FICO Eataly World è il nuovo centro agroalimentare di Bologna: il più grande d’Italia e del mondo. Vediamo tutto quel che c’è da sapere!
Di passaggio tra Firenze e Milano, qualche giorno fa ci siamo fermati nei pressi di Bologna per trascorrere il pomeriggio a FICO Eataly World, il nuovo centro agroalimentare inaugurato neanche 10 giorni fa. Ho sentito pareri contrastanti a riguardo e, spinta anche dal mio incommensurabile amore per il cibo italiano, ho deciso di andare a vedere con i miei occhi e, poi, di fare qualche ricerca.
Ecco tutto quello che ho scoperto su FICO, ed ecco perché…l’idea mi piace davvero un sacco.
Cos’è FICO Eataly World?
FICO sta per Fabbrica Italiana COntadina e si propone come un luogo dove osservare e fare esperienza della vastissima biodiversità che il nostro Paese può vantare. Un luogo dove compiere un viaggio tra le eccellenze alimentari italiane, dall’inizio alla fine: dagli animali e le piante negli allevamenti e negli orti esterni, fino alle fabbriche di produzione e trasformazione, alla distribuzione e alla ristorazione. Tutti i passi della gastronomia, dalla materia prima al prodotto pronto da consumare o acquistare, sono racchiusi in un unico, grandissimo centro agroalimentare, il più grande del mondo.
La nascita di un progetto
FICO Eataly World è nato da un’idea di Oscar Farinetti, direttore di Eataly, e si è sviluppato in collaborazione con diversi partner come CAAB, Coop e City of Food. A far parte di questa grande famiglia ci sono anche circa 60 partner nel campo della ristorazione e un altro centinaio di partner e sponsor tecnici, logistici, commerciali e altro. FICO Eataly World è stato inaugurato il 15 novembre del 2017 e creato dall’architetto Thomas Bartoli (lo stesso dei negozi Eataly); questi sono i suoi numeri:
-80.000 m2 di superficie totale
-1.100 m2 di allevamenti e campi
-7.000 m2 di colture
-4.000 m2 di stalle
-9.000 m2 di mercato per la vendita al dettaglio
-40 fabbriche di produzione
-25 punti ristoro (tra ristoranti e street food)
-6 aree multimediali (le Giostre)
-10 aule didattiche
-3 km di percorsi formativi
-500 eventi culturali-alimentari previsti all’anno
-1.000 corsi e laboratori previsti all’anno
-5.000 attività didattiche per le scuole previste all’anno
-200 conferenze previste all’anno
-500 stage previsti all’anno
I 7 valori fondanti di FICO
Passeggiando per FICO, mi sono imbattuta in un poster che racchiudeva i 7 valori su cui FICO vuole fondarsi. Li riporto qui integralmente:
Lavoriamo per l’Italia
Non abbiamo deciso noi di nascerci. È stata una grande fortuna. Vorremmo farcela perdonare. Crediamo che il modo migliore sia agire per dimostrare al mondo le nostre meraviglie.
Siamo un luogo vero
Tutte le attività che si svolgono dentro FICO devono essere vere e non dimostrative. L’agricoltura che semina e raccoglie, le fabbriche che producono in quantità prodotti veri da consumare, le cucine dove si vede lavorare, i mercati che vendono e raccontano, le aule dove si impara sul serio.
Dobbiamo raccontare
La realtà è composta dai fatti e dalla narrazione. Un fatto, se non è raccontato, non esiste. Vogliamo essere degli instancabili narratori dell’agroalimentare italiano. Spiegare bene per capire e far capire. Ogni cosa che si vede dentro FICO deve essere raccontata.
Prima di tutto la Terra
Ciò che troviamo nel piatto o nel bicchiere nasce dalla terra. Se non conosciamo la fatica, le storie, le tradizioni e le tecniche dell’agricoltura non possiamo goderne. Per questo FICO deve partire dalla terra.
Ci rivolgiamo al mondo
Anzi, ai mondi. Il mondo dei bambini: che imparino presto l’orgoglio di essere italiani e crescendo venga loro voglia di darsi da fare. Il mondo dei pensionati: persone che hanno ancora tanto da dare al nostro Paese. Il mondo delle famiglie: che vivano insieme un’esperienza educativa. Il mondo dei nostri immigrati: che si rendano conto in quale meraviglioso Paese sono giunti e, essendo i benvenuti, si impegnino anche loro per l’Italia (ah! che ne sarebbe della nostra agricoltura senza molti di loro!). Il graditissimo mondo dei turisti di tutto il mondo: voi siete i benvenuti. Se FICO vi piace parlate bene dell’Italia nel vostro Paese.
Imparare divertendosi
Dobbiamo essere instancabili nell’offrire divertimento e apprendimento insieme. Occorre troppo tempo per far venir voglia di studiare attraverso il senso del dovere. Se ci si diverte si impara più volentieri e in fretta. Per questo da FICO ci sono le giostre. Dobbiamo fare in modo che siano molto frequentate dai nostri visitatori, ma andiamoci anche noi. Se non impariamo, se non ci divertiamo a lavorare dentro FICO non saremo credibili.
Rispetto e affari
Il valore del rispetto deve stare alla base del nostro agire. Ma non solo per ragioni etiche. Il rispetto verso la terra, l’acqua e l’aria diventerà ben presto l’identità prevalente delle attività agroalimentari italiane. Le imprese che sapranno interpretare con coerenza questo valore saranno premiate anche negli affari. Chiudiamo con la forma di rispetto più importante. Dobbiamo avere rispetto per le persone: i contadini, gli allevatori, i trasformatori, i ristoratori, i distributori, i gastronomi. Dobbiamo avere rispetto tra di noi, i lavoratori di FICO, a tutti i livelli. Dobbiamo avere rispetto per i nostri visitatori e clienti. Dobbiamo avere rispetto anche per chi ci critica, ascoltare le loro ragioni, spiegare educatamente le nostre. E, quando sbagliamo, dobbiamo riconoscerlo e cambiare.
Cosa si può trovare all’interno di FICO Eataly World?
Se si tratta di cibo italiano…da FICO c’è! Qua si trova praticamente di tutto, e tutto è proposto da alcune tra i nomi italiani più affermati e conosciuti. Ma non c’è solo da mangiare: a FICO Eataly World si possono anche conoscere i prodotti dei vari territori italiani, le coltivazioni e gli allevamenti, i processi di trasformazione delle materie prime che rendono eccellente la nostra gastronomia e…vabbè, un sacco di cose. Ecco qui una carrellata veloce di tutto quello che puoi trovare a FICO Eataly World.
Coltivazioni e allevamento
FICO non è solo cemento non lontano da altri grandi centri commerciali: qui è stata portata la terra e qui si coltivano tantissimi prodotti: alberi da frutto, agrumi, viti, ulivi, cereali, luppolo, canapa, piante aromatiche, piccoli arbusti da frutta, frutta secca, verdure dell’orto.
Nelle zone riservate agli animali si allevano circa 200 animali, tra bovini, ovini, cavalli e asini, conigli, maiali, capre, pollame, oche. Ogni animale e ogni pianta ha un proprio spazio, una propria tecnica di agricoltura/allevamento, un proprio percorso didattico con cui adulti e bambini possono scoprire tante cose in più su origine, proprietà e curiosità di tutte quelle cose –carne e ortaggi- che mangiamo ogni giorno.
Fabbriche
Le aziende e i consorzi presenti a FICO vogliono raccontare le eccellenze della filiera agroalimentare italiana e lo fanno producendo, trasformando e presentando i propri prodotti. Molti di loro forniscono informazioni scritte, oppure sono disponibili per fare presentazioni o dimostrazioni pratiche. A FICO, quindi, sarà possibile osservare la produzione e scoprire tante cose su, per citarne, alcuni, pasta fresca, salumi, pane, latte e formaggi derivati, miele e dolci, olio, birra, vino, caffè e molto altro.
Punti di ristoro
Molte di queste fabbriche hanno anche un proprio punto di ristoro (di fianco alla fabbrica della mortadella, per esempio, si possono acquistare panini con mortadella fresca); in più, ci sono altri 25 punti di ristoro tra ristoranti incentrati su diverse tipologie di cucina (come il fritto, il vegetariano e così via), chioschi di cibo da strada (dalla piadina al panino col lampredotto toscano) e pasticcerie/caffetterie/cocktail bar. Si può insomma assaggiare di tutto e fare un vero e proprio giro d’Italia attraverso la cucina!
Noi abbiamo provato solo qualcosina: tutto si è rivelato ottimo, gustoso e fresco, nonostante un po’ più caro rispetto ai prezzi medi (d’altronde i piatti offerti vengono cucinati in loco, usufruendo delle materie prime e degli ingredienti prodotti entro i confini di FICO…e la freschezza, abbinata all’alta qualità degli ingredienti e al luogo particolare…si paga). Panini, salumi, formaggi, carne, pesce, frutta, verdura, patate, miele, tartufo, olio, aceto balsamico, dolci, gelati, caffè, vino, birra…c’è davvero di tutto.
Mercato e botteghe
Da FICO c’è probabilmente il mercato più grande del mondo; qui, infatti, non ci si limita ad assaggiare, ma si può decidere di portare a casa tutti i prodotti che ci piacciono di più. Anche in questo caso si trova di tutto, rientrando nell’eccellenza gastronomica italiana, e anche in questo caso i prezzi sono un po’ più alti della media.
Oltre al cibo, da FICO Eataly World si trova l’eccellenza italiana anche in altri campi: puoi provare e acquistare, ad esempio, le attrezzature da bicicletta di Bianchi (l’azienda che fornisce FICO delle biciclette a 3 ruote), le stoviglie e gli accessori da cucina di Whirlpool, SMEG, Alessi e altre marche, e poi ancora tessili, fiori, libri, sigari…e chissà cos’altro.
Didattica
Lo scopo di FICO non è solo quello di presentare i prodotti italiani e di venderli (non sono certo un’ingenua e non mi dimentico che questo posto è, in ogni caso, una grandissima e ben fatta operazione di marketing), ma anche quello di “istruire” il singolo italiano (e anche lo straniero) alla cultura gastronomica del nostro Paese. L’obiettivo mi è parso essere quello di aiutare le persone a rendersi conto davvero di quanto la nostra terra sia unica al mondo per proprietà climatiche e per tecniche agricole e produttive. Bastano anche solo i cartelli sparsi in giro per il centro, che ci aiutano a ricordare cose che, a pensarci bene, sembrano quasi incredibili. Qualche esempio?
Che in Europa ci sono 1.200 varietà di mele, di cui 1.000 solo in Italia.
Che l’Italia conserva ben 53 Patrimoni dell’Umanità UNESCO: nessun’altra nazione ne ha così tanti.
Che il 70% del patrimonio artistico di cui il pianeta è in possesso si trova in Italia, la quale rappresenta solo lo 0,20% delle terre emerse mondiali.
Che il numero di piatti e bevande in Italia non ha eguali al mondo perché non esiste Paese più biodiverso dell’Italia, grazie alla sua posizione, alla conformazione geografica, ai venti, alle latitudini, ai microclimi unici.
Sono tutte informazioni che è giusto che siano incamerate da ognuno di noi, e FICO offe diversi spunti didattici per farlo. Il primo è dato dalle cosiddette Giostre: 6 aree didattiche che, con giochi, scenari interattivi e filmati ci mettono a conoscenza del rapporto tra uomo e terra, mare, fuoco, animali, futuro. E poi ci sono le centinaia di attività didattiche, conferenze, corsi, degustazioni e laboratori offerti a adulti e bambini nell’arco dell’anno.
Per riassumere: a FICO Eataly World si può…
In questo spazio gigantesco ma alla fine neanche poi tanto, si può camminare o pedalare alla scoperta dell’eccellenza gastronomica italiana in tutte le sue forme.
Si può partire dall’esterno, dove conoscere animali, pianti e coltivazioni che rappresentano la materia prima. Si può poi passare a osservare il funzionamento delle fabbriche, per cercare di capire come le materie prime vengono trasformate in prodotti sani e freschi. Questi prodotti poi si possono assaggiare, nei tanti punti ristoro sparsi per il centro che saranno assolutamente impossibili da perdere (basta anche solo seguire l’olfatto…). Dopo averli assaggiati, tanti di questi prodotti potranno essere acquistati e portati a casa.
E infine, a FICO si può imparare. Imparare che l’Italia non fa così schifo come certa gente disfattista vuole farci credere. Che certe novità porteranno anche polemiche, ma intanto possono diventare luoghi di posti di lavoro, di ricchezza creata, di conoscenza, di esperienze per tutta la famiglia. Che il cibo italiano è una risorsa immensamente importante e va trattata con rispetto. Che quello che mangiamo è quello che siamo, e che davvero possiamo imparare a volerci un po’ più bene anche attraverso il cibo.
In definitiva, il FICO Eataly World mi è piaciuto?
Ok, ci ho passato troppo poco tempo per avere un’opinione completa. C’era poca gente essendo un giorno infrasettimanale (questo per me è stato un bene!), e non ho avuto modo di assaggiare molte cose o di assistere a chissà quali dimostrazioni. Quindi sospendo un po’ il giudizio ma, come si evince dal paragrafo precedente, io di questa nuova struttura sono contenta.
Sono contenta perché, lo so che mi ripeto, ma tornare a casa dopo 14 mesi e oltre all’estero ti aiuta veramente a capire che, alla fine, la qualità della vita in Italia può essere anche molto alta. E che progetti del genere che, almeno a parole, cercano di concentrare in un solo, accessibile, luogo tutte le eccellenze della cucina italiana, obiettivamente una delle più ricche al mondo, sono solo da celebrare, almeno nella loro fase iniziale. I valori che vengono elencati più sopra ai più scettici potranno solo sembrare parole, vuote parole che mascherano abilmente bieche logiche di marketing e di profitto. Ok, potrebbe essere così…ma perché non pensare, almeno una volta, in positivo? E se quelle belle parole fossero proprio vere?
Lascio ai prossimi visitatori l’ardua sentenza 🙂
INFO UTILI
–Come arrivare: ci sono diverse opzioni per raggiungere FICO Eataly World.
- In auto: il centro si trova in Via Paolo Canali 8, non molto lontano dal centro di Bologna. Esci a Bologna Fiera dalla A14 e, sulla Tangenziale Nord, prendi l’uscita 8bis; da qua troverai le indicazioni. Sul navigatore trovi comunque già FICO, e al centro trovi un parcheggio da 2.500 posti (gratuiti per le prima due ore di permanenza).
- In autobus: sono presenti autobus che portano direttamente a FICO partendo da Modena/Carpi (tutti i martedì, 15€) o Firenze (tutti i giorni, 25€ intero 10€ ridotto).
- In treno: fino al 15 gennaio 2018 Trenitalia propone offerte speciali per che vuole raggiungere FICO. Con l’Alta Velocità, Bologna è facilmente raggiungibile da Firenze, Milano, Roma, Venezia…una volta giunti alla stazione, c’è il FICObus.
- In navetta: dal centro di Bologna, si può prendere la navetta sostenibile chiamata FICObus; parte dalla Stazione Centrale ogni 30 minuti (ogni 30 nel weekend) dalle 09.30 alle 24.00, e costa 7€ A/R.
- …E dentro a FICO? Il centro è abbastanza “piccolo” da poter essere girato comodamente a piedi, ma sono messe a disposizione da Bianchi anche 500 bellissime biciclette (anzi, tricicli!) con tanto di cesti e borse termiche per conservare i propri acquisti. All’interno del centro sono previste parti per i pedoni e una pista ciclabile. Subito fuori dalla struttura, invece, è a disposizione un trenino di Frecciarossa (chiamato FrecciaRossa1000) che, al costo di 1€, ti porterà intorno al centro alla scoperta dei campi e degli allevamenti.
–Ingresso: l’ingresso è gratuito, così come l’utilizzo delle biciclette all’interno di FICO Eataly World. Il parcheggio è gratuito per le prime due ore, successivamente costa 1.50€ all’ora (oppure 8€ per tutto il giorno). Fare un giro in tutte le 6 Giostre costa 10€. I corsi e i laboratori hanno prezzi variabili.
–Apertura: dal 15 novembre, FICO Eataly World è aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 24.00.
–Servizi: a FICO Eataly World sono presenti vari servizi non strettamente connessi con il cibo, come il teatro, il cinema, la libreria (con una sezione legata alla gastronomia super!!), gli attrezzi da palestra, il campo da mini gold e quelli da beachvolley/beach paddle. Superate le casse si trova anche un ufficio delle Poste Italiane (aperto fino alle 22.00) che permette di spedire i propri acquisti in qualsiasi parte d’Italia, se non si ha la propria auto a disposizione.
Maggiori info sul sito ufficiale.
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