinaway
Gennaio 9, 2017Niente, non riesco proprio a farmi piacere il “Natale al caldo”. Sono d’accordo con lo spirito natalizio sempre e comunque, ma so che mi mancherebbero il freddo, i maglioni improbabili e tutto il resto.
Vogliamo dedicare un secondo al pirata della parata? Me lo ci vedo a dire, con una benda sull’occhio, “Oh oh oh, per mille renne!”, anche se è un’immagine a dir poco triste.
Per quanto riguarda il cibo, non so se mi lascia più perplessa la cena della Vigilia o l’accoppiata mango e pancetta, ma direi di passare oltre. Il frappuccino natalizio? Quello sì vorrei provarlo 😛
Alla fine posso dire che io sarei sicuramente tra le persone che festeggiano il Natale anche a luglio. 😉
P.S. comunque vorrei far notare il Babbo sul trattore, in perfetto stile “con il trattore di Natale, andiamo a comandare”.
Agnese - I'll B right back
Gennaio 9, 2017Ahahahhah il Babbo Natale sul trattore mi ha fatto ridere un sacco infatti!! 😀
Lasciamo stare il pirata, invece i cracker col formaggio erano parecchio informali ma buoni dai! 🙂
Anche io sono come te, infatti un po’ non vedo l’ora che sia dicembre prossimo per festeggiare un Natale come si deve. Però ogni tanto fare qualcosa di diverso ci sta!!
Ciao amica 🙂
La Folle
Gennaio 9, 2017Ok, lo ammetto. Dopo aver letto di un Natale al caldo a base di crackers e formaggio, con l’albero di Natale fatto a maniche corte la prima reazione è stata mettermi seduta in posizione fetale, fare avanti e indietro e urlare NON E’ VERO, NON E’ VERO! NON HO LETTO NIENTE!
Scopro adesso di essere VERAMENTE attaccata alle nostre tradizioni natalizie. Veramente, non potrei davvero farcela. Però ha il suo fascino.
I crackers che scoppiano non li avevo mai sentiti né visti, è una cosa carinissima!
Agnese - I'll B right back
Gennaio 10, 2017Ahahhaha Anna, la cosa bella è che immagino perfettamente la scena! 😀 Eh anche io sono come te, troppo attaccata alle nostre tradizioni…almeno quelle natalizie! E penso che in futuro andrò in viaggio quando vorrò, ma mai a Natale 🙂 In quest’occasione però sono stata contenta!
saraemotionally
Gennaio 9, 2017Oh che meraviglia, sarebbe il mio Natale ideale. Sai che dopo questo tuo post credo aggiungerò la Nuova Zelanda nei miei Travel Dreams e la metterò tipo a dicembre? Ahahahah
Un abbraccio.
Ps: se ti va fammi sapere che ne pensi della mia guida di viaggio di Budapest. Tu ci sei mai stata?
Agnese - I'll B right back
Gennaio 10, 2017Davvero Sara? A me invece piace molto il Natale tradizionale, quello di casa. Però sono comunque stata contenta di averne trascorso un paio totalmente fuori dagli schemi!
Non l’ho ancora letta, passerò presto! A Budapest ci sono stata ormai tre anni fa e mi è piaciuta immensamente!
Un abbraccio a te 🙂
Beatrice
Gennaio 9, 2017Mi sono appena resa conto di non essere mai andata da nessuna parte per Natale, l’ho sempre passato a casa mia con i miei genitori! Questa non atmosfera natalizia che ci racconti mi sembra davvero una cosa stranissima perchè sono abituata ad associare al Natale parole come freddo, neve, inverno, sciarpe, berretti, vin brulè, decorazioni….e non riesco a concepire un Natale in maniche corte e infradito 😀 Sono troppo tradizionalista 🙂
Agnese - I'll B right back
Gennaio 10, 2017Io non sono particolarmente tradizionalista in generale…ma sul Natale non si scherza! Su questo sono proprio come te. Diciamo che sono stata molto contenta di aver provato un paio di Natali diversi, ma continuo a preferire il nostro 🙂
lillyslifestyle
Gennaio 9, 2017Mi piace questa loro forma di essere easy, senza etichette, formalità e fronzoli inutili. Proprio il mio spirito!
Quasi quasi vengo anch’io a mangiare salsine e cracker la prossima vigilia. 😉
BUON ANNO!!!
Agnese - I'll B right back
Gennaio 10, 2017Ahahah beh, effettivamente è un tratto della loro personalità che piace molto anche a me…nonostante abbia anche il suo lato negativo, credimi 🙂
Io comunque dei cracker con i formaggi e le salsine mica mi lamento! Ehehe 🙂
Buon 2017 a te!! 🙂
Girovagandoconstefania
Gennaio 9, 2017Io non amo molto le feste e quest’anno proprio non ho festeggiato con la famiglia perché lavoravo ed il giorno dopo sono partita per le vacanze!
Agnese - I'll B right back
Gennaio 10, 2017Ah davvero? A me invece piace molto festeggiare, soprattutto il Natale…se non t’interessa molto allora posti come la Nuova Zelanda potrebbero fare al caso tuo 🙂
Alla fine di un viaggio
Gennaio 9, 2017che bello festeggiare il natale in maniche corte! 😀
Agnese - I'll B right back
Gennaio 10, 2017Ahahah quello sì, sicuramente! Un po’ (tanto) strano, ma non ci lamentiamo 🙂
L'OrsaNelCarro Travel Blog
Gennaio 9, 2017Beh strano sul serio!
Però da come l’hai raccontato mi è piaciuto perchè, anche se sono tradizioni lontane dal nostro modo di festeggiare il Natale, è stato tutto molto vero e genuino. Si, mi è piaciuto! 😉
Quell’albero traboccava di regali ahahah che bello! E poi trovo meraviglioso ASSAI che loro “se ne sbattono”!
Ti abbraccio Agnese!
Agnese - I'll B right back
Gennaio 10, 2017Sì Orsa, su quello hai perfettamente ragione! Al di là delle tradizioni, la cosa bella è sempre l’atmosfera di unione e allegria che si viene a creare! Sul “se ne sbattono” sono (quasi sempre) d’accordo con te 🙂
Un abbraccione a te!!
Marika
Gennaio 9, 2017Natale in Nuova Zelanda non l’ho mai passato, piuttosto a Malta e Dubai dove ho vissuto per anni e devo dire che ogni tanto passare un Natale diverso dal solito ci sta…
Agnese - I'll B right back
Gennaio 10, 2017Eh, sicuramente anche in posti come questi il Natale dev’essere davvero particolare! A Dubai, in particolare, chissà com’è! Sì, ogni tanto ci sta, ma in generale io preferisco il nostro…d’altronde sono nata e cresciuta con quello 🙂
Silvia - The Food Traveler
Gennaio 9, 2017Devo che accostare l’idea del Natale al barbecue, al cielo azzurro e alla spiaggia è a dir poco insolita. Non riesco proprio a immaginarmelo, e poi l’albero in centro a Nelson è davvero piccolo!
Però sono contenta di leggere che hai passato un buon Natale comunque anche se diverso da quello solito.
E il Capodanno, cosa si fa da quelle parti???
Agnese - I'll B right back
Gennaio 10, 2017Sì Silvia, ci vuole un po’ di tempo a farci l’abitudine…o forse non fai neanche in tempo a farlo perché le feste finiscono subito! Per Capodanno mah, qui a Nelson c’è stata la classica “festa in piazza”…niente di particolare, un palco con della musica e tanta gente, alla fine non è stato per niente male! Nelle città più grandi immagino che la scelta sia più vasta 🙂
Roberta
Gennaio 9, 2017Ultimamente sto diventando insofferente alle feste comandate, ma l’atmosfera natalizia la adoro. Vivere il giorno di Natale al caldo, senza addobbi scintillanti per le strade mi destabilizzerebbe 😀
Agnese - I'll B right back
Gennaio 10, 2017Il Natale non potrebbe mai stancarmi (come invece succede per altre feste comandate che non mi entusiasmano per niente), e sicuramente festeggiarlo in un modo così diverso fa un po’ impressione! Ma alla fine è bello provare anche questa esperienza 🙂
FlaviaCru
Gennaio 9, 2017io ho passato due anni fa a Miami … è stranissimo stare in shorts e canottiera e vedere alberi di natale e lucine in ogni dove: li addobbano come noi ogni cosa …. anche il lungo mare …. facevo il bagno nell’oceano e vedevo in lontananza alberi di natale…. è stato stranissimo!!
Agnese - I'll B right back
Gennaio 10, 2017Ahahah immagino! Per me infatti è stato ancora più strano due anni fa a Sydney: lì addobbi e decorazioni erano un vero e proprio tripudio, però faceva caldissimo e fare il bagno nell’oceano faceva proprio strano!
Dai, un’esperienza del genere ci sta 🙂
iltuopostonelmondo
Gennaio 10, 2017Il Natale è la mia festa preferita di tutto l’anno e leggerla in versione “estiva” mi fa sorridere.
Non mi dispiacerebbe per una volta festeggiarla cosi XD (ma il pranzo con cracker, salsine, formaggi proprio NO!!!) eheh
PS io ho assaggiato il gusto natalizio gingerbread ma in versione cioccolata calda, buonissimo!!!
Agnese - I'll B right back
Gennaio 10, 2017Eh sì Cristina, fa davvero strano anche a me, due anni fa a Sydney ancora di più! Ecco vedi, il gusto gingerbread deve essere perfetto nella cioccolata calda con zero gradi e un camino acceso, mica in un frappuccino con il sole che splende!! Ahah 🙂
Meridiano307
Gennaio 10, 2017NO vabbè, la sagra dell’irreale..cioè io voglio vivere un Natale neozelandese… o meglio, credo che forse potrei/dovrei vivere laggiù..più ne parli e più che sento una certa affinità. Mi è piaciuto tantissimo questo post, con le millemila informazioni che ci hai dato su una festa, anzi LA festa, vissuta in modo totalmente diverso rispetto al nostro. Non so cosa mi ha fatto più ridere se la parata, la musica di star wars, la cena della vigilia o il Santo Stefano passato al mare. Immagino quante risate vi siate fatti..
Agnese - I'll B right back
Gennaio 11, 2017Ahahah sì, in effetti un paio di risate ce le siamo proprio fatte!! Certe cose sono per noi talmente fuori dal mondo che non puoi far altro che metterti a ridere 🙂 Però siamo stati davvero contenti! Mi fa piacere che il post ti sia piaciuto, forse dovresti proprio provarla, questa NZ!! 😀
Meridiano307
Gennaio 11, 2017Sono contenta che siate state bene ed abbiate provato un Natale così alternativo. Mmmm….si..si.. in effetti credo che mi sentirei molto a mio agio in quell’angolo di mondo
Agnese - I'll B right back
Gennaio 11, 2017Ogni Paese ha i propri pro e contro, ma se ti piacciono le persone che “se ne sbattono”…questo è il posto giusto 🙂
Giulia
Gennaio 10, 2017Spero mia nonna non veda mai la foto della cena della vigilia…le prenderebbe un coccolone istantaneo! Scherzi a parte, è sempre bello vedere come si festeggia il Natale nel mondo 🙂 Un saluto!
Agnese - I'll B right back
Gennaio 11, 2017Ahahahah Giulia, ci ho pensato anche io in certi momenti! Il cibo di mia nonna e di mia mamma mi manca immensamente, specialmente verso Natale…ma è stato bello trascorrere un Natale diverso, almeno questa volta 🙂
Un abbraccio 🙂
Carmen
Gennaio 10, 2017Ciao Agnese, mi fa piacere leggere che hai trascorso un Natale felice. Hai concluso perfettamente il tuo articolo…condivido pienamente quello che hai scritto. Il Natale è prima di tutto dentro di noi e quello che conta più di ogni cosa è viverlo con la famiglia, approfittare del tempo in più per vedere gli amici e godere dei giorni di festa. Certo è strano vivere tutto ciò in maniche corte, andando in spiaggia e facendo un barbecue all’aperto però mi sembra di capire che nonostante le tradizioni siano molto diverse dalle nostre, anche sti strani neozelandesi si ritrovano e festeggiano a modo loro. Alla fine questo conta. A me come esperienza non dispiacerebbe…ci sono tanti Natali in una vita che provarne di diversi arricchisce solo i nostri ricordi…anche se la non-cena della Vigilia mi preoccupa un po’ ahahaha quello per me sarebbe uno stuzzichino pre-aperitivo 😉 un abbraccio a presto!!!
Agnese - I'll B right back
Gennaio 11, 2017Mi fa piacere che tu la pensi come me 🙂 Alla fine quel che conta del Natale è quello che abbiamo dentro di noi! Poi il contorno (tipo le maniche corte ahah) può essere diverso, ma è anche bello così! Hai ragione tu, provare cose diverse ci arricchisce sempre! Per la Vigilia un mangiato praticamente un brie intero tutto da sola per non morire di fame 😀
lavaligiainviaggio (@Tizzi81B)
Gennaio 11, 2017Fa davvero strano un albero di Natale affiancato dalle maniche corte! Comunque, al di là del Natale, al di là di quei dolci che proprio m’ispirano, al di là della pizza (senza io non ce la potrei fare), al di là della tavola imbandita come se si fosse ad un Happy Hour, io sta cosa della mancanza di etichette l’adoro proprio. Me ne andrei a vivere in Nuova Zelanda, và.
Agnese - I'll B right back
Gennaio 11, 2017Ahah hai visto bene, i dolci erano tutti davvero proprio buono 🙂
Sì questa è una cosa che si nota anche in Australia, la gente qui è molto più tranquilla che da noi. È una cosa bella da una parte, quasi esasperante dall’altra! Bisogna sicuramente farci l’abitudine 🙂
Claudia B. Voce del Verbo Partire
Gennaio 11, 2017Guarda Agnese, credimi, il tuo Natale non ha nulla da invidiare al nostro. Anzi, per come stanno andando le cose negli ultimi anni, ti dirò che sono io ad invidiare crackers, formaggi e salse!
Hai passato dei giorni che nella loro particolarità (od uguaglianza) sono un vero dono. Compresi i pranzi-cene in famiglia di sicuro migliori dei miei! E di tanti altri se è per questo.
Mancava la neve, mancavano le decorazioni super fighe e magari quelle mezze maniche facevano strano..ma tu hai vissuto un Natale molto più vero del mio, fidati!
Un bacione,
Claudia B.
Agnese - I'll B right back
Gennaio 11, 2017Mi dispiace che tu non abbia trascorso un bel Natale! Per me invece è sempre stata una bellissima festa, magari non perfetta, ma l’atmosfera natalizia mi ha sempre reso felice…per cui mi dispiace quando non posso trascorrere il Natale con la mia famiglia! Però allo stesso tempo sono stata molto contenta di averne vissuto uno così diverso e inusuale, nonostante le cose importanti non siano comunque mancate!
Un abbraccio cara 🙂
Agnieszka Stokowiecka
Gennaio 11, 2017Che bella questa esperienza di passare Natale in Nuova Zelanda. A me non dispiacerebbe per niente uscire dall’Europa e vedere come sono le feste natalizie negli altri paesi, anche molto lontani e viverle proprio li! I Christmas Cracker immagino siano carini ma solo per il primo Natale :-D.
Agnese - I'll B right back
Gennaio 18, 2017Sì, ogni tanto è bello trascorrere il Natale in modo del tutto inusuale! Anche se per me certe tradizioni rimangono comunque sacre 🙂 Ah beh per i Christmas Cracker hai ragione, ma qui pare che invece ne vendano a milioni ogni anno! Eheh
Diletta
Gennaio 12, 2017Ahhh avevo scritto un commento lunghissimo ma non so cosa sia successo, è sparito tutto prima che lo pubblicassi… mannaggia!
Comunque avevo scritto che anche se fa un po’ (ok molto) strano il Natale al caldo e senza tutte le nostre decorazioni e tradizioni, è bello lo stesso conoscere le usanze degli altri Paesi! E poi mi sembra che abbiate comunque festeggiato alla grande, specialmente con tutti quei dolci… quanto ispirano! Anche se la Pavlova mi inquieta un po’, mi ricorda un dolce di nostra conoscenza impossibile da finire 😛
Agnese - I'll B right back
Gennaio 18, 2017Noooo che peccato!! Comunque sì, hai ragione: ogni tanto è bello fare esperienza diretta delle tradizioni a noi estranee! La Pavlova prima o poi andava assaggiata, anche se…sì, il tuo collegamento con la Kremna Rezina calza a pennello! Pesantezza a go-go!! 🙂
ChiaraPaglio
Gennaio 12, 2017Questi neozelandesi… mi piacciono! Credo che potrei abituarmi a uno stile di vita così scialla 😀 fa veramente strano sentire di una cena della vigilia a base di cracker, l’italiano medio si strapperebbe i capelli. A me personalmente fa davvero sorridere, si percepisce un desiderio di stare insieme senza fronzoli, al contrario dei troppi fronzoli riempitivi di molti nostri Natali poco autentici. E’ stato molto interessante leggere questo racconto, adesso voglio resoconti per ogni festività 😀
Agnese - I'll B right back
Gennaio 18, 2017Esatto Chiara, hai proprio capito il senso del loro stare insieme: senza fronzoli, senza badare all’apparenza, senza seghe mentali! Certo è che alla lunga su certe cose questa “sciallatezza” assoluta non è sempre un bene…ma credo che alla fine ci si possa abituare! 🙂