Un altro appuntamento immancabile sul mio blog: la lista dei libri letti nel 2017! Per ricordare quei bellissimi viaggi mentali dell’anno appena concluso.
Ecco un altro di quei post che scrivo per tradizione a ogni fine/inizio anno. Uno di quei post che non verranno cercati su Google e di cui nessuno si interesserà, e per di più uno di quei post che coi viaggi c’entra poco o niente. Però lo scrivo perché è bello: è bello ripercorrere il mio 2017 in viaggio, così come è bello ripercorrere il 2017 nei viaggi che la mia mente inevitabilmente intraprende quando legge. Noi di #Exploreading lo diciamo sempre: la lettura è uno degli strumenti più potenti per viaggiare stando a casa, comodamente sdraiati sul divano!
I libri che ho letto nel 2017
E, nel 2017, la mia mente di viaggi ne ha compiuti molti: non ho letto tantissimi libri, ma ho toccato generi differenti, volumi scritti in epoche diverse, singoli oppure parti di serie e trilogie, per adulti o per ragazzi, allegri o molto tristi, riflessivi o super adrenalinici, in prima lettura oppure letti già mille volte ma sempre adorati, di autori stranieri o nostrani, tradotti o in lingua originale. Ecco qua la mia lista: magari ti serve anche come spunto per le tue letture del 2018 e oltre! 🙂
1. Long cloud ride – Josie Dew
Uno dei pochissimi libri sulla Nuova Zelanda che sono riuscita a trovare! Una sorta di romanzo scritto in forma di diario, nel quale Josie racconta le sue avventure da ciclista nella Terra dei Kiwi, attraversata interamente in bicicletta e tenda da campeggio. In questo diario l’autrice racconta aneddoti, difficoltà, gioie, incontri, perplessità, curiosità e cose divertentissime sulla Nuova Zelanda.
L’ho letto quando…
Abitavo a Nelson (Isola Sud neozelandese) già da 6 mesi, facevo la ragazza alla pari, Aurora era in vacanza e andava in piscina tutti i giorni, noi stavamo acquistando OJ. È stato davvero piacevole leggere questo libro poche settimane prima del mio viaggio itinerante in questo incredibile Paese!
2. Tutta colpa di New York – Cassandra Rocca
Questo libro mi è stato consigliato e gentilmente passato da un’amica blogger, per cui non ho potuto non leggerlo. Diciamo che però non è proprio il mio genere: si tratta della classica storia d’amore romantica un po’ rivista, in stile Bridget Jones (la ragazza carina ma un po’ sfigata che viene abbordata dal figo di turno). Io e il romanticismo facile non andiamo d’accordo 🙂 Ma in compenso è stato piacevolissimo riscoprire tra le pagine una New York fredda, scintillante e straripante di opportunità!
L’ho letto quando…
Il nostro viaggio in furgoncino era appena iniziato e tutto ancora sembrava abbastanza facile 🙂
3. The lost continent. Travels in small-town America – Bill Bryson
Se non leggo almeno un libro di Bryson all’anno sto male. Cosa farò quando li avrò finiti tutti? Probabilmente ricomincerò! Questo è un libro che risale al 1989 (mica poco), eppure l’ho trovato ancora in qualche modo attuale e ricco di spunti di riflessione. Bryson (che è il mio scrittore di viaggi preferito, così per dire) racconta del suo viaggio di oltre 13.000 miglia negli Stati Uniti, prima nella parte est e poi in quella ovest, toccando prevalentemente le cittadine di medie dimensioni, e quindi quelle più autentiche e caratteristiche, meno turistiche e conosciute. Un viaggio nella propria infanzia, in un America perduta ma forse no, e un viaggio che fa sempre tanto ridere e sorridere perché lo stile di Bryson è inconfondibile!
L’ho letto quando…
Viaggiavamo per la Nuova Zelanda da qualche settimana. Devo ammettere che leggere di cittadine sconosciute in America descritte quasi 30 anni fa e, allo stesso tempo, scoprire di persona le “cittadine” neozelandesi contemporanee è stato molto interessante! Certe somiglianze le ho trovate facilmente.
4. La caduta dei giganti – Ken Follett (traduzione di A. Colombo, P. Frezza Pavese, N. Lamberti)
5. L’inverno del mondo – Ken Follett (traduzione di A. Colombo, P. Frezza Pavese, N. Lamberti)
6. I giorni dell’eternità – Ken Follett (traduzione di N. Lamberti, A. Raffo, R. Scarabelli)
The Century Trilogy, composta da questi 3 libri di circa 800 pagine ciascuno, è semplicemente una delle cose più fighe che abbia mai letto. Tutto qui. Un lavoro mostruoso, che deve aver richiesto tantissima ricerca meticolosa e accurata nella storia del mondo dalla fine del 1800 fino ai giorni nostri. In questa trilogia, Follett ripercorre tutto il secolo (più o meno il periodo della Prima Guerra Mondiale nel primo libro, della Seconda nel secondo e della Guerra Fredda nel terzo), collegando eventi storicamente avvenuti con i singoli avvenimenti privati di varie famiglie europee che si intrecciano tra loro in qualche modo. Una trilogia di romanzi storici per me epica, letta in un paio di settimane nonostante la lunghezza, di quelle che ti lasciano col fiato sospeso e con gli occhi incollati alle pagine. Una trilogia che consiglio sempre a tutti perché intrattiene ma allo stesso tempo informa e ci rende molto più consapevoli del nostro passato ancora attuale.
L’ho letto quando…
Ero nei dintorni di Christchurch e della Banks Peninsula, e il tempo inclemente aveva rallentato molto il nostro viaggio. Libri perfetti da leggere sotto le coperte di un van con una tazza di tè caldo 🙂
7. Il turista – Massimo Carlotto
Avevo voglia di un bel giallo/thriller, mi sono ritrovata questo libro nel reader e l’ho letto. Mi intrigava l’idea di leggere qualcosa di questo genere ambientato in Italia, tra le calli di Venezia. Peccato che la storia non mi abbia particolarmente coinvolto e, soprattutto, sembra non avere una fine. Il libro termina all’improvviso, talmente tanto che ho pensato mancassero alcune pagine. Ci sarà un seguito? Non lo so, ma mi sa che lascio perdere.
L’ho letto quando…
Ammetto che leggere un giallo mentre si dorme in un furgoncino, con i finestrini come unica barriera tra te e il mondo…non è il massimo per una fifona come me! Per fortuna che la Nuova Zelanda è un Paese sicuro! Ahahah 🙂
8. Divergent – Veronica Roth
9. Insurgent – Veronica Roth
10. Allegiant – Veronica Roth (tutti: traduzione di R. Verde)
In passato avevo apprezzato i film (il primo molto, gli altri un po’ meno) per cui ho letto con piacere questa trilogia di romanzi per ragazzi, ma comunque interessante anche per gli adulti. Romanzi distopici e fantascientifici che mettono in evidenza le differenze (ma anche le uguaglianze) tra gli esseri umani, la dicotomia bene/male, il valore del coraggio. Li avrei sicuramente più apprezzati da adolescente, ma è comunque stata una bella lettura.
L’ho letto quando…
Sempre in viaggio per la Nuova Zelanda, sotto il piumino di OJ mentre fuori imperversava il freddo di un giugno invernale.
11. Il seggio vacante – J. K. Rowling (traduzione di S. Piraccini)
Una storia dalla trama semplice, ma resa più accattivante dalle vite di personaggi molto caratterizzati che si intrecciano tra di loro. Il racconto di come una morte naturale possa sconvolgere un paese intero, le famiglie, le personalità, i rapporti, i ragazzi e gli adulti, le cose non dette e l’importanza dell’apparenza. Me lo sono proprio goduto, ma con una scrittrice come questa non avevo molti dubbi!
L’ho letto quando…
È stato il mio ultimo libro letto in Nuova Zelanda, ormai alla fine del nostro viaggio nell’Isola Nord.
12. La casa degli spiriti – Isabel Allende (traduzione di A. Morino, S. Piloto Di Castri)
Un evergreen che non leggevo da tanto, troppo tempo. La prima volta, anni fa, mi era piaciuto così tanto, ma così tanto, che riprenderlo in mano mi ha fatto venire il timore di una delusione…e invece no, è fichissimo come me lo ricordavo! La potenza di certi personaggi (Clara in primis, ovviamente) la senti uscire dalle pagine, e poi la storia e le ambientazioni sono troppo interessanti. Leggi questo libro se non l’hai ancora fatto!!
L’ho letto quando…
Al passaggio dalla Nuova Zelanda all’Australia sono stata un po’ senza leggere, e questo è il primo libro che ho ripreso in mano dopo qualche settimana di stop. Iniziato in Australia, terminato a Beachcomber Island alle Fiji!
13. L’amico ritrovato – Fred Uhlman (traduzione di M. G. Castagnone)
Un libro breve ma intenso, che si legge in poche ore e che ti instilla parecchi spunti di riflessione appena chiusa girata l’ultima pagina. Avevo aspettative un po’ troppo alte, però, e quindi ai miei occhi non è stato così forte e profondo come mi sarei immaginata.
L’ho letto quando…
Sempre a Beachcomber Island: le ore alle Isole Fiji sono dilatate quando non c’è nient’altro da fare se non prendere il sole e fare il giro dell’isola (in 15 minuti al massimo, tanto è piccola!).
14. L’allieva – Alessia Gazzola
15. Un segreto non è per sempre – Alessia Gazzola
16. Sindrome da cuore in sospeso – Alessia Gazzola
17. Le ossa della principessa – Alessia Gazzola
18. Una lunga estate crudele – Alessia Gazzola
Pure questi libri me li sono ritrovati nell’ebook reader e ho deciso di leggerli tutti in successione perché avevo voglia di un’altra serie di romanzi tutti connessi l’uno all’altro. La storia non è niente di eccezionale (una tirocinante in medicina legale si ritrova a risolvere delitti) e alcuni personaggi hanno veramente poco spessore, però sono libri piacevoli da leggere e, alla fine della lettura, mi sono affezionata. Una sorta di mescolanza tra romanzo romantico e libro giallo…io ho preferito il secondo punto di vista, ovviamente 🙂 A questo punto però quasi quasi mi leggo pure gli ultimi due usciti!
L’ho letto quando…
Mi trovavo ancora alle Isole Fiji, “intrappolata” su un paio di isole idilliache e dai paesaggi mozzafiato, ma che non offrivano intrattenimento per più di qualche ora al giorno. Sono così riuscita a leggere tutti e 5 i libri in 3 giorni! Beh, diciamo che un po’ di relax ci voleva, no? 🙂
19. La casa sopra i portici – Carlo Verdone
Ora che ci penso credo di non aver mai letto autobiografie in vita mia…questa è forse la prima! Mi è piaciuta molto: Verdone in questo libro parla non solo dei suoi film e del suo avvicinamento alla ragia, ma fa un vero e proprio viaggio attraverso gli anni dell’infanzia, dell’adolescenza e dell’età adulta, presentandoci i suoi familiari, gli amici e i parenti illustri, e certi personaggi romani indimenticabili. La casa sopra ai portici è quella in cui lui è cresciuto, a un passo dal Tevere, e funge da pretesto per rievocare immagini e ricordi divertenti, malinconici e a tratti commoventi.
L’ho letto quando…
Durante gli ultimi giorni alle Fiji (finalmente un po’ più movimentate) e il proseguimento del viaggio in Australia, tra un ostello e un camper a noleggio.
20. A walk in the woods. Rediscovering America on the Appalachian Trail – Bill Bryson
Un altro libro di Bryson…naturalmente 🙂 Molto più recente dell’altro (addirittura del 1997!) questo libro racconta di un viaggio molto diverso: non nelle città e nei paesi americani o di chissà quale altra nazione, bensì nel bel mezzo della natura. E che natura! I Monti Appalachi si rivelano incredibili dalle parole di Bill: pieni di insidie su tutti i livelli, eppure affascinanti e ricchi di sorprese. Un viaggio diverso, tutto a piedi, nella scomodità e al freddo, nella fatica fisica e mentale. Ma lo stile di scrittura di Bryson, divertentissimo anche quando vorrebbe essere serio, non manca mai!
L’ho letto quando…
Durante gli interminabili viaggi in autobus nell’Outback australiano, da Adelaide fino a Alice Springs. Anche in questo caso il contrasto è stato fortissimo e bellissimo: le foreste verdi e rigogliose dell’America nel libro, i deserti rossi e sconfinati dell’Australia nella realtà!
21. Il magico potere del riordino – Marie Kondo (traduzione di F. Di Berardino)
Non c’è molto da dire, anche perché questo libro ormai lo conoscono tutti: una sorta di manuale su come riordinare e tenere in ordine una volta per tutte i propri spazi, facendo automaticamente ordine anche dentro noi stessi. Finalmente ho avuto modo di leggerlo perché da quando era uscito mi incuriosiva…e non so come, ma è riuscito nel suo intento! Nella settimana successiva alla fine del libro ho buttato una decina di sacchi pieni di roba in camera mia 🙂
L’ho letto quando…
L’ho iniziato sull’aereo che mi portava dall’Australia a Milano. Finito questo grande viaggio di mesi e mesi, avevo voglia di un cambiamento, di ripartire rimboccandomi le maniche. Su certi aspetti sto tuttora lavorando…ma almeno per quanto riguarda l’ordine questo libro mi ha aiutato da subito!
22. Origin – Dan Brown (traduzione di A. Raffo, R. Scarabelli)
Appena uscito, l’ho acquistato e me lo sono letto tutto. Facile 🙂 Dan Brown per me è un appuntamento fisso, ormai sono anni che almeno 1 o 2 libri suoi me li (ri)leggo ogni 12 mesi. Quando ne esce uno nuovo, come non comprarlo? Devo ammettere però che questo non mi ha entusiasmato tanto quanto gli altri, nonostante sia ormai affezionatissima a Robert Langdon e nonostante Brown sappia scrivere in un modo per me sempre estremamente coinvolgente.
L’ho letto quando…
Le prime pagine, seduta su una panchina sul Lungarno a Pisa ai primi sentori d’autunno.
23. Australia. Il sogno infranto di un giovane emigrante italiano – Antonino Santamaria
Un libro piccolino, veloce, scritto non proprio benissimo (che sia un’autoproduzione senza alcuna revisione finale?), che racconta la storia –vera?- di un ragazzo sicialiano che emigra a Melbourne in cerca di fortuna e…gli va male. Niente di che onestamente, però aiuta a comprendere come l’Australia non sia certo il Paese dei Balocchi che molti credono!
L’ho letto quando…
Una fredda sera di inizio novembre, quando la mancanza dell’Australia si faceva sentire particolarmente!
24. Angeli e demoni – Dan Brown (traduzione di A. Biavasco, V. Guani)
Eh sì. Forse i libri preferiti si riconoscono da questo: li hai letti ormai parecchie volte (credo di essere a 5), li conosci a memoria…eppure, ti tengono sempre col fiato sospeso. Angeli e demoni per me è un capolavoro perché ha tutto quello che cerco: una storia incredibile resa in qualche modo credibile, una suspense ininterrotta dall’inizio alla fine, qualche morto, parecchia adrenalina, solo un vaghissimo accenno di romanticismo tra tipi molto tosti. E il colpo di scena finale!
L’ho letto quando…
Ero appena tornata dal mio viaggio a Roma, città nella quale il libro è ambientato. Dopo aver visitato, fotografato e ricordato nelle pagine tutti i luoghi del libro, sono tornata a casa e…la voglia di rileggerlo è stata troppo forte!
25. La verità sul caso Harry Quebert – Joël Dicker (traduzione di V. Vega)
Dopo oltre due anni dalla sua pubblicazione, finalmente ho avuto tempo e modo di leggere questo giallo che è considerato uno dei più intensi e “violenti” degli ultimi anni. Avevo grandi aspettative, e non mi ha deluso! La trama ci mette di fronte un paio di protagonisti pieni di tormenti, e tutta una serie di personaggi interessantissimi che gravitano intorno a un omicidio avvenuto oltre 30 anni fa. Fichissimo, e sul finale avevo pure avuto qualche sospetto sul reale assassino! Questa cosa mi gasa sempre un sacco, a te no? 🙂
L’ho letto quando…
Alla fine dell’anno, in un inverno scuro perfetto per un libro giallo, al caldo di una casa tra le montagne in Trentino.
[Tweet “Quali libri hai letto nel 2017? Ecco i miei viaggi di fantasia!”]
Quali sono i tuoi libri letti nel 2017? Ne hai letti alcuni di quelli elencati? Quali ti ispirano di più? Hai qualche progetto di lettura per il 2018? Raccontamelo! 🙂

martinaway
Gennaio 6, 2018Concordo in tutto, è giusto parlare dei viaggi veri e propri, ma anche di quelli che si fanno con la mente, soprattutto se si ama la lettura quanto la ami tu. 🙂
Il primo libro mi ispira, il secondo è uno di quelli che si incastrano benissimo tra due libri-mattone o quando si è alla ricerca di letture più “leggere”. Ne ho un bel po’ di simili sui miei scaffali e non mi dispiacciono, lo ammetto. “The Lost Continent” di Bryson ce l’ho in libreria in italiano (un regalo di Natale più che apprezzato) e ora non vedo l’ora di iniziarlo.
Ken Follett mi incuriosisce sempre di più e credo che questa trilogia potrebbe piacermi. Ultimamente mi ispirano più del solito i romanzi che uniscono storia e vicende romanzate, soprattutto se le vite dei personaggi si intrecciano in qualche modo.
Prima di scoprire altri libri della Rowling voglio finire Harry Potter (prima che tu me lo chieda, ho letto solo il primo e lo dico a mio rischio e pericolo visto che so che dirlo su questo blog è pericoloso), mentre la Allende mi ispira tanto, ma mi sa che te l’ho già detto.
“L’amico ritrovato” a me è piaciuto moltissimo, veloce da leggere, ma non banale. Tocca un tema spinoso in maniera delicata e credo si dovrebbe leggere almeno una volta nella vita. Il libro di Marie Kondo, invece, ha dato inizio al mio 2017 e mi ha aiutata, ma non quanto avrei voluto, purtroppo. Il libro di Dicker è nella mia lista desideri da un po’ perché ne ho sentito parlare molto bene.
In questo post, forse per la prima volta, ho trovato due cose che ci distinguono. La prima è l’uso dell’e-book reader. Mi rendo conto della comodità, soprattutto in viaggio, e spesso del risparmio, ma non credo riuscirei a usarne uno (mai dire mai, ovviamente). Quando leggo mi piace avere il libro tra le mani e una volta finito mi piace averlo in libreria, è più forte di me. La seconda è il rileggere i libri. Non credo mi sia mai successo e non ho mai avuto il bisogno o la curiosità di rileggere i miei preferiti. Chi sa perché, non ci avevo mai pensato.
Scusa il papiro, un abbraccio ❤️
Agnese - I'll B right back
Gennaio 8, 2018Woooo che bel commentone! Sono contenta se sono riuscita a darti qualche ispirazione: Ken Follett sì, credo che potrebbe piacerti! La Trilogia del Secolo è il romanzo storico perfetto, secondo me 🙂 Di Harry Potter guarda, non commento neanche! Ahahah
Anche io amo immensamente la carta. Il reader lo uso quando sono in viaggio: certi viaggi lunghi che ho fatto avrebbero reso l’uso dei libri cartacei impossibile. Però negli ultimi mesi mista tornando la voglia di carta stampata, infatti ho comprato un sacco di libri! Contente le mie finanze 🙂
A me piace tantissimo rileggere i libri! Quelli che ho amato, ma anche quelli che non ho capito: c’è sempre il momento giusto per leggere un libro, magari la prima volta non lo era e devo provare con la seconda! Sono contenta di avere alcune cose NON in comune, comunque 🙂 ❤️
Vally
Febbraio 1, 2018Senza ombra di dubbio una bella lista, certo visto il contenuto del tuo blog non poteva essere altrimenti.
Aggiungo qualche titolo (dopo essermi segnata alcuni libri che non conoscevo)
Paolo Cognetti con il suo splendido “Le otto montagne”
Paolo Zambon con “Inseguendo le ombre dei colibrì” splendido reportage di viaggio tra Messico e Centro America
Kazuo Ishigura (nobel 2017) “Un artista del mondo fluttuante”
Paolo Rumiz ne ho letti diversi ma nel 2017 “Appia” mi ha stregato
Buona lettura e continua con il tuo prezioso lavoro!
Agnese - I'll B right back
Febbraio 2, 2018Grazie mille! Le mie letture sono solitamente un po’ random, ma poi alla fine vado sempre a parare sugli stessi generi: viaggio e gialli/thriller 🙂 Mi segno subito i tuoi suggerimenti perché mi ispirano molto! Poi è da tanto che vorrei leggere qualcosa di Rumiz 🙂
Ma ci sei su Exploreading? Un gruppo Facebook dove si parla di libri e viaggi!
Grazie davvero 🙂
Kiara
Giugno 21, 2018Wow, che bella lista ghiotta da cui prendere spunto!
Mi sono appuntata un paio di titoli e…ho adorato anche io “Il seggio vacante”, godibilissimo.
Ti consiglio, se posso – ma probabile tu li conosca, vista la tua anima globetrotter – i divertenti saggi di Severginini su America e UK.
Continua a leggere & share with us!!!
Agnese - I'll B right back
Giugno 22, 2018Grazie mille! Ormai sono alcuni anni che mi segno tutti i libri che leggo, è bello seguire l’andamento delle mie letture, e se poi do degli spunti ad altre persone tanto meglio! Sul mio gruppo Facebook Exploreading di spunti ne trovi a bizzeffe 😀
Di Severgnini ne ho letto solo uno, ma gli altri sono in lista! Grazie 🙂