Ti porto alla scoperta del Sacro Bosco o Parco dei Mostri di Bomarzo, nel cuore della Tuscia, tra statue astruse e monumenti misteriosi ed enigmatici!
A me piacciono tanto le destinazioni un po’ particolari, e tantissimo i parchi verdi. Con queste premesse, non potevo stare ancora troppo tempo senza visitare il Sacro Bosco di Bomarzo!
Un paio di settimane fa, quindi, io e la mia amica Catia (che più sotto vedrai in tutto il suo splendore, ciao Catia!) ci siamo fatte un giro per la Tuscia, visitando il parco e anche i due piccoli borghi di Bomarzo e Vitorchiano, nonché quell’indiscusso gioiellino che è Civita di Bagnoregio. Il Sacro Bosco mi è piaciuto, anche se per me è da 9, perché c’è un piccolo ma. In fondo al post ti spiego perché!
La storia in breve

Il Sacro Bosco, conosciuto anche come Parco dei Mostri o Villa delle Meraviglie, è un parco monumentale di circa 3 ettari, caratterizzato dalla presenza di oltre 30 attrazioni di vario tipo, la maggior parte delle quali rappresentate da statue e monumenti a tema mitologico o animalesco. Il Parco fu commissionato da Pier Francesco (più noto come Vicino) Orsini, signore di Bomarzo dal 1542 al 1585, e fu realizzato nel 1552 sotto progetto dell’architetto Pirro Ligorio. Vicino Orsini chiamò questo parco nella sua tenuta Sacro Bosco, e lo dedicò alla moglie Giulia Farnese, ma la motivazione delle sue tante particolarità sono sconosciute.

Alcuni dicono che Orsini avesse l’obiettivo di creare un labirinto di simboli dove si potesse vagare fino a perdersi, altri affermano che nei simboli delle misteriose sculture c’è qualcosa di alchemico ed enigmatico. La poca chiarezza dello scopo del parco è alimentata anche dalle tante iscrizioni e citazioni che si trovano sui monumenti: alcune implicano insegnamenti morali, altre una vena artistica, e una, su un pilastro sembra chiarire tutto “sol per sfogare il core”. Però insomma non si sa, gli storici ci han perso la testa, e quello che rimane a noi non sono gli scopi, bensì il parco da esplorare nella sua realtà; un parco talmente particolare che nientepopodimeno che Salvador Dalì lo descrisse come un’invenzione storica unica.
Dopo la morte di Orsini, il parco fu abbandonato fino alla metà del Novecento, quando fu ripreso e restaurato dalla famiglia Bettini (a cui sono dedicate delle lapidi commemorative all’interno del Tempio di Vignola, una delle attrazioni).
La visita al Sacro Bosco
Al momento dell’acquisto del biglietto d’ingresso al Sacro Bosco, vi verrà consegnata una cartina dove sono indicate tutte le varie attrazioni. Il parco non ha uno schema preciso, si configura come un bosco -appunto-, dove le attrazioni sono sparpagliate. Sulla cartina c’è un percorso da seguire ma poi, vuoi perché ci si perde facilmente (e con piacere), vuoi perché non sopporti i visitatori che ti ritrovi sempre accanto, finisci per non seguire più l’itinerario. Niente paura, il bosco non è immenso e le attrazioni si vedranno tutte! Considerando l’eventuale calca (con conseguente fila per fare le foto nei punti più carini) e la visita con calma, ci si può impiegare fino a 2 ore per completarlo tutto.

Le mie attrazioni preferite
Le statue sono state scolpite da grossi massi di peperino e basalto, la maggior parte affiorati dal terreno, e si alternano a costruzioni particolari, fontane, panchine di pietra e pilastri. C’è un po’ di tutto, ma non posso farti vedere proprio tutto tutto! Però posso mostrarti le foto di alcune delle mie statue preferite, in ordine sparso:










Tra le altre attrazioni, è impossibile non citare la casa pendente che, una volta, pare fosse l’entrata del parco. La particolarità sta nel fatto che la casa è stata costruita su un masso in pendenza, ma i pavimenti all’interno sono in pendenza dalla parte opposta e ciò, entrando, provoca un po’ di smarrimento. La testa ti gira, assicurato!


Anche il Tempio è particolare. In realtà, fu costruito circa 20 anni dopo la costruzione del parco, in onore della seconda moglie di Vicino Orsini. Nel tempio si trovano simboli dello zodiaco disposti secondo il sistema solare.

Cosa ne penso
Niente da dire, il parco mi è piaciuto molto. Ero anche in buona compagnia, io e Catia ci siamo divertite a scattare le foto più stupide e divertenti (delle quali ti ho mostrato solo una piccola selezione per non farti fuggire eheh) ma, al di là di questo, credo che si tratti sicuramente di un luogo inusuale e molto interessante da visitare, da grandi e piccoli. Insomma, un paio d’ore qui le ho trascorse più che volentieri!
Ecco, però, il mio ma: penso onestamente che questo parco varrebbe il doppio o il triplo se fosse tenuto un po’ meglio. Se il parco in sé (alberi e piante) fosse più curato, se le attrazioni fossero meglio indicate, se la storia e le particolarità del parco fossero raccontate all’interno del parco stesso e non solo sui siti web, se la cartina che danno in dotazione fosse a colori, nitida, chiara, e non una semplice fotocopia b/n e anche un po’ scolorita. Sono tutte cose semplici ma che farebbero innalzare di molto il valore del Sacro Bosco, e in effetti un po’ mi chiedo dove vadano a finire i (tantini…) soldi che paghiamo per il biglietto!
INFO UTILI
–Come arrivare: il Sacro Bosco si trova in località Giardino, poco fuori dal borgo di Bomarzo, in provincia di Viterbo. Si raggiunge in pochi minuti dall’uscita Attigliano sulla A1.
–Apertura: Il parco è aperto tutti i giorni dell’anno, dalle 8.30 alle 19.00 (da aprile ad agosto) o fino al tramonto (nel resto dell’anno).
–Ingresso: a pagamento. I biglietti hanno un costo di 10€ per gli adulti, 8€ per i bambini; sono disponibili anche tariffe per gruppi o scuole.
–Servizi: nell’area del parco sono presenti alcuni servizi, quali bar/tavola calda, area picnic, ristorante su prenotazione, area giochi per bambini, negozio di souvenir, parcheggio non custodito.
Per maggiori info visita il sito ufficiale.
[Tweet “Mostri, misteri, leggende…il Sacro Bosco di Bomarzo è tutto da scoprire!”]
Tu hai mai visitato il Sacro Bosco di Bomarzo? Cosa ne pensi delle sue particolarissime attrazioni? Conosci posti simili in Italia o nel mondo? Raccontamelo nei commenti!! 🙂

inworldshoeslucreziastefano
Marzo 28, 2016Molto bello! Io ci andai in una calda giornata di agosto di qualche anno fa e devo dire che mi colpì molto! In questo periodo è una meta molto gettonata per chi non vuole visitare il solito borgo ma vuole scoprire qualcosa di diverso! 😀
Belle le foto Agnese!
Un bacione
iltuopostonelmondo
Marzo 29, 2016Eccolo! Aspettavo questo articolo XD da quanto ho letto il pezzo su Bomarzo. Le foto mi piacciono moltissimo, la Ninfa dormiente e L’Orco sono le mie preferite 🙂
Sono rimasta colpita dalla casa Pendente, impressionante!
Meridiano307
Marzo 29, 2016oooo finalmente..un parco che si presta benissimo per fare foto stupide!! ahaha scherzo .. è da tanto che questo parco è sulla mia lista dei desideri, prima o poi riuscirò ad andarci!!
Meridiano307
Marzo 29, 2016Noooo mai limitarsi con le foto sceme!!! Assolutamente si..ti farò sapere sicuramente
Meridiano307
Marzo 29, 2016ahahahahahahahahahahahahahaahhahahahahahahhah un lo voglio sapè!!! Li hai traviati!! 😛
I'll be right back
Marzo 29, 2016Bene così, iniziano subito a capire come va il mondo! Basta vivere nel mondo delle fate via!! Ahahah
Meridiano307
Marzo 29, 2016Parole sante!! ahahaha
Fabiana
Marzo 29, 2016Che bello questo posto! Dalle foto sembra un luogo misterioso, ma anche divertente e interessante da scoprire. 🙂
I'll be right back
Marzo 29, 2016Ciao Fabiana! Sì, io volevo andarci da tanto tempo e mi è piaciuto molto! Potrebbe essere ancora meglio se venisse curato di più, ma sicuramente si tratta di una destinazione un po’ inusuale e molto interessante, per grandi e piccoli.
Grazie per essere passata! 🙂
Alessia
Marzo 29, 2016Bel racconto.. E sono assolutamente d’accordo con il tuo “ma” ; ) baci bella!
I'll be right back
Marzo 29, 2016Ero infatti in attesa del tuo commento, quindi dimmi: le mie impressioni combaciano con le tue? Questo parco è un po’ un “potrei ma non voglio”!!
Un abbraccio 🙂
Alessia
Marzo 30, 2016Sono stata al Bosco Sacro più volte e l’ho sempre trovato trascurato, con un gran bisogno di un ammodernamento, soprattutto, come hai fatto notare tu, nell’accoglienza. La zona biglietteria sembra uscita direttamente dagli anni ’60, così come le pseudo mappe che ti danno, e al bar, di prima mattina, avevano da mangiare solo merendine confezionate. Ma lo trovai trascurato anche nell’erba incolta, nel muschio che aveva quasi del tutto coperto certe opere, nei cestini pieni di rifiuti… Sicuramente la consiglierei come attrazione, ma se devono tenerlo così almeno abbassassero il costo dell’ingresso 😉
I'll be right back
Marzo 30, 2016Esatto, la pensiamo allo stesso modo. La cosa che più salta all’occhio è l’incoerenza tra il costo del biglietto e il “servizio” ad esso collegato! L’unica cosa tra quelle che hai elencato te che “approvo” è il muschio sulle statue: a me piace un sacco!! 🙂
Diletta
Marzo 29, 2016Carinissimo! Credo di esserci stata da piccola ma non ricordo praticamente niente, infatti vorrei tornarci a breve e abbinarci una visita a Civita di Bagnoregio 🙂
I'll be right back
Marzo 29, 2016Vero che è bellino! È qualcosa di particolare, secondo me da vedere almeno una volta!
Bellissima anche Civita di Bagnoregio, scriverò qualcosa a riguardo molto presto! 🙂
ursaeminor
Marzo 29, 2016Mhh avevo sentito a QuartoGrado parlare della “Stalker di Bomarzo”…eri tu! XD
Ma io ci devo andare in questo posto, è pervaso da uno spirito e un senso del grottesco che sento molto vicini al mio essere.
L’opera dell’Agnese Rampante è un’istallazione temporanea e itinerante, giusto?
Peccato, mi dispiacerà non trovarla durante la mia visita 😀
Dalle foto però non sembra affatto un luogo non curato!
Divertentissimo post!
I'll be right back
Marzo 29, 2016Ahaha ma te l’avevo detto che avrei scritto qualcosa su questo parco no?? 😀
Purtroppo quell’opera è temporanea, ma puoi trovarla in altre parti del mondo, le ambientazioni sono diverse ma la faccia di c*** è sempre più o meno quella!
Vacci! E fammi sapere cosa ne pensi te! E vedi di fare foto ad altri installazioni altrettanto rampanti!! 🙂
ursaeminor
Marzo 30, 2016Non mancherò! XD
Ciao!
I'll be right back
Marzo 30, 2016Non vedo l’ora di vedere le foto Ahahah
A presto 🙂
Katia
Aprile 6, 2016Mai sai che vedendo le foto forse mi ricorda qualcosa? Non vorrei sbagliarmi ma lì vicino c’è anche una casa o un piccolo edificio? Una volta avevo visto un documentario che stavano parlando di fantasmi e c’era un parco simile a questo …
Però bello! Don’t worry per i luoghi strani: in Germania mi capitava di perdermi nei vecchi cimiteri. Non per masochismo ma perché erano dei capolavori d’arte e di giardinaggio, oltre ad essere anche i più vecchi della città!
martinaway
Settembre 3, 2016Ci sono stata nel 2006 e ora ho solo qualche ricordo sbiadito e qualche foto ormai “vintage”, però anche a me è sembrato un po’ abbandonato a se stesso. Sai, non ricordavo la statua di basalto di Agnese, è nuova? 😛
Agnese - I'll B right back
Settembre 3, 2016Ahaha sì quella statua è nuova, anzi un’edizione (fortunatamente) molto limitata! 😀
Purtroppo l’ho trovato un po’ trascurato, ed è un vero peccato per un posto così originale! Pensare che basterebbe poco…
Un abbraccio 🙂