Ho preparato un dettagliato itinerario di Trento a piedi per te: utile per scoprirne il carinissimo centro storico (e oltre) in un giorno o due!

Questo post è un itinerario di Trento, una delle tante in Italia a essere considerate “città minori”; eppure, cerco sempre di ricordarmi che anche la città più piccola e poco rinomata a livello turistico abbia, in realtà, molto da regalare a chi sceglie di dedicarle un pochino di tempo.
Conosco Trento da diversi anni, ormai mi oriento piuttosto bene nel suo centro storico; per me, è una città ottima da visitare in un weekend, perché non è troppo grande ma, allo stesso tempo, ci sono alcune cose molto belle da vedere. Spero quindi di poterti essere utile con questo post, che racchiude il mio (dettagliato) itinerario di Trento a piedi in un weekend!
Gita fuori porta da Trento?
Leggi il mio post sul borgo di Canale di Tenno.
Itinerario di Trento a piedi
Il centro storico di Trento è piuttosto piccolo: soffermandosi sulla bellezza dei palazzi e visitando brevemente le attrazioni principali, un giorno basterebbe di sicuro. Parlo di itinerario di un weekend perché, se desideri invece visitare bene anche i musei e in generale fare le cose più calma (magari con qualche giro nei dintorni), un weekend allora è perfetto!
Si tratta di un itinerario da fare a piedi – il centro di Trento è quasi tutto pedonale – a partire dalla stazione ferroviaria. Qui sotto comunque trovi la mappa con tutte le tappe, così puoi gestire il tuo tempo nel modo in cui preferisci. 🙂
Il mio itinerario di Trento: si parte!
Ecco la mappa con tutte le tappe del mio itinerario:
Piazza Dante
La prima tappa che incontrerai di fronte alla stazione sarà Piazza Dante, uno spazio molto ampio dove si trovano anche i Giardini Pubblici di Trento. Storicamente luogo di “degrado”, i giardini sono una piccola oasi di tranquillità, con la grande fontana al centro e la bella statua dedicata a Dante Alighieri, realizzata dall’artista fiorentino Cesare Zocchi nel 1896; simbolo di Italia e di italianità in un periodo in cui Trento faceva ancora parte del Tirolo austriaco. Sul lato nord potrai anche dare uno sguardo al Palazzo della Provincia.
Abbazia di San Lorenzo
Per colpa dei miei orari probabilmente sbagliati, l’ho sempre trovata chiusa, e credo sia un peccato perché l’interno in pietra sembra davvero molto bello (sono riuscita a scorgerlo dalla porta a vetri d’ingresso). La chiesa fu edificata nel XII secolo dai monaci Benedettini in un stile romanico.
Torre Vanga
Camminando lungo via della Prepositura, si inizia piano piano a spostarci verso il centro della città. Incontrerai Torre Vanga, una degli edifici storici di Trento. Fu fatta costruire nel 1210 da Federico Vanga, principe-vescovo della città in quel periodo – per circa 800 anni, Trento è stata un principato vescovile, un ente semi-indipendente del Sacro Romano Impero –. Un tempo, costituiva il baluardo occidentale della cinta muraria della città, in prossimità dell’Adige che scorreva fino a questo punto; oggi, qui si svolgono periodicamente delle mostre organizzate dal MART di Rovereto.
Santa Maria Maggiore
Il mio itinerario di Trento prosegue lungo via S. Giovanni ed eccoci, inizia la parte pedonale, e subito si trova una delle mie chiese preferite a Trento: la Basilica di Santa Maria Maggiore. Fu costruita tra il 1520 e il 1524 dall’architetto comasco Antonio Medaglia, su richiesta di un altro principe-vescovo, Bernardo Cles. La chiesa, con una facciata bianca e rosa rimaneggiata nel secolo scorso, ha interni barocchi e rinascimentali (dai un’occhiata all’organo e alle pale d’altare), ed è conosciuta per aver ospitato diverse congregazioni del Concilio di Trento; nel 1902, le volte del soffitto sono state affrescate con delle scene che ricordano proprio questo evento.
Prima di addentrarti nel cuore della città, se vuoi, fai un salto a scattare una foto a Porta Santa Margherita, una delle antiche porte di accesso della città.
Piazza del Duomo
In caso ancora tu non sia convinto della bellezza di Trento, Piazza Duomo ti toglierà qualsiasi dubbio: è un vero e proprio gioiellino, una delle piazze più caratteristiche che io abbia mai visto in Italia. Giunto da via Cavour (lungo la quale avrai sicuramente notato Torre della Tromba), prenditi un po’ di tempo per godertela: è bella la sua visione d’insieme, con i gruppi di palazzi stretti tutti attaccati l’uno all’altro, e poi la cattedrale e che occupa un intero lato, e un’atmosfera molto bella coi i bar sotto ai portici. È sempre molto tranquilla, bella sia di giorno sia di sera, e nel periodo natalizio si colora di tante luci in movimento.
Ma è bello scoprire anche tutti i suoi singoli componenti. Ecco tutto quello che ci troverai:
-Fontana del Nettuno
Realizzata tra il 1767 e il 1769 da Stefano Salterio da Laglio, per me è un’opera davvero stupenda: tritoni, cavalli marini e altre figure più o meno mitologiche adornano la fontana e circondano il Dio del Mare al centro. La fontana che si trova in questa piazza, in realtà, è una copia realizzata da Davide Rigatti e Andrea Malfatti, e sostituita nel 1939 per proteggerla dai danni del tempo; l’originale si trova nel cortile di Palazzo Thun.
-Palazzo Pretorio e Torre Civica
La piazza non sarebbe la stessa senza il profilo di Palazzo Pretorio e della sua bella Torre Civica, che è un po’ il simbolo di Trento. Ornato di merlature ghibelline, il palazzo fu fatto costruire dal solito Federico Vanga nel 1220 e, nel corso del tempo, ha svolto parecchie funzioni: residenza vescovile, ma anche sede del Comune, del Podestà e del Tribunale. Oggi, invece, Palazzo Pretorio ospita il Museo Diocesano Tridentino: 4 piani dedicati alla storia della città, al Concilio di Trento e ai tesori della cattedrale (oltre a uno spazio per frequenti mostre temporanee). Io l’ho girato in un’oretta, ma in realtà potrebbe richiedere più tempo perché è davvero ricco e interessante, tra opere pittoriche e scultoree e una vasta – e davvero molto bella – collezione di scultura religiosa lignea.
Piccolo consiglio: dal secondo piano parte uno stretto corridoio col pavimento di legno che scricchiola. Imboccalo, e ti ritroverai direttamente dentro al Duomo, in alto dietro all’abside. Una vista inaspettata ed emozionante!
Anche la Torre Civica merita uno sguardo approfondito: costruita inizialmente con una funzione militare, visto che fu utilizzata per molto tempo come prigione cittadina, al suo interno custodisce la Campana della Renga; veniva utilizzata in passato per chiamare i cittadini in assemblea o per annunciare le condanne a morte, che avvenivano proprio in questa piazza.
-Case Cazuffi e Rella
Vicino a Palazzo Pretorio, ti sarà impossibile non notare un paio di case dalle pareti riccamente affrescate, forse dal pittore Marcello Fogolino. Sono le Case Cazuffi e Rella, il mio punto preferito di tutta Trento: sulle pareti si trova un ciclo pittorico risalente al 1500, che raffigura personaggi della mitologia classica e rappresentazioni allegoriche (in contrasto gli affreschi esterni di un tempo, praticamente sempre di carattere religioso). Ai tempi, queste pareti erano considerate un po’ come un “libro morale” aperto direttamente sulla piazza principale della città.
Davanti alle case potrai notare anche la piccola ma importante Fontana dell’Aquila: pare abbia origini leggendarie, e l’aquila posta sulla sua cima è la stessa che si ritrova nello stemma della città di Trento.
-Altri palazzi
Sul lato di Via Cavour troverai altri due piccoli punti d’interesse: Palazzo Balduini è un bel palazzo con raffinati affreschi del 1400 e ospita oggi un ristorante; lì di fianco, invece, si trova la Casa Natale di Cesare Battisti, commemorata con una targa.
Cattedrale di San Vigilio
Un itinerario di Trento che si rispetti non può non includere l’imponente edificio del Duomo, costruito nel XIII secolo sui resti di una basilica paleocristiana e dedicato al patrono della città. C’è un’entrata laterale che dà sulla piazza, ma la facciata si trova in realtà su Via Giuseppe Verdi. Dai un’occhiata al bel palazzo rosa della Filarmonica proprio qui accanto, poi goditi gli interni del Duomo: voluto ancora da Federico Vanga, è costruito in stile romanico-lombardo con interni gotici e barocchi. Qui si tennero le sessioni solenni del Concilio di Trento, dal 1545 al 1563. Dai un’occhiata al settecentesco baldacchino dell’altare maggiore, al rosone (Ruota della Fortuna), alla Cappella del Crocefisso e al Campanile di San Romedio, con il Castelletto del Vescovo annesso.
Nel periodo natalizio potrai anche fare visita al bellissimo presepe che viene allestito di fianco all’altare; tutto l’anno, invece, potrai visitare anche la Cripta e Basilica Paleocristiana di San Vigilio, collocata nel piano seminterrato.
Via Belenzani
Torna sui tuoi passi verso le Case Cazuffi e Rella, e imbocca Via Belenzani che, secondo me, è una delle vie più belle della città; qui sono concentrati diversi edifici interessanti. Prima di tutto, subito a destra, vedrai la stretta facciata della Parrocchia SS. Annunziata – hai notato la sua cupola che sporge dai tetti di Piazza del Duomo? –. Più avanti, soffermati di fronte alle facciate di Palazzo Quetta Alberti-Colico, con i balconcini e degli affreschi cinquecenteschi a motivi floreali; Palazzo Geremia, uno dei primi esempi di architettura rinascimentale in Trentino; e Palazzo Thun, antica proprietà dell’omonima famiglia e divenuto sede del Municipio dal 1873. A chiudere la strada trovi la settecentesca Chiesa di San Francesco Saverio, con belle decorazioni barocche all’interno.
Giro al Sas
Gira a destra e imbocca Via Roma, che presto diventa Via Manci: qui trovi bei palazzi, come Palazzo Fugger Galasso (detto anche Palazzo del Diavolo), il rinascimentale Palazzo Saracini-Cresseni, Palazzo Salvadori e, alla fine, Casa Monauni e una delle mie preferite, Casa Zabini-Zelgher (anche chiamata Casa al Canton).
A questo punto, sei in pieno centro, e l’itinerario di Trento si porta avanti camminando un po’ senza meta.
Il cuore del centro è Piazza Cesare Battisti (ex Piazza Italia, come certi trentini che conosco la chiamano ancora). Nel 1934, la piazza fu “risanata” da Mussolini e utilizzata per organizzare comizi e adunate ma, un tempo, qui sorgevano delle case fatte di pietra. È proprio per questo – o forse per via delle strade acciottolate, inusuali in un’epoca in cui le strade erano solitamente di terra battuta – che ancora oggi si usa parlare di “Giro al Sas” (sas significa sasso, pietra) per parlare delle classiche passeggiate, magari del sabato pomeriggio tra una vetrina e un caffè, tra le vie principali del centro, che girano proprio intorno a Piazza Cesare Battisti.
Fallo anche tu e, tra un po’ di shopping e una sosta golosa, troverai qualche attrazione da fotografare: l’ottocentesco Teatro Sociale è in Via Paolo Oss-Mazzurana, Palazzo Cazuffi in Via Diaz, la Casa del Simonino sull’omonima via. Su Via San Pietro, infine, si trova la deliziosa Parrocchia dei SS. Pietro e Paolo.
Qui davanti si trova la Galleria dei Legionari Trentini, uno dei passaggi che portano a Piazza Cesare Battisti; in alto, noterai un vecchio mosaico risalente ai tempi di Mussolini e realizzato dall’artista trentino Gino Pancheri: dopo la caduta del regime, il fascio littorio e il nome dell’ex Duce furono rimossi e ora gli spazi vuoti restano lì, a monito e memoria.
Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas – SASS
Te lo saresti mai aspettato che il mio itinerario di Trento avrebbe incluso anche una visita archeologica?
In occasione del restauro del Teatro Sociale di qualche anno fa, è stata riportata alla luce l’area archeologica che si trova sotto Piazza Cesare Battisti. Ho trovato la breve visita molto interessante: si notano degli antichi tratti di cinta muraria, di strada lastricata con ancora il segno delle ruote dei carri, e anche i resti di una domus che potrebbe risalire al I secolo a.C., con un cortile, la cucina, la latrina, la sala da pranzo… sono visibili anche alcuni resti dei mosaici che la decoravano. La visita è allietata da un video multimediale e da una ricostruzione della città di Tridentum (la Trento romana) in 3D: ottimo da visitare anche con i bambini, quindi!
Le altre vie del centro storico
Oltre alla zona di Piazza Cesare Battisti, si prosegue verso sud e si incontrano tutta una serie di vie e viette, ricche di negozi, botteghe, bar e ristoranti. Io ci ho messo parecchio tempo a orientarmi in questo dedalo, ma alla fine è anche bello perdersi e girare un po’ a caso! I bei palazzi non mancano mai: ci sono Palazzo Sardagna in Via Calepina, Palazzo Largher-Fogazzaro in Via San Vigilio, mentre in Via Santa Trinità si trovano la Chiesa della SS. Trinità e Palazzo Roccabruna, un edificio manierista che, oggi, ospita la Casa dei Prodotti Trentini, dove vengono spesso organizzati eventi e presentazioni legate all’eccellenza enogastronomica della regione.
Piazza Fiera
Camminando lungo Via San Vigilio (dove si trova la Viaggeria, la mia libreria di viaggio preferita!) e poi su Via Mazzini, l’itinerario di Trento approda a Piazza Fiera, particolarmente conosciuta dai turisti come sede principale dei famosi Mercatini di Natale di Trento. Negli altri periodi della città, è “solo” una vasta e tranquilla piazza, da cui ammirare il cinquecentesco Torrione Madruzziano, voluto nel suo aspetto attuale dal principe-vescovo e cardinale Ludovico Madruzzo; il Palazzo dell’Arcidiocesi di Trento sul lato opposto e, soprattutto, le Mura Vanghiane, parte delle mura che, nel Medioevo, circondavano la città. La costruzione delle mura fu avviata da Federico Vanga nel ventennio del 1200; oggi, delle Mura Vanghiane restano questo pezzo con merlature ghibelline e camminamento di ronda, alto 15 metri e dello spessore di 1.5-2.5 metri.
Parco Venezia
Si torna un po’ verso nord per rilassarsi nel verde del parco. Nella zona dietro le Mura Vanghiane, in prossimità di Piazza Garzetti, circa due sabati al mese si tiene il Mercatino dei Guadenti, tra antiquariato, artigianato, pezzi rari, libri vecchi e nuovi e qualsiasi cosa tu stia cercando. Vale la pena passarci se sei a Trento nel weekend!
Ma proseguiamo il nostro itinerario di Trento a piedi verso nord, fino a raggiungere Parco Venezia. L’ex piazza d’armi fu trasformata in giardino pubblico nei primi del Novecento ed è un posto piacevole per una passeggiata tranquilla, magari soffermandosi a scattare una fotografia al monumento dedicato ad Alcide de Gasperi del 1956.
Castello del Buonconsiglio
Raggiunto l’estremo nord del parco, rientrerai verso il centro storico da Port’Aquila, sovrastata da Torre dell’Aquila. Facente anche questa parte delle mura cittadine, tra la fine del 1300 e l’inizio del 1400 il principe-vescovo Giorgio Liechtenstein la collegò al castello lì di fianco e la trasformò in dimora privata; fu lui a volere il celebre Ciclo dei Mesi, una serie di affreschi tra i più importanti a tema profano del Medioevo italiano.
Si arriva infine a una delle principali attrazioni di questo itinerario di Trento: il Castello del Buonconsiglio, un altro dei simboli della città. La sezione più antica denominata Castelvecchio, adornata dalla mole massiccia e rotonda della Torre d’Augusto, dal 1255 al 1796 fu residenza dei principi-vescovi e sede del Consiglio Aulico, l’organo di governo vescovile da cui il castello prende il nome. I principali lavori di ampliamento e miglioramento si hanno nella seconda metà del 1400 grazie al principe-vescovo Giovanni IV Hinderbach.
Alla fine, il castello si presenta come una serie di edifici risalenti a epoche diverse e tutti circondati dalle mura, in una posizione leggermente sopraelevata rispetto al resto della città; oltre a Castelvecchio e ai bei giardini a ingresso libero, ci sono il cinquecentesco e rinascimentale Magno Palazzo voluto da Bernardo Cles (dove troverai meravigliosi affreschi di Dossi, Romanino e Fogolino), e la secentesca e barocca Giunta Albertina. Oggi, si possono visitare gli interni che ospitano anche il Museo Provinciale d’Arte; d’estate, ci sono mostre temporanee e diversi eventi.
Torre verde e Via del Suffragio
Terminata la visita al Castello, anche il nostro itinerario di Trento a piedi è in dirittura d’arrivo. Dopo Piazza Mostra, raggiungi Piazza Raffaello Sanzio, dove il tuo sguardo sarà attratto dalla rotonda Torre Verde, una torre medievale così chiamata per via del colore delle scandole (tegole) che ne ricoprono la punta.
Imbocca via del Suffragio, una delle strade di Trento che preferisco per via dei suoi palazzi colorati e dei negozietti sotto ai portici. Qui trovi Palazzo Trautmannsdorf all’inizio, la piccola Chiesa di Santa Maria del Suffragio a metà e lo stupendo Palazzo Meli del Monte alla fine, con eleganti balconi in pietra e un ciclo di affreschi che raffigurano le Fatiche di Ercole.
A questo punto sarai di nuovo nel cuore del Giro al Sas, pronto per goderti un aperitivo e una bella cena tipica!
Itinerario di Trento: fuori dal centro storico
È possibile che ti sia rimasto un pochino di tempo libero, una volta terminata la visita del centro città. Allora, sono due le direzioni che ti voglio consigliare se vuoi conoscere Trento ancora meglio.
Lungadige
Credo che Trento sia una città molto carina e vivibile, ma in lei trovo un piccolo difetto: il fatto che non sia costruita intorno al lungofiume il quale, quindi, non è un luogo ricco di vita. Però, ti consiglio di fare una brevissima passeggiata lungo l’Adige che è, appunto, una zona molto tranquilla. Al di là del fiume, sarai in grado di avvistare la carinissima Chiesa di Sant’Apollinare, alta alta e stretta stretta, costruita in stile gotico. Lì dietro, le fa da sfondo Doss Trento, la collina della città, sulla sommità della quale si trova il Mausoleo dedicato a Cesare Battisti.
A pochi passi da Sant’Apollinare parte anche la funivia che, in pochi minuti, copre un dislivello di circa 400 metri e raggiunge la località di Sardagna, sul Monte Bondone. Dalla funivia, da Sardagna e dal vicino Parco delle Poze si può godere di una stupenda vista su Trento e sulla circostante Valle dell’Adige.
Quartiere Le Albere
Proseguendo lungo l’Adige verso sud, oppure con una breve camminata dal centro città (da Piazza Fiera e proseguendo per il bel viale alberato del Cimitero Monumentale), si raggiunge ben presto il nuovo quartiere progettato da Renzo Piano.
Il quartiere Le Albere, inaugurato nel 2013, fa parte di un progetto di riqualificazione ambientale di uno spazio in cui prima si producevano pneumatici, e comprende vari palazzi che ospitano abitazioni, uffici ed esercizi commerciali. Lo stile dei palazzi a me non piace davvero per niente, ma credo che sia un bel posto dove vivere: nella tranquillità, ma a due passi dal centro. E poi il complesso è ecologico e davvero ispirato alla natura: il colore verde domina ovunque, e i materiali principali sono il legno e le pietre tipiche locali.
Il nome del quartiere deriva dal Palazzo delle Albere, il bell’edificio dove, oggi, si trova il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea (un distaccamento del MART di Rovereto). Ma la vera attrazione del quartiere è il futuristico edificio del MuSe, il Museo delle Scienze di Trento. Realizzato da Renzo Piano e inaugurato nel 2013, il museo ospita una vastissima collezione in tema di geologia, natura alpina, storia della vita e molto altro, oltre a una serra tropicale e a diversi laboratori didattici e mostre temporanee; grazie al suo percorso espositivo altamente interattivo, è un museo adatto a grandi e piccoli.
INFO UTILI
**Guarda tutte le mie foto di Trento sull’album di Flickr!**
–Museo Diocesano Tridentino: aperto tutti i giorni tranne il martedì, con due orari: quello estivo (giugno-settembre, 10.00-13.00 e 14.00-18.00) e quello invernale (09.30-12.30 e 14.00-17.30, mentre la domenica 10.00-13.00 e 14.00-18.00). Il biglietto ha un costo di 7€ intero e 2/4/5€ ridotto. Visita il sito per tutte le informazioni.
–SASS: da giugno a settembre, aperto tutti i giorni 09.30-13.00 e 14.00-18.00; negli altri mesi, 09.00-13.00 e 14.00-17.30 (chiuso il lunedì). Il biglietto ha un costo di 2,50€ intero e 1,50€ ridotto. Visita il sito per tutte le informazioni.
–Castello del Buonconsiglio: aperto da martedì a domenica, dalle 09.30 alle 17.00 (dal 7 maggio al 3 novembre, dalle 10.00 alle 18.00). Il biglietto ha un costo di €10 intero e 6/8€ ridotto, si devono poi aggiungere 2€ per visitare Torre Aquila. Visita il sito per tutte le informazioni.
–Funivia Trento-Sardagna: la funivia è aperta tutti i giorni (tranne in caso di mal tempo o forte vento) dalle 07.00 alle 22.30, con partenze ogni 15/30 minuti. Il biglietto ha un costo di 5€ a/r e, con 2€ in più, si può portare anche la bicicletta (per tornare indietro in bici o proseguire l’escursione sul Monte Bondone). Visita il sito per tutte le informazioni.
–MuSe: aperto dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 18.00 (fino alle 19.00 il sabato e la domenica). Il biglietto ha un costo di 10€ intero, 8€ ridotto (più 1,50€ di commissione se lo si prenota online, e in questo si può scegliere un orario preciso per le 3 ore di visita). Visita il sito per tutte le informazioni.
–Per maggiori informazioni: puoi dare un’occhiata al sito ufficiale del turismo in Trentino.

Cosa ne pensi del mio itinerario di Trento a piedi? Sei già stato in questa città, oppure ti piacerebbe visitarla? Raccontamelo con un commento! 🙂

Serena - Sognando Viaggi
Marzo 23, 2019Sono stata a Trento d’inverno, ormai diversi anni fa. Il suo centro storico mi aveva colpito molto e le tue foto confermano l’impressione di allora! In particolare, mi era piaciuto molto il Castello del Buonconsiglio.
Agnese - I'll B right back
Marzo 27, 2019Concordo, il Castello è davvero bello! Anzi, sono stata all’interno un bel po’ di anni fa, vorrei proprio visitarlo di nuovo! Comunque tutto il centro città è molto carino. 🙂
Priscilla
Marzo 26, 2019Pensavo di conoscere bene questa città ma dal tuo post ho capito che mi sbagliavo. Quindi urge rifare una bella visita al più presto
Agnese - I'll B right back
Marzo 27, 2019Sono contenta di averti fatto scoprire luoghi della città che non conoscevi allora! 🙂
Anna
Marzo 26, 2019Grazie per il post! Mi sarebbe stato utilissimo l’anno scorso: ho tenuto un corse all’università di Trento per due giorni solo la mattina ma poi oltre a visitare il centro non ho fatto nulla (scema anche io che non mi sono informata). Dovessero richiamarmi… mi sono salvata la pagina!
Agnese - I'll B right back
Marzo 27, 2019Dai, davvero? Peccato non aver sfruttato l’occasione! Effettivamente tanti pensano che non ci sia niente da fare e da vedere. Beh, se ti ricapita l’occasione, la prossima volta avrai modo di visitare una città molto carina. 🙂
Sabrina Balugani
Marzo 26, 2019Non sapevo che fosse considerata poco turistica e che per molti nemmeno considerata tale perchè mi pare di vedere, leggere con questo tuo post che invece ha tantissimo da offrire. Mi piace molto questo itinerario e alcuni consigli me li sono segnati per la prossima visita in città.
Agnese - I'll B right back
Marzo 27, 2019Mah, diciamo che credo sia una città un po’ sottovalutata, una di quelle da visitare giusto in un paio d’ore prima di raggiungere la propria meta montana tra le valli trentine… invece secondo me merita almeno una giornata piena! Spero che i miei consigli possano esserti utili. 🙂
Katja
Marzo 30, 2019Si Sabrina, non e’ tantissimo turistica Trento: di solito si viene in Trentino per la montagna! Sono di Trento, ho lavorato a Bolzano e studiato a Verona e t’assicuro che nei tour, Trento e’ salta di brutto. Si passa da Merano / Bolzano a Verona / Lago di Garda senza fermarsi per il capoluogo trentino. Purtroppo!
Paola
Marzo 26, 2019E’ da molto tempo che non passo da Trento. Ho rivisto attraverso il tuo articolo alcuni luoghi familiari e mi è venuta voglia di tornare a farci un giro. Sarà per l’aria, sarà per il gelato…
Agnese - I'll B right back
Marzo 27, 2019Sono molto contenta di averti fatto venire questa voglia! O forse non è stato merito mio, ma del gelato. 😀
Annalisa - Satelite Forever Orbiting
Marzo 27, 2019Ammetto che è strano perché amo il Trentino e vado spesso ma la città di Trento non l’ho ancora mai visitata. Sono sicura però che dopo aver letto tutte queste cose interessanti l’occasione per visitarla non mancherà. Soprattutto il MuSe, architettonicamente bellissimo!
Agnese - I'll B right back
Marzo 27, 2019Eh ma infatti, capita a un sacco di persone! Però secondo me almeno per qualche ora di visita vale proprio la pena. 🙂
Katja
Marzo 30, 2019Il mio posto preferito di Trento, anzi, i miei due posti preferiti sono il Doss Trento e i giardini del Castello del Buonconsiglio (dove mi rifugio sempre per riposarmi o prendermi un caffe’!). Ma non consiglierei mai piazza Dante (anzi, consiglio sempre di andare via di corsa se si esce dalla stazione dei treni) e farei una toccata e fuga alla chiesa di Santa Maria Maggiore (che adoro, ma la zona circostante un po’ meno).