Una città legata per sempre all’evento che l’ha sconvolta nel 2011: ecco cosa vedere a Christchurch seguendo il mio itinerario a piedi!
Christchurch è, secondo alcuni, la città più bella della Nuova Zelanda; secondo (moltissimi) altri, è assolutamente insignificante o, addirittura, parecchio brutta. Quale che sia l’opinione soggettiva della gente, c’è da dire che Christchurch è sicuramente la città neozelandese più anglosassone, anche più europea: i suoi palazzi in pietra, i grandi giardini, il fiume che scorre all’ombra degli alberi. C’è anche da dire che Christchurch è stata sottoposta a una prova durissima dalla quale non si è ancora ripresa: una prova che ha cambiato il suo volto, forse, per sempre.
In questo post vorrei raccontarti di cosa vedere a Christchurch in pochi giorni, del mio itinerario e di tutte le stranezze, le emozioni contrastanti e le speranze che ho ricavato da questa città della mia amata Nuova Zelanda.
Leggi qui anche:
I diari del mio viaggio in Nuova Zelanda (ho parlato di Christchurch nelle settimane 3 e 4)
Christchurch: dove siamo
Christchurch è la capitale della regione di Canterbury; seppur sia possibile visitare (quasi) tutto il centro di Christchurch in 1-2 giorni, si tratta della città più grande dell’Isola Sud della Nuova Zelanda (e terza del Paese), con circa 400.000 abitanti. Caratterizzata da un piano urbano a griglia, la cui rigidità è spezzata dallo scorrere dell’Avon River, Christchurch si trova nella parte centro-nord della costa orientale dell’isola, in corrispondenza di Pegasus Bay e della Banks Peninusula che si getta nell’Oceano Pacifico (anche se il centro città non affaccia sul mare).
Christchurch: com’era, com’è
Alcuni ritrovamenti fanno pensare che questa zona fosse abitata da alcune tribù di cacciatori intorno al 1250. Non si hanno altre notizie fino a circa 600 anni dopo, quando un gruppo di coloni europei si stabilì nel luogo dove oggi sorge la città, nel 1840. Dieci anni dopo arrivarono le prime navi con i “pellegrini” anglicani che si sarebbero insediati nell’area: l’intenzione era quella di progettare una nuova città da zero e costruirla alla perfezione affinché potesse servire come modello per i futuri insediamenti anglicani in altre zone del sud del Pacifico. Tra i capi di questa Canterbury Association c’era John Robert Godley, considerato il fondatore della città e colui che suggerì di chiamarla così in onore del college Christ Church di Oxford, in Inghilterra (dove lui aveva studiato).
Intorno a un tavolo, i membri dell’associazione progettarono la città da zero, con una chiesa centrale, delle piazze intorno e un unico rettangolo a comporre il centro storico; furono anche redistribuiti i campi tra le famiglie nobili, avviate le industrie (soprattutto quella della lana) e costruiti i primi edifici in un inconfondibile stile vittoriano. Nel 1856, Christchurch fu ufficializzata come città: la prima a nascere in Nuova Zelanda.
Christchurch e il terremoto
Fast forward fino ai giorni nostri. La Nuova Zelanda è purtroppo molto soggetta ai terremoti, ed è stata Christchurch a farne le spese e a subire una delle tragedie sismiche più gravi della storia moderna del Paese. Dal settembre del 2010 fino a oltre la metà del 2011, la città è stata colpita da frequenti e forti terremoti; il più forte di tutti ha colpito alle 12.51 del 22 febbraio 2011, uccidendo 185 persone e provocando danni irreversibili a edifici, case, scuole, chiese, industrie, campi e vite umane. Nonostante fosse di magnitudo “solo” 6.3, l’epicentro si trovava a 10km di distanza dal centro e a soli 5km di profondità, diventando uno dei terremoti in zone urbane più violenti mai visti al mondo. Le scosse di assestamento nei mesi successivi furono a migliaia (oltre 4.500 a superare magnitudo 3.0).
Io ci sono stata nel 2017. In quel tempo, abitavo in Nuova Zelanda già da 8 mesi: già tante volte avevo sentito dire di come Christchurch fosse rimasta una città senz’anima. Ma quando ci sono finalmente arrivata, a marzo, mai avrei potuto immaginarmi quello che mi sono ritrovata davanti: la cattedrale ancora chiusa e con il tetto quasi completamente sfondato, diversi palazzi del centro città sventrati, alcune vie distrutte, alcuni isolati completamente spazzati via, le transenne, addirittura ancora un po’ di macerie lungo i marciapiedi. Un’immagine irreale, davvero difficile da comprendere: era come se tutto fosse successo solo due settimane, invece che anni, prima. Il primo impatto è stato quasi uno shock, e mi chiedevo come fosse possibile che fosse ancora tutto così in rovina dopo oltre sei anni dall’evento tragico.
Poi ho iniziato a girare per la città, e mi sono resa conto di come, invece, gli anni fossero trascorsi anche a Christchurch, di come le persone si fossero tirate su le maniche, di come i suoi abitanti stessero cercando in tutti i modi di superare: ho visto meravigliosi esempi di street art coloratissima, centri commerciali dentro a container, case ricostruite, palazzi messi in sicurezza, decine di locali pieni di gente e di vita, centinaia di persone, giovani e non, correre nei parchi, giocare nelle piazze, andare a lavoro, salire sui mezzi pubblici, godersi la città come fosse qualsiasi altra città del mondo.
Ho capito che il mio giudizio era stato affrettato: purtroppo, al 2019, la cattedrale è ancora in fase di ricostruzione, alcuni palazzi sono ancora in macerie per problemi strutturali e lo stadio di rugby è in fase di smantellamento perché inagibile… ma si stanno costruendo nuovi palazzi e nuove strade, i locali spuntano come funghi, i monumenti e le sculture abbelliscono nuovi angoli della città e, secondo i Recovery Plan, oltre 50.000 case verranno costruite nella zona urbana ed extra-urbana nei prossimi 10 anni.
E alla fine ho capito perché Christchurch piace a qualcuno ed è bistrattata da qualcun altro: perché è una città in evoluzione continua, molto più di qualsiasi altra città che io abbia mai visto. È una città che risorge, giorno dopo giorno, e che si merita di essere visitata con attenzione e con rispetto.
Cosa vedere a Christchurch in pochi giorni
Nonostante la zona di Greater Christchurch sia piuttosto estesa, il centro città con le principali attrazioni è abbastanza contenuto, ed è consigliabile girarlo a piedi (o, al massimo, in tram). È possibile vedere il centro di Christchurch in un giorno, se si desidera farsi un’idea abbastanza delineata di come appare la città oggi; ma, se si decide di visitare i musei e il giardino botanico, o di svolgere qualche attività particolare, allora anche 2 o 3 giorni possono servire. Ovviamente si può stare anche di più ma, in un viaggio standard in giro per la Nuova Zelanda, io dedicherei a Christchurch non più di due giorni pieni.
Il mio itinerario di Christchurch a piedi
Iniziamo a capire cosa vedere a Christchurch: visto che questa città è chiamata The Garden City per la notevole presenza di verde pubblico, è proprio dal verde che vorrei far iniziare questo mio itinerario di Christchurch a piedi!
Hagley Park
Un enorme polmone verde di quasi 165 ettari, tagliato dall’Avon River e da Riccarton Avenue: Hagley Park fu costituito nel 1855 come spazio ricreativo destinato ai cittadini e, ancora oggi, mantiene la sua vocazione. Il grande parco è diviso in diverse zone (North Hagley, South Hagley, Little Hagley) e comprende anche il giardino botanico e il museo regionale.
Inizia da qui il tuo itinerario di Christchurch per rilassarti all’ombra degli alti alberi o tra i vasti campi aperti: troverai gente di tutte le età che corrono, fanno attività fisica o si prendono qualche momento di relax. Fai una passeggiata intorno al Victoria Lake, dai un’occhiata al campo da golf, quelli da tennis e all’Oval, il campo da cricket cittadino.
Mona Vale e Riccarton Bush
Se hai tempo e voglia di stare ancora un altro po’ nel verde, fai una brevissima passeggiata verso ovest e visita Mona Vale, un piccolo e delizioso parco con un giardino di rose, uno di iris, un laghetto e il Mona Vale Homestead.
Una decina di minuti più in là c’è il Riccarton Bush, un bellissimo giardino/bosco con alberi e fiori, dove si trovano due siti di interesse storico: il Deans Cottage e la Riccarton House, visitabile tramite visita guidata.
Non sono sicuramente tappe imprescindibili tra le cose da vedere a Christchurch, ma se hai un po’ di tempo in più, io in questi posti mi sono rilassata e ricaricata moltissimo. 🙂
Christchurch Botanic Gardens
Tramite Riccarton Road, attraversa tutto Hagley Park tramite Riccarton Avenue, e dedica un bel po’ di tempo a quello che, secondo me, è il vero gioiello di Christchurch: i Botanic Gardens. Io sono una grandissima amante dei giardini botanici, e questi di Christchurch sono stati tra i miei preferiti in Nuova Zelanda. Fondato nel 1863, il giardino ospita 21 ettari di diverse collazioni locali e provenienti da qualsiasi angolo del mondo; ci sono alcune attrazioni da vedere, passeggiando in maniera un po’ casuale o seguendo la mappa dettagliata da recuperare al Visitors Centre (dove si trova anche una piccola mostra permanente sulla storia della flora e del giardinaggio in Canterbury): il Central Rose Garden (con oltre 250 specie di rose), l’Herb Garden, la scenografica Peacock Fountain, la Fernery – la felce è la pianta simbolo della Nuova Zelanda, e qui ne troverai a centinaia -. Anche il complesso delle serre è molto interessante: la Garrick House ospita una collezione di cacti, la Gilpin House di orchidee e piante carnivore, la Townend House di piante da fiore e la vittoriana Cuningham House è casa di una ricca collezione di piante tropicali.
Ci sono poi diversi altri giardini tematici, installazioni artistiche, sentieri, l’Archery Lawn dove rilassarsi un po’, l’Enchanted Garden con alcune creazioni artistiche floreali, la Memorial Rotunda, il grande parco giochi per bambini… ci sarebbe davvero da trascorrere qui dentro una giornata intera, specialmente nelle belle giornate di sole!!
Canterbury Museum
I grandi musei, in Nuova Zelanda, sono sempre ricchi, interessanti e tenuti alla perfezione: il Canterbury Museum non è da meno. Nato dal nucleo della collezione personale del geologo tedesco Julius von Haast, che ne fu anche il primo direttore quando fu fondato nel 1867, il museo racconta la storia (Maori ed europea), la formazione, la natura e la cultura della regione di Canterbury, con una straordinaria collezione di manufatti di diverse epoche. Non perderti la sezione dedicata al terremoto del 2001, ma anche la collezione d’arte Maori e i tantissimi gioielli e oggetti fabbricati con la famosa giada verde neozelandese (pounamu).
Un’attrazione del Canterbury Museum che non puoi perderti è la Fred & Myrtle’s Paua Shell House. Circa cinquant’anni fa, i coniugi Fred e Myrtle Flutey iniziarono ad appendere le paua – le conchiglie tipiche neozelandesi – alle pareti della loro casa. Con il passare del tempo, la casa fu letteralmente invasa da paua, altre conchiglie e altri oggettini, in un carnevale kitsch che ha attirato diversi visitatori locali e stranieri. Fred e Myrtle accoglievano personalmente i visitatori a casa propria, raccontando loro la storia delle conchiglie e di come fossero finite nella loro casa. Oggi (dal 2008), la casa dei due coniugi è stata trasferita in blocco al museo di Christchurch, e qui la potrai visitare intatta. Un vero e proprio micro-cosmo di neozelandità, la quale non so se ti farà provare più divertimento o angoscia! 🙂

Anche l’edificio del Canterbury Museum in sé, costruito in stile gotico vittoriano, è davvero una chicca nel panorama architettonico neozelandese; proprio accanto c’è anche il Christ College, una scuola privata maschile fondata nel 1850: dalle un’occhiata, la struttura è veramente molto bella.
Arts Centre
Già dal Canterbury Museum, siamo entrati nel Cultural Precinct: la zona di Christchurch dedicata alla cultura. Se imbocchi Worcester Boulevard, una delle arterie principali della città e via che porta direttamente alla piazza centrale, incontrerai diverse attrazioni interessanti.
Il primo è il Christchurch Arts Centre te Matatiki Toi Ora, un grande complesso dedicato all’arte, la cultura e la creatività. Il complesso è composto da diversi edifici costruiti nel solito stile revival gotico che abbiamo già visto sopra e progettato, come tanti altri edifici in città, dall’architetto Benjamin Mountfort. In questi edifici storici si trova un po’ di tutto: negozi, gallerie d’arte, centri creativi, spazi pubblici, diversi locali dove mangiare e bere, una biblioteca, il centro visitatori principale della città, e poi tutta una serie di mercatini, eventi e mostre temporanee. Purtroppo il complesso ha subito ingenti danni strutturali durante il terremoto del 2011, e gli edifici stanno riaprendo a scaglioni; quando ci sono stata io diversi erano ancora chiusi, ma è comunque piacevole passeggiare tra i palazzi in questo che sembra quasi un piccolo villaggio vittoriano nel bel mezzo della città.
Christchurch Art Gallery e CoCA
Ancora nel Cultural Precinct e camminando lungo Worcester Boulevard, la prossima attrazione culturale è la Christchurch Art Gallery. Un edificio piuttosto diverso rispetto a quelli visti fino a ora: fondato nel 2003, è un palazzo antisismico costruito in vetro e acciaio, che ospita collezioni moderne e contemporanee, oltre a diverse esposizioni temporanee.
Proprio dietro alla galleria d’arte, con ingresso su Gloucester Street, si trova l’edificio del Centre for Contemporary Art (CoCA), costruito nel 1880 e primo spazio artistico della città; qui potrai trovare diverse collezioni di arte contemporanea.
Cathedral Square
Continua su Worcester Boulevard, oltrepassa l’Avon River e ti ritroverai, finalmente, nel cuore pulsante della città di Christchurch: Cathedral Square. Qui troverai la statua dedicata a Godley, il fondatore della città, e uno spazio ampio dove i cittadini si riuniscono in occasione di eventi e festival, circondati da palazzi vecchi e nuovi, da locali e da banchetti di street food.
La regina della piazza è la Christ Church Cathedral, la cattedrale anglicana costruita tra il 1864 e il 1904 nell’ormai noto stile gotico revival. Nonostante la cattedrale avesse retto il colpo di diversi terremoti nel corso della storia, a quello del 2011 è dovuta soccombere: la guglia, parte della torre e del tetto sono crollati e, oggi, l’edificio è ancora in rovina. È stato davvero un brutto colpo vederla così, dopo che avevo già visto le foto di come era, bellissima, solo pochi anni prima.
La zona di New Regent Street
Dopo questo piccolo colpo al cuore, il mio itinerario di Christchurch a piedi continua nella parte nord del centro, dove ti potrai tranquillamente perdere senza meta: passeggia lungo le vie tra Victoria Square e Cranmer Square, va’ a caccia di street art, segui il corso dell’Avon River fino all’Edmund Clock Tower e fermati all’enorme Margaret Mahy Playground se sei in giro con i bambini (ma anche io mi sono divertita parecchio!).
Fatti un giro lungo la deliziosa via chiamata New Regent Street, votata nella metà del Novecento come la strada più bella della Nuova Zelanda: i suoi coloratissimi edifici in stile missione spagnola, e il passaggio del tram storico di Christchurch, ti metteranno una certa allegria! Qui troverai un buon numero di negozi e localini dove fermarti a mangiare.
Cardboard Cathedral e 185 Empty Chairs
La passeggiata tra le cose da vedere a Christchurch continua verso la parte sud del centro: superata la grande Latimer Square, arriva l’isolato più difficile di tutta la città. Su Madras Street, infatti, si trova il luogo dove, fino a prima del 2011, sorgeva il CTV Building, l’edificio della televisione locale dove la maggior parte delle vittime del sisma ha perso la vita. Adesso, qui si trova un grande spazio vuoto, ma proprio lì davanti potrai dare un’occhiata anche alla Cardboard Cathedral, la “cattedrale” che è stata progettata nel 2013 dall’architetto giapponese Shigeru Ban – in maniera gratuita – per accogliere i fedeli fino a che la cattedrale vera e propria non sarà ristrutturata completamente. La chiesa è chiamata così perché, oltre al legno e al vetro, i suoi elementi portanti sono costituiti da tubi di carbone: l’ho trovata una scelta strana, della quale non ho ricavato nessuna informazione; ma ho pensato che fosse coerente, che parlasse di un luogo transitorio ma sicuro e accogliente.
Poco più avanti, scendendo lungo Madras Street, incontrerai 185 Empty Chairs, il memorial non ufficiale dedicato alle vittime del terremoto del 2011. Trovo che questo memoriale sia estremamente evocativo e suggestivo: nel prato, sono state sistemate 185 sedie vuote, a indicare il senso di assenza che queste persone hanno lasciato ai loro cari e alla loro città; le sedie sono dipinte di bianco e sono tutte una diversa dall’altra, una per ogni diversa personalità. È un’idea semplice che, però, mi ha toccato molto.
La zona di Colombo
Poco più giù, verso sud-ovest, il nostro itinerario con le cose da vedere a Christchurch incontra un quartiere di tutt’altra vivacità: Cashel Street, Litchfield Street, Tuam Street e Colombo Street racchiudono una manciata di isolati straricchi di colore, arte urbana e localini molto allegri.
Le macerie si trovano un po’ ovunque anche qui – la cattolica Cathedral of The Blessed Sacrament, in Barbadoes Street, mette davvero tanta tristezza perché è stata gravemente danneggiata dal terremoto -, ma è il luogo dove più ho sentito la necessità dei cittadini di lasciarsi tutto alle spalle e di lanciarsi in una vita nuova, senza paura. In questa zona puoi girellare senza meta e fermarti a mangiare qualcosa in uno dei tanti locali alla moda.
Bridge of Remembrance
Continuando a camminare verso ovest, a un certo punto si incontra di nuovo l’Avon River. Qui, tra Cashel Street e Litchfield Street, ho avuto la possibilità di farmi un giro a Re:Start, il centro commerciale costruito in due mesi subito dopo il terremoto, per dare spazio a quei negozi e produttori che avevano perso i loro locali in zona. Il centro commerciale era molto molto particolare, perché i negozi e i locali erano dentro a coloratissimi container (molto antisismici, naturalmente): anche in questo caso, si respirava forte il contrasto tra il senso di perdita e la voglia di rilanciarsi verso il futuro. Adesso il Re:Start non esiste più e qui avranno sede i nuovi locali del Famers’ Market, ma alcuni negozi sono ancora in attività sotto il nome di Container Mall on Riverside.
Proprio qui accanto si trova il Bridge of Remembrance, il ponte ad arco eretto nel 1923 per commemorare i compatrioti morti nella Prima Guerra Mondiale e, successivamente, dedicato anche alle vittime della Seconda Guerra Mondiale e delle guerre successive (Borneo, Corea, Vietnam). È una zona pedonale molto carina dove giocare a ping pong, fare un giro in bici o fermarsi a guardare la gente che passa.
Canterbury Earthquake National Memorial
La mia lista delle cose da vedere a Christchurch termina con la visita al memoriale ufficiale in commemorazione delle vittime del sisma del 2011, dei feriti e dei sopravvissuti che dovranno fare i conti con una città trasformata per sempre. Il memoriale è stato inaugurato a febbraio del 2017 ed è costituito da due parti: una riva del fiume è adibita a giardino, mentre sull’altra si trova il muro di commemorazione, con ghirlande di fiori e i nomi delle vittime.
Punting on the Avon
Siamo ormai tornati a due passi da Hagley Park, il nostro giro intorno al centro di Christchurch è concluso. Ti consiglio di percorrere quest’ultima parte passeggiando lungo le sponde dell’Avon River (cosa che, in realtà, puoi fare anche lungo tutto il centro città); intorno al fiume ci sono spazi verdi tranquilli e rilassanti e, prima di arrivare al parco, troverai la piccola costruzione in legno che si affaccia sull’acqua e nella quale potrai noleggiare una delle barchette tipiche della città: ne vedrai tante scorrere lungo il fiume e, se ti va, puoi prenderne una anche tu (con conducente) per guardare la città da un’altra prospettiva e goderti un momento romantico e sereno. Una sorta di giro in gondola in versione neozelandese!
International Antarctic Centre
Se hai più tempo – e magari dei bambini che hanno bisogno di un intrattenimento un po’ particolare -, l’International Antarctic Centre è un luogo da non perdere, anche se parecchio fuori rispetto al centro città (si trova a due passi dall’aeroporto di Christchurch, però). Christchurch è una città che è stata coinvolta più volte nell’esplorazione del continente antartico; tra husky, pinguini, teatri in 4h, tour particolari e intrattenimento interattivo, questo grande centro è il luogo dove grandi e piccoli potranno scoprire tutto su questa zona impervia del mondo.
INFO UTILI
–Hagley Park: il parco è aperto 24 ore su 24 e tutti i giorni, anche se i parcheggi in concomitanza delle entrate al parco hanno degli orari di chiusura.
–Botanic Gardens: l’ingresso è gratuito, e i giardini sono aperti ogni giorno dalle 07.00 alle 21.00. il Visitors Centre è aperto tutti i giorni (tranne a Natale) dalle 09.00 alle 17.00. È possibili visitare i giardini anche tramite tour guidati da volontari: ogni giorno alle 13.30 (partenza dai cancelli del giardino vicino al museo) a un costo di NZD10 a persona.
–Riccarton House & Bush: i tour guidati sono disponibili dal lunedì al venerdi alle 14.00 e il sabato alle 11.00 e alle 14.00 (durata di circa un’ora). L’ingresso al tour ha un costo di NZD18 (adulti) o NZD5 (dai 5 ai 18 anni di età). È presente anche un ristorante.
–Canterbury Museum: aperto tutti i giorni (tranne a Natale), dalle 09.00 alle 17.00 (fino alle 17.30 da ottobre a marzo). L’ingresso è gratuito.
–Christchurch Art Gallery: aperta tutti i giorni, dalle 10.00 alle 17.00 (il mercoledì fino alle 21.00). L’ingresso è gratuito. Il CoCA è aperto dal martedì al venerdì dalle 10.00 alle 17.00, il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 15.00.
–Punting on the Avon: è possibile effettuare il giro in barca tutti i giorni, dalle 10.00 alle 16.00 (aprile-settembre) o dalle 09.00 alle 17.00 (ottobre-marzo). Il giro ha una durata di 30 minuti e un costo di NZD30 (adulti) o NZD 15 (dai 5 ai 15 anni), con conducente e commenti inclusi.
–International Antarctic Centre: il centro è aperto tutti i giorni dalle 09.00 alle 17.30, ed è disponibile una navetta gratuita per raggiungerlo dal centro città. Il biglietto ha un costo di NZD59 (adulti) o NZD29 (dai 5 ai 15 anni di età).
–Per maggiori informazioni: ti invito a visitare il sito ufficiale del Christchurch City Council.
**Guarda tutte le altre mie foto su Chistchurch nel mio profilo Flickr**
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Sei mai stato a Christchurch? Sei d’accordo sulle cose da vedere e sul mio itinerario a piedi? Hai mai visitato città dalla storia simile? Raccontamelo con un commento! 🙂

Laura
Gennaio 15, 2019Ho visitato Christchurch durante il mio viaggio in Nuova Zelanda nel 2007 e la ricordo come una cittadina bellissima e piena di vita. Era quasi il termine del nostro on-the-road, da qui abbiamo preso un volo interno per Auckland e poi siamo rientrati in Italia. Christuchurch e’ stata quindi la citta’ che mi ha permesso di salutare la Nuova Zelanda e dopo il terremoto, quasi per preservarne il ricordo, non ho piu’ guardato le foto della citta’ fino ad oggi. E’ stata una bella emozione! Il tuo itinerario e’ dettagliato e perfetto. Di Christchurch ricordo anche un negozio da urlo: untouchedworld che vende vestiti di filati pregiati locali. Ho ancora un cardigan in seta e cachemire comprato li’ e quando ho nostalgia della Nuova Zelanda lo indosso sempre volentieri.
Agnese - I'll B right back
Gennaio 15, 2019Che bel ricordo che hai di Christchurch, Laura! Credo che l’ultimo luogo che si vede di una Paese sia sempre nel nostro cuore, sopratutto se dopo subisce un destino così duro e ingiusto. Sono contenta di avertela fatta ricordare, anche se in un modo un po’ diverso da come l’avevi vista tu! 🙂
Quel negozio non l’ho visto, ma sembra decisamente mooolto interessante! 😀
Grazia
Gennaio 15, 2019Pensare a come da un giorno all’altro, un’intera città possa subire situazioni del genere, mette sempre molta tristezza. Mi fa piacere sapere che seppur lentamente, la città si sta rialzando! Ho sempre pensato alla Nuova Zelanda come un Paese molto verde e questa città non è da meno Il memoriale delle 185 vittime, poi, mi ha lasciato a bocca aperta. Grazie per questo suggerimento! Non è proprio dietro l’angolo ma mi è venuta una gran voglia di visitarla ❤️
Agnese - I'll B right back
Gennaio 15, 2019Eh no, purtroppo non è decisamente dietro l’angolo! Ma chissà, magari un giorno riuscirai ad andare. Io te lo auguro perché la Nuova Zelanda è bella e interessante sotto diversi aspetti! Christchurch mi è piaciuta proprio per questa sua reazione positiva e gioiosa di fronte alla tragedia. È da prendere come esempio!
Lucy the Wombat
Gennaio 15, 2019Mio marito è stato recentemente a Christchurch ed è tornato con delle foto assurde. Proprio come dici tu, il terremoto ha fatto un disastro. Mi hanno colpito molto quelle sedie bianche così forti come simbolo, spero di andare a vederle con i miei occhi prima o poi. Complimenti per il post e per le foto, bellissime!
Agnese - I'll B right back
Gennaio 15, 2019Ti ringrazio tanto! Sono contenta che ti sia piaciuto. 🙂 Capisco lo shock nel vedere questa città, anche solo dalle fotografie deve sembrare tutto molto surreale! Spero che tu riesca ad andarci prima o poi, e che a quel punto sia ancora meglio di com’è adesso!
Silvia
Gennaio 15, 2019Non avevo mai sentito nominare questo paese. Che emozione dev’essere vedere quelle sedie ed il memoriale per il terremoto. Mi piacerebbe molto visitarla comunque, mi sembra molto carina !
Agnese - I'll B right back
Gennaio 15, 2019Ah sì, la Nuova Zelanda ha un sacco di città e località di cui nessuno (compresa io, prima di andarci) aveva mai sentito parlare! Ma è bello scoprire questi luoghi così lontani da noi. 🙂
Certi memoriali non li vorremmo mai vedere, ma ci danno la misura di quanto sia grande e sentito il senso di solidarietà in quella zona di mondo!
Maria
Gennaio 15, 2019Non conosco questa città ma tu l’hai descritta benissimo. Dovessi fare un paragone con un’altra città simile mi viene in mente L’Aquila. Sicuramente ci sarà un contrasto evidente tra il vecchio e il nuovo, ciò non toglie che la vita, come tu stessa hai detto, continua. Non ricordo nemmeno di aver sentito parlare di questo terremoto.
Agnese - I'll B right back
Gennaio 15, 2019Sai che neanche io ne avevo mai sentito parlare? È successo solo 8 anni fa, me lo sarei ricordata, e invece niente. Certo che di quella zona di mondo non veniamo a sapere un sacco di cose, e la stessa cosa accade a loro! A volte è davvero come essere in due mondi separati.
La vita deve continuare sempre, per forza! È bello e giusto così. 🙂
Anna
Gennaio 16, 2019Mi ispira un sacco questa città, c’è davvero tanto da scoprire. Seguirei sicuramente il tuo itinerario!
Agnese - I'll B right back
Gennaio 16, 2019Ti ringrazio Anna! A me questa città ha sorpreso molto, dopo aver sentito per tanto tempo di quanto fosse brutta!