Andare in Portogallo e non assaggiare il porto? Impossibile! Qui ti parlo delle qualità di questo vino e delle cantine di Porto (soprattutto una!) dove degustarlo al meglio.

Se del Portogallo mi sono innamorata sempre di più a mano a mano che passavano i giorni di viaggio, con il porto è stato amore a prima vista (anzi, a primo sorso). Un colpo di fulmine pazzesco. Mi era capitato di assaggiarlo in passato, ma non avevo mai fatto caso a quanto fosse buono! Visitando le cantine di Porto, e Cálem in particolare, ho avuto modo di conoscere meglio questo vino speciale e di apprezzarne tutte le sfumature.
So che non sarà assolutamente come degustarlo dal vivo, ma con questo post spero di portati anche solo vagamente verso quei profumi e quei sapori divini! E quindi ti racconto cos’è il porto, dove degustarlo nella sua “città natale” e perché scegliere Cálem, tra tutte le cantine di Porto, per vivere un’esperienza unica di degustazione. ATTENZIONE: se leggi fino in fondo, c’è una sorpresa molto gustosa per te. 🙂
In alto i calici, si parte!
Vuoi andare in Portogallo ma ti mancano le info di base?
Leggi il mio post su come organizzare un viaggio in Portogallo.
Vorresti seguire un itinerario già testato?
Qui il post con il mio itinerario dettagliato di 20 giorni in Portogallo.
Il porto: che cos’è?
Per farla breve lo chiamerei semplicemente nettare degli dei (sì, te lo giuro, mi piace proprio tanto). Ma visto che sono una persona seria, passerò a una descrizione un po’ più dettagliata. 🙂
Il porto, chiamato anche vino di Porto (vinho do Porto), è un vino liquoroso tipico del Portogallo e, più in particolare, della zona nei dintorni della città di Porto. Questo vino è infatti particolarmente legato alle sue origini, in quanto viene prodotto esclusivamente dalle uve che crescono nella regione del Douro, l’ampia vallata che si estende intorno al fiume omonimo a meno di 100km a est di Porto.

Oltre al clima e alle vibrazioni uniche di questo luogo, a rendere così speciale il porto è il metodo seguito per la sua produzione: la fermentazione delle uve è incompleta, perché viene interrotta con l’aggiunta di alcol vinico (brandy); con questa interruzione, i lieviti non riescono a trasformare tutto il residuo zuccherino dell’uva in alcol, e per questo motivo il porto risulta essere un vino naturalmente dolce e un concentrato di sapore. E anche meravigliosamente buono, ma questo mi pare di averlo già detto!
Breve storia del porto
La storia del vino di Porto è strettamente legata a quella dei mercanti di vino inglesi che, sul finire del XVII secolo, avevano imposto l’embargo sui vini della Francia, avversaria in guerra, e si erano recati in Portogallo in cerca di prodotti altrettanto validi. La leggenda narra che, un giorno del 1678, alcuni mercanti inglesi che si trovavano in Portogallo per commercializzare il vinho verde portoghese (però troppo leggero e non adatto ai gusti decisi dei loro connazionali) fossero in visita a un monastero di Lamego, una cittadina non lontana dal fiume Douro; qui incontrarono un abate intento a produrre un vino liquoroso secondo un interessantissimo sistema che non avevano mai visto, ovvero aggiungendo del brandy per ottenere un vino fortificato.
Gli inglesi restarono molto colpiti e decisero di applicare questa tecnica a tutto il vino da loro esportato dal Portogallo, dando così vita al vino di porto come lo conosciamo oggi; questo serviva non solo a incontrare i gusti anglosassoni, ma anche a rendere il vino più forte e adatto ai lunghi viaggi in nave per l’esportazione. Nonostante il porto sia un vino al 100% di origine portoghese, bisogna quindi rendere merito agli inglesi se oggi possiamo degustare un vino così delizioso; ancora oggi, alcune delle cantine di porto più famose sono di origine inglese, e gli inglesi sono i principali importatori e bevitori di porto al mondo.

C’è da dire che, su questi fatti, la storia si confonde con la leggenda. Altre informazioni storiche, infatti, raccontano tutt’altro: della vendemmia del 1820, la quale produsse uve talmente dolci che il vino risultante fu buonissimo e particolarmente apprezzato dal mercato. Negli anni successivi, i produttori tentarono di replicare il successo con delle uve naturalmente meno ricche, e lo fecero aggiungendo del brandy al vino ottenuto. Fu un successo, e così nacque il porto.
Quale che sia la storia vera, facciamo un salto temporale fino al 1756: in questo anno, l’allora primo ministro portoghese il Marchese di Pombal stabilì per la prima volta le norme di produzione del porto autentico, e fu così che questo vino fu tra i primi al mondo a ottenere una denominazione di origine protetta, dopo il Chianti e il Tokaj.
Fino agli Anni ’60, dopo la vendemmia (tra fine settembre e fine ottobre) il porto veniva trasportato in grosse botti a bordo delle barche tradizionali, chiamate rabelos. Oggi, queste graziosissime barche sono “esposte” sul fiume di fronte alle cantine pronte per essere fotografate da ogni prospettiva; il vino, nel frattempo, viene trasportato tramite i camion cisterna, pronto a essere invecchiato, imbottigliato e venduto nelle cantine di Vila Nova de Gaia.

Tutti i gusti e i colori del porto
Non penserai mica che di porto ce ne sia uno solo, vero? Ci sono diverse categorie, una più gustosa e intensa dell’altra. Le 3 categorie di base del porto sono bianco, ruby e tawny:
Bianco
Prodotto cioè esclusivamente da uve bianche, è un vino giovane e fruttato. Viene categorizzato in base alla sua dolcezza (secco, semi-secco, dolce) e va da un giallo pallido fino a un bellissimo colore dorato, mano a mano che invecchia.
Ruby
Un porto dal colore rosso rubino intenso, molto fruttato e dal vago sapore di frutti rossi. Viene invecchiato in botte per un periodo di tempo variabile.

Tawny
Un porto rosso, prodotto con le stesse uve del ruby e anch’esso invecchiato in botte. La differenza sta nel fatto che, dopo 2-3 anni in botti grandi, il tawny viene trasferito in botti più piccole; essendo più a contatto con legno e aria, si ossida prima e invecchia più rapidamente. È per questo motivo che, in base alla durata dell’invecchiamento, si possono sì trovare tawny di color rosso rubino, ma anche molto più chiari, quasi ambrati (tanto che a volte ci si confonde quasi tra tawny e bianchi molto vecchi!). L’aroma iniziale è quello della frutta secca che, con l’invecchiamento, si intensifica in sentori di cioccolato, caffè, miele.
Oltre alle 3 categorie di base, esiste anche un porto rosé (conosciuto come porto pink), un vino rosato leggero e fruttato. Tra le categorie speciali, cioè quelle che rimangono a invecchiare nelle botti di legno per periodi molto più prolungati, nelle cantine di Porto troverai il Reserva (un bianco, ruby o tawny invecchiato in rovere per almeno 7 anni), il Vintage (la categoria ritenuta più pregiata), l’LBV (Late Bottled Vintage, in assoluto il mio preferito) e il Culheita (un tawny proveniente da una sola vendemmia e invecchiato almeno 8 anni).

Fantastico, ma… dove assaggiarlo? Le cantine di Porto (anzi, di Gaia)
Il porto è il vino più conosciuto del Portogallo e, volendo, lo si può assaggiare praticamente ovunque nel Paese. Se, però, vuoi che la degustazione di porto sia anche una vera e propria esperienza, allora sono due i luoghi in cui ti consiglio di farlo: lungo la valle del Douro, e alle cantine di Porto.
In realtà, a essere più precisi bisognerebbe parlare delle cantine di Vila Nova de Gaia (spesso conosciuta anche solo come Gaia). Si tratta di una vera e propria città, situata proprio al di là del fiume Douro e collegata alla Ribeira di Porto tramite il famoso ponte Dom Luis I. Vila Nova de Gaia ha un bel lungofiume con diverse attrazioni, ma è sicuramente conosciuta per le cantine di porto, dove avvengono la produzione, l’invecchiamento e l’imbottigliamento del vino, e che qui sono concentrate in maniera super capillare: se ne trovano a decine camminando anche solo lungo il fiume!

Come avviene la degustazione nelle cantine di porto, quindi?
È molto semplice: da Porto, si attraversa il fiume e si inizia a passeggiare per Vila Nova de Gaia, in cerca della cantina che ci ispira di più. Le cantine più famose sono ben riconoscibili grazie alle loro gigantesche insegne, ma potrai trovarne anche di più piccole e a conduzione familiare; lungo il fiume troverai una serie di “bandiere” con i nomi di tutte le cantine di Porto presenti, in ordine alfabetico, così ti fai un’idea di quante ce ne sono. In ogni cantina, troverai sempre qualcuno pronto a farti assaggiare le tipologie di porto che ti incuriosiscono di più tra quelle disponibili in lista; le degustazioni di ogni singolo bicchiere vanno dai 3 ai 12€ circa, in base alla qualità del vino scelto. In alcune delle cantine più grandi, alla degustazione è possibile abbinare la visita guidata della cantina stessa, spesso disponibile in più lingue.
Quanto dura la visita alle cantine?
Anche solo un’ora, oppure una giornata intera: dipende da quanto vuoi degustare e approfondire la conoscenza di questo vino. Noi alle cantine di porto a Vila Nova de Gaia abbiamo dedicato una mezza giornata abbondante, sotto un bellissimo sole. Ora, se mi segui anche su Instagram, forse ti ricorderai ancora le Stories di quel giorno: non posso dire che fossi ubriaca, però insomma… diciamo che ci abbiamo dato dentro. 🙂 Il porto ci è piaciuto così tanto che ci siamo incuriositi e ne abbiamo volute provare tantissime varietà!
Tra Gaia e altri momenti del nostro viaggio a Porto, abbiamo degustato il vino di diverse cantine: Kopke, Santa Cruz, Santa Eufemia, Sandeman. E poi soprattutto a Caves Cálem, la cantina che ci ha ospitato per una degustazione guidata e che ci ha regalato un’esperienza sensoriale davvero meravigliosa.

Cálem, tra le migliori cantine di Porto: la mia esperienza di degustazione
Tra le tante cantine di porto ormai famose in tutta Europa e oltre, Cálem è il marchio leader a livello nazionale, con oltre 2,6 milioni di bottiglie vendute ogni anno. Fondata nel 1859 dal brasiliano Antonio Alves Cálem e giunta ormai alla quarta generazione della stessa famiglia, la cantina Cálem si trova praticamente all’inizio del viale lungofiume di Gaia, appena sceso dal Ponte Dom Luis I; già dal portone di ingresso di queste cantine storiche, inizierai un vero e proprio viaggio nella storia e nell’eredità del vino di Porto.
Non ho visitato le altre cantine di Porto, quindi non posso dire come siano; ma posso dirti con certezza che la cantina di Cálem sia stupenda: ricercata in ogni dettaglio, dall’aria autentica ma raffinata, è un luogo in cui la tradizione vinicola e le nuove tecnologie sembrano convivere in perfetta armonia. Qui, nella struttura originaria ma rinnovata nel 2006, è possibile effettuare diversi tipi di visita (guidata, con audio-guida, con degustazione), e noi abbiamo scelto di visitare il museo e le cantine con un tour guidato, e poi di fare una degustazione unica: quella di tre tipi di porto in abbinamento a formaggi e cioccolato.
All’ingresso di Cálem ci ha accolto João, un ragazzo giovane, appassionato ed estremamente competente, con il quale abbiamo trascorso due bellissime ore di chiacchiere e confronti. João ci ha mostrato le bellezze del piccolo ma ben fatto museo dove, grazie alla tecnologia, si imparano moltissime cose sul luogo e il ciclo di produzione, la fermentazione, l’umidità del suolo, i sentori e i colori del porto, c’è persino un film in 5D alla scoperta della regione del Douro… Si entra davvero in un mondo magico e multisensoriale, che farebbe incuriosire anche chi al vino non è interessato.

Dopo, ci si sposta nella zona delle cantine, dove le botti di rovere sono ordinatamente allineate e contrassegnate. Ci vengono date moltissime altre informazioni: la visita è molto esauriente ma per niente pesante, anche grazie ai grafici, alle immagini e alle infografiche che vengono proiettate direttamente sulle botti più grandi.

La degustazione
Alla fine, ci si reca nell’elegante sala di degustazione dove, in certe serate e con un sovrapprezzo, è anche possibile assistere a uno spettacolo di fado. Qui, João ci ha guidato nella degustazione di tre vini di porto, uno più buono dell’altro: un LBV del 2013, un Vintage del 2012 e un Culheita (tawny) del 1998; il tutto accompagnato da formaggi di capra e mucca serviti con una deliziosa composta di zucca, e poi da cioccolato al latte e fondente con nocciole. Grazie alla presenza di una persona esperta, siamo riusciti a gustarci tutto questo al meglio, riconoscendo i sentori e apprezzando gli abbinamenti; nonostante abbia percepito il grande pregio degli ultimi due, è stato l’LBV a conquistare il mio cuore!

Non posso fare altro che consigliarti una visita alle cantine di Porto per entrare direttamente dentro alla storia e ai sapori unici di uno dei vini più famosi al mondo. In particolare, con Cálem la visita sarà completa, variegata, gustosa e davvero appassionante. La bontà del porto chiuderà il cerchio alla perfezione!
INFO UTILI
–Come arrivare a Vila Nova de Gaia: da Porto, il modo migliore per raggiungere Vila Nova de Gaia è attraversare il Ponte Dom Luis I, a piedi (parte alta e bassa del ponte) o con la metropolitana (parte alta; linea D gialla in direzione D. João II, fermata Jardim do Morro). È anche possibile attraversare il Douro con le barche di legno, che partono da Cais de Ribeira.
–Come arrivare da Cálem: la cantina di Cálem è facilmente raggiungibile perché è la prima che si incontra scendendo dal Ponte Dom Luis I; basta incamminarsi lungo il fiume, su Avenida de Diogo Leite, e te la ritroverai sulla sinistra molto presto, al civico 344. La grande insegna bianca è visibile sin dalla Ribeira.
–Apertura: la cantina è aperta solitamente tutti i giorni, dalle 10.00 alle 18.00 (fino alle 19.00 da maggio a ottobre). Le visite sono disponibili praticamente ogni 20 minuti, alternativamente in portoghese, inglese, spagnolo e francese. Si possono acquistare comodamente online tramite il link che trovi qui sotto (il sito dedicato ai tour).
–Ingressi: Tour&Taste (13€ oppure 16€ per la visita Premium), Tour, Taste & Fado (21€), Tour & Food Pairing (35€ con formaggio e cioccolato, 25€ solo cioccolato).
–Per maggiori informazioni: visita il sito ufficiale di Cálem oppure direttamente il sito dedicato ai tour (che, tra le altre cose, è fatto davvero benissimo!); ci sono anche le pagine Facebook e Instagram. Scrivi a tour@calem.pt se hai bisogno di informazioni specifiche.
SCONTO RISERVATO AI LETTORI DI I’LL B RIGHT BACK
Per tutto il 2019 e il 2020, potrai acquistare una Premium Taste (con 3 assaggi) al costo della Classic Taste (che ne prevede 2). Lo sconto è da utilizzare sia alle cantine di Cálem sia alle cantine Burmester (che fanno parte dello stesso gruppo).
La promozione è valida da oggi fino a fine 2020, esclusi i seguenti periodi: luglio/agosto 2019 e 2020, periodo natalizio/Capodanno 2019 e 2020, Pasqua 2020. Per ottenere lo sconto, dovrai prenotare tramite email (tour@calem.pt per Cálem e visitas.burmester@sogevinus.com per Burmester), menzionando il codice ILLBRIGHTBACK.

A te piace il porto? Qual è la tua tipologia preferita? Hai mai visitato una delle cantine di Porto? Ti piacerebbe fare un giro nella cantina di Cálem? Raccontamelo con un commento! 🙂
In collaborazione con
Caves Cálem

What do you think?