Com’è fare black water rafting in Nuova Zelanda? Grotte, formazioni rocciose, animaletti luccicanti, foreste pluviali, minirapide…è un’avventura!
Questo viaggio in Nuova Zelanda mi ha regalato l’inaspettata quanto apprezzata opportunità di provare un sacco di esperienze nuove, che mai avrei pensato di fare nella mia vita e, in alcuni casi, che neanche sapevo potessero esistere!!
Black water rafting in Nuova Zelanda: di cosa si tratta?
Una di queste esperienze, di cui sapevo a malapena l’esistenza prima di partire per la Terra dei Kiwi, è il black water rafting. Ne avevo solo vagamente sentito il nome, in contrapposizione a white water rafting (che poi è il rafting “normale”, quello che conosciamo tutti), ma proprio non sapevo cosa fosse! Si chiama rafting, ma non ha tantissime cose in comune con quello sport che si pratica più frequentemente, anche in Italia: non c’è un canotto, non ci sono remi…ma c’è l’acqua, tanta acqua, ovviamente! Con il black water rafting, in pratica, si scivola via lungo il fiume “a bordo” di una sorta di grande ciambellone. E perché black? Perché si pratica solitamente nei corsi dei fiumi che si trovano all’interno di grotte buie. Non ho mai provato il rafting normale, quindi non posso saperlo con certezza; direi, però, che si tratta di un’esperienza meno adrenalinica ma altrettanto interessante! E tra poco ti spiego perché 🙂
Una cosa che non sapevo e che ho scoperto mentre scrivevo questo articolo è che il black water rafting è nato proprio in Nuova Zelanda! Più precisamente, è nato alle Waitomo Caves, che sono anche le grotte più famose di tutto il Paese. Da lì, in breve tempo questo nuovo sport si è diffuso in altre zone della Nuova Zelanda e, attualmente, quest’ultimo e il Belize sono gli unici due Paesi al mondo in cui è possibile praticare il black water rafting.
La mia esperienza con il black water rafting in Nuova Zelanda
Quando il simpatico Ray di Underworld Adventures mi ha dato la possibilità di parteciparvi durante la settimana 12 del nostro viaggio in Nuova Zelanda, quindi, ho accettato al volo con una bella dose di apprensione ed eccitazione in parti uguali 🙂
Come prima cosa, negli spogliatoi ci viene assegnato tutto l’equipaggiamento necessario: muta completa, calze e stivaletti idrorepellenti, giubbottino salvagente, guanti “palmati” e caschetto con torcia incorporata…siamo veramente carichi, e già cercare di mettersi tutta queste cose addosso è una prova di coraggio davvero esilarante!! 🙂
Si inizia con un breve tratto in autobus, per poi saltare a bordo di un trenino che sembra uscito direttamente dalla foresta! È stato costruito solo nel 2002, ma sembra appartenere a un’altra epoca: solo qualche panchina in legno, un tetto di plastica ondulata, e via! Siamo pronti per un breve ma suggestivo tragitto in mezzo alla foresta. Dai, ammettilo: non ti è mai capitato di attraversare una lussureggiante foresta pluviale a bordo di un treno, vero? 🙂
Iniziamo poi a camminare nel bel mezzo della foresta: la West Coast è ben nota per essere particolarmente piovosa, quindi ti puoi immaginare il verde brillante e l’assoluta essenza selvaggia di questi luoghi. Tra l’altro, è tutto completamente deserto e si sentono solo i rumori della natura: la pioggia cadeva scrosciante, gli uccellini si spostavano di ramo in ramo, il fiume scorreva impetuoso a due passi da noi…tutto molto bello, anche se i miei occhi erano quasi costantemente fissi sul sentiero per cercare di evitare buche, radici, sassi e quant’altro. Volevamo l’esperienza selvaggia, no?? 🙂 A metà strada ci carichiamo dei nostri ciambelloni di gomma (chiamati raft, anche se a me sembravano più che altro copertoni!), e proseguiamo la camminata intervallata da momenti di riposo, durante i quali la nostra guida ci racconta un mucchio di curiosità su storia, geologia e tradizioni di questi luoghi.
Dopo un ultimo sforzo, finalmente raggiungiamo le grotte. Il ciambellone, la muta e il caschetto ce li abbiamo: siamo pronti ad entrare! La camminata all’interno delle grotte dura un bel po’ (non sarei in grado di quantificare, ma di sicuro oltre un’ora): si cammina all’interno di ambienti diversi, scoprendo tanti piccoli dettagli e curiosità. La camminata non è proprio agevole: bisogna stare attenti a dove si mettono i piedi, e soprattutto a non battere la testa! Certi passaggi sono veramente stretti e bassi. La “passeggiata” però è super piacevole, perché le conformazioni rocciose sono da lasciare a bocca aperta, e poi perché la guida è sempre lì a spiegarti un mucchio di cose, a mostrarti la roccia quasi trasparente alla luce delle torce, a guidarti nel buio: quando abbiamo spento tutte le torce, a un certo punto, siamo entrati nel buio più buio che io abbia mai “visto” ed è stato sorprendente!
Finita la visita alle grotte via terra, arriva il momento di attraversare l’ultima parte, e ciò può essere fatto via acqua. Arriva così il momento di saltare sui nostri ciambelloni: ecco che inizia la nostra effettiva esperienza di black water rafting in Nuova Zelanda! Anche questo momento è stato molto esilarante, perché alcune persone erano un po’ goffe, ma soprattutto perché l’acqua era gelata e le nostre smorfie di pena al momento del contatto facevano troppo ridere!

Qui, però, arriva la parte più magica di tutto il tour: attaccati l’uno all’altro a formare un’unica catena, ci lasciamo trasportare dalle acque, ed entriamo nella parte della grotta dove vivono milioni e milioni di glowworms, che brillano della loro luce blu elettrica al buio! Immagina di stare semisdraiato su un ciambellone di gomma, con l’acqua che ti trasporta dolcemente e, sopra la tua testa, si apre un’intera “galassia” di puntini blu iper luminosi…è stato un momento incredibile, quasi surreale, intervallato solo dai nostri “wooow!” che non riusciamo a smettere di esclamare!
L’acqua ci trasporta fino all’esterno della grotta, dove continuiamo a galleggiare sul fiume per altri 30 minuti circa, prima di ritornare alla base. Questa parte è stata a tratti rilassante, a tratti adrenalinica! Soprattutto quando il fiume scorreva sotto forma di mini rapide e il ciambellone prendeva velocità 🙂
Facciamo il percorso inverso (camminata breve, trenino, autobus) e torniamo alla base! Siamo fradici, infreddoliti, stanchi…ma ci siamo divertiti! Ed è stata sicuramente una delle esperienze a contatto con la natura più suggestive e significative che io abbia mai vissuto!!
Nile River Caves: una location da non crederci!
Ciò che è davvero imprescindibile per fare black water rafting in Nuova Zelanda, ovviamente, è una grotta! E quelle che ho visitato io durante la mia esperienza con Underworld Adventures sono, sicuramente, tra le più belle che io abbia mai visto. Ci troviamo a Charleston, un minuscolo villaggio lungo la West Coast della South Island neozelandese. Abbiamo vissuto la nostra esperienza all’interno delle Nile River Caves: Metro Cave e Te Ananui Cave, l’accesso a (parte delle) quali è possibile solo grazie a Underworld Adventures.
Ciò che mi ha stupito di queste grotte è il fatto che, nonostante Underworld Adventures sia un’attività commerciale, esse siano un ambiente naturale completamente intatto, neanche sfiorato dalla mano dell’uomo: non troverai corde o corrimani, né tantomeno elettricità, scale o passerelle!
Le grotte si sono formate dopo migliaia di anni di erosione da parte dell’acqua del Nile River e dell’Ananui Creek: l’acqua si è infiltrata all’interno delle montagne circostanti, creando immense grotte sotterranee tramite l’erosione della “soffice” roccia calcarea. Come in altre grotte che ho visitato, ci sono centinaia di stalattiti e stalagmiti, che pendono dal soffitto o ascendono dal terreno come conseguenza di migliaia di anni di gocciolamento: ogni goccia porta con sé un minuscolo pezzetto di sedimento, che va a depositarsi sopra a milioni di altri…immagina quanto sia lento questo processo! La grotta fu scoperta solo negli anni ’70, e non è sorprendente, visto l’ingresso stretto e un po’ nascosto nella vegetazione. Fu scoperta da alcuni locali un po’ per sbaglio: il cane di uno del gruppo scomparve dentro un buco nella roccia, e il suo padrone fu costretto ad andare sottoterra per cercarlo. Da quel momento, molta altra gente del luogo si spinse fino agli angoli più bui e impervi delle grotte, con niente più che una candela per farsi luce e lasciarsi guidare!

In realtà, però, devo dire che tutta la zona nella quale si trovano le Nile River Caves è stupenda: ci troviamo, infatti, al bordo del Paparoa National Park, il cui maggiore centro è Punakaiki, dove si trova una meraviglia della natura famosa in tutta la Nuova Zelanda: le cosiddette Pancake Rocks. È una tappa assolutamente imperdibile per chiunque desideri girare l’Isola Sud della Nuova Zelanda!
I glowworms…uno spettacolo unico al mondo
Ok: stalattiti, stalagmiti, formazioni rocciose…non è niente di nuovo rispetto alle grotte che abbiamo vicino a casa, magari in Slovenia o nei pressi di Trieste, vero? Beh, qui in Nuova Zelanda certe grotte sono uniche al mondo, grazie alla presenza dei glowworms! Si chiamano “vermi luccicanti” ma, in realtà, sono le larve di una specie di mosche chiamate in inglese fungus knat. Sono come dei sottilissimi filamenti bianchi che emettono una luce scintillante di colore blu tramite un organo simile ai nostri reni, con lo scopo di attrarre le loro prede.
Di solito, questi filamenti sospesi si raggruppano a centinaia o migliaia sulle pareti o i soffitti di roccia in mezzo alle foreste o nelle grotte come queste, regalando a chi li osserva al buio uno spettacolo davvero particolare e stupefacente! E il black water rafting in Nuova Zelanda è sicuramente il modo più suggestivo di ammirarlo 🙂
Provare il black water rafting in Nuova Zelanda con Underworld Adventures
Nel momento in cui provo nuove esperienze, sono sempre mediamente più soddisfatta se l’azienda in questione è fondata a gestita da persone locali, che conoscono i luoghi a memoria e lo trattano con amore e rispetto. Sarà un caso? non credo!
Underworld Adventures è il business che Geoff Schurr e Ray Moroney, due esperti di caving, hanno fondato nel 1987, non molti anni dopo la scoperta e le prime perlustrazioni della Metro Cave.
Ho conosciuto Ray e due delle guide, Michael e Carly: persone del luogo, genuine ed effervescenti, che sanno darti informazioni e tenerti in sicurezza senza dimenticare di sorridere. Sono le persone come queste quelle con cui mi piace più avere a che fare! 🙂
Oltre il black water rafting: altre esperienze con Underground Adventures
–Glowworm Cave Tour: per chi non ha voglia di bagnarsi, è possibile visitare una porzione della grotta. Praticamente il tour è lo stesso ma, una volta ammirati i glowworms nella parte asciutta della grotta, l’esperienza termina qui senza toccare il fiume. Stivaletti idrorepellenti e caschetto protettivo non mancano anche in questo caso! Il tour completo richiede circa 3 ore e mezzo.
–Nile River Rainforest Train: adatto a tutte le età e a tutte le esigenze, questo tour ha una durata di un’ora e mezzo circa e prevede solo un giro sul trenino e una passeggiata all’interno della foresta pluviale, fino al ponte sospeso e ritorno.
–Adventure Caving: per un totale di 5 ore, questo tour è adatto agli avventurosi e a chi possiede un buon livello di fitness. Il tour comprende camminate in spazi angusti, ascese su per la grotta, tuffi di fianco alle cascate, arrampicate e un mucchio di adrenalina! Non adatto ai deboli di cuore 🙂
CONSIGLI
-Parti già con il costume addosso e portati asciugamano e tutto il necessario per la doccia
-Portati anche qualcosa da mangiare, perché alla fine sarai affamato e loro offrono solo da bere (acqua e succhi di frutta)
-Consiglio quest’esperienza a chi ha un minimo di confidenza con l’acqua: non è un’attività pericolosa, ma bisognerebbe almeno essere in grado di stare a galla.
PRO
-È una delle glowworm caves più belle, e sicuramente una delle meno “affollate” perché non è così famosa come le Waitomo Caves.
-È adatta a tutti, basta avere la forza di camminare per qualche ora. L’adrenalina non è troppa, quindi anche i bambini o le persone più paurose lo possono fare!
-Se non hai una fotocamera impermeabile o non hai voglia di far foto, Underworld Adventures fornisce foto di repertorio e quelle scattate dalla guida durante il tuo tour, gratuitamente e senza alcun bisogno di copyright.
-Il black water rafting in Nuova Zelanda? È un’esperienza letteralmente unica al mondo!
CONTRO
-Bisogna portarsi dietro il ciambellone per gran parte del tour, e questo può essere stancante.
-Non è adatto a chi soffre di claustrofobia perché alcuni punti nella grotta sono veramente stretti e angusti.
INFO UTILI
–Indirizzo: Charleston si trova a circa 20 minuti di auto a sud di Westport e a 30 a nord di Punakaiki, sulla West Coast dell’Isola Sud. La sede di Underworld Adventures è all’interno del Charleston Adventure Centre & Café, situato lungo la Highway 6 (la strada principale, impossibile perdersi!).
–Apertura: Underworld Adventures è aperto tutti i giorni, tranne che per il giorno di Natale.
–Prenotazioni: la prenotazione è obbligatoria, soprattutto durante l’alta stagione (novembre-aprile). I tour partono con un minimo di 2 persone prenotate.
–Contatti: visita il sito ufficiale di Underworld Rafting, oppure contatta Ray e Geoff mandando un’email a contact@caverafting.com. Visita anche la loro pagina Facebook!
–Costo dell’Underground Rafting: l’esperienza che ho vissuto io ha un costo di NZ$ 185 per gli adulti e NZ$ 150 per i bambini (dai 10 ai 16 anni).
–Costo degli altri tour: Glowworm Cave Tour: NZ$ 120/87,50. Rainforest Train: NZ$ 25/20. Adventure Caving: NZ$ 350 (solo adulti). Sono disponibili anche sconti per famiglie.
SCONTO RISERVATO AI LETTORI DI I’LL B RIGHT BACK
Comunica il codice ILLBRIGHTBACK al momento della prenotazione, e riceverai il 10% di sconto sul costo finale!
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Hai mai provato a fare black water rafting in Nuova Zelanda o altrove? Ti piacerebbe provare un’esperienza del genere? Raccontamelo con un commento!

L'OrsaNelCarro Travel Blog
Maggio 19, 2017Ma è F-A-N-T-A-S-T-I-C-O! Unico al mondo come dici tu! *_*
E niente posso stare qui sul tuo sito a incantarmi sulle foto? 😀
Agnese - I'll B right back
Maggio 19, 2017Ahah grazie Orsa! È davvero una cosa unica, io ho letto che i può fare solo in Nuova Zelanda e Belize! Se fosse vero sarebbe una cosa davvero più unica che rara 🙂
Ti tocca andare in Nuova Zelanda per provare, prima o poi…lo sai vero???
Celeste - *BeRightBack
Maggio 19, 2017Io non so nuotare (…..) e non sono particolarmente amante dell’acqua, ma credo che questo non ci penserei due volte a farlo, le tue foto mi hanno incantato! E la tua faccia sulla foto sul ciambellone dice veramente tutto 😀
Agnese - I'll B right back
Giugno 2, 2017Ahahah la mia faccia sul ciambellone dice prima di tutto che l’acqua era congelata! 😀
Anche se non sai nuotare l’esperienza è davvero fighissima, poi comunque ci sono le guide che ti aiutano sempre! Vale la pena 🙂
sognandoviaggi
Maggio 19, 2017Meraviglioso! Non ho parole! Hai incantato persino me che non so nuotare! 🙂 Un abbraccio! Serena
Agnese - I'll B right back
Giugno 2, 2017Sì è stata davvero un’esperienza unica e particolare! Anche se non sai nuotare te lo assicuro, varrebbe la pena provare!! 🙂
Chiara Pancaldi
Maggio 20, 2017Wow, bellissima questa esperienza! Ispira tanto anche a me che sono una super fifona e qui in Italia ho paura a fare anche il rafting “normale”! 🙂
Michela
Maggio 24, 2017Ma che figata pazzesca!!!! Cioè, io ora voglio andare in Nuova Zelanda appositamente per fare questa esperienza!!!!!!
Diletta
Giugno 5, 2017Che figata Agnese! Questo post me l’ero perso, dev’essere stata un’esperienza unica!! Ti invidio tantissimo 🙂
Agnese - I'll B right back
Giugno 5, 2017Ah sì Dile è stato una figata! Adesso ti tocca andare in NZ o in Belize per farlo anche te!! Ahahah 🙂
Diletta
Giugno 8, 2017Ahah dietro l’angolo insomma!
Agnese - I'll B right back
Giugno 8, 2017Ahahah sì, in un attimo ci sei! Eheh