Belli i resort negli arcipelaghi, ma anche l’isola principale delle Fiji merita di essere vista! Ecco cosa vedere a Viti Levu, da Nadi a Suva e ritorno.
Viti Levu è l’isola principale delle Isole Fiji, quella in cui si trovano le due città più grandi del Paese e dove si arriva con l’aereo, nella maggior parte dei casi all’aeroporto internazionale di Nadi. La stragrande maggioranza dei turisti rimane a Viti Levu il tempo necessario per prendere il traghetto verso altri lidi, eppure per me era importantissimo restare qualche giorno in più per scoprire l’isola il più possibile. Alla fine, abbiamo optato per girarla tutta in tondo con un’auto a noleggio (in 3/4 giorni è fattibile); non è stato un viaggio sempre facile, ma siamo rimasti contentissimi di averlo fatto e di essere usciti per qualche giorno da quei paradisi che sono le isole Mamanuca e Yasawa.
E quindi ecco, in questo post ti parlo di cosa vedere a Viti Levu secondo la mia esperienza!
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Abbiamo visto Nadi prima di partire per le isole e poi, una volta tornati, siamo ripartiti da lì e ci siamo spostati in direzione sud, verso la Coral Coast. L’abbiamo percorsa tutta, da est a ovest, arrivando a Suva; da lì, abbiamo preso verso nord per poi giungere a Lautoka e, infine, di nuovo a Nadi. Ti darò qualche informazione utile sull’isola nel post della settimana prossima, ma intanto eccoti cosa vedere a Viti Levu in base alle diverse regioni, partendo da Nadi e ritornando lì in un giro in senso antiorario.
Nadi e dintorni
Nadi è una delle città più importanti delle Isole Fiji: fu fondata nel 1947 sulla costa occidentale di Viti Levu e, attualmente, conta un po’ più di 40.000 abitanti di provenienza figiana, ma anche indiana. Uscire dall’aeroporto di Nadi e ritrovarsi nel caos cittadino, specialmente venendo dalla pulita e ben organizzata Sydney, è stato per me un mezzo choc: non mi aspettavo che la città fosse così incasinata, a tratti sporca, a tratti scalcinata, sempre caotica e piena di gente.

La città in sé non è propriamente turistica, nel senso che non abbonda di attrazioni interessanti per i visitatori: sicuramente si può fare un giro in centro a osservare le donne che, al cosiddetto Mercato della Produzione, vendono la frutta sui teli stesi per terra, oppure i souvenir nelle vetrine o, ancora, i cibi più particolari dentro ai supermercati. A parte i servizi essenziali, a Nadi l’unica vera attrazione è il Tempio Sri Siva Subramaniya Swami, un tempio buddista molto colorato a cui è possibile accedere con una piccola offerta. Si tratta del più più grande della regione ed è uno dei pochissimi fuori dall’India a presentare un’architettura Dravitica.
-Denarau e dintorni
Basta uscire di una manciata di chilometri, percorrendo Narewa Road, per scoprire dove vanno a finire tutti i turisti in attesa di imbarcarsi per le isole: nei pressi delle spiagge di Wailoaloa e Denarau inizia a farsi super presente l’ondata di ostelli e bar molto rilassati (a Wailoaloa) o alberghi, resort e ristoranti di lusso (a Denarau) tutti prettamente turistici. Denarau Marina, infine, è dove ci si reca per prendere i traghetti: qui si trovano altri hotel, ristoranti e negozi di souvenir, tutti a beneficio unicamente dei turisti. È una zona “finta”, se così vogliamo dire, ma sicuramente molto curata e piacevole. Io non ho trascorso molto tempo qui, ma le spiagge sono carine e a Denarau ci sono anche diverse attività, come un grande parco acquatico.
Coral Coast
Si scende verso sud e si incontra la cosiddetta Coral Coast: circa 80 km di costa (la parte occidentale della costa meridionale) di spiagge bianche, baie riparate, palme e un mare davvero cristallino. Noi purtroppo l’abbiamo attraversata in un giorno non sempre soleggiato, quindi un po’ della sua magia si è persa. Ci sono state alcune delusioni e altri piccoli segreti davvero sorprendenti.
-Natadola Beach
Avevamo letto ovunque che fosse una delle spiagge più belle di tutte le Isole Fiji. Ci abbiamo messo un bel po’ di tempo a trovarla e, alla fine, l’abbiamo trovata un po’ troppo piena di alghe e non quel paradiso che ci aspettavamo. Ma fa niente, non si può contrastare la natura!
Intanto, lungo la strada scorgevamo le case dei figiani, la vegetazione e gli animali che attraversavano la strada, facendo la prima esperienza vera della vita quotidiana alle Fiji.

-Sigatoka
La città più importante della zona della Coral Coast. Ci siamo fermati poco tempo per osservare la gente e le case, per fare il solito giro al supermercato e per scattare una foto alla moschea. Non c’è molto altro da fare, ma credo sia importante spenderci anche solo 15 minuti perché è un luogo molto autentico.
-Sigatoka Sand Dunes National Park
Da queste parti scorre il Sigatoka River: nasce dal Monte Tomanivi, scorre per circa 120 km e si getta nell’oceano nei pressi delle dune di sabbia di Sigatoka. Si tratta di un grande parco nazionale che protegge anche alcuni siti archeologici risalenti a oltre 3.000 anni fa.
-Maui Pier
Per chi, come noi, non ha voglia di spendere tempo e soldi nelle mille attività guidate che vengono offerte nella zona, l’attrazione migliore della Coral Coast è sicuramente la strada: si incontrano i villaggi, la gente che cammina scalza o che aspetta l’autobus sotto alle pensiline di lamiera, e poi si incontra lui: il mare. Gran parte della strada costeggia il mare e questo ti permette di fermarti ovunque ti venga la voglia di scattare una fotografia e di ammirare la bellezza di certi angoli puri e autentici.
Uno di questi è il Maui Pier, un lungo molo costruito sul mare di fianco a un resort: la barriera corallina quasi spunta dall’acqua, la cui trasparenza si avvicina molto a quella di una piscina. Uno dei miei posti preferiti tra le cose da vedere a Viti Levu!
-Kula Wild Adventure Park
Anche in questo caso non siamo entrati perché ci sembrava un po’ da bambini, ma con il senno di poi forse un paio d’ore ce le avrei spese! Si tratta dell’unica riserva faunistica delle Isole Fiji, dove sono conservate anche alcune specie protette della regione.
Pacific Harbour/Beqa
Di questa zona non so dirti molto perché l’abbiamo solo attraversata. Si tratta della parte orientale della costa sud di Viti Levu: una zona residenziale adibita prettamente al servizio turistico, con grandi resort e locali e così via. Pare sia la capitale dello sport e dell’attività adrenaliniche delle Isole Fiji: dal golf (immancabile) alla pesca, fino al rafting, a giri in elicottero e alla possibilità di nuotare con gli squali.
Suva
Eccoci arrivati a Suva, all’estremo est della costa meridionale. Suva è probabilmente il luogo più incasinato in cui io abbia mai guidato, specialmente nell’orario dell’uscita da scuola, quando migliaia di bambini e ragazzi in divisa si riversano in strada urlandoti “Bulaaaa!!” ogni secondo 🙂 Suva è la capitale delle Isole Fiji, la più grande città del Paese (circa 90.000 abitanti) e sicuramente un luogo da mettere in lista quando si parla di cosa vedere a Viti Levu; non tanto per la presenza di qualche magica attrazione, ma perché non capita certo tutti i giorni di capire come possa essere una “metropoli tropicale”.
Fondata nel 1849 e capitale delle Fiji dal 1882, molti dei suoi edifici appartengono all’era coloniale, mentre altri sono più moderni. Cosa c’è da fare a Suva? Le attrazioni non sono molte ma, per chi è estraneo a questi luoghi, anche solo camminare per le strade della zona commerciale centrale, entrare nei centri commerciali, comprare la frutta ai banchetti e osservare le persone sarà abbastanza! Se ti capita, poi, una sera vai al cinema: i figiani ridono, ridono tantissimo e di fronte a qualsiasi scena (da ammazzamenti a scene di sesso a inseguimenti e così via. È incomprensibile ed esilarante allo stesso tempo! 🙂
-Thurston Gardens
Immancabile una passeggiata nel parco più grande e importante della città: aperti nel 1913, i giardini sono molto più curati di quel che si potrebbe pensare e rappresentano un’oasi perfetta al caos cittadino e al caldo-umido che, alle Fiji, non ti abbandona mai. Sono in realtà anche una sorta di giardino botanico, poiché ospitano una vasta collezione della flora della zona del Pacifico.
-Fiji Museum
All’interno del parco si trova la principale attrazione turistica di Suva: il museo dedicato alla storia e all’etnografia del popolo figiano. Si gira in poco tempo e mostra cose molto interessanti su un popolo di cui conoscevo poco o niente: dal cannibalismo alla colonizzazione, fino ai giorni nostri.
-Takashi Suzuki Garden
Si trovano lungo la costa, sono perfettamente curati e ricchi di fiori, colori e sculture particolari. Sicuramente il mio posto preferito a Suva!
-Altri luoghi a Suva
Dai un’occhiata alla sede del Parlamento figiano, alla Cattedrale del Sacro Cuore e alla sede della Biblioteca Centrale di Suva.
Sun Coast e ritorno
Da Fiji si riprende a salire verso nord per completare il giro. La strada è lunga, nell’entroterra, e permette anche in questo caso di osservare una Viti Levu autentica e perfettamente tranquilla. Si arriva infine sulla Sun Coast, ovvero la costa settentrionale di Viti Levu. Non pensare che ci siano grandi attrazioni umane: solo villaggi rurali e piccoli centri dove si trova qualche negozio o mercato, niente di più. La parte più bella della Sun Coast è il paesaggio: un sole che non sembra finire mai, l’acqua blu che ne riverbera la luce al tramonto, le colline verdissime punteggiate dalle coltivazioni di canna da zucchero. Ci si sente davvero sperduti, come se ci fossimo solo noi in tutto il mondo!

-Navala
Se hai voglia di farti una cosa come 45 minuti di strada sterrata e sassosa verso l’entroterra, Navala è il luogo ideale per entrare in contatto con la cultura figiana più profonda. Se ci penso mi viene il nervoso: abbiamo fatto tutta quella strada e poi, una volta giunti lì, abbiamo scoperto che gli abitanti del villaggio chiedono esattamente 25 dollari figiani a testa per entrare. Era il nostro ultimo giorno e avevamo finito i contanti, quindi siamo dovuti tornare indietro. Tu non fare questo errore, porta i soldi e vai a conoscere uno dei villaggi storici rimasti in piedi, uno dei pochissimi dove ancora gli abitanti costruiscono i tradizionali bure coi tetti di paglia e canne. Anche solo il viaggio, pur scomodissimo, vale la pena: si attraversano le Nausori Highlands e si scopre un volto collinare delle Fiji che mai mi sarei aspettata di trovare!
-Lautoka
Una delle città più grandi delle Isole Fiji. Onestamente non ci ho trovato molto da vedere se non la solita scoperta “antropologica” di persone, negozi e vita quotidiana. Tutta la zona è consacrata alla produzione di canna da zucchero, e Lautoka ne è il polo industriale più importante, costruito quasi interamente su questo tipo di industria.
-Garden of the Sleeping Giant
Siamo ormai nella zona di Nadi, pronti a fare ritorno all’aeroporto. Uno stop di una o due ore al Garden of the Sleeping Giant ci sta tutto! Anche in questo caso avevamo aspettative molto più alte, ma è comunque stato bello farsi un giro in questo giardino ombreggiato e tranquillo, dove si trovano un laghetto di ninfee, vari fiori e piante del Pacifico e, soprattutto, la vasta collezione di oltre 2.000 orchidee, un tempo privata (appartenente all’attore americano Raymond Burr) e oggi aperta al pubblico.
A pochi chilometri si trovano le Sabeto Hot Springs. A pochissime ore dal nostro volo non ce la siamo sentita di provarle, e mi è dispiaciuto molto! Si tratta di una serie di piscinette naturali immerse in un contesto di lussureggiante vegetazione, dove fare il bagno nell’acqua calda e spalmarsi di fango tutto il corpo. La prossima volta! 🙂
Ecco qui cosa vedere a Viti Levu (o almeno, buona parte): non è certo il paradiso che tutti associano alle Isole Fiji, ma Viti Levu rappresenta il cuore sociale e umano delle Fiji, e merita sicuramente un po’ di tempo! Maggiori informazioni ne trovi sempre sul sito del turismo delle Isole Fiji.
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Sei mai stato alle Isole Fiji? Cosa ti piace di più di Viti Levu? Dove andresti? Raccontamelo con un commento 🙂

Daniela - The DAZ box
Marzo 9, 2018Io ho alloggiato non molto distante da Sigatoka, lungo la coral coast. L’acqua era davvero molto bella benché la barriera corallina impedisse di tuffarsi e nuotare in libertà. Comunque anch’io ho voluto fermarmi 3 giorni per conoscere un po’ meglio la cultura locale. A Viti Levu ho incontrato solo turisti neo-zelandesi o australiani, quelli europei partono subito per gli altri arcipelaghi, come dicevi tu!
Agnese - I'll B right back
Marzo 9, 2018Credo sia un peccato, perché anche Viti Levu ha tante cose interessanti da mostrare! Sono contenta di averle dedicato qualche giorno, come hai fatto tu 🙂
Marika
Marzo 9, 2018Un tuffo al cuore rileggendo delle Fiji. Poi che dire del cimelio, la tartaruga incavata che vedo nelle tue foto, la stessa che ho nella mia camera e che ho proprio comprato in un mercato delle Fiji.
Agnese - I'll B right back
Marzo 9, 2018Dai, davvero? Io non ho preso molto souvenir, c’erano però tante belle cose. Immagino che ripensare alle Fiji sia un tuffo al cuore… ti capisco!! 🙂