Longiano è un borgo piccolo e orgoglioso situato sulle colline a sud di Cesena, nel cuore della Romagna. In questo post ti racconto non solo di cosa vedere a Longiano (e ce ne sono di cose!), ma anche di un posto molto speciale dove mangiare e dormire: il Relais Villa Margherita.

- Longiano: dove siamo
- Longiano: com’era, com’è
- Cosa vedere a Longiano (FC): tra le strade e i piccoli, deliziosi musei
- Castello Malatestiano
- Fondazione Tito Balestra
- Museo del Territorio
- Santuario del Santissimo Crocifisso
- Teatro Petrella
- Galleria delle Maschere
- Rifugio Bellico
- Collegiata di San Cristoforo
- Museo della Ghisa
- Museo di Arte Sacra
- Una passeggiata tra le vie di Longiano
- Gli eventi di Longiano
- Villa Margherita e Ristorante Il Sambuco: un’oasi a due passi da Longiano
Sono stata invitata alla presentazione alla stampa di Villa Margherita, un relais/ristorante la cui storia vale davvero la pena di essere raccontata. Questo invito mi ha dato l’occasione di visitare anche Longiano, il borgo che sorge a pochissimi chilometri dalla villa. Longiano è una di quelle realtà italiane che mi piace tantissimo scoprire e raccontare: un luogo raccolto, dove la gente si saluta per strada; un posto dove tutto è tenuto benissimo, dove anche le attrazioni più piccole sono state trasformate in motivo di orgoglio e bellezza di fronte ai turisti che decidono di passare di qui.
Per questo sono contenta di raccontarti cosa vedere a Longiano, con le sue stradine e i suoi musei pieni di anima. Resta fino alla fine per entrare a Villa Margherita in anteprima!
Longiano: dove siamo
Longiano è un borgo della provincia di Forlì-Cesena; casa di circa 7.000 abitanti, è posizionato a circa 180 metri di altezza sulle prime colline dell’Appennino Cesenate, a 12 chilometri a sud-est di Cesena e a circa 15 chilometri dal Mare Adriatico (all’altezza del tratto di costa di Bellaria-Igea Marina).
Siamo, insomma, nel cuore della Romagna: nell’entroterra della Valle del Rubicone e circondati da frutteti, vigneti e uliveti, ma a breve distanza dal mare e da altri importanti centri della zona (Santarcangelo di Romagna a 12km, Verucchio a 21km, Cesenatico a 22km, Bertinoro a 25km, Rimini a 32km, San Leo a 35km. San Marino dista non più di una quarantina di minuti in auto).
Longiano: com’era, com’è
Nonostante i primi reperti risalgano al IX-VII secolo a.C. – periodo caratterizzato dalla presenza nella zona della cultura villanoviana, spesso associata a quella etrusca –, il primo vero nucleo abitativo su queste colline risale al VI-VII secolo d.C.. Il nome “Longiano”, invece, appare per la prima volta in un documento del 1059; l’insediamento diventa poi particolarmente florido nel periodo medievale.
Diversi secoli della storia di Longiano sono caratterizzati dalla continua contesa tra Riminesi e Cesenati. Nonostante le continue perdite e conquiste, Longiano restò per molto tempo sotto la sfera d’influenza di Rimini e, più in particolare, sotto il governo dei Malatesta dal 1295 al 1463; in questo anno, il borgo passò in mano allo Stato Pontificio, dove restò fino al 1859 (varie interruzioni a parte). Entrata a far parte del Regno d’Italia nel 1859, Longiano visse in maniera particolarmente tragica gli anni della Seconda Guerra Mondiale; ma si riprese, diventando il borgo curato che è adesso, negli anni del Boom Economico.
Una curiosità su Longiano? Il borgo in provincia di Forlì-Cesena viene nominato in entrambe quelle che sono considerate le più importanti opere letterarie della storia italiana: la Divina Commedia (di Longiano era Giangiotto, marito di Francesca e fratello di Paolo che uccise i due celebri amanti, come raccontato nel V Canto dell’Inferno) e I Promessi Sposi (Fausto da Longiano è uno degli scrittori citati da Manzoni quando racconta della biblioteca di don Ferrante).
E oggi? Longiano (Lunzèn in dialetto romagnolo) è un borgo placido e ricco di colore, dall’impronta urbanistica squisitamente medievale con i vicoli concentrici che portano al castello, nel punto più alto del centro abitato. Nel 2005, Longiano è stato nominato Borgo Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano, ma non solo: nel 1992, la rivista Airone con il Patrocinio della Comunità Europea lo nomina “villaggio ideale”, grazie alla sua architettura curata, alla sua posizione panoramica e alla sua vocazione culturale, con tanti musei e una vita sociale attiva.
Cosa vedere a Longiano (FC): tra le strade e i piccoli, deliziosi musei
Longiano è un borgo piccolo, che si gira in pochi minuti a piedi; è bello pensare, quindi, a quante cose interessanti possano convivere in uno spazio così piccolo! Un castello ancora oggi circondato dalla caratteristica doppia cinta muraria; una torre civica, un rifugio bellico, 5 musei, due chiese, un teatro… Di sicuro non ci si annoia! Non dico che serve una giornata intera per vedere tutto… ma almeno un bel pomeriggio pieno prenditelo. La cosa bella è che si spazia attraverso interessi storici, artistici, culturali ed etnografici diversi, così da accontentare un po’ tutti. Vediamo quali sono le cose da fare a Longiano, allora!
Castello Malatestiano
Da qualunque punto lo si guardi, è impossibile non notare la forma tozza ma elegante del Castello Malatestiano, che domina tutto il borgo e la cui storia riflette quella del borgo stesso. Nonostante l’esistenza di una roccaforte sia attestata già dal 1059, la vera e propria fortificazione del castello risale al periodo in cui esso divenne residenza dei Malatesta, fino al 1463. Quando il borgo passò allo Stato Pontificio, il territorio di Longiano fu affidato da papa Leone X al conte Guido Rangoni, che modificò la struttura dell’edificio aggiungendo la bellissima loggetta, percorribile ancora oggi.
Il castello subì poi altre modifiche nel corso dei secoli, e fu sede del Municipio di Longiano fino al 1989. Ti consiglio di passeggiare fino al castello e di entrare perlomeno nel suo piazzale interno: ammirerai da vicino la bella Torre Civica ma soprattutto, una meravigliosa vista sul borgo e le colline circostanti.
Fondazione Tito Balestra
Oggi, il Castello Malatestiano ospita la sede della Fondazione Tito Balestra Onlus, nata per conservare e valorizzare la collezione del poeta longianese Tito Balestra (1923-1976). La Collezione si è arricchita con nuove donazioni negli anni: oltre alla parte dedicata a Balestra, con le sue poesie e gli oggetti a lui una volta appartenuti, troverai anche diverse sale ospitanti una bellissima raccolta d’arte novecentesca; alcune delle opere appartengono ad artisti come Chagall, Goya, Guttuso, Maccari, Matisse, Kokoschka, De Pisis e altri.
La visita alla collezione è anche un’ottima occasione per ammirare gli interni del castello; alcune delle sale vantano soffitti affrescati davvero stupendi!
Non amo comandare
Non amo comandare
e non amo servire,
per mia fortuna vivo
come se non contassi.Ma la buccia che reggo
“Non amo comandare” di Tito Balestra, 1974
è fragile e ingombrante,
trova sempre uno spigolo
per farsi lacerare.
INFO UTILI
- Apertura: dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00 (nel mese di agosto, dalle 16.00 alle 20.00).
- Ingresso: 7€ (ridotto 5€ per over 65, docenti e gruppi di almeno 10 persone; ridotto 3€ per studenti e ragazzi 14/18 anni; gratuito per minori di 13 anni e giornalisti).
- Tempo medio di visita: 50 minuti.
- Info: fondazionetitobalestra.org.
Museo del Territorio
Se mi chiedessi cosa vedere a Longiano e io potessi consigliarti un solo posto, ti manderei qui: al Museo del Territorio. Non so di preciso perché, ma queste stanze – ex sede di una scuola materna – hanno esercitato un forte fascino su di me: mi hanno riportato al ricordo dei musei stracolmi di cianfrusaglie in Nuova Zelanda, mi hanno fatto fare un salto indietro del tempo… è davvero un posto incredibile, a metà strada tra la magia e l’assurdità!
Nato nel 1986 grazie alle donazioni di centinaia di cittadini longianesi (e dintorni), il Museo dei Territorio ospita circa 6.000 oggetti che raccontano la storia, le tradizioni, l’etnografia e gli aneddoti di questo angolo di mondo, dal 1600 a pochi anni fa. Le stanze sono divise per temi: i giocattoli, il lavoro nei campi, gli oggetti di casa, la tessitura, il tempo libero… tutto è ordinato e disordinato al tempo stesso: ti ritroverai a osservare cose che non hai mai visto, cose super curiose, cose che ti ricordano i racconti dei nonni. Ad accoglierti ci saranno le didascalie, scritte in una calligrafia antica e genuina, cristalline e semplici, spesso con la “traduzione” in dialetto romagnolo. Questo posto è davvero interessante, e anche molto tenero: vorrai passarci le ore e ti divertirai tantissimo!
INFO UTILI
- Apertura: sabato, domenica e festivi, dalle 14.30 alle 18.30.
- Ingresso: gratuito.
- Tempo medio di visita: 40 minuti
Santuario del Santissimo Crocifisso
Tra le cose da vedere a Longiano c’è sicuramente la sua chiesa principale, posta in cima a una scalinata che domina la piazza centrale del paese. Risalente nel suo aspetto odierno alla metà del XVIII secolo, al suo interno si trova il Santissimo Crocifisso: di tela dipinta su legno, è opera di un anonimo di scuola pisano-giuntesca, e risale al XIII secolo.
Il crocifisso è ritenuto miracoloso dai locali, grazie a un evento prodigioso che avvenne il 6 maggio del 1493: quel giorno, i cittadini di Gambettola regalarono una vitella ai frati del convento; appena passatale davanti, la vitella si inginocchiò di fronte al crocifisso e si rifiutò di alzarsi prima di ottenere la benedizione del Padre Superiore.
Teatro Petrella
Il Teatro Petrella è una delle poche cose che non sono riuscita a inserire nella mia lista di cosa vedere a Longiano. Ma se riesci, credo proprio che valga la pena! Si tratta di un bellissimo esempio di teatro ottocentesco “all’italiana”, inaugurato nel 1870 e caratterizzato da due ordini di palchi finemente decorati. L’occasione dell’inaugurazione fu la rappresentazione de I promessi sposi del compositore Errico Petrella, al quale il teatro fu dedicato.
INFO UTILI
- Trovi tutte le informazioni sul calendario di eventi (da ottobre a maggio) sul sito teatropetrella.it.
Galleria delle Maschere
Adiacente al teatro si trovano i locali dell’ex Convento di San Girolamo; oggi, qui è ospitata la Galleria delle Maschere: un corridoio lungo il quale sono esposte 31 sculture in bronzo, scolpite dall’artista Domenico Neri alla fine degli anni ’90. Le sculture celebrano le Maschere della Commedia dell’Arte: da Colombina ad Arlecchino, da Pulcinella a molti altri. Fuori dal teatro si trova anche la bella statua a grandezza naturale raffigurante la Commedia dell’Arte.
INFO UTILI
- Apertura: sabato, domenica e festivi, dalle 14.30 alle 18.30.
- Ingresso: gratuito.
- Tempo medio di visita: 15 minuti.
Di fianco alla galleria si trova anche la sede della Biblioteca Storica “Lelio Pasolini”, istituita nel 1647 e ospitante oltre 10.000 volumi dal Quattrocento all’era moderna.
Rifugio Bellico
Ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, si rese necessario lo scavo di un rifugio che desse riparo alla popolazione durante i violenti bombardamenti che scossero il borgo. Venne quindi scavata una lunga galleria che poteva ospitare fino a 2.000 persone e che, ancora oggi, attraversa tutta la collinetta su cui sorge il castello, in pieno centro storico. Si può percorrere tutto il “corridoio”, osservare le nicchie laterali che furono scavate per ospitare i diversi nuclei familiari e soffermarsi a guardare la piccola esposizione di residuati bellici ritrovati in zona.
INFO UTILI
- Apertura: 24 ore su 24
- Ingresso: gratuito
- Tempo medio di visita: 5/10 minuti
Collegiata di San Cristoforo
La settecentesca Collegiata rappresenta la sede parrocchiale di Longiano. Più piccola e più sobria del Santuario, ospita però preziose opere di artisti vari, come Benedetto Coda, Centino, Andrea Lillio e altri.
Museo della Ghisa
Da anni, la Fondazione Neri si dedica al recupero e allo studio di manufatti artistici destinati all’illuminazione e all’arredo delle città, come lampioni, fontanelle, mascheroni… Nel centro storico di Longiano esiste il piccolo Museo Italiano della Ghisa: all’interno della settecentesca ex-chiesa di Santa Maria delle Lacrime, si possono vedere alcuni di questi manufatti e scoprirne la storia e le caratteristiche.
Io ho visitato solo questa piccola ma deliziosa sede; nella zona industriale di Longiano, però, ne esiste una più grande con molti altri pezzi e molte più informazioni sui prodotti in ghisa per l’arredo urbano.
INFO UTILI
- Apertura: sabato, domenica e festivi, dalle 14.30 alle 18.00 (da ottobre a maggio), o dalle 15.00 alle 18.30 (da giugno a settembre). La sede più grande in via Emilia è invece aperta dalle 09.00 alle 16.00 il lunedì, mercoledì e venerdì; dalle 09.00 alle 12.00 il martedì e il giovedì.
- Ingresso: gratuito.
- Tempo medio di visita: 10 minuti
- Info: museoitalianoghisa.org.
Museo di Arte Sacra
Un altro museo dentro a una chiesa, questa volta ancora consacrata: è l’Oratorio di San Giuseppe Nuovo, proprio ai piedi della salita che porta al castello. La piccola chiesa è finemente decorata in stile barocco e ospita diversi oggetti di arte sacra, tra sculture e dipinti, reliquie, ex-voto, arredi e paramenti.
INFO UTILI
- Apertura: sabato, domenica e festivi, dalle 14.30 alle 18.30.
- Ingresso: gratuito.
- Tempo medio di visita: 15 minuti
Una passeggiata tra le vie di Longiano
Infine, cosa vedere a Longiano se non… Longiano stesso? Sì, perché il borgo è fatto anche delle sue strade e dei suoi scorci, per cui ti consiglio di prenderti almeno una mezz’ora libera per vagare senza pensieri.
Parti da Piazza Tre Martiri, il fulcro del borgo su cui si affaccia il Municipio, e percorri Via Borgo Fausto, con le sue casette colorate, i bar e il profumo del pane appena sfornato. Alla fine della via inizieranno i vicoli in salita verso il castello: prendi la strada che preferisci e goditi l’atmosfera! Restando sulle strade verso sud (quindi a sinistra rispetto al castello) avrai modo anche di goderti un bellissimo panorama sulle colline della Valle del Rubicone.
Gli eventi di Longiano
Non è un caso che Longiano sia “villaggio ideale” e Bandiera Arancione: nonostante le sue dimensioni ridotte, la lista di cosa vedere a Longiano è lunga, e anche con gli eventi non si scherza! Soprattutto la stagione primaverile-estiva è ricca di eventi; qualche esempio?
La Long Trek Rubicone a maggio, la Sagra della Ciliegia il 2 giugno, Vini e Sapori in strada (degustazioni) e Settimana Longianese (spettacoli, concerti, street food) a luglio, Borgo Sonoro ad agosto, la Festa dell’Uva a settembre… Anche la Longiano dei Presepi nel periodo natalizio deve essere davvero suggestiva!
Villa Margherita e Ristorante Il Sambuco: un’oasi a due passi da Longiano
Come ti dicevo a inizio post, l’occasione per visitare Longiano è arrivata grazie a Villa Margherita, un relais nuovissimo (apertura a novembre 2020) che rappresenta una vera e propria oasi di pace a 2.5 chilometri dal borgo medievale di Longiano.
Cosa vedere a Longiano: il progetto dietro a Villa Margherita
Ce ne ha parlato Francesco Ceccarelli, architetto in rappresentanza dello studio LaPrimaStanza di Montiano (FC) che si è occupato del progetto su commissione del gruppo CIA-Conad.
Francesco ci parla di alcune “parole chiave” che caratterizzano Villa Margherita: prima di tutto c’è “l’archicoltura”, ovvero la volontà di riportare nell’architettura le linee sobrie e semplici – ma intrinsecamente belle – della campagna e della natura che circonda la villa. Poi ci sono “le persone”: perché un progetto come questo non vuole ostentare, ma solo offrire spazi che siano pensati per le persone e per il loro benessere. Infine, c’è il concetto di “rigenerazione”: come con una talea, anche in questo progetto si è partiti dai piccoli frammenti di autenticità rimasti (ad esempio la cantina, di origine cinquecentesca e ancora intatta così com’era un tempo) per creare qualcosa di nuovo e raccontare una storia nuova.
Il risultato è un luogo a metà strada tra antica villa rurale e relais moderno; un luogo elegante e raffinato, ma mai lussuoso e pretenzioso; un luogo dove le persone sono al centro, un luogo “esclusivo” per vocazione ma “inclusivo” per scelta. Un posto dove fare turismo lento: godersi la vista del mare da una parte e di San Marino dall’altra, rigenerarsi in mezzo alla natura e concedersi qualche coccola senza pensieri.
In collaborazione con il Comune di Longiano, Villa Margherita ha il desiderio di restare sempre connessa con il territorio che la ospita e che ne esalta la bellezza. Per questo motivo, la villa e il parco (nonché l’anfiteatro naturale di prossima costruzione) saranno frequentemente teatro di eventi, iniziative, mostre temporanee – con opere provenienti, ad esempio, dalla Fondazione Tito Balestra – e attività ludico-didattiche per le scuole. L’obiettivo è quello di restare fedeli alla natura della villa, di stampo contadino e da sempre a contatto con il territorio, e anche quello di valorizzare il territorio stesso da un punto di vista turistico ed educativo.
Relais Villa Margherita: l’eleganza senza pretese
Circondata da un grande parco botanico e situata in una posizione ottima per godersi la vista di un lungo tratto di costa adriatica, Villa Margherita è soprattutto un relais, perfetto per un weekend romantico ma anche per una sosta durante un viaggio di lavoro.
L’offerta è costituita da sei camere, ognuna con la propria personalità ma tutte caratterizzate da linee e arredi sobri e raffinati. Io mi sono soffermata ad ammirare alcuni dettagli, come l’arredamento moderno, il grande armadio a specchio che nasconde la TV, il bagno gigantesco che sembra quasi una spa e, cosa non da poco, il fatto che ogni camera abbia il suo terrazzo. Ogni camera ha lampadari e punti luce dalle forme diverse, così come nomi ispirati al mondo vegetale: Timo, Aneto… e poi Zafferano, la suite con la Jacuzzi dietro al letto e un terrazzo che regala una vista eccezionale.
Gli ospiti del Relais Villa Margherita potranno godersi l’orto botanico e rigenerarsi in mezzo alla natura, fare un bagno nella piscina a sfioro con vista San Marino, godersi un’ottima cena o la colazione al “social table”, all’interno della pergola a vetrate in cui sembra quasi di essere in giardino.
Ristorante Il Sambuco: l’angolo gustoso e gourmet
E poi c’è il ristorante Il Sambuco, la proposta gourmet in un ambiente elegante ma conviviale e rilassato. Il menù del ristorante è firmato dallo chef Giuse Ricchebuono, già una Stella Michelin al suo Vescovado di Noli (SV). Qui a Longiano, a rappresentare e interpretare la filosofia della sua cucina ci sono Matteo Dimoro, Alberto Moretti e Mattia Podighe; è grazie a loro che ho avuto l’onore di provare in anteprima una proposta autunnale capace di risvegliare tutti i sensi.
Giochi di Cibo tra tacos con mazzancolle, tartare di ricciola, baccalà fritto e raviolo alla piastra; trota affumicata con crema di marroni, capasanta con cavolfiore e liquirizia; tortelli di Mora Romagnola con funghi e fonduta di pecorino di fossa, guancia di vacca romagnola con pere e saba; alla fine, un dessert che lascia senza parole: un sottobosco con cioccolato, melograno, piccole meringhe, gelato ai funghi e chiodini canditi. Un abbinamento cibo-vino attento, un servizio impeccabile, un’esplosione di sapori a volte semplice e volte originale, un’atmosfera leggera e piacevole.
Il relais Villa Margherita e il suo ristorante Il Sambuco sono i luoghi perfetti per vivere un’esperienza un po’ fuori dal comune, per farsi coccolare da atmosfere chic ma senza troppi fronzoli. Puoi prenotare direttamente sul sito di Villa Margherita, oppure ti lascio il link di Booking da dove guardare qualche altra foto e prenotare una piccola fuga.
INFO UTILI
*Guarda tutte le altre foto di Longiano e Villa Margherita nel mio album su Flickr!*
–Come arrivare: Longiano si trova in prossimità della Statale 9 via Emilia; per raggiungerlo in auto, si percorre l’Autostrada A14 Bologna-Ancona e si esce al casello di Cesena (per chi viene da nord, 14km da Longiano) o a quello di Valle del Rubicone (per chi viene da sud, 10km da Longiano). In treno, le stazioni regionali più vicine si trovano nei paesi di Gambettola e Savignano sul Rubicone, oppure si può arrivare alla stazione di Cesena.
–Dove parcheggiare: si trova facilmente posto lungo le strade vicino al Santuario, altrimenti ci sono diversi parcheggi (Piazza XI Ottobre 1944, Via Circonvallazione, Piazza Racca).
–Dove mangiare e dormire: non posso che consigliarti l’esperienza a Villa Margherita e al suo ristorante Il Sambuco!
–Informazioni turistiche: l’Ufficio Turistico di Longiano si trova in Via Porta del Girone 2, è solitamente aperto dal mercoledì alla domenica dalle 09.30 alle 12.30 (sabato e domenica anche nel pomeriggio, dalle 15.00 alle 18.00). Per maggiori informazioni puoi chiamare il numero 0547665484, oppure scrivere un’email a iat@comune.longiano.fc.it. Trovi anche tante informazioni nella sezione turistica del sito del Comune di Longiano.

Cosa ne pensi della lunga lista di cosa vedere a Longiano? Sei mai stato in questo borgo o nei dintorni? Ti piacerebbe trascorrere una notte o cenare a Villa Margherita? Raccontamelo con un commento! 🙂

What do you think?