Il nuovo Cemetery Safari Italia di Claudia Vannucci è un libro che ripercorre storia, architettura, arte, tradizioni e cultura in un Italia molto particolare: quella dei cimiteri! Vieni a scoprire tutto ciò che le lapidi hanno da raccontare, con curiosità e rispetto.

- A spasso per i cimiteri italiani con Cemetery Safari Italia di Claudia Vannucci
- Da Roma a Catania, da Lucca a Torino: la storia e le storie dei cimiteri
- I cimiteri di Firenze e Livorno, che hanno un posto speciale nel cuore di Claudia
- I cimiteri come “città dei morti”: luoghi dal valore storico e artistico inestimabile
- Palermo, Napoli, la tradizione funebre e l’inevitabilità della morte
- INFO UTILI
“Ormai tutti scrivono un libro”: è vero. Ma non a tutti capita di scrivere un libro incentrato sulle proprie passioni, quelle portate avanti fin da quando si è piccoli. Passioni forse un po’ strane, di quelle che quando le racconti in giro la gente stringe un po’ le labbra, ma a te non frega niente. Secondo la mia personalissima percezione, Claudia è un po’ così: uno spirito libero che esplora i cimiteri spinta da passione, curiosità, sete di conoscenza.
Esattamente: una delle passioni di Claudia è costituita dai cimiteri, argomento su cui ha scritto ben due libri. Anzi, già da tempo quella sui cimiteri era una rubrica molto nutrita sul suo blog di viaggi, Viaggi Verde Acido. Nel 2019 il nome di quella rubrica, Cemetery Safari, è diventato un libro. Una sorta di compendio di moltissimi cimiteri nel mondo, corredati da cenni storici, descrizioni artistiche e racconti di aneddoti e personaggi davvero fuori dal comune.
Quel libro raccontava anche di come fosse nato questo interesse verso i cimiteri; specificatamente, da una copia dell’Antologia di Spoon River* che Claudia aveva ricevuto in dono dal nonno quando era una bambina.
Cemetery Safari* ci porta tra i riti funebri di Namibia, Filippine e Taiwan; tra le romantiche o gotiche lapidi dei cimiteri europei di Parigi, Edimburgo, Dublino, Lubiana, Londra, Praga, Valencia; ma, soprattutto, tra le storie pazzesche delle “città dei morti” statunitensi, girovagando tra Illinois, Maryland, South Carolina, Georgia, Massachusetts, California, Alabama, Pennsylvania.
Puoi trovare qui la mia recensione di Cemetery Safari (con l’intervista a Claudia Vannucci).
Nel 2023, Claudia torna a pubblicare parole su carta: si parla ancora di cimiteri, ma questa volta si resta in Italia. E i cimiteri italiani… ah, quante ne hanno da raccontare!!
A spasso per i cimiteri italiani con Cemetery Safari Italia di Claudia Vannucci
“Si viaggia per conoscere luoghi, persone e culture diverse, e in Italia abbiamo una tale varietà culturale che non dobbiamo neanche varcare i confini nazionali per farlo”. Sono d’accordo con Claudia e, dopo aver letto Cemetery Safari Italia, aggiungo una cosa: è impressionante come questa varietà culturale italiana sia ben evidente anche nei suoi cimiteri. In sole 250 pagine scarse di libro, infatti, si viene a conoscenza di una miriade di storie, personaggi e aneddoti, nonché tradizioni culturali, folkloristiche, funebri, artistiche, architettoniche. La cosa bella è che molti dei racconti sono incentrati in pochi secoli, diciamo dal XVIII al XX, perché prima non esistevano molti cimiteri come li conosciamo oggi.
Ecco, in così pochi secoli si intrecciano storie curiose, a volte tristi a volte spassose, ma sempre rivelatorie di un’Italia prima spezzettata, poi unita, alla ricerca di una propria identità. Varcando i cancelli dei cimiteri italiani scopriamo chi l’Italia l’ha fatta: non solo i suoi personaggi illustri di ieri e di oggi, ma anche le persone comuni, con la loro tenacia, oppure gli stranieri che impararono a chiamare casa il nostro Belpaese.
Da Roma a Catania, da Lucca a Torino: la storia e le storie dei cimiteri
Ogni capitolo di Cemetery Safari Italia di Claudia Vannucci racconta di un cimitero da lei visitato e approfondito nel corso degli ultimi anni. Visite in solitaria o in compagnia, al caldo o al freddo, improvvisate o preparate. In ogni caso, da ogni racconto traspaiono sempre la genuina curiosità e il vivace interesse di Claudia nei confronti di storie e persone. Persone che adesso sono ricordate solo da una lapide, ma che nel loro tempo hanno vissuto, hanno fatto, hanno amato.
Passando da Palermo, Genova, Bologna o Carrara, i personaggi che incontriamo sono innumerevoli. Ho sorriso all’epitaffio sulla tomba di Aldo Fabrizi – tolto da questo mondo troppo al dente –, ho letto in un crescendo di emozioni e curiosità delle vite e delle morti di personaggi famosi italiani e non: da Giuseppe Verdi a John Keats, da Emilio Salgari a Giuseppe Mazzini, da Fred Buscaglione a Elizabeth Barrett Browning.
Nel Cimitero Monumentale di Milano, incontriamo brevemente le tombe delle famiglie che hanno contribuito a rendere grande l’industriosità italiana: Campari, Motta, Mondadori, Pirelli, Branca (il cui celebre liquore Fernet, si scopre leggendo Cemetery Safari Italia, nacque a metà 800 come improbabile rimedio contro il colera).
A Roma, si leggono le storie struggenti che caratterizzano il Cimitero Acattolico, e poi si va a rendere omaggio ai tanti grandi del cinema e dell’arte italiana sepolti oggi al Cimitero del Verano. Uno di questi è indubbiamente Alberto Sordi, per cui Claudia nutre una stima la cui tenerezza traspare palpabile dalle pagine del libro: “non l’ho mai incontrato, ma è come se lo avessi conosciuto di persona attraverso i suoi film; gli ho voluto bene come a un vecchio zio un po’ bastardo che racconta un sacco di storie fantastiche su un’Italia che non c’è più, e ci ricorda che in fondo gli italiani sono sempre gli stessi. Di quanto io abbia amato Sordi me ne sono resa conto solo quando è morto, mi è dispiaciuto come se avessi perso un amico o un parente, qualcuno che conoscevo e a cui ho voluto bene fin da piccola”.
A Lucca, si fa conoscenza di un trio di donne inglesi/americane – Evangeline Whipple, Rose Cleveland e Nellie Erichsen – che hanno una meravigliosa storia di amore e amicizia da raccontare. Insieme a loro, sono moltissimi altri i personaggi meno conosciuti dalla storia ufficiale, ma celebrati in Cemetery Safari Italia al pari di personaggi più illustri. Perché, più del nome che si portano dietro, a Claudia interessano le storie e gli aneddoti che i morti possono ancora raccontare.
L’esempio più eclatante in merito è quello rappresentato da Paolo Gorini, il Mago di Lodi. Io, sfortunatamente, non ne avevo mai sentito parlare. Non ti anticipo niente, ma ti invito a leggere gli ultimi capitoli di Cemetery Safari Italia per conoscere meglio questo genio poliedrico e decisamente incompreso!
I cimiteri di Firenze e Livorno, che hanno un posto speciale nel cuore di Claudia
Claudia è nata e cresciuta a Livorno, ma vive a Firenze dove lavora come guida turistica. Non sorprende, quindi, che i cimiteri di queste due città toscane abbiano per lei un valore diverso dagli altri. In Cemetery Safari Italia, Claudia lascia spazio a moltissime riflessioni personali e, soprattutto, ad aneddoti che riguardano la sua vita e i suoi interessi. Ci sembra quindi di sbirciare dal buco della serratura della sua infanzia, quando ci parla dei cimiteri di Livorno: quello dove sono seppelliti i suoi nonni, quello che usava come punto di riferimento durante i suoi primi giri della città in bicicletta, quello che le teneva compagnia con le sue lucine lontane che illuminavano il buio della notte, quello dove passava mattinate a leggere invece di andare a scuola. Per Claudia, insomma, i cimiteri livornesi “sono sempre state presenze familiari nella geografia urbana della mia infanzia e adolescenza”.
I cimiteri di Firenze non sono certo da meno in quanto a “geografia del cuore”: qui ci viene spesso per lavoro, accompagnando quei pochi ma entusiasti turisti che si lasciano affascinare da un tour dei cimiteri. Ma ci viene anche per conto suo, per salutare dei “cari amici”: defunti di un tempo che, in lei, suscitano una particolare simpatia. Veniamo così a conoscere le imprese e le morti di alcuni di loro, come Carlo Collodi, il celebre padre di Pinocchio, e Pellegrino Artusi, l’altrettanto celebre padre della gastronomia italiana cui il destino ha riservato episodi di vita vivacissimi e turbolenti.
Ci sono anche personaggi magari meno noti al grande pubblico ma importanti per lei, come l’attore e regista teatrale Paolo Poli: “associo Paolo Poli a quella entusiasmante sensazione di scoperta di qualcosa di bellissimo e inaspettato, tipica dell’infanzia e dell’adolescenza, come quando per la prima volta si assaggia un cibo squisito o si ascolta il disco della band che ci cambierà la vita”.
I cimiteri come “città dei morti”: luoghi dal valore storico e artistico inestimabile
In Cemetery Safari Italia, Claudia Vannucci ci accompagna dentro i confini italiani; spazi molto contenuti quindi, ma in cui non ci si annoia di certo. Di storie incredibili ce ne sono a bizzeffe, qui da noi: amanti clandestini, donne combattenti, briganti sanguinari, fanciulle violate, vendette e gelosie. Le storie dei defunti più o meno famose sono tutte curiose e uniche nel loro genere; ma è altrettanto divertente scoprire chi questi cimiteri li ha visitati nel tempo, quali sono le storie delle persone che gravitavano intorno a queste “città dei morti”: non è difficile incontrare ad esempio Lord Byron che visita questo o quell’altro cimitero, sempre struggente di malinconia, oppure ritrovare nelle varie storie personaggi di cui avevamo letto decine di pagine indietro.
Poi si torna ai nostri tempi, ed è altrettanto interessante leggere degli incontri che Claudia ha il piacere di fare in un cimitero o nell’altro. Uno degli esempi più dolci di tali incontri è Salvo, custode del cimitero di Caltagirone che si prende cura dei cagnolini i cui padroni sono giunti al cimitero per poi non uscirne mai più. Un altro esempio è quello di suor Julia Bolton-Holloway, che da anni si prende un’immensa cura del Cimitero degli Inglesi di Firenze con amore, dedizione e tanto impegno.
Quando ci si prende una pausa dal vortice di storie raccontate dai personaggi di ieri e di oggi, resta il tempo di lasciarsi ammaliare dall’aspetto artistico e architettonico dei meravigliosi cimiteri monumentali italiani. Le statue magnifiche che, nella Certosa di Bologna, illustrano l’evoluzione del gusto artistico dagli inizi dell’800 fino a oggi; gli splendidi smalti colorati che Galileo Chini e la sua bottega realizzarono per impreziosire le più raffinate cappelle; i ritratti funebri di Filippo Severati, realizzati con smalto su lava e davvero unici nel suo genere; le lapidi che adornano il cimitero di Marcognano, a Carrara, costruite con quello stesso, candido marmo a causa del quale molte vite si sono spezzate.
Luoghi non solo di morte ma, anzi, soprattutto di bellezza, suggestione, arte. Cimiteri in cui, semplicemente, “è facile sentirsi in un luogo e in un tempo lontani da tutto il mondo che continua a formicolare là fuori”.
Palermo, Napoli, la tradizione funebre e l’inevitabilità della morte
Il rapporto dei siciliani con la morte è sereno e a tratti gioioso: i cimiteri siciliani sono spesso affollati di persone che si prendono cura delle tombe o semplicemente chiacchierano coi propri cari defunti, coinvolgendoli nella vita che va avanti dopo la morte. I morti sono celebrati con feste e cortei, così come con dolci della tradizione. Uno dei posti più incredibili raccontati da Claudia sono le Catacombe dei Cappuccini. Sono molto visitate, ora come in passato, forse per un interesse morboso ma anche per osservare da vicino qualcosa di molto particolare: file e file di corpi mummificati e vestiti a festa, ognuno in una nicchia all’interno di gallerie scavate sotto terra.
Anch’io ho visitato le Catacombe qualche anno fa, e sono rimasta impressionata da molti dettagli: le mani che stringono i biglietti con i dati della persona defunta, i vestiti nuziali delle vergini, l’atmosfera cupa ma anche pacifica. Ripensando a quella visita, che mi ha lasciato senza parole per parecchi minuti una volta risalita in superficie, condivido le parole di Claudia quando dice: “lì dentro, guardando i morti in faccia, mi sono sentita a mio agio e in buona compagnia. Quel che noi siamo voi sarete. La sensazione di guardare me stessa allo specchio era una pacifica certezza”.
“Ma è a Napoli, al Cimitero delle Fontanelle, che questo incontro con la morte è più intimo e profondo, senza alcun filtro che addolcisca la visione di ciò che essi sono e che noi saremo: mucchi di ossa”. Come quelle orbite oculari nelle Catacombe a Palermo ci restituiscono un inevitabile memento mori, anche a Napoli osservare quei buchi vacui dei teschi, ammassati uno sull’altro in file di centinaia e migliaia, non lascia certamente spazio all’immaginazione. Anche questa è stata per me un’esperienza molto particolare, e mi riesce facile condividere le sensazioni di Claudia durante la sua visita. Le Anime Pezzentelle fanno il loro lavoro: proteggono i napoletani che le proteggono a loro volta, e sono un tacito ma costante monito di ciò che ci aspetta, prima o dopo.
Oltre alle storie incredibili e curiose, dalla lettura di Cemetery Safari Italia di Claudia Vannucci mi porto dietro soprattutto questo: una rinnovata consapevolezza di ciò che è la morte e di come essa colpisca in modo indistinto, personaggi illustri e sconosciuti. La curiosità di Claudia nei confronti dei cimiteri nasce forse proprio da questo: trarre insegnamenti, conoscere nuove storie, fare pace con ciò che è ineluttabile. Tutto senza mai assolutamente perdere il rispetto nei confronti di chi non c’è più: ogni parola di Cemetery Safari Italia è scelta con cura per incuriosire, far riflettere, strappare un sorriso, far venire voglia di aprire Wikipedia per saperne di più… ma, soprattutto, per contribuire anche solo in minima parte a perpetuare la memoria di chi non abita più le “città dei vivi”.
INFO UTILI
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–Titolo: Cemetery Safari Italia
–Autrice: Claudia Vannucci
–Editore: auto pubblicazione
–Anno di pubblicazione: 2023
–Luoghi toccati: Palermo, Catania, Caltagirone, Napoli, Roma, Bologna, Firenze, Livorno, Lucca, Carrara, Genova, Verona, Milano, Lodi, Torino
–Lo consiglierei a: chi abbia voglia di leggere un “saggio di viaggio” sulle orme di un tema un po’ inusuale, quello dei cimiteri. A chi ha voglia di conoscere storie e aneddoti che si intrecciano alla storia dell’Italia.
–Non lo consiglierei a: chi sta cercando una guida ai cimiteri d’Italia con tutte le informazioni per la visita; Cemetery Safari Italia non è una guida.

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