Oggi voglio portarti dentro a un evento incantato, luminoso, magico: il Field of Light a Uluru, nel cuore dell’Australia. Guarda il deserto trasformarsi!
Ad agosto scorso ho fatto una bellissima vacanza di 6 giorni lungo il deserto australiano, insieme a un gruppetto molto eterogeneo e super divertente di persone; una sera, nel nostro spartanissimo camping a pochi chilometri da Uluru, io e un altro paio di persone abbiamo deciso di andare a vedere il Field of Light, quella che si è poi rivelata una delle installazioni artistiche più magiche mai viste. Abbiamo camminato nel deserto buio, ci siamo persi, abbiamo ritardato tantissimo, ci siamo ritrovati a camminare in mezzo ai cespugli aridi, abbiamo iniziato a correre al buio, la situazione era a metà tra il comico e l’horror…e alla fine siamo arrivati all’autobus che ci ha portati al Field of Light. Una vera meraviglia.
Il grande deserto rosso australiano: dove ci troviamo?
Con questo post ti porto in un luogo lontano, mitico, a tratti mistico: il Red Centre australiano. Red Centre è il nome colloquiale che viene attribuito alla regione desertica della zona meridionale del Northern Territory, esattamente al centro dell’Australia: è qui che batte il cuore dell’Outback, il leggendario deserto australiano. Perché Red? Perché qui tutto è rosso, per davvero: la sabbia liscia e fine del deserto, certo, ma anche le tre più grandi attrazioni naturalistiche della zona: Uluru, Kata Tjuta e Kings Canyon. Ti dico un piccolo segreto (in caso tu non lo sapessi già!): il colore rosso non è tipico della sabbia e della roccia, ma della grande concentrazione di ferro che si trova in esse e che, ossidandosi, conferisce loro questo colore così particolare e ormai così iconico.

Uluru, il re del deserto
Su questo blog l’ho ripetuto più volte: Uluru, la “grande roccia rossa” nel centro dell’Australia, è una delle meraviglie naturali che più mi ha emozionato tra tutte quelle che ho avuto la fortuna di vedere nella vita. Uluru è tra i miei luoghi preferiti in Australia, è una cosa che quando la vedi da lontano per la prima volta (ma anche per la seconda…) ti fa venire la pelle d’oca e non c’è niente da fare. Ci sono stata nell’estate del 2015, poi nell’inverno del 2017…e ci tornerei ancora e ancora. È meraviglioso a ogni ora del giorno, ma dà il suo meglio durante la golden hour che precede il momento del tramonto: mano a mano che il sole cala, Uluru cambia di colore, tingendosi di un rosso da brillante a sempre più cupo. Osservare questo incredibile monolito cambiare letteralmente colore sotto ai miei occhi è stata un’emozione gigantesca!
Il Field of Light a Uluru: uno spettacolo magico
…Ma cosa succede quando il sole cala del tutto dietro alla linea dell’orizzonte? In condizioni normali…è tutta natura: nel deserto il buio è totale e l’unica luce proviene da quell’immenso, commovente, perfettamente sferico tappeto di stelle che ricopre ogni cosa con delicatezza e magia.
Dal 1 aprile del 2016, però, una vasta area di deserto ha assunto una forma di vita diversa: ha iniziato a luccicare. È questo il Field of Light, proprio a breve distanza da Uluru (a circa 18km, subito fuori dalle aree sacre dell’Uluru-Kata Tjuta National Park, il parco di cui Uluru fa parte e Patrimonio dell’UNESCO): un grandissimo tappeto di luci che illumina di mille sfumature la terra nera e il cielo nero della notte.
Che cos’è Field of Light
L’installazione è stata approvata dalla popolazione aborigena locale Anangu; nella loro lingua Pitjantjatjara, l’hanno adeguatamente rinominata Tili Wiru Tjuta Nyakutjaku: looking at lots of beautiful lights. Ed è proprio questo quello che succede quando si arriva al Field of Light a Uluru, l’installazione luminosa creata dall’artista britannico Bruce Munro: nel buio più totale, di fronte a noi si apre una distesa di luci fino a dove l’occhio può arrivare. Più precisamente, ci troviamo di fronte a 50.000 sfere radianti di vetro smerigliato poste su dei lunghi steli (da qui l’idea del campo), la cui luce cambia colore a intervalli regolari, creando giochi di luci e colori sempre nuovi. Le sfere sono tutte collegate tra loro tramite una fittissima rete di fibra ottica, anch’essa illuminata, ed è proprio questa che rende il Campo di Luce così particolare!! Tutto questo movimento di fili illuminati appoggiati sul deserto scuro sembrano essere i tentacoli di una gigantesca creatura vivente e luminosa.
Per ammirare questa incredibile opera artistica basta acquistare il biglietto a Yulara, e poi una navetta inclusa nel biglietto ti porterà ai piedi del Field of Light. Una guida ti spiegherà com’è nata l’installazione e ti darà le informazioni principali su di essa, e poi sarai libero di camminare lungo i sentieri che sono stati predisposti nel Field of Light, illuminati da faretti anch’essi molto scenografici. Non c’è nient’altro da fare: provare a scattare qualche fotografia (non ti dico quanto ci ho provato io…), decidere quale sentiero prendere, ammirare le luci che cambiano, avvicinarsi senza toccare, respirare a fondo e godersi il buio e l’atmosfera di Uluru, sempre misteriosamente carica di energia positiva.
Qualche numero sul Field of Light a Uluru
Il Field of Light a Uluru è l’opera artistica più grande fisicamente di Bruce Munro: conta 50.000 steli sormontati dai bulbi luminosi e, in totale, circa 300.000 componenti diversi. Sono stati utilizzati ben 380km di fibra ottica luminosa, tutta completamente riciclabile (sarà utilizzata in futuro per altre installazioni artistiche).
L’installazione, che ricopre 49.000 metri quadrati di deserto australiano (sono quasi 7 campi da calcio!), ha richiesto 2.800 ore di progettazione e realizzazione in Gran Bretagna, più altre 3.900 ore di lavoro per la ricostruzione a Uluru.
Un progetto molto ambizioso, molto grande, molto scenografico, inserito in un contesto molto particolare: il deserto di Uluru è pura natura selvaggia, e un’installazione così moderna crea un contrasto a mio avviso davvero fantastico. Quando ho saputo della sua esistenza ho pensato che fosse uno spreco di energia troppo esagerato, ma poi mi sono dovuta ricredere: il Field of Light è un’installazione alimentata interamente a energia solare (cosa che, nel Red Centre, non manca praticamente mai).
Com’è nato il Field of Light: Bruce Munro
Bruce Munro è un artista britannico, conosciuto proprio per le sue innovative e scenografiche installazioni luminose. Nel 1992, dopo aver vissuto per 8 anni in Australia, si fermò a Uluru per dargli addio prima di tornare in Europa insieme all’allora fidanzata (ora moglie) Serena; qui, per la prima volta, ebbe e disegnò sul suo inseparabile taccuino una sorta di visione, che lui ha raccontato così: “Ho visto nella mia mente un paesaggio di steli illuminati che, come il seme dormiente in un deserto secco, attende serenamente che scenda il buio, sotto una coperta sfolgorante di stelle, per fiorire con i dolci ritmi della luce”.
Dopo questa rivelazione, Munro presentò il progetto al Victoria & Albert Museum di Londra nel 2004, e poi si dedicò a costruire diversi Field of Light in diversi luoghi del mondo (a Londra e in altre location della Gran Bretagna, negli Stati Uniti, in Messico…); solo nel 2016, finalmente, Field of Light è atterrata nel luogo in cui l’ispirazione è nata: Uluru. “Ora ho l’onore e il privilegio di ricreare questa opera proprio nel luogo che l’ha ispirata. Un lavoro concepito nel deserto rosso che ritorna nel suo luogo di nascita scaturendo dal terreno stesso”.
Qui trovi maggiori informazioni su Bruce Munro e il suo Field of Light.

Perché mi è piaciuto il Field of Light a Uluru
Sono stata davvero contenta di aver potuto ammirare questa installazione artistica, unica nel suo genere, principalmente per la sua location. Uluru è un luogo magico, e il Field of Light, ai miei occhi, non ha tolto niente a questa magia che è possibile respirare nel deserto australiano. Anzi, forse tutte queste luci colorate, legate tra loro da scie di luce, creano un contrasto anch’esso magico con il buio del deserto, e sembra che riescano in qualche modo a sprigionare tutto il misticismo, tutta l’energia, tutta la sacralità che ruotano intorno a Uluru. Per me è stata davvero una grande emozione, il momento giusto per lasciarmi guidare da piccoli punti di luce e colore nel buio della notte e del temibile deserto, lasciandomi andare e immergendomi nei miei pensieri e nei miei sogni.
Come ha dichiarato Munro: Field of Light è un simbolo personale che rappresenta le cose belle della vita.
INFO UTILI
–Apertura: il Field of Light a Uluru è stato inaugurato il 1 aprile del 2016 e, nel piano originale, sarebbe dovuto restare solo 6 mesi. Dato il grande successo (circa 120.000 visitatori nel primo anno), si è deciso di allungare la vita di questa installazione fino al 31 marzo del 2018. [Aggiornamento di marzo 2018: al momento, la durata della mostra è estesa fino al 31 dicembre 2020].
–Orari: ci sono tre partenze ogni sera: 30 minuti prima del tramonto, 1 ora e 15 minuti dopo il tramonto, e 3 ore dopo il tramonto. Si possono acquistare i biglietti a Yulara (Ayers Rock Resort) e lì verranno forniti gli orari precisi e il luogo in cui farsi trovare.
–Biglietti: il biglietto base, in ognuno dei tre orari qui sopra, costa AUD39 per gli adulti e AUD28 per i bambini; in esso sono inclusi l’andata e il ritorno in navetta, una breve spiegazione e la visita auto-guidata. È anche possibile acquistare biglietti diversi per esperienze diverse: AUD85 (AUD57 bambini) per una visita guidata, una degustazione di vino e stuzzichini e la possibilità di ammirare il Field of Light da una postazione sopraelevata; AUD189 (AUD119 bambini) se a quest’ultimo pacchetto si vuole aggiungere una cavalcata coi cammelli nel deserto; fino a esperienze complete che durano una notte intera, per un massimo di AUD615. È possibile visitare il Field of Light a Uluru anche la mattina (1 ora e 45 minuti prima dell’alba), per un costo di AUD69 (AUD35 bambini).
–Maggiori informazioni: visita il sito ufficiale.
[Tweet “Field of Light a Uluru: la magia nel deserto australiano!”]
Sei mai stato nel Red Centre australiano? Ti piacerebbe visitare il Field of Light a Uluru? Hai mai visto installazioni artistiche di questo tipo? Raccontamelo con un commento! 🙂

Beatrice
Novembre 6, 2017Che spettacolo Agnese! Davvero magiche tutte quelle lucine in un luogo così sacro!
Agnese - I'll B right back
Novembre 6, 2017Ciao cara! Sì anche secondo me è stato spettacolare! Mi sento un po’ privilegiata ad ave avuto la possibilità di vedere una cosa del genere 🙂 Il biglietto non è costato proprio pochissimo…ma per una volta si può assolutamente fare!
Beatrice
Novembre 6, 2017Alcuni giorni fa alla radio ho sentito di sfuggita la notizia che non è più possibile visitare Uluru, ne sai qualcosa?
Agnese - I'll B right back
Novembre 6, 2017No no, si può ancora visitare! È che dal 2019 a quanto pare sarà vietato scalarlo, cosa che la popolazione aborigena locale ha sempre chiesto di non fare per rispetto. Tanti turisti continuano comunque a farlo e questo causa anche svariati decessi perché è una scalata molto difficile…sono molto contenta se davvero alla fine verrà vietato! 🙂
Beatrice
Novembre 6, 2017Allora è una cosa positiva, meglio così! 🙂
Agnese - I'll B right back
Novembre 7, 2017Decisamente 🙂
Alessandra Carriero
Novembre 6, 2017Anche a me è piaciuto tantissimo! É veramente magico 🙂
Agnese - I'll B right back
Novembre 6, 2017Siamo d’accordo! Davvero magia pura 🙂
Lucy The Wombat
Marzo 15, 2018Nooo ma che sfiga!! Ho letto tutto l’articolo piena di gioia per una nuova scoperta bellissima, e alla fine la doccia fredda…non farò in tempo ad andarci! Vabbè… grazie lo stesso per questo bel post 🙂
Agnese - I'll B right back
Marzo 15, 2018Ferma fermissima!! Sono appena andata a controllare sul sito ufficiale: la mostra è estesa fino al 31 dicembre del 2020!! Non hai scuse 😀
Adesso aggiorno il post!
Lucy The Wombat
Marzo 16, 2018Awww grande!! Tornerò presto su questa e altre tue pagine! ^_^
Agnese - I'll B right back
Marzo 16, 2018A me fa sempre piacere!! Ti aspetto 🙂