Sapori freschi, semplici, un po’ esotici: qui ti racconto cosa mangiare alle Isole Fiji, quali sono i piatti, i prodotti e le bevande del Paese, e ti parlo di qualche tradizione legata alla mitica Kava!
Le Isole Fiji sono un Paese talmente esotico e lontano dalle nostre abitudini e latitudini che, scommetto, in pochi sanno cosa si mangi da quelle parti. Io, prima di partire, non lo sapevo proprio, anche se magari potevo avere un’idea un po’ generale. Con questo post vorrei parlarti di cosa mangiare alle Isole Fiji, ma non solo: dove trovare i prodotti, quali sono i piatti da assaggiare, che cos’è la Kava e che importanza ha nella cultura figiana… e molto altro! Ti chiedo solo un po’ di clemenza: ho fatto pochissime foto mie ai piatti che ho assaggiato, e quindi troverai qualche foto presa dal web.
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La cucina tipica delle Fiji: un tripudio di colori e freschezza
Il popolo figiano è uno dei più in salute e allegro del mondo, nonostante la scarsa ricchezza e i problemi legati alle condizioni climatiche avverse nella stagione delle piogge (e dei tornado). Sarà mica per il cibo che consumano ogni giorno? Dopo 10 giorni di permanenza alle Fiji, la parola che assocerei al suo cibo è una sola: freschezza. Nei sapori, nei colori, nelle combinazioni: frutta appena colta, pesce del giorno, latte di cocco, verdura coloratissima. Ecco, cosa mangiare alle Isole Fiji è presto detto! D’altronde non poteva essere altrimenti, in un Paese completamente circondato dal mare, caratterizzato da un clima tropicale e ricoperto da colline e campi dove i prodotti crescono sani e naturali.
Allo stesso tempo, devo ammettere che alcuni piatti sono anche molto, molto nutrienti. Il latte di cocco, di per sé, è piuttosto corposo, e certi piatti a base di carne o pesce, spesso fritto, possono riempire più del previsto.

La cucina tradizionale figiana è composta da patate dolci, taro, banane, cocco e latte di cocco, riso, cassava, pesce e verdure specialmente in foglia come ingredienti primari. Tra la frutta che cresce sull’isola, si trovano papaia soprattutto, poi banana, ananas, mango e cocco, ma anche agrumi, guava, avocado, frutto della passione e frutto dell’albero del pane. Tra gli ortaggi, si trovano insalata, cetrioli, carote, zucca, fagiolini, cavolo cinese, pomodori, ocra, zucchine, melanzane. Da non dimenticare, poi, l’ingente produzione di canna da zucchero nelle Isole Fiji.

La cucina tradizionale tra le Fiji e l’India
Gli indiani iniziarono a migrare verso le le Fiji intorno al 1870, e portarono con sé anche un mondo intero di ingredienti tradizionali della loro madrepatria. Col passare del tempo le due culture si sono inevitabilmente fuse: esistono naturalmente delle distinzioni culturali, ma la cucina “indo-figiana” è più che mai presente, anche perché ormai quella indiana rappresenta quasi la metà dell’intera popolazione figiana. Alle Fiji, quindi, troverai tantissimi ristoranti indiani, soprattutto nelle grandi città, dove gustare i colorati piatti tipici a base di curry e altre spezie come curcuma o cumino, oppure fagioli neri, cassava, capra e pesce. Una possibilità che sarà difficile trovare in altre zone del Pacifico! Buttati, quindi, quanto ti capiterà di mangiano indiano alle Fiji.


Tra mercanti, supermercati, ristoranti e snack
Su Viti Levu, l’isola principale delle Fiji, l’offerta è davvero vasta e sarà facilissimo trovare di tutto, dai mercati ai ristoranti di lusso. I mercati, in particolare, sono il luogo migliore per farsi un’idea della grande varietà di prodotti freschi che queste isole offrono e, magari, per assaggiare un frutto o un ortaggio che non si era mai visto prima! Ogni città ha un mercato locale che vende verdura e frutta, ma anche degli spuntini fatti al momento. Le bancarelle sono spartane ma coloratissime, con una grande varietà e la merce esposta in modo impeccabile.

Per quanto riguarda i supermercati (a volte non proprio super), ne troverai nelle città. Io adoro entrare nei supermercati in generale, ma alle Isole Fiji è stato particolarmente divertente scovare cose mai viste e vedere quali delle marche internazionali fossero giunte fino a qui. Potrai trovare anche dei minuscoli minimarket dove dovrai chiedere al commesso di passarti i prodotti, oppure, specialmente a Suva, centri commerciali classici con bar e punti ristoro. C’è sempre qualcosa di interessante da provare 🙂


Una cosa che ho dovuto assolutamente comprare, in un minimarket, sono gli snack! Ne ho provati diversi, ma ho adorato questi piselli arrostiti e speziati in sacchetto, saporitissimi da mangiare passeggiando come fossero patatine. Ne sono quasi diventata dipendente 🙂

I ristoranti sono davvero di tutti i tipi, e non ti sarà facile trovare quelli che servono pesce fresco, magari con vista mare, oppure quelli indiani che servono cucina speziata o saporita. Non ne ho provati molti, ma ne ho uno da consigliarti a occhi chiusi: è il ristorante dell’hotel Bedarra Beach Inn situato a Korotogo, sulla Coral Coast (la costa meridionale di Viti Levu). Una terrazza fresca, musica locale suonata dal vivo da tre figiani simpaticissimi, delle gentilissime cameriere con i vestiti tipici, una gran varietà di pesce fresco, piatti buonissimi e spesa contenuta. Io mi sento proprio di consigliartelo 🙂

Alcuni piatti e prodotti tipici delle Fiji
Ecco qui una piccola rassegna di cosa mangiare alle Isole Fiji per assaporare i gusti e i sapori più tradizionali e tipici di questo angolo di mondo.
-Kokoda
È probabilmente il piatto tipico più conosciuto delle Fiji, ed è una delle cose più fresche e appetitose che si possano trovare da queste parti. Si tratta di una zuppetta in stile ceviche, a base di pesce (generalmente tonno o il pesce del luogo chiamato mahi mahi) lasciato “cuocere” in una marinatura di succo di lime o limone, con aggiunta di peperoncino, sale, latte di cocco, frutta e verdura (io l’ho provato con pomodori, peperoni, cipolle e ananas tagliati a cubettini, ma esistono diverse versioni). Pare che i figiani amino una Kokoda piuttosto piccante, mentre i turisti ne possono richiedere una meno forte. Vengono tradizionalmente servite in grosse conchiglie o nelle noci di cocco.


-Lovo
Non ho avuto la possibilità di assistere alla preparazione del Lovo, né di assaggiarlo, purtroppo. Simile all’Hangi neozelandese, si tratta di a feast cooked in the earth: un piatto a base di pesce oppure carne (agnello o maiale) più verdure, il tutto cotto sotto terra per parecchie ore in una buca rivestita da legno e pietre e ricoperta da terra, bucce di noci e di cocco. La carne e le verdure vengono poi servite avvolte da foglie di banano. Immagino sia simile all’Hangi anche nel gusto: morbido ma affumicato e “terroso”.
-Taro
Il taro (o dalo) è un prodotto di base alle Fiji, un po’ come le patate da noi, usato in una grande varietà di piatti e preparazioni. Si tratta di un tubero duro con una sfumatura violacea. Può essere bollito e schiacciato, usato per fare un curry, fritto in stile patatine da aperitivo, oppure cotto al vapore per un contorno un po’ più leggero. A quanto so, anche le foglie di taro vengono usate, per fare delle frittelle oppure un curry con latte di cocco. Il Taro, in ogni caso, è un prodotto talmente iconico per le Fiji, che il suo popolo gli ha persino dedicato una festa! Il Taro Day, che si celebra il giorno della prima luna piena di maggio. Esistono 125 varietà di taro coltivate alle Fiji.

-Cassava
La cassava è conosciuta anche come tapioca e si trova in molte cucine del mondo; qui la radice viene solitamente bollita e servita come accompagnamento a carne o pesce, ma può anche essere grattugiata, messa a mollo e utilizzata per la produzione di torte. È una radice molto versatile e nutriente, utilizzata tantissimo alle Fiji.
-Duruka, Nama, Ota
Solo alcuni esempi di alimenti che vengono solitamente usati come contorni o guarnizioni. Il daruka è conosciuto anche come asparago delle Fiji, può essere verde o rosso e viene solitamente usato per fare un curry con latte di cocco. Il nama è un’alga fatta a forma di mini grappolini: fa un pochino effetto a vederla J Si mangia in insalata o cotta con (indovina?) latte di cocco, limone, peperoncino e sale. L’ota, invece, è una sorte di felce giovane. Ho assaggiato i germogli di ota, che si mangiano cotti come contorno, un po’ come se fossero degli spinaci o delle biete. Stranissimo sentire i peletti dei gambi sulla lingua, ma il sapore era super!

-Pesce fresco
Le Isole Fiji sono il paradiso per chi ama il pesce: tonno, aragosta, granchio, cozze, tartaruga, ricci di mare, cetrioli di mare, snapper, polpo, gamberi e tantissime altre varietà. I pesci del luogo hanno nomi esotici, come mahi mahi e pakapaka. Il pesce viene servito in tanti modi: fritto, in zuppe, al vapore, marinato, con aggiunta di zenzero, curry e altre spezie. Viene accompagnato da verdure, riso, roti (il tipico pane indiano tipo tortilla) o taro.
-Carne
Anche la carne è molto buona alle Fiji: ci sono diversi allevamenti che includono manzo, maiale, capra, agnello e pollame. Alcuni piatti tipici sono il Kolokasi (uno stufato di pollo e taro con cipolle, sedano, pomodoro e limone) il pollo al curry o con il latte di cocco, il curry di maiale con ananas o il Pulusami (foglie di taro, manzo, crema di cocco e cipolle).
La Kava: più che una bevanda, uno stile di vita
Cosa mangiare alle Isole Fiji… ma soprattutto, cosa bere? La Kava è la bevanda nazionale del Paese e il suo ruolo è importantissimo sia nelle cerimonie più solenni che nella vita quotidiana degli autoctoni. Si tratta di una bevanda cerimoniale, infatti, ma in realtà ho visto tantissimi figiani berla in modo molto casual, la sera alla fine della giornata lavorativa, in compagnia degli amici e magari giocando a carte. Devo ammettere che il suo sapore è abbastanza cattivo: non ho sentito nessun non-figiano dire che fosse buona! Ma, se ti capita l’occasione, è davvero una cosa da non perdere perché è forse uno dei principali simboli della cultura di questo Paese.
Ma di cosa si tratta?
La Kava, o kava-kava, è una bevanda ottenuta dalle radici della pianta omonima. Le radici vengono ben lavate, grattugiate o polverizzate, e la polpa ottenuta viene messa dentro a un canovaccio pulito insieme a dell’acqua. Si fa roteare il canovaccio e poi si strizza bene bene all’interno di una ciotola particolare, con quattro gambe e tipica delle cerimonie con la Kava: ogni famiglia ne ha almeno una a casa.

Qual è la particolarità della Kava? A parte il suo gusto estremamente terroso (d’altronde, si parla di un infuso di radice!), la Kava ha proprietà sedative e anestetiche: anche se solo impercettibilmente, sentirai di avere le labbra e la lingua anestetizzate già dopo il primo sorso. È quindi una bevanda estremamente rilassante, senza però brutti effetti sulla lucidità mentale. In alcuni Paesi del mondo (come in Italia), i prodotti a base di Kava sono banditi perché possono provocare gravi danni al fegato; ma provarla una o due volte durante il tuo viaggio alle Fiji non ti causerà niente di male e, anzi, sarà un’esperienza indimenticabile!
Bere la Kava: etichetta e impressioni
Come dicevo, la Kava è un vero e proprio stile di vita, una bevanda cerimoniale che richiede una certa etichetta. Innanzitutto, è davvero scortese rifiutare la Kava, quindi, se vieni invitato da qualcuno a berla, diciamo che le buone maniere richiedono che tu ne beva anche solo un sorso. La Kava viene prodotta strizzando il canovaccio nelle ciotole con una cerimonia particolare che comprende delle frasi nella lingua locale e il battito delle mani, poi la bevanda viene distribuita in ciotoline o noci di cocco tagliate a metà. Tutti devono rimanere seduti durante la cerimonia, la quale dovrebbe essere introdotta dall’uomo più anziano, che è considerato il capo e che beve per primo. In generale, gli uomini bevono prima delle donne.
Ho visto fare queste cerimonia in tre contesti poco turistici: due ragazzi di un negozietto di artigianato, la famiglia indiana del nostro primo Airbnb, i proprietari del lodge dove abbiamo dormito l’ultima sera e dove c’eravamo solo noi. Contesti informali, quindi, ma se ti capita di partecipare a una cerimonia vera e propria, ricorda che uomini e donne dovrebbero vestirsi in modo sobrio e che sarebbe gradito portare un piccolo dono alla tribù che ospita la cerimonia.

Ho visto anche la mia host di Airbnb, Nina, pulire e grattugiare la Kava, per poi metterla nei sacchettini pronti da vendere. Se qualcuno te ne vende un po’, pensaci due volte e assicurati che sia legale portarla fuori dalle Fiji (io tornavo in Australia e me l’avrebbero fatta buttare).
Cosa mangiare alle Isole Fiji… quando si è nei resort
Dentro ai resort non è sempre tutto così fresco, genuino, semplice e figiano. Quando ci si reca nelle isole più turistiche, come quelle degli arcipelaghi Mamanuca e Yasawa di cui ti ho ampiamente parlato in precedenza, sicuramente non esistono supermercati o cose simili: è obbligatorio consumare quello che il resort ci propone, a colazione, pranzo e cena. Naturalmente, visto che la totalità dell’affluenza è totalmente turistica, è forse giusto che l’offerta sia variegata per soddisfare tutti. A me personalmente avrebbero soddisfatto di più solo con piatti tipici, e invece si trovavano colazioni continentali, declinate al dolce e al salato, e piatti internazionali per il pranzo e la cena: dalla pasta all’hamburger, passando per pizza, fish&chips, bistecche, zuppe e quant’altro. Tutto normale, e in alcune occasioni ho mangiato anche bene. Però ecco: non è che siano i posti migliori per assaporare al meglio la cucina tradizionale delle Isole Fiji. Il mio consiglio è: quelle volte che vengono proposti piatti tipici (o anche solo piatti a base di almeno un prodotto tipico)… buttati! Non avrai magari altre occasioni 🙂

Mini accorgimenti su cosa mangiare alle Isole Fiji
Accorgimenti che ormai saprai e che valgono per tanti luoghi del mondo dove l’igiene non raggiunge i nostri standard e i nostri delicati sistemi digerenti 🙂 Sia nelle bancarelle che nei resort turistici, spesso il cibo si trova all’aperto e può essere facilmente contaminato. In più, l’acqua del rubinetto alle Fiji non è mai una buona idea (ne so qualcosa). Quindi, ricordati di:
- Prediligere solo cibi freschi e ben cotti
- Evitare crostacei se si hanno dubbi sull’igiene del posto
- Usare posate e utensili per servire che siano puliti e soprattutto asciutti
- Lavare la frutta e la verdura cruda con acqua in bottiglia
- Bere solo acqua in bottiglia e, nei drink diversi dall’acqua, chiedere che non venga messo il ghiaccio (cosa che ci sarà di default, se non lo chiedi)
- Assaggiare il reef fish (il pesce della barriera corallina) solo in ristoranti o luoghi di cui ti fidi, perché alcuni di questi pesce possono essere velenosi.
[Tweet “Cosa mangiare alle Isole Fiji? Piatti freschi ed esotici… E poi si beve la Kava!”]
Sapevi già cosa mangiare alle Isole Fiji? Conoscevi qualcuno di questi prodotti particolari? E cosa ne pensi della Kava, l’hai assaggiata o l’assaggeresti? Raccontamelo con un commento 🙂

SeleScinic
Aprile 3, 2018Non conoscevo la Kava, né tanto meno la sua cerimonia! Mi piacerebbe davvero assaggiarla e partecipare al rito!
Deve essere davvero un’esperienza unica!
Agnese - I'll B right back
Aprile 3, 2018Sì, è stata davvero un’esperienza fuori dall’ordinario! Sono abbastanza sicura che il sapore non ti piacerebbe (sfido chiunque a dire che sia buono! Ahaha), ma è una cosa davvero particolare! 🙂
Raffaella
Aprile 3, 2018Quando ho letto il titolo del tuo post non potevo non leggerlo: sono una fervente sostenitrice delle cucine etniche e mi interessano tantissimo anche quelle dei paesi che non ho visitato. Io non avrei dubbi su che piatto scegliere: kokoda tutta la vita! Sembra davvero buonissima.
Agnese - I'll B right back
Aprile 5, 2018Anche io sono così, Raffaella!! È sicuramente la primissima cosa che cerco quando so che andrò in un posto: quali piatti devo assolutamente provare? Ehehe 🙂
La kokoda mi è piaciuta tanto! Fresca ed esotica 🙂
Claudia
Aprile 4, 2018Come sai, anche io sono stata all’Octopus e devo dire che ho ottimi ricordi dei piatti che ho assaggiati. Tantissimo pesce e verdure, tutto fresco e buonissimo. E per quanto riguarda la kava, a me era sembrato di bere acqua sporca, però la cerimonia è davvero qualcosa di particolare.
Agnese - I'll B right back
Aprile 5, 2018Tranquilla cara, non ti è sembrato…la Kava È acqua sporca! Ahahah alla fine lo è davvero, considerato che è il semplice infuso di una radice secca. Però hai ragione, la cerimonia è speciale e vale la pena di provare! 🙂
Erica
Aprile 7, 2018Non oso immaginare il sapore della Kava ma la proverei senza alcun dubbio! Anche la Kokoda mi ispira tantissimo! Non c’è nulla da fare, il cibo locale rende il viaggio ancor più speciale!
Agnese - I'll B right back
Aprile 7, 2018Ecco, non immaginarlo!! Ahahah però sì, va provata per forza! Sono d’accordo, per me il cibo tipico è al primo posto quando mi informo su una destinazione! 🙂