Un borgo delizioso, panoramico, fatto di case colorate e spensieratezza: ecco cosa vedere a Castelsardo, la perla della Sardegna settentrionale.

Se penso a Castelsardo, la prima immagine che mi viene in mente è quella foto che ho scattato un po’ di anni fa: le file parallele della ringhiera che si perdono tra il verde del prato sul promontorio e il blu intenso del mare; quel blu tipico del mare sardo, per la precisione. Ho pensato di raccontarti cosa vedere a Castelsardo perché, se hai in mente di farti una bella vacanza nella Sardegna del Nord, questa per me è una di quelle mete da non perdere per nessun motivo al mondo.
Annoverato nella lista dei Borghi più belli d’Italia, Castelsardo è un borgo piccolo, raccolto, autentico, dall’aria vacanziera e salmastra, con i cestini di vimini appoggiati sulle scale di pietra, i fiori sui balconi, i tavolini dei ristoranti lungo i vicoli. Un borgo di quelli dove perdersi non mette altro che allegria e spensieratezza, dove persino i negozi di souvenir sembrano genuini, dove lo sguardo si perde davvero all’orizzonte. Ma ci sono anche diverse interessanti cose da vedere a Castelsardo… te ne parlo qui! 🙂
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Castelsardo: com’era, com’è
La storia del borgo di Castelsardo è inevitabilmente legata alla sua posizione, bellissima ma soprattutto strategica. Sono stati ritrovati reperti risalenti all’età nuragica ed è sicuro che anche gli antichi romani costruirono qui delle abitazioni; ma il centro storico più o meno come lo conosciamo oggi risale al 1102, quando fu fondato dalla famiglia genovese dei Doria che al tempo regnava in questi luoghi (nella parte centrale della costa nord sarda se ne hanno diverse testimonianze). A quel tempo, com’è giusto che sia, il borgo si chiama Castel Genovese; i Doria se ne servirono per molto tempo come approdo naturale e come fortezza a difesa delle rotte commerciali che collegavano l’isola a Genova.
Poi la Sardegna passo in mano spagnola: con la conquista degli Aragonesi, nel 1448 il borgo cambiò il suo nome in – indovina? – Castel Aragonese. Finalmente Castelsardo ottenne il nome attuale alla metà del 1700 con l’avvento dei Savoia e del Re di Piemonte-Sardegna Carlo Emanuele III.
In provincia di Sassari e nel territorio storico dell’Anglona, oggi Castelsardo è un incantevole borgo sulla Costa Paradiso, costruito su un promontorio di trachite che si affaccia sul mare del Golfo dell’Asinara, sviluppandosi verso l’alto fino agli oltre 100 metri slm. Dominato dal castello sul punto più alto, il borgo è un piacevole intreccio di storia, tradizioni e apertura al turismo, ma un turismo lento e consapevole (seppur onnipresente). Ci sono stata un po’ di volte nel corso degli anni, e ho constatato quanto non sia raro trovare signore intente a realizzare i tipici cestini sull’uscio di casa, pescatori seduti su una seggiolina di legno in mezzo al vicolo a sbrogliare le reti e a costruire le nasse, gatti solitari che si nascondono allo sguardo tra le case strette e alte color pastello. È la Sardegna autentica, e splendida.
Cosa vedere a Castelsardo
Castelsardo è uno dei quei borghi per cui occorre fare un po’ di fatica, ma che ripaga con scorci unici e viste mozzafiato (ok, avrai già il fiato mozzato per le salite… ma questa è un’altra storia). Si gira ovviamente a piedi, e non servono itinerari particolarmente serrati: il centro storico alto è piccolo, e tutto si trova facilmente. Ecco cosa vedere a Castelsardo, secondo me!
Castello dei Doria
Castelsardo sarebbe davvero molto diverso senza il profilo della fortezza che si erge nel punto più alto del borgo, solida e imponente. È bello da guardare da tutti i punti di vista, ma è ancora più bello goderselo: camminare sul vecchio camminamento medievale che circonda tutto il borgo come un abbraccio, e più in particolare sui Bastioni di Manganella (dove si trova la bella area verde dei Giardini del Castello), è un ottimo modo per godersi l’aria di mare e delle viste davvero magnifiche sulla costa e sul mare aperto.
Il castello è stato per secoli sede delle guarnigioni militari e, in anni recenti, della Caserma dei Carabinieri.
Museo dell’Intreccio Mediterraneo (MIM)
L’arte della cestineria è tipica della Sardegna e di diverse altre zone del Mediterraneo; l’antica tradizione prevede l’intreccio di fibre e foglie vegetali per la creazione di tantissimi oggetti diversi e di uso quotidiano; non solo li paneri, i tipici cestini di tutte le forme che troverai a centinaia anche nei negozi di souvenir e in giro per il borgo, ma anche setacci, canestri, corbule, e persino su fassoi, le tipiche imbarcazioni di canna che venivano utilizzate per la pesca lacustre. Il museo si trova proprio all’interno del castello, così si fanno due cose insieme: si scopre di più di questa tradizione antichissima e manuale e, nel frattempo, ci si rende conto degli spazi e della storia del castello, simbolo del borgo.
Concattedrale di Sant’Antonio Abate
Hai mai sentito parlare del Maestro di Castelsardo? Potrebbe coincidere con Giacchino Cavaro, un pittore cagliaritano attivo tra il XV e il XVI secolo. Ecco, di questo misterioso pittore troverai un bellissimo dipinto della Madonna in Trono sull’altare maggiore della Chiesa di Sant’Antonio Abate, ai primi posti nell’elenco di cosa vedere a Castelsardo. Risalente all’inizio del 1500 e costruita in uno stile che è un misto tra gotico catalano e classicismo rinascimentale, questo luogo di culto è da visitare anche per altri motivi; il primo di essi è sicuramente la cupola del campanile, completamente ricoperta di maioliche colorate del XVII secolo che brillano al sole. Ci sono poi anche l’organo settecentesco e il Museo Diocesano/Museo Maestro di Castelsardo, sviluppato all’interno della cripta sotterranea, dove verrai accompagnato in una breve visita tra scheletri, aneddoti e il Tesoro della Cattedrale. Il motivo più suggestivo è la sua posizione: la Concattedrale si trova sul promontorio che si getta in mare aperto, e la vista da quassù è un vero spettacolo!
Chiesa di Santa Maria delle Grazie
Una chiesa medievale un po’ particolare, perché manca di una vera e propria facciata: si entra da un ingresso laterale che dà sulla piccola Piazza della Misericordia. Anche l’interno è inusuale: un’unica navata costruita in pietra e trachite, con tanti dettagli appartenenti a diversi stili, dal gotico al rinascimentale. Dai almeno un’occhiata al Cristo che si trova nella nicchia alla parete opposta all’ingresso; in legno di ginepro con cui fu realizzato agli inizi del XIII secolo è diventato sempre più scuro nel tempo, trasformando questo Cristo Nero (Lu Cristu Nieddu) in un oggetto di grande venerazione; così tanta che venne sempre più spesso portato in processione nelle occasioni più pericolose per il borgo, dalle carestie alle pestilenze, fino alle invasioni. Ad esempio, al Cristu Nieddhu i castellanesi attribuiscono la salvezza del loro borgo dall’invasione francese del 1527!
Annesso alla chiesa è l’ex Convento Benedettino di San Martino, dove i monaci rimasero per oltre 400 anni fino a metà del XIX.
Una passeggiata senza meta e i palazzi storici
Cosa vedere a Castelsardo… se non i suoi carrugi? Come ogni borgo pittoresco che si rispetti, Castelsardo è fatto di stradine e scalette ripide che non aspettano altro che passeggiatori senza meta! Non più cosa vedere a Castelsardo, quindi, ma come: perdendosi e godendosi ogni singolo dettaglio, sicuramente. A ogni angolo si apre un vicolo nuovo pieno di piante e fiori, o di case strette, o di panorami.
Camminare in qua e là è sicuramente un ottimo modo per scoprire anche l’architettura civile e i bei palazzi storici di Castelsardo, come il Palazzo Loggia (sede del Municipio), il Palazzo dei Doria e il Palazzo di Eleonora di Arborea. Al Palazzo Episcopale, infine, si tengono diverse mostre temporanee, oltre a quella permanente dedicata a Magia, Stregoneria e Santa Inquisizione. Tra le piccole attrazioni religiose, non perderti la Chiesetta Purgatorio; conosciuta dagli abitanti come “Ossaia”, qui un tempo si svolgevano i riti funebri e venivano conservati i resti dei defunti.
Piazza del Novecentenario e la parte bassa
Anche se la parte alta del borgo è sicuramente la più suggestiva, vale la pena fare una breve passeggiata anche nella parte bassa; qui, il principale luogo d’incontro è la Piazza del Novecentenario, che dà direttamente sul mare. Nei dintorni, tanti locali, negozi di souvenir e botteghe di artigianato.
Porto Frigianu e dintorni
Un’altra passeggiata carina è quella da fare lungo il Porto Frigianu, il porto turistico che si trova nella parte occidentale di Castelsardo. Essendo lontana dal centro storico, questa zona vede pochi turisti ed è tranquilla per una camminata tra le barche attraccate ai moli.
Fermati anche alla spiaggetta della Torre di Frigianu, una torre di 13 metri costruita come avamposto difensivo durante la dominazione spagnola; da lì, la vista sulle casette e sul castello del borgo è davvero una delle più belle che ci sia.
Cosa fare a Castelsardo: alcuni eventi da non perdere
A parte le feste tradizionali in occasione di Natale, Capodanno e Pasqua (tra i riti della Settimana Santa il più importante è quello di Lunissanti, cioè il Lunedì Santo), è nei mesi estivi che Castelsardo si anima… come prevedibile. Ti segnalo la Festa di San Giovanni che si tiene a giugno e la Processione a Mare della Madonna dei Pescatori nel giorno di Ferragosto, oltre a tutta una serie di concerti, feste tradizionali ed eventi di carattere culturale. Qualche anno fa ho trascorso una serata a Castelsardo in occasione di Castelsardo DiVino, la manifestazione a tema vino che si tiene ogni anno nella seconda metà di luglio (le date del 2019 non sono ancora state comunicate). È la classica festa dove si paga un acconto di pochi euro per avere un bicchiere da appendere al collo e una serie di mini voucher da usare nei vari stand, così da provare diversi vini del territorio. È stato molto divertente!
Cosa vedere nei dintorni di Castelsardo: archeologia e
natura
Castelsardo si meriterebbe una giornata intera di relax e godimento (di sera, poi, il borgo diventa super caratteristico e romantico) ma, se hai voglia di farti un giro nei dintorni, ecco qualche attrazione interessante!
Roccia dell’elefante
Ormai famosissima e fotografata da tantissimi turisti ogni giorno, si tratta di una roccia erosa dagli agenti atmosferici fino a assumere le sembianze di un elefante, appunto. Fu lo studioso Edoardo Benetti, nel 1914, a chiamare la roccia in questo modo per la prima volta; fino ad allora, gli abitanti del posto la conoscevano come sa pedra pertunta (la pietra piena di buchi). In effetti è proprio così! 🙂
Pare, però, che la roccia rivesta anche una certa importanza dal punto di vista archeologico: al suo interno, infatti, sono state trovate due domus de janas risalenti all’era prenuragica; oltre a fotografare la roccia, quindi, dai un’occhiata anche dentro!
Ipogeo di Scala Coperta, Nuraghe Paddaggiu e le altre mete archeologiche
Restando in tema archeologico, non troppo lontano da Castelsardo (in località L’Eni) si trova quello che è forse il più suggestivo dei nuraghi della zona: il Nuraghe Paddaggiu (o Paddaju), con una torre principale quasi perfettamente conservata. In località Pedra Sciolta, invece, potrai visitare l’Ipogeo di Scala Coperta, una particolare domus de janas a forma di croce risalente all’era preistorica.
Nei dintorni di Castelsardo, sono da vedere anche le mura megalitiche prenuragiche di Monte Ossoni. Di nuraghi, poi, ce ne sono davvero moltissimi in zona: li Colti, Monti la Rodda, Tovaru, Calcinaggiu, Franzesu, Fugoi e molti altri.
Basilica di Nostra Signora di Tergu
Una deviazione che vale la pena è sicuramente quella per Tergu, un minuscolo paese a circa 8km da Castelsardo. Ai margini del paese, in campagna, si trova la Chiesa di Nostra Signora, costruita nel XII secolo da maestri probabilmente pisani e lombardi. A fronte di un interno molto semplice con una copertura a capriate, la facciata è davvero particolare, con decorazioni in calcare, archi a tutto sesto e un rosone.
Le spiagge di Castelsardo e dintorni
Non troppo lontano dal porto si trovano le piccole spiaggie della Marina di Castelsardo, spesso affollate ma perlomeno vicinissime al borgo. In pochissimi minuti di macchina si raggiunge invece la più famosa Lu Bagnu, una lunga striscia di sabbia beige con tanti scogli piatti perfetti per sdraiarsi al sole. In particolare, la Spiaggia della Madonnina (un tratto di Lu Bagno) è anche attrezzata e con tanti servizi nelle vicinanze.
Altre spiagge bellissime che ti segnalo nei dintorni di Castelsardo sono Cala Ostina (un po’ faticosa da raggiungere ma stupenda), Punta La Capra (per gli amanti di vela e windusurf), Punta Li Paddimi (un mix di sabbia e scogli perfetto per snorkeling e pesca subacquea), Cala La Vignaccia, Punta Tramontana, Cantareddi e Pedraladda.
Perché visitare Castelsardo, secondo me
Durante il tuo prossimo viaggio in Sardegna del Nord, ti consiglio di visitare Castelsardo perché questo borgo è bello da dentro e da fuori. Nel senso che te ne innamorerai già solo appena lo vedrai da lontano quando, subito dietro a una curva della strada panoramica, te lo ritroverai là davanti, quasi tutto circondato dal mare e punteggiato da piccole case colorate. E poi, te ne innamorerai una volta che l’avrai raggiunto e che ti avrà abbracciato ben bene, in giro tra i suoi vicoli e le sue scale ripide.
Ti piaceranno non solo i suoi dettagli e le sue piazzette, vera essenza dell’anima sarda anche quando invase dai turisti, ma anche ciò che si può vedere da Castelsardo: dai suoi punti panoramici e grazie alla sua posizione sul mare in mezzo a una costa frastagliata e irregolare, le viste sulla costa stessa e poi laggiù lontano, fino alla Corsica nelle giornate più terse, sarà davvero in grado di rimetterti in pace col mondo!
INFO UTILI
**Guarda tutte le mie foto di Castelsardo sull’album di Flickr!**
–Castello e Museo dell’Intreccio Mediterraneo: gli spazi sono aperti tutti i giorni dell’anno, in diversi orari in base alla stagione (in inverno dalle 10.30 alle 16.30; nel periodo pasquale e a ottobre-novembre dalle 09.00 alle 19.00; maggio/giugno/settembre fino alle 21.00, luglio fino alle 24.00, agosto fino all’01.00). L’ingresso ha un costo di 3/2€ intero/ridotto. Più info sul sito ufficiale.
–Museo Diocesano: da ottobre ad aprile, il museo è aperto su prenotazione o per eventi particolari. Maggio: 10.00-13.00 e 15.30-19.30 (tranne il mercoledì); giugno/luglio/agosto: 10.00-14.00 e 15.00-21.00; settembre: 10:00-13.30 e 15:00-20:00. Più info sul sito ufficiale.
–Roccia dell’elefante: si trova in località Multeddu, intorno al chilometro 4 della SS134, che collega Castelsardo a Sedini. Si parcheggia direttamente a bordo strada per cui, specialmente se c’è tanta gente, sarebbe meglio non sostare per troppo tempo.
–Dove parcheggiare a Castelsardo: non è per niente semplice trovare parcheggi a Castelsardo, specialmente in estate e nelle giornate più affollate. Nella zona est, puoi dare un’occhiata ai parcheggi lungo Via Sedini (più o meno all’altezza del cimitero) oppure nelle vie intorno a Piazza del Novecenteario; a est, sul Lungomare Anglona vicino alla spiaggia La Marina o nei dintorni del porto. Inutile dirti che i parcheggi sono praticamente tutti a pagamento, almeno nei giorni feriali (anche nel weekend e nei festivi in estate, da giugno a settembre). Altrettanto scontato è che, trattandosi di un borgo arroccato e fatto di vicoli e scale, la parte alta sia chiusa al traffico: sarà necessario cercare parcheggio nella parte bassa/media e poi salire a piedi.
–Dove mangiare a Castelsardo: ma soprattutto, cosa? Sicuramente non lasciarti sfuggire il pesce che, da queste parti, è sempre freschissimo e saporito. Qualsiasi primo o secondo piatto a base di pesce andrà bene, ma ti consiglio di assaggiare la zuppa di pesce alla castellanese (un mix di pesci con un sugo di pomodoro e peperoncino) e l’aragosta alla castellanese; è un piatto tipico di Castelsardo in cui il prezioso crostaceo viene bollito e servito con un sugo di pomodoro, cipolla, aglio, peperoncino, prezzemolo, limone e uova di aragosta. Uno dei miei ristoranti preferiti di tutta la Sardegna del nord si trova proprio a Castelsardo, nella parte bassa del borgo; si chiama Il Cormorano, ha prezzi non troppo modici ma piatti che valgono assolutamente la pena! Nel centro storico ho invece apprezzato Il Castello, che ha anche una bella terrazzina all’aperto da cui godersi la vista sui vicoli del borgo.
–Dove dormire vicino a Castelsardo: non posso fare altro che consigliarti la casa di proprietà della mia famiglia! Si trova a 20km e 20 minuti di auto a est di Castelsardo, nel comune di Badesi. La mini villetta può ospitare fino a 6/7 persone e si trova nel complesso turistico di Baia delle Mimose, con un villaggio turistico dotato di tantissimi confort a due passi e una spiaggia chilometrica e bellissima (quella di Li Junchi) a letteralmente 5 minuti a piedi; si vede il mare dal terrazzo! Contattami per più info, oppure cerca “Casa The Nest Badesi” su Booking.
–Maggiori informazioni: visita il sito ufficiale del turismo a Castelsardo.

Sei d’accordo con me su cosa vedere a Castelsardo? Sei mai stato in questo stupendo borgo della Sardegna del nord? Raccontamelo con un commento! 🙂

Federica
Maggio 13, 2019Ci sono stata con i miei credo quando facevamo le medie!!
Io e mia sorella abbiamo ovviamente la foto con l’elefante!
Agnese - I'll B right back
Maggio 14, 2019Eheh, la foto con l’elefante è d’obbligo!! 🙂 Se ti capita di tornarci anche da adulta, sono sicura che ti piacerebbe molto 🙂
Turris Travel
Giugno 8, 2021Castelsardo è una meta obbligata per il turista. Il fascino di questo luogo inizia già dalle curve che portano al paese passando dalla strada di Lu Bagnu. Dal porto turistico si sale al castello sulla collina passando per un arcobaleno di colori disegnato dalle case. I vicoli ispirano passeggiate curiose alla scoperta della storia di questo luogo. Infine i negozi di Souvenir lasciano un ricordo di un’esperienza indimenticabile. Da non perdere.
Agnese - I'll B right back
Luglio 13, 2021Sono proprio d’accordo con te, Castelsardo è proprio un incanto per tutti i motivi che hai elencato. 🙂