Quella di raccontare i miei viaggi dell’anno è un’abitudine di questo blog; ma come e perché raccontare del mio 2020 in viaggio, quando si sa che è stato un anno difficile? Qui ti racconto perché è importante ricordare i propri viaggi, e quali sono state le mie mete tutte italiane del 2020.

Ho fissato la pagina bianca sullo schermo per diversi, interminabili minuti prima di mettermi a scrivere questo post.
Quella di scrivere il resoconto dei miei viaggi dell’anno è ormai una tradizione per me e questo blog; non volevo non farlo. Solitamente è un momento che mi piace molto: apro i cassetti della memoria, mi guardo indietro e, mese dopo mese dell’anno appena finito, guardo le fotografie, rileggo le cose che ho scritto e faccio l’elenco dei bellissimi viaggi che ho fatto. Ogni volta penso di non aver viaggiato “abbastanza”, e ogni volta, puntualmente, mi devo ricredere: anche le più piccole gite sono pezzi unici di quel lungo viaggio che è la vita stessa.
E però… beh, questa volta è diverso: ripensare al 2020 è una fatica estrema per tutti. Io, per fortuna, sono sempre stata bene e non ho moltissimi motivi per essere triste di questo anno così assurdo, perlomeno a livello personale e soggettivo; se si parla di viaggi, ovviamente, un po’ si stringe il cuore. Perché, allora, ho deciso che questo post l’avrei scritto comunque? Beh, per non spezzare la catena della tradizione ma, soprattutto, per apprezzare al massimo il fatto di essere ancora qui, di essere in salute, di avere i miei cari intorno, di aver vissuto un anno tutto sommato “normale” (passami il termine), di essere riuscita a celebrare il viaggio grazie a esperienze intensissime.
Per questo scrivo del mio 2020 in viaggio: eccolo.
Il mio 2020 in viaggio: 5 mete italiane
Forse, in condizioni normali, non avrei passato un anno intero in Italia e non avrei avuto modo di scoprire e riscoprire alcuni suoi angoli. Da questo punto di vista, non c’è mai da lamentarsi: ovunque la vita voglia portarci, c’è sempre qualcosa di meraviglioso da conoscere.
E quindi il mio 2020 in viaggio significa soprattutto Italia: ecco le mie mete.
Palermo (gennaio 2020)
Gennaio era tutta un’altra vita. Una normalità che, adesso, mi sembra di vedere da lontano, con una certa, dolce-amara nostalgia. Due mesi prima ero tornata dall’Andalusia, dove avevo trascorso una settimana come tour leader di un gruppo meraviglioso; già a gennaio si stava discutendo di ritrovarci tutti, perché ci mancavamo. A inizio anno si iniziano a comprare i biglietti aerei: è deciso, ci si ritrova a Palermo! Divertente il fatto che fossimo praticamente tutti del Nord Italia… ma Palermo ci era entrata in testa e dovevamo andare.
Un giorno lo prendo anche io quel biglietto: dovrei risparmiare ma chi se ne frega, andiamo. Avevo voglia di vedere i miei amici, e avevo voglia di vedere Palermo: una di quelle città che SAI che dovrai vedere prima e poi, e soprattutto sai che ti piacerà.
Così è stato: ho trascorso 5 giorni pieni a Palermo, un pochino da sola e per la maggior parte con questi miei amici. Ho cercato di vedere il più possibile, di godermi quel sole così caldo di metà inverno, di respirare l’atmosfera di una città di contrasto, tra i palazzi barocchi e la street art delle vie più degradate. Soprattutto, ho mangiato come una pazza: la cucina siciliana è lussuria pura.
È stato un viaggio non dico perfetto… ma quasi. Il clima, la compagnia, le cose da vedere, le camminate, le risate, le mangiate. Spettacolare.

Venezia (agosto 2020)
Ero alla fiera campionaria dove il mio babbo partecipava col suo stand, a Milano; era il 21 febbraio, leggo del primo caso COVID in Italia. Mi ricordo perfettamente di quel momento, e di come quel momento abbia inesorabilmente cambiato tutto. Nel giro di pochi giorni, Milano era già in lockdown. Sono uscita l’ultima volta l’11 marzo per fare la spesa, e poi più niente fino al 1° giugno. Quel giorno c’era il sole, sono andata nel quartiere Isola, ho mangiato due gelati – quanto diavolo mi mancava il gelato! –, ho pensato che Milano non era mai mai mai stata così bella.
Il primo “vero” viaggio post prima quarantena c’è stato a fine agosto: 5 giorni a Venezia, una fuga decisa e prenotata solo una settimana prima, così all’improvviso. Ci siamo fatti tentare dall’idea di una Venezia meno affollata del solito, più vivibile, e non ci siamo sbagliati.
A Venezia c’ero stata diverse volte, ma solo dalla mattina alla sera: questa è stata la prima volta che me la sono goduta con calma. Ho visto (con molto orgoglio) le cose super turistiche che non avevo mai approfondito, poi ho visto anche qualche chicca… ho fotografato come non mai e mangiato una quantità di cicchetti da sfamare un esercito. Non male davvero come vacanza! 🙂
Sicilia orientale (settembre 2020)
Se già mi conosci sai che collaboro con il tour operator WeRoad come coordinatrice; nel 2019 avevo guidato 3 viaggi, e per il 2020 non ci speravo più. Invece, la sorpresa per settembre: coordinerò il viaggio Sicilia Express! 5 giorni super intensi alla scoperta di alcune delle bellezze della Sicilia Orientale: Catania, l’Etna, Siracusa, l’Oasi di Vendicari, Noto, Modica e Ragusa. Decisamente troppo poco tempo per vedere tutti questi gioielli con calma… ma io ero lì per lavorare, e sono grata per aver avuto la possibilità di vedere di persona questi luoghi che desideravo conoscere da tanto. E poi, i partecipanti del tour! Abbiamo avuto pochissimi giorni, ma si è creato un gruppo molto unito e affiatato, che mi ha dato grandi soddisfazioni.
Alla fine del lavoro, sono rimasta lì qualche giorno in più: ho incontrato qualche amico e mi sono vista Catania bene, oltre a farmi qualche gita verso Taormina, le Gole dell’Alcantara, Acireale, Aci Castello e Aci Trezza.

Langhe (settembre 2020)
A luglio, dopo mesi in casa e con Venezia e la Sicilia che non erano ancora nei piani più remoti, avevamo prenotato quella che avrebbe dovuto essere l’unica vacanza del 2020: una settimana nella Langhe. Abbiamo sfruttato i voucher che la Regione Piemonte aveva messo a disposizione, riuscendo a pagare solo 3 notti su 7 e alloggiando in posti davvero stupendi. Soprattutto, anche le Langhe ce le avevo in testa da una vita: ero sicura al 100% che questa zona mi sarebbe piaciuta… infatti, lo ammetto, quello è stato uno dei momenti più belli di questo mio 2020 in viaggio.
Con 8 giorni a disposizione, nelle Langhe si possono fare tantissime cose… e noi le abbiamo fatte praticamente tutte: abbiamo mangiato e bevuto, guidato e camminato; abbiamo visitato borghi e castelli, vigneti e musei; ci siamo rilassati, abbiamo scattato centinaia di fotografie ai colori a metà tra estate e autunno, ci siamo goduti il sole, siamo andati a caccia di Panchine Giganti… Abbiamo vissuto questa terra meravigliosa al meglio delle nostre possibilità, ed è per questo che ripensare a quel viaggio mi rende così felice.
Romagna (ottobre 2020)
È rimasta in forse fino all’ultimo, ma anche quest’anno un’altra tradizione è stata mantenuta: quella della partecipazione al TTG, la fiera del turismo di Rimini. In Romagna, però, ci sono tornata anche un paio di weekend dopo, verso fine ottobre: ero stata invitata a un blog tour che mi ha portato alla scoperta di Longiano e del bellissimo Relais Villa Margherita. Alla fine, complice uno di quei cofanetti regalati chissà quando e ormai prossimo alla scadenza, siamo rimasti oltre il blog tour, e abbiamo visitato anche Cesena e Cesenatico: mi sono piaciute molto più di quel che avrei potuto immaginare!
I “miei” posti
Oltre a questi piccoli/grandi viaggio, il mio 2020 in viaggio conta anche quei luoghi che per me sono “casa”: a Milano ci vivo da anni ma, per me, resta ogni giorno un piccolo viaggio perché è una scoperta continua; in Toscana ci sono nata e quei giorni di mare nella mia casa a Viareggio, in Versilia, non sono mai niente di speciale… tranne in quest’anno così strano; in Trentino ci vado da anni, ma quest’anno mi sono goduta in modo speciale posti che conosco, come il Monte Bondone, Molveno e Andalo, e sono andata alla scoperta di posti nuovi (un giorno ci siamo spinti in Alto Adige per vedere coi nostri occhi il Lago di Carezza… uno spettacolo vero!).
Quindi, insomma, so di essere fortunata; ho tante mancanze ma, se c’è una cosa che mi riesce bene, è quella di sentirmi in viaggio e sentire il viaggio anche se mi muovo a soli 200 metri da casa mia.
Destinazione Italia…
E poi, se è vero che “viaggio” può anche avere una valenza metaforica… allora questo mio 2020 in viaggio mi ha portato in tutta Italia. Senza muovermi da casa e con le pagine di un libro molto speciale. Destinazione Italia è il libro nato da un’idea, un bisogno, una sfida, una collaborazione.
È il progetto che mi ha accompagnato da inizio aprile fino a novembre: prima la creazione di Travel Blogger per l’Italia, poi la raccolta fondi, poi la proposta di trasformare il PDF digitale in un libro vero e proprio, poi l’impaginazione, i blogger, la presentazione del libro, le beghe e le ansie, le conquiste e le soddisfazioni… Questo libro mi ha dato molto; non solo mi ha permesso di girare tutta l’Italia dalla scrivania – contiene ispirazioni di viaggio verso 300 mete italiane –, ma di compiere un vero e proprio viaggio tra fiducia, pazienza, responsabilità, senso di collaborazione e comunità.

… E Destinazione Me
Per una volta, mi prendo un paragrafo di libertà per parlare del viaggio in un altro senso: quello della vita in generale che, giorno dopo giorno, scorre portandosi dietro una valanga di emozioni ed esperienze. Bene: il mio 2020 in viaggio, in questo senso, mi ha regalato una maggiore consapevolezza di me. Ho letto tantissimo, ho studiato tantissimo, ho aperto il mio sito professionale, ho finalmente capito cosa voglio fare da grande, ho ridato forma al mio tempo, ho acquisito abitudini importanti e ne ho perse alcune di quelle che non volevo più. Soprattutto, il mio viaggio più importante è stato quello della palestra/alimentazione: non tanto per i chili persi, ma perché finalmente, dopo 31 anni di vita, nel 2020 ho capito il senso della parola “disciplina”, ho capito che la mia parola-guida è e sarà sempre “movimento”, e ho migliorato a livelli cosmici il mio rapporto con il cibo e con il mio corpo.
Da questo punto di vista, il mio 2020 in viaggio mi lascia con un sorriso gigantesco. Per questo, per la salute, per le persone care e per il mio ottimismo nei confronti del futuro, sono grata a questo 2020 così com’è stato, strano e assurdo e faticoso e doloroso. A cosa mi riserverà il 2021 non ha senso pensarci, però va bene, io sono pronta.

Com’è stato il tuo 2020 in viaggio? Sei riuscito ad andare da qualche parte, oppure non hai voluto/potuto? Raccontamelo con un commento, e spero che il 2020 ti abbia portato cose belle!

What do you think?