Siamo già alla settimana 5 del mio viaggio in Nuova Zelanda! Qui tappe, impressioni, preferiti e tante, tante foto di questa settimana.
#B_inNewZealand – Settimana 5: le tappe
Abbiamo atteso che passasse la pioggia, e abbiamo fatto bene! Dalla Banks Peninsula fino a Mt Cook, uno scenario perfetto dietro l’altro 🙂
Chilometri percorsi: 886
Lunedì 13 e martedì 14 – In attesa ad Akaroa
Come avevo accennato nel diario della settimana scorsa, ci sono stati 4 giorni climaticamente brutti. La pioggia, quella fine ma fitta e tagliente come punti di spillo, è caduta ininterrottamente da sabato a martedì. Senza posa. A questo si sono aggiunti un vento freddo e terribile e una nebbia densa come panna. In poche parole, andare in giro con questo tempo era molto difficile, e non volevamo proprio vederci la Banks Peninsula in questo stato. Allora lunedì e martedì li abbiamo trascorsi tra la biblioteca e un bar, tra qualche giro in van e qualche breve camminata sotto la pioggia. Niente di interessante, in poche parole.
Però martedì pomeriggio abbiamo guardato qualche negozio, abbiamo visitato la piccola ma deliziosa Church of St. Peter e abbiamo fatto un giro al museo di Akaroa, piccolo ma ben fatto e ricco di cose interessanti.
Mercoledì 15 – Akaroa
Come dicevo prima, abbiamo fatto strabene ad aspettare! Il vento implacabile di martedì ha portato via tutte le nuvole, e oggi è una giornata bellissima. La trascorriamo tutta a girare per Akaroa, un paesino dal sapore francese (qui, infatti, sbarcò una nave francese solo qualche giorno dopo la firma del Trattato di Waitangi tra Inghilterra e comunità maori; ai francesi, però, fu permesso di insediarsi nella penisola). Finalmente un villaggio neozelandese con un po’ di personalità!
Abbiamo fotografato le villette di legno col giardino invaso da rose e altri fiori; i portici dei negozi lungo la strada principale; la fila di ristoranti e botteghe sul lungomare; il monumento ai caduti e il Britomart; il faro, dipinto di bianco e rosso e scintillante al sole; il Garden of Tane con i tre cimiteri del paese (cattolico, dei dissidenti e anglicano); il piccolo monumento dove un tempo si trovava il cimitero francese a L’Aube Hill Reserve; il marae e la chiesetta dipinta con disegni maori e posizionata su una collinetta che si butta nel mare; la spiaggia e le barchette dalle vele bianche immobili sulle acque del porto. Abbiamo pranzato con un fish&chips del baracchino sul molo; al posto del solito pesce fritto, un trancio di salmone alla griglia da leccarsi i baffi.
Nonostante tutto questo, il momento saliente della giornata è stata la crociera nella baia di Akaroa, offerta da Black Cat Cruises. Il giro in catamarano è durato due ore e ci ha portato, insieme alle puntuali e simpatiche descrizioni dello skipper, alla scoperta della baia e dei suoi tesori.
I paesaggi erano stupendi e abbiamo scoperto molte cose interessanti, ma la parte del leone l’hanno fatta sicuramente gli animali: i tanti cormorani che si tuffavano nell’acqua in cerca di una preda, le piccole foche spaparanzate su uno scoglio, il minuscolo pinguino che nuotava tranquillo a dieci metri da noi, e poi quella coppia di delfini che è passata sotto al catamarano ed è rimasta a farci compagnia per un po’. Sono gli Hector’s Dolpinhs, vivono solo nelle acque neozelandesi e sono piccoli (arrivano fino a 1.20 metri di lunghezza) e tenerissimi!
Insomma, che giornata!!
Giovedì 16 – Banks Peninsula
Ecco, se la giornata di ieri è stata eccezionale, quella di oggi è la perfezione. Perché abbiamo visto dei panorami che sono stati capaci di commuovermi e che, so, mi porterò sempre nel cuore. Dopo un ultimo giro ad Akaroa, abbiamo iniziato la nostra perlustrazione della penisola. Prima abbiamo imboccato Stony Bay Road, che ci ha lasciato a bocca aperta metro dopo metro; abbiamo scattato mille foto, tra un sole cocente e le mucche che stavano lì a due metri da noi, a fissarci.
Dopo, è stata la volta di Summit Road, la strada che si inerpica tra le colline e che gira intorno alla baia, permettendoti così di ammirare tutta la penisola da punti di vista diversi. Abbiamo percorso questa strada per tutto il giorno, con parecchie deviazioni: Hinewai Reserve con le sue camminate tra i cespugli e la baita di montagna; Le Bons Bay con la spiaggia lunghissima e deserta e alcune conchiglie che sembravano brillare di luce propria; Okains Bay che, nonostante le premesse, non ci ha entusiasmato; Little Akaloa Bay, la sua spiaggia tranquilla e dei panorami stratosferici. Tra una deviazione e l’altra…ok, l’ho già detto: panorami che ti ammutoliscono e tu rimani lì, di fronte alla bellezza più totale.



Siamo scesi a Duvauchelle per qualche foto e poi abbiamo preso la strada per Little River, con l’idea di uscire dalla Banks Peninsula definitivamente; eravamo un po’ a corto coi tempi, ma sapevamo che ce l’avremmo fatta.

E invece, una volta arrivati a Little River, abbiamo incontrato uno dei nostri ultimi oggetti del desiderio: un hotel. Ma non un hotel qualsiasi, bensì uno che sta nella mia lista degli alloggi più inusuali della Nuova Zelanda, e che mi sarebbe piaciuto provare: il SiloStay, dove ogni appartamento è ricavato all’intero di vecchi silos riconvertiti. Une fermata del genere non era prevista, ma poi ci siamo lasciati tentare! E così, abbiamo trascorso la serata dentro a questo silos, con la cucina al primo piano e la camera al secondo, ovviamente con le pareti tutte circolari e un arredamento in stile industriale moderno.
Ah, che bella serata! A conclusione di una giornata coi fiocchi 🙂
Venerdì 17 – da Little River a Rakaia Gorge
Ci svegliamo un po’ tardi perché vogliamo prolungare di un pochino la gioia di stare in un letto vero…ma poi è tempo di muoversi! Diamo prima di tutto un’occhiata a Little River, dove si trova una stazione ferroviaria storica e una bella galleria d’arte.
Dopo, praticamente tutta la mattina e oltre se ne va tra una piccola tappa e l’altra, tra una riserva e una spiaggetta, qui e lì, seguendo le indicazioni delle brochure ufficiale ma non trovando niente che ci entusiasmasse davvero. Ci piacerebbe vedere meglio i due laghi di questa zona, Lake Forsyth e il gigantesco Lake Ellesmere, ma i punti dove fermarci e scattare qualche foto sono pochi e poco soddisfacenti. Allora a un certo punto basta, è l’ora di salutare Banks Peninsula!
Anche il resto della giornata sono tappe brevi e inconsistenti, perché oggi abbiamo dovuto guidare un po’. Ci fermiamo a Lincoln per fare spesa, a Rakaia per fare un picnic e per scattare una foto con il Big Salmon, a Methven per dare un’occhiata veloce.
Poi decidiamo di improvvisare una deviazione verso il Rakaia Gorge, che non conoscevamo neanche di nome, ma che è stata davvero una bella scoperta! Il panorama è bellissimo sia dall’alto che dal basso, dalle sponde del fiume che, in questo punto, si divide in due bracci di acqua di un azzurro intenso, accentuato dai milioni di ciottoli grigi e perfettamente levigati. Metto i piedi ammollo nell’acqua gelata, ci rilassiamo un po’ e poi ripartiamo.
Superiamo Mt Somers e Mt Hutt. Vorrei tanto andare a vedere Mt Sunday, ma richiederebbe una deviazione di oltre 100 km…e allora me l’immagino e basta, la valle di Edoras sullo sfondo della quale spunto il piccolo villaggio di Rohan (sto parlando de Il Signore degli Anelli, per chi non lo sapesse 🙂 ).
Ci fermiamo a dormire in un posto anonimo ma con un nome splendido: Arundel!
Sabato 18 – Geraldine e Timaru
Ci alziamo con la pioggia e siamo sorpresi: ieri è stata probabilmente la giornata più calda di tutta l’estate, e la pioggia stamattina proprio non ce l’aspettavamo! Ma non ci facciamo scoraggiare e trascorriamo la mattinata nel piccolo paese di Geraldine. Qui si trovano vari negozietti carini che vendono souvenir di qualità e cose buone da mangiare. Abbiamo fatto qualche degustazione al negozio di Barker’s, una marca di marmellate che adoriamo, e poi di formaggi in un negozietto lì vicino. Abbiamo dato un’occhiata alla chiesetta, fatto un giro nel mercatino rionale e visitato il piccolo museo del paese. Per l’ora di pranzo, siamo andati a mangiare allo Shearer’s Quarter, un posto davvero particolare, di cui prima o poi ti parlerò!

Il pomeriggio è stato interamente dedicato alla visita della città di Timaru. Nonostante il tempo grigio e triste, questa città non ci è dispiaciuta: è piuttosto grande e l’architettura è bella e curata. Ci sono dei bei palazzi in stile vittoriano ed edoardiano, tutti belli colorati e ben tenuti. Ci sono delle belle chiese, è carina la zona del porto ed è molto bella Caroline Bay, l’immenso parco che si affaccia sulla spiaggia della città. Oggi in questo parco c’era un raduno di auto storiche, molte delle quali avevano anche delle roulotte bellissime, un po’ stile Anni ’50…troppo belle! La parte che più ci è piaciuta, però, è stato il South Canterbury Museum: gratuito, nuovo, grande, variegato e molto interessante. Devo dire che i musei in Nuova Zelanda sono difficilmente deludenti!
La sera ci aspettano due ore di guida nel buio più totale, in queste strade dove, per noi è assurdo, non si vede neanche una lucina a 360 gradi: è buio pesto ovunque. Questo porta decine di animali –opossum, furetti, lepri, gufi, civette, ricci…- sulla strada, per cui bisogna stare molto attenti; ma soprattutto ci permette di ammirare uno dei cieli più belli che esistano sulla terra: senza inquinamento luminoso, il cielo è una trapunta nera punteggiata di milioni di stelle, e la striscia biancastra della via lattea attraversa tutto il cielo da parte a parte. È uno spettacolo che mette i brividi!!
Domenica 19 – Lake Pukaki e Aoraki/Mt Cook National Park
Ci siamo svegliati sulla sponda del Lake Pukaki, e sappiamo che ci aspetta una giornata da ricordare. Il Lake Pukaki è un lago immenso, uno dei più grandi della Nuova Zelanda, che promette paesaggi spettacolari…e non siamo stati delusi!
Di fianco al lago sorge l’Aoraki/Mt Cook National Park, ovvero il parco nazionale del Mount Cook (Aoraki è il suo nome maori). Abbiamo fatto visita al bellissimo centro visitatori, un vero e proprio museo ricco di informazioni sulla storia, la geologia e la fauna del parco, oltre che sui vari esploratori e alpinisti che sono passati di qui…davvero interessante, sarebbero servite ore per guardarlo con calma!
Lì ci facciamo consigliare una camminata e, poco dopo, partiamo lungo la Hooker Valley Track, un percorso di circa 3 ore a/r che si snoda tra le valli ai piedi di Mt Cook, con un panorama che si modifica ad ogni curva e il monte che è sempre lì, una presenza costante e rassicurante. Noi di ore ce ne mettiamo 4 abbondanti, perché ci fermiamo spessissimo a scattare fotografie e a contemplare questa bellezza che, nonostante la tantissima gente sul sentiero, è senza sbavature. Alla fine arriviamo a Hooker Lake, un lago glaciale dall’acqua biancastra, dove galleggiano alcuni iceberg. Il panorama sembra sospeso in un momento fuori dal tempo, è una sensazione bellissima!
Dopo questa lunga camminata, ne facciamo altre tre, più brevi ma più faticose, intorno al lago prodotto dal famoso Tasman Glacier. Anche se il cielo si è ormai annuvolato, i panorami sono fantastici!
Tornando indietro, è l’ora del tramonto e non riusciamo a fare a meno di fermarci ogni 100 metri per fotografare Lake Pukaki che si tinge di rosa.
Le fotografie non raccontano abbastanza della meraviglia di questo posto!!
#B_inNewZealand – Settimana 5: impressioni e curiosità
- Questa settimana ho imparato nel modo più tangibile che, alcune volte nella vita, è proprio necessario avere pazienza. Mi sono tormentata per aver perso 4 giorni senza fare assolutamente niente, ma c’era qualcosa in quei paesaggi avvolti nella nebbia che ci ha convinto ad aspettare. Quando poi il cielo si è aperto e ci ha regalato quelle bellezze, ci siamo resi conto sul serio che, a volte, aspettare è l’unica cosa da fare. La pazienza spesso non porta a niente e sarebbe meglio fare le cose subito senza aspettare chissà cosa…ma altre volte, invece, vale la pena. Alla fine, avrò perso 4 giorni di viaggio e magari non sarò stata in grado di visitare qualcosa, ma avrei rimpianto questa Banks Peninsula perfetta sotto al sole. Va bene così!
- Vorrei soffermarmi sul concetto secondo il quale una cosa non la apprezzi veramente fino a quando ti viene a mancare. Lo sappiamo tutti che è vero, ma è sempre bello esserne consapevoli! Noi, ad esempio, abbiamo goduto immensamente di una cucina accessoriata e calda, di una doccia bollente e illimitata, di un letto VERO, morbido e comodo. Dormire in una camera vera dopo un mese fa davvero il suo effetto! Però, ancora, non odiamo OJ…anzi, diventa sempre più comodo e nostro.
- A proposito di OJ… quei giorni di pioggia hanno fatto un po’ male anche a lui. Nel senso che l’umidità si è fatta sentire e mercoledì, quando è uscito il sole e noi abbiamo aperto tutto per far entrare più aria pulita e asciutta possibile, abbiamo scoperto che il materasso era tutto umido e stava iniziando a “marcire”…nonostante diamo aria al van ogni giorno…lo ribadisco, vivere così non è sempre una passeggiata!
#B_inNewZealand – Settimana 5: i preferiti
Questa settimana non so proprio come fare a scegliere! I delfini del mercoledì, i paesaggi spettacolari del giovedì o la natura possente e incontaminata della domenica?? Io davvero non lo so, tu cosa sceglieresti?
#B_inNewZealand sui social
Se per te è la prima volta da queste parti, ti ricordo che puoi seguirmi un pochino più da vicino in questo viaggio attraverso i social, ovvero Facebook, Instagram (anche Stories) e Twitter. Poi puoi iscriverti alla newsletter per provare a ricevere una cartolina dalla Nuova Zelanda! Ne ho già adocchiate di alcune davvero bellissime 🙂
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Incredibile che si sia già conclusa la settimana 5! Ci vediamo lunedì prossimo, ma intanto tu lasciami domande, impressioni, curiosità o qualsiasi tipo di commento! 🙂

iltuopostonelmondo
Marzo 20, 2017Io rimango senza parole di fronte a posti del genere… davvero!
Agnese - I'll B right back
Marzo 24, 2017Anche io Cristina, anche io!! *_*
Spignattando Blog
Marzo 20, 2017La pazienza dopo un pò di pioggia è stata ripagata alla grande!! Che tappe meravigliose!! 🙂
Agnese - I'll B right back
Marzo 24, 2017Sì ragazzi, questa settimana sono proprio contenta!! 🙂
Cristina
Marzo 20, 2017Ciao Agnese, a parte la pioggia, mi sembra per voi la settimana più bella o sbaglio? Dall’entusiasmo con cui descrivi i paesaggi della Peninsula traspare evidente la tua gioia! Poi la chicca del Silos Hotel! Io che vengo dal mondo alberghiero non conoscevo l’esistenza di questo particolarissimo albergo! Complimenti per le bellissime foto e buon proseguimento! A presto con racconto della settimana 6 !
Agnese - I'll B right back
Marzo 24, 2017Ah sì Cristina, questa settimana mi ha lasciato addosso tante belle cose, ed è tutto merito di certi panorami stupendi! Non sai quanto mi piacerebbe saper fotografare davvero bene per darvi anche solo un assaggio della bellezza reale di questi posti!
Anche il SiloStay ci è piaciuto parecchio…è bello ogni tanto provare posti così particolari!
Grazie 🙂
Girovagandoconstefania
Marzo 20, 2017La Banks peninsula, il lake Pukaki mi piace tutto 🙂 Con le tue foto ci regali meravigliosi panorami di quelle terre! Nonostante la scomodità del vivere in un van vi godete stupendi posti 🙂
Agnese - I'll B right back
Marzo 24, 2017Anche a me sono piaciute tantissime cose questa settimana, siamo proprio fortunati! I momenti no e la scomodità ci stanno, basta avere pazienza…tanto prima o poi torneremo alla vita normale 🙂
Diletta
Marzo 23, 2017Fantastico il silos, e lake Pukaki al tramonto è una meraviglia! Bellissime foto, davvero 🙂
Agnese - I'll B right back
Marzo 24, 2017Hai visto ganzo il SiloStay? Io sono sempre contenta di dormire in posti così inusuali 🙂
Grazie mille Dile!!
flavia ricciuti
Marzo 25, 2017Il lake pukake senza dubbio! splendidi i tre percorsi di trekking*.* bellissime foto, complimenti!
Agnese - I'll B right back
Marzo 31, 2017Grazie mille Flavia!! Bellissime camminate davvero, in effetti 🙂
La Folle
Marzo 26, 2017Spettacolare l’hotel nel silos O_O ma sbaglio o il bagno aveva i vetri al posto delle pareti? XD
Agnese - I'll B right back
Marzo 31, 2017Hai visto ganzo?? Sì sì, il wc era al piano di sotto in una stanzetta normale, ma di sopra doccia e lavandino avevano le pareti di vetro! 😀
ontheroad670
Marzo 26, 2017Ho sempre sognato di andare in Nuova Zelanda. Grazie al tuo articolo e alle tue foto ho avuto un assaggio di questo posto fantastico!
Agnese - I'll B right back
Marzo 31, 2017Bellissimo! Sono contenta di averti dato un’idea del luogo che sogni da sempre! Ti auguro vivamente di poter mettere piede sulla terra dei kiwi, prima o poi 🙂 Se hai qualche domanda chiedi pure!
martinaway
Aprile 14, 2017Finalmente riesco a trovare un po’ di tempo per leggere i miei diari di viaggio preferiti.
Tutta questa natura mi ha rigenerato a distanza. Ho percepito il tuo stupore, ma anche una leggerezza che sembrava mancare durante l’ultima settimana che avevo letto. Sono felice per te ❤
Ma quanto bella è la foto con gli alberi inclinati??? E quella con le conchiglie???
Anche a me piacerebbe moltissimo dormire dentro un silos, di certo è un luogo insolito, ma mi incuriosisce moltissimo!
Invidio un po’ la vista del cielo di notte, quando ho letto “via lattea” i miei occhi si sono trasformati in due cuori. ❤
Ho adorato tutte le foto legate al Lake Pukaki e al percorso che avete fatto a piedi. Le montagne innevate sembrano essere state aggiunte con Photoshop! Di sicuro è il mio momento preferito della settimana 😉
Un abbraccio, vado a leggere il resto 🙂
Agnese - I'll B right back
Aprile 17, 2017Effettivamente la natura neozelandese è rigenerante, proprio come dici tu! Le montagne intorno a Lake Pukaki sono spettacolari, sono davvero felice di aver camminato così tanto in mezzo a quella bellezza! Per il cielo…non hai idea di quanto ho sofferto per non avere una macchina fotografica decente! Sarebbe stato bellissimo fotografarlo, ma me lo sono comunque goduto 🙂