In questo post ti racconto della bella esperienza al laboratorio tenuto da Galimard per creare il proprio profumo; siamo a Grasse, la Capitale Mondiale del Profumo che si trova in Costa Azzurra.

Quando ho organizzato il viaggio in Costa Azzurra da condividere con la mia amica Martina, Grasse è entrata nell’elenco dei posti da vedere fin sa subito. Avevo sentito tanto parlare di questo borgo collinare dove l’aria profuma di fiori e di mille tipi di essenze; qui, in effetti, si trovano tre delle fabbriche storiche di profumo in Francia. Insomma, il posto ideale per provare un’esperienza un po’ diversa dal solito; un workshop interattivo dove mettersi all’opera per creare il proprio profumo. Un profumo personalizzato, da chiamare con un nome scelto da me e, ovviamente, da portarmi a casa.
Ho avuto il piacere di partecipare al laboratorio di creazione del profumo proposto da Galimard, una delle tre fabbriche profumiere storiche. In questo post ti racconto di Galimard, della visita alla fabbrica e dell’esperienza che aiuta chiunque a creare il proprio profumo; ci sono un sacco di curiosità che forse non ti immagini! E spero che il mio racconto possa spingerti a vivere la stessa esperienza, un bellissimo momento da regalare e condividere con chi ami.
Grasse, la capitale francese del profumo in Costa Azzurra
In un post dedicato ti racconterò meglio di Grasse, un borgo situato tra le colline a 40km a ovest di Nizza; ma qui vorrei almeno accennare a questo borgo in qualità di Capitale Mondiale del Profumo.
Tutto nasce dal luogo speciale in cui sorge Grasse: temperature miti, giornate soleggiate, piogge rare, suolo fertile e di alta qualità. Insieme all’ingegno e alla creatività degli abitanti di Grasse, tutti questi elementi hanno costituito per secoli l’ambiente ideale alla coltivazione dei fiori e all’espansione dell’industria profumiera.

In realtà, intorno all’inizio del 1600 questa zona è più che altro famosa per la produzione di guanti. Quando Caterina de Medici introduce in Francia la moda dei guanti profumati, a Grasse viene a crearsi la Corporazione dei Guantai-Profumieri, ufficialmente riconosciuta nel 1614. Si iniziano così a coltivare i fiori per profumare i guanti ma, anno dopo anno, ci si rende conto che la produzione degli olii profumati risulta ben più redditizia della guanteria, che sta un po’ passando di moda. Grazie alle coltivazioni già presenti da parecchio tempo, tra il 1700 e il 1800 Grasse acquisisce una certa importanza per la produzione ed esportazione delle materie prime impiegate nei profumi. È solo all’inizio del 1900 che importanti famiglie industriali portano Grasse nell’olimpo della creazione di profumi, rendendola infine quella che oggi conosciamo come Capitale Mondiale del Profumo.
È un appellativo esagerato? Io non direi: a parte le tre più importanti fabbriche profumiere storiche – Galimard, Fragonard e Malinard –, oggi Grasse conta ben 70 imprese impegnate nel settore della profumeria, con 5.000 dipendenti in totale e un giro di affari di oltre un miliardo di euro. Niente male per un comune di 50.000 abitanti! Anche considerando il ruolo di “Naso” (il Maestro Profumiere responsabile della creazione del profumo finito), Grasse vanta un record di tutto rispetto; la nostra guida ci ha raccontato che esistono circa 200 Nasi al mondo, di cui 40 in Francia, di cui 38 a Grasse.

Galimard: il meglio della profumeria francese a Grasse dal 1747
Tra le diverse attrazioni di Grasse, non puoi naturalmente perderti la visita ad almeno una delle tre manifatture profumiere storiche. Io ho scelto Galimard non solo per il laboratorio per creare il proprio profumo, ma anche per approfondire la conoscenza di questo mondo che conosco ancora molto poco. Non potrei aver fatto scelta migliore!
La storia di Galimard
Galimard è forte di una lunga storia nel settore della profumeria; una delle prime maison del profumo in Francia, è stata istituita nel 1747 da Jean de Galimard. Signore di Seranon e membro della Corporazione dei Guantai-Profumieri francese, il signor Galimard fu inventore delle prime formule di unguenti e profumi che piacevano in particolare al Re Luigi e alla sua corte. Dalla fine del ‘700, Galimard ha reso possibile uno straordinario sviluppo dell’industria profumiera, contribuendo a rendere Grasse la Capitale Mondiale del Profumo.

Le principali notizie sulla storia di Galimard risalgono però alla prima metà del 1900. Tra il 1920 e il 1940 Siméon Roux, veterano di guerra e Cavaliere dell’Ordine al Merito Agricolo, inizia a coltivare fiori d’arancio e di gelsomino intorno a Grasse, con l’obiettivo di fornirli alle più importanti profumerie del paese. Il figlio, Joseph Roux, trascorre la sua infanzia in mezzo al profumo dei fiori pregiati del padre; una volta adulto, si specializza in ingegneria chimica e fonda la distilleria La Source Parfumée a Gourdon, vicino a Grasse. Apre anche una profumeria nel cuore del centro storico di Grasse, riportando in vita la grande storia di Jean de Galimard che si era persa nei meandri del passato. Nel 1965, a questo negozio se ne aggiunge un altro all’interno del prestigioso palazzo che ospita il Casino Municipale di Grasse.
L’amore per i profumi scorre da una generazione all’altra: il figlio di Joseph, Jean-Pierre Roux, assume la gestione dell’azienda a soli 25 anni e, in un’ottica di modernità e internazionalità, apre nel 1980 la Fabbrica-Museo. Sei anni dopo, una seconda Fabbrica-Museo con saponificio tradizionale apre nei pressi del villaggio di Eze.
Come si fa a creare un profumo?
Un profumo completo nasce ovviamente a partire dalla materia prima. Nei dintorni di Grasse esistono diverse coltivazioni stagionali di rosa di maggio, gelsomino, lavanda, arancio, violetta, tuberosa, giunchiglia e mimosa. Molte altre materie prime vengono poi importate: radici, licheni, legni, scorze…
Dalle materie prime occorre estrarre l’olio essenziale che andrà a comporre la base del profumo. Anticamente si procedeva con un’estrazione a freddo; si disponevano i petali in un telaio e li si ricoprivano di grasso di maiale, che si impregnava dei fiori e che veniva poi sciolto per ottenere l’essenza. Oggi questo procedimento è quasi del tutto in disuso, e si preferiscono tecniche più moderne come la distillazione o l’estrazione tramite solventi volatili. Ovviamente, la tecnica utilizzata dipende anche dalla delicatezza del fiore e dai diversi tipi di materie prime da cui si vuole ricavare l’essenza.


Una volta ottenuto l’olio essenziale, esso viene mescolato in diverse percentuali di acqua e alcol puro per ottenere prodotti diversi. C’è l’Eau de Cologne che è costituita da una sola essenza, con il 3% di olio essenziale; l’Eau de Toilette ha invece il 6% di olio essenziale misto ad alcol e acqua; l’Eau de Parfum ha il 12% di olio essenziale misto ad alcol e acqua, e ha una durata sulla pelle anche doppia rispetto all’Eau de Toilette. Il Parfum, infine, è il prodotto più intenso e pregiato di tutti: 20% di olio essenziale misto ad alcol, senza acqua. Gli olii essenziali vengono anche utilizzati per produrre prodotti di cosmetica come saponi e creme, ma anche candele e profumatori per ambiente; vengono anche venduti in parte all’industria alimentare.
Il ruolo unico del Naso
Ok, ma come si fa a capire quali profumazioni stanno bene tra loro? Cosa rende unico uno Chanel n.5, com’è possibile che da un numero finito di essenze si possano ottenere tipologie infinite di profumi?
Il merito della creazione del profumo va ai Nasi: persone che possiedono doti innate e che studiano appositamente per creare profumi che abbiano un significato e un equilibrio unici. Servono prima diversi anni di pratica per identificare e memorizzare l’odore delle materie prime di base, e dopo si può cominciare a creare; un Naso esperto lavora anche con 2.000 essenze diverse contemporaneamente, e sa come metterne insieme a decine per creare l’armonia perfetta.
Il dono naturale del Naso deve essere costantemente affinato tramite esercizi olfattivi, proteggendo il senso dell’olfatto dalle aggressioni – come ad esempio il fumo di sigarette –, e allenando ogni giorno la già straordinaria memoria olfattiva. Non deve mancare neanche una discreta dose di immaginazione e di creatività; il Maestro Profumiere è un vero e proprio artista che crea un’opera dal niente, sulla base della propria sensibilità o – forse è ancora più difficile – delle richieste specifiche di un cliente. Per fortuna, nelle fabbriche di Grasse si utilizzano oggi moderne tecnologie che coadiuvano il Naso nel suo lavoro; cromatografia liquida, spettrometria di masse e risonanza magnetica nucleare sono utili a approfondire la conoscenza degli elementi chimici delle singole essenze e a garantire così una qualità sempre altissima.

Molti Nasi lavorano in modo indipendente per diversi marchi e clienti, ma il Naso di Galimard lavora in esclusiva per loro da oltre 10 anni. È una donna che ha fatto del suo naso un vero e proprio strumento di lavoro: si chiama Caroline de Boutiny, è originaria di Arles e ha studiato all’Istituto di Profumeria di Grasse.
Il profumo di Galimard tra storia ed esperienza
Oggi, Galimard mette a disposizione diversi tipi di visite ed esperienze per conoscere la storia e le tradizioni legate alla maestria dei profumieri di Grasse. Noi abbiamo scelto la combinazione di visita guidata alla Fabbrica-Museo e Atelier per creare il proprio profumo.
Visita alla Fabbrica-Museo di Galimard
Ci troviamo fuori dal perimetro storico del borgo di Grasse, in un grande edificio dove avviene gran parte della produzione di essenze e profumi Galimard. La visita è guidata e informale; in un’oretta scarsa, porta alla scoperta della manifattura dei profumi e di tutti i segreti che si celano dentro a ogni singola boccetta di cristallo.
La visita alla Fabbrica-Museo di Galimard rispecchia i valori della Casa Profumiera: altissima qualità, competenze tramandate negli anni, artigianato di eccellenza al servizio di una creazione contemporanea. Galimard è un’azienda a conduzione familiare, moderna nella gestione e nella ricerca della novità, ma sempre fedele alle antiche tradizioni e visceralmente appassionata di profumi.

Nel corso della visita si osservano da vicino diverse strumentazioni che venivano usate nei secoli scorsi per la creazione di profumi; si passa poi al laboratorio moderno dove vengono create le diverse essenze. La guida è molto esaustiva ma, se ce ne fosse bisogno, puoi fare tutte le domande che vuoi per soddisfare ogni curiosità. Noi ci siamo chieste quanti fiori servano per produrre le essenze. Qualche esempio? Per produrre un litro di olio essenziale di lavanda servono 120 chili di rametti; per quello di gelsomino 500 chili di petali, e per quello di rosa addirittura una tonnellata di petali.
Alla Fabbrica-Museo di Galimard si può anche dare un’occhiata al laboratorio del Naso, un vero e proprio santuario dove nascono le creazioni migliori. Abbiamo quindi avuto un assaggio, anche se solo visivo, di quello che avremmo fatto – diciamo, provato a fare – di lì a poco.



La visita si conclude passando dal negozio di Galimard, dove l’assistente ti fa provare tutte le profumazioni che vuoi così da capire quale acquistare (solo se vuoi acquistare, ovviamente). Ci sono anche saponette, gel doccia, creme per il corpo, candele e profumatori d’ambiente; tutte cosine che rappresentano il souvenir perfetto di Grasse e della Costa Azzurra in generale. Grazie a un marketing ridotto all’osso, al packaging sempre uguale e alla vendita diretta, Galimard riesce a contenere i costi e quindi anche i prezzi finali dei prodotti non sono esagerati rispetto alla qualità che garantiscono.

Laboratorio per creare il proprio profumo con Galimard
La volontà della famiglia Roux è sempre stata quella di condividere con il mondo la propria passione per il profumo. Pioniere rispetto ai suoi concorrenti, nel 1996 Galimard apre le sue porte e inizia a rendere accessibili al pubblico tutti i segreti sulla creazione del profumo che erano rimasti fino a quel momento nascosti. È possibile partecipare a un laboratorio per creare il proprio profumo presso una delle sedi di Galimard, subito fuori dal centro storico di Grasse.
Basta varcare la porta de Le Studio des Fragrances per entrare nell’universo olfattivo di Galimard.
Nel laboratorio di creazione del profumo sono a disposizione 30 postazioni. La postazione assomiglia a quella vera e propria del Naso, anche se in versione più piccola: si chiama “organo” per via della posizione delle boccette, che sembrano appunto tante piccole canne di un organo; ma anche per l’analogia tra Naso e compositore musicale, che mette insieme singole note per creare una melodia unica e sempre originale. Ogni postazione ha 126 essenze – un numero piuttosto alto considerata la natura “ludica” del laboratorio –, conservate in bottigliette suddivise su tre file in base alle diverse note olfattive. Per semplificare il processo, in ogni bottiglietta l’essenza è già mischiata alla giusta percentuale di acqua e alcol.

Piccolo excursus sulle note olfattive
Ne esistono tre e vanno a comporre quella che si chiama “piramide olfattiva”.
- Le “note di testa” sono quelle più immediate, che si avvertono nei primi 5 minuti dal primo spruzzo (e che, quindi, ci spingono ad acquistare il profumo quando lo proviamo in negozio). Catturano l’attenzione, stimolano i sensi, sono leggere e volatili. Le note di cuore sono generalmente quelle agrumate, aromatiche o acquatiche: arancia, lavanda, oceano, eucalipto…
- Le “note di cuore” sono le responsabili della classica “scia” che il profumo lascia dietro di sé, e sono quelle con un impatto maggiore a livello emotivo e sensoriale. Hanno una persistenza media, e resistono fino a 20 minuti dal primo spruzzo. Le note di cuore sono generalmente quelle verdi, fiorite o fruttate: gelsomino, rosa, tiglio, pera…
- Con “note di fondo” ci si riferisce a quelle che conferiscono personalità al profumo; calde e pesanti, non si avvertono subito ma arrivano un po’ dopo il primo spruzzo di profumo, perché evaporano molto lentamente e, quindi, possono persistere anche fino a 24 ore. Le note di fondo sono generalmente quelle legnose, muschiate, orientali, ambrate: dal cedro alla vaniglia, dal patchouli al sandalo.
Cosa succede nel laboratorio per la creazione del proprio profumo?
Ci si siede alla postazione, e l’assistente – nel nostro caso la bravissima Manon, che parla anche italiano molto bene – ci spiega cosa faremo nelle prossime ore insieme. Ci viene consegnato un foglio su cui scriviamo i nostri dati e su cui appunteremo le essenze scelte.
Nel laboratorio per creare il proprio profumo, si inizia dalla fila più bassa dell’organo dove sono conservate le note di fondo; queste essenze compongono la base del profumo – dal 40 al 60% del totale. Il processo è lungo ma interessantissimo; si aprono tutte le boccette della prima fila una a una, passandole sotto al naso e cercando di suddividerle in due gruppi molto generici, il “mi piace” e il “non mi piace”. Una volta ristretto il campo, si ri-annusano quelle che ci sono piaciute e se ne scelgono 5 o 6. È importante bere un sorso d’acqua o inspirare aria “neutra” (ad esempio nell’incavo del gomito) ogni tanto per non anestetizzare il naso. Dopo diversi minuti di incertezza, siamo riuscite a trovare le nostre 5 note di fondo preferite; per me essenze perlopiù dolci come la vaniglia e la pralina, ma anche mandorla e ambra orientale.

Manon ci aiuta a scegliere le percentuali di ogni essenza, che noi versiamo in un cilindro graduato e poi mescoliamo: il fondo del nostro Eau de Parfum è pronto! Ricominciamo il procedimento con le note di cuore, annusandole una a una e annusando il nostro fondo di tanto in tanto per cercare di capire cosa possa abbinarsi bene. Il cuore rappresenta il 20/30% del profumo totale, e si possono scegliere 5 o 6 essenze; io sono andata su essenze dolci, verdi e fresche come ylang, tiglio e caprifoglio.
Si versano le essenze goccia a goccia nel cilindro, si mescola, e poi si riparte con la fila più alta: siamo alle note di testa. Annusiamo e facciamo riposare il naso, scegliamo e accantoniamo, annusiamo ancora e ancora. Alla fine si va a comporre il restante 20/30% del profumo con altre 5/6 essenze. Io ho concluso con altre note dolci e per me irresistibili, come pesca bianca, bergamotto e tè inglese; ma anche 2 millilitri di pepe rosa per dare un piccolo tocco speziato.

Si mescola il tutto, poi Manon trasferisce il liquido nella boccetta da 100ml, sulla cui etichetta è stampato il nome che avevo scelto. Il mio Eau de Parfum si chiama Spensierata e credo che mi rispecchi alla perfezione! Lo portiamo a casa e lo teniamo almeno 2 settimane in un luogo fresco e buio, cosicché tutte le essenze possano amalgamarsi bene tra loro prima di poterle usare.
Prima di andare via, sul foglio iniziale viene appuntato il codice univoco che rappresenta la tua essenza: potrai utilizzarlo per ordinare il tuo stesso profumo in futuro! Con quel codice puoi anche chiedere che la tua profumazione venga utilizzata in versione emulsione corpo e gel doccia, anche questi da ordinare online quando vuoi.
La mia impressione sul laboratorio di creazione del profumo di Galimard
Devo ammettere che avevo un vago timore di non essere capace di creare un profumo decente; anche se ultimamente sono un po’ migliorate, le mie capacità olfattive sono sempre state piuttosto scarse. Quando sei lì, però, ti rendi facilmente conto prima di tutto di cosa non ti piace; capire cosa ti piace più di altro è un po’ più difficile, ma pian piano le varie essenze iniziano ad avere un senso. Probabilmente attivano sensazioni, emozioni e ricordi di cui non siamo nemmeno consapevoli, per cui è bello lasciarsi guidare dal naso e vedere dove ci porta. Quando si tratta di mettere insieme le diverse essenze, comunque, c’è da dire che Manon e le altre assistenti ci hanno dato una gran mano a creare i giusti bilanciamenti sia nelle tipologie di essenza che nella loro quantità – mi sa che il mio profumo sarebbe venuto fuori estremamente dolce altrimenti!

Credo che un’esperienza del genere faccia davvero la differenza in una “normale” giornata di pioggia in visita a un borgo francese; hai la possibilità di scoprire una tradizione secolare non solo in modo passivo tramite una – seppur interessante – visita guidata, ma anche in modo estremamente attivo. In più, porti a casa una creazione fatta con le tue mani, un ricordo indelebile dell’esperienza che si rinnova a ogni spruzzo, anche settimane o mesi dopo. E poi, dai: non sarebbe fantastico avere un profumo personalizzato che ti permetta di distinguerti da chiunque altro e che rispecchi la tua personalità appieno?
INFO UTILI
*Guarda il mio album di foto di Grasse*
–Sito web: la storia, lo shop e tutte le informazioni le trovi collegandoti al sito ufficiale di Galimard (anche in italiano). Nella sezione “Visita & Workshop” puoi approfondire tutte le esperienze che Galimard mette a disposizione dei visitatori.
–Indirizzo della Fabbrica-Museo: 77 route de Cannes, Grasse
–Visita alla Fabbrica-Museo: è possibile effettuare la visita ogni giorno dell’anno, anche nei festivi, entro l’orario di apertura (dalle 09.00 alle 18.00, fino alle 18.30 in luglio e agosto). Le visite sono solo guidate e possono essere individuali oppure di gruppo. La visita viene effettuata in diverse lingue: conviene scegliere la visita di gruppo, che può essere prenotata online, per poter richiedere la visita in italiano. In ogni caso, la visita alla Fabbrica-Museo è sempre gratuita. Per maggiori informazioni e per prenotare, visita la pagina dedicata.
–Indirizzo del Studio des Fragrances: 5 route de Pégomas, Grasse
–Funzionamento del laboratorio del profumo: è possibile partecipare al laboratorio tutti i giorni alle 10.00, alle 14.00 o alle 16.00 (16.15 in luglio e agosto); la durata complessiva dell’esperienza è di circa 2 ore. Il costo dell’esperienza è di 55€ per gli adulti, 45€ dai bambini (dagli 8 ai 15 anni), e comprende il profumo da 100ml e il diploma di allievo-profumiere. È possibile creare un profumo da donna, da uomo oppure unisex. Per avere più informazioni e prenotare la propria esperienza – fattibile solo su prenotazione – puoi visitare la pagina dedicata al laboratorio.
Cosa ne pensi del laboratorio per creare il proprio profumo di Galimard? Hai mai provato un’esperienza del genere? Ti piacerebbe creare il tuo profumo personalizzato? Come lo chiameresti? Raccontamelo con un commento! 🙂
Post in collaborazione con Galimard

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