Come da tradizione, alla fine dell’anno faccio un bilancio non di propositi soddisfatti o successi lavorativi, ma di… viaggi, ovviamente! In questo post ti racconto del mio 2022 in viaggio; tante esperienze bellissime e intense, che mi hanno lasciato una stanchezza infinita ma anche tanta, tanta gratitudine.

Ogni anno, da quando questo blog è nato, mi piace ripercorrere i mesi appena trascorsi e ripensare ai viaggi che ho avuto l’opportunità di fare. Forse a te lettore un articolo di questo genere non interesserà, ma magari posso darti qualche ispirazione per le tue esperienze future e, comunque, aiutarti a riflettere sulle esperienze di viaggio che hai fatto, che cosa ti hanno lasciato e che cosa desideri da quelle future.
Leggi qui i miei anni passati:
2021 in viaggio
2020 in viaggio
2019 in viaggio
2018 in viaggio
2017 in viaggio (questo ti stupirà!)
Il mio 2022 in viaggio è stato decisamente intenso…
2022 in viaggio: quando viaggiare diventa quasi troppo
Se per caso leggi la mia newsletter, mi hai sentito parlare di questo argomento ormai da mesi; qui vorrei racchiudere in un’unica riflessione i miei pensieri legati ai viaggi che ho fatto quest’anno.
Da giugno a novembre 2022, quindi in 6 mesi, ho fatto 7 viaggi, per un totale di 85 giorni fuori – senza contare le mini gite giornaliere o del weekend – su 180 circa. Una mezza follia, se ci si pensa bene! Fino anche solo all’anno scorso, l’idea di trascorrere così tanti giorni in viaggio mi avrebbe esaltato in maniera smisurata. Questa volta, le emozioni sono decisamente contrastanti.
Da una parte, quell’esaltazione c’è eccome. Ripenso a ogni giorno del mio 2022 in viaggio con un sorriso e la consapevolezza di aver vissuto esperienze davvero uniche. Da Machu Picchu che si sveglia all’alba al bagno nel fiume con gli elefanti; dal rotolarmi giù per una duna del Sahara a tuffarmi nelle acque gelide di un cenote. La prima emozione, ancora prima dell’esaltazione, è quella di gratitudine: è impossibile spiegare a parole quanto mi senta fortunata per aver avuto tutte queste opportunità, per aver conosciuto belle persone, assaggiato piatti particolari e vissuto emozioni fortissime. Il viaggio si carica sempre di una magia vera e propria e io la sento in maniera intensa, su questo non ci sono dubbi; è forse la mia natura, la mia vocazione, il mio essere.
La fatica (sacra) del viaggio
Ma questa fortuna ha i suoi costi. Se non sono costi economici, lo sono di altra natura. Io ho speso pochissimi soldi per tutti questi viaggi, perché la maggior parte di essi sono stati in veste di coordinatrice: ho accompagnato gruppi di miei coetanei un po’ ovunque. Il prezzo che ho dovuto pagare è stato altro: una stanchezza fisica indicibile, una stanchezza mentale ancora più grande.
Un senso di responsabilità che in certi momenti ti schiaccia, l’incapacità di staccare veramente il cervello anche solo per un mezzo pomeriggio. Le cose da fare, a cui pensare, da risolvere, da intuire, da prevedere, da prevenire, da far magicamente accadere. E anche al di là di tutto questo, ci sono la routine che va a quel paese e il lavoro a casa, quello seduta alla scrivania, da concentrare nei giorni – e nelle notti, e nei weekend – in cui sono a casa per riuscire a onorare tutte le scadenze. Sono arrivata a fine novembre, dopo l’ultimo viaggio, che non avevo più forze mentali; ho trascurato molto il mio lavoro e ancora di più i miei progetti, in piccola parte anche le mie relazioni. Ho trascurato me stessa, in nome di una delle cose che più amo fare nella vita.
Qual è la conclusione di tutto questo parlare? La gratitudine e la felicità derivate da tutti questi viaggi restano, senza ombra di dubbio. Non me ne lamento e mai mi sognerei di farlo. È solo che devo sempre ricordarmi che ogni cosa ha il suo prezzo, e che devo sempre studiarmi per capire se certi prezzi valgono la pena, quando è meglio investire, quando è meglio fermarmi. Se tornassi indietro farei tutto quello che ho fatto… ma ora, semplicemente, è meglio se mi fermo un po’. Quando ripartirò avrò le energie sufficienti per vivere e apprezzare nuove avventure con ancora più gratitudine.

Il mio 2022 in viaggio: da una parte all’altra del globo
Vabbè ma passiamo ai viaggi veri e propri… Dove mi ha portato questo 2022 in viaggio? Tanti viaggi lavorativi come coordinatrice, ma anche qualche bella esperienza in coppia, in famiglia e con la mia amica preferita. Ripercorriamo il sentiero dei ricordi!
La prima metà del 2022 e l’incursione in territorio francese
L’inverno e la primavera del 2022 sono stati mesi piuttosto tranquilli dal punto di vista dei viaggi. Mi sono dedicata ad altro, come l’esplorazione continua di Milano e qualche gita in giornata per mantenere sempre in orbita la mia voglia di scoperta. Tra queste piccole gite, ci sono state:
- Una giornata fredda ma soleggiata tra le valli in provincia di Lecco e le sponde del Lago di Como: Barzio, l’Orrido di Bellano, una passeggiata a Varenna.
- Un’altra giornata timidamente primaverile sul Lago di Como, questa volta tra Bellagio e i giardini di Villa Melzo d’Eril.
- Una giornata di passaggio nei dintorni di Parma – una zona che mi piace sempre tanto –, tra la Visita al Labirinto della Masone e una visita al castello di Fontanellato.
- Qualche giorno pasquale dai miei in Toscana, con piccole gite e una giornata lungo un pezzetto di Via Francigena.
Francia
Il vero viaggio di questi mesi è stata quella settimana in Costa Azzurra che ho regalato alla mia amica Martina per i suoi 30 anni. Uno dei miei propositi per il 2022 era fare un viaggio insieme a lei, e regalandoglielo mi sono fatta un regalo anche io! Per questa volta abbiamo deciso di saltare Nizza, che avrebbe richiesto più giorni; ci siamo invece concentrate sui piccoli borghi sul mare e le colline. Da Mentone ad Antibes, da Cannes a Grasse, e poi Vence, Saint Paul de Vence, Caignes sur Mer, Eze, Villefranche sur Mer e altri piccoli borghetti tra l’ultimo inverno e i primi soli primaverili. Abbiamo visto tantissime cose, creato il nostro profumo personalizzato, mangiato tutto il mangiabile e fatto una quantità di risate davvero indicibile. Un viaggio davvero, davvero bello.


Il lungo giugno 2022, a tutto Sud e Centro America
Non c’è stato un giorno di giugno 2022 in cui me ne sia stata a casa: ho trascorso 5 settimane esatte in viaggio, senza mai fermarmi, e ogni giorno mi ha regalato emozioni davvero meravigliose.
Cuba
Ho iniziato con 12 giorni a Cuba: il mio primo viaggio del 2022 come coordinatrice WeRoad, un viaggio che stuzzicava la mia mente da tanto. Cuba era terra di contrasti nella mia mente, e così si è rivelata anche nella realtà. Le aspettative che avevo – un luogo colorato e pieno di vita dove le persone ballano la salsa per strada – erano decisamente troppo rosee: a Cuba ho trovato persone sorridenti e altre un po’ troppo approfittatrici, spiagge incontaminate lambite da acque cristalline e cittadine perdute in una vaga miseria. Le persone ci fermavano per chiederci vestiti, caramelle, medicine. E poi con altre, invece, condividevamo daiquiri e balli sfrenati nei bar de L’Avana.
A noi come gruppo, poi, è capitato un po’ di tutto: dai calcoli renali alle scarpe rubate, dall’uragano che manda in blackout l’intera città alle piogge che ci rincorrevano ovunque, dalle macchine rotte in mezzo alla strada ai ristoranti inaspettatamente chiusi. Ho avuto la fortuna di viaggiare con un gruppo di yes men e yes women, persone che non si sono mai lamentate di niente affrontando tutto con il sorriso e un grande spirito di adattamento; senza di loro sarebbe stato tragico, con loro è stato magnifico.


Messico
Da Cuba, un aereo mi ha portato direttamente in Messico, dove ho trascorso 10 giorni di vacanza in coppia. Abbiamo esplorato lo Yucatán e Quintana Roo al meglio delle nostre possibilità, visitando un numero incalcolabile di siti archeologici maya, cenote, cittadine coloniali e taquerias. Una vacanza come questa mi serviva non solo per recuperare un po’ di sonno, ma anche per goderci i nostri momenti in due, le nostre risate, i nostri discorsi che sono, appunto, solo nostri. Il Messico è stato lo scenario perfetto per questo: l’avevo già visitato tanti anni prima e la sensazione di ospitalità, calore e spensieratezza è rimasta la stessa. Per quel che sono riuscita a vedere e a vivere, il Messico resta uno dei miei Paesi preferiti al mondo.


Perù
Dall’umidità irrespirabile di Cancun, 5 ore di aereo mi hanno lasciato nel freschetto di Lima, capitale del Perù. Ah, il Perù.
L’anno scorso, nei Travel Dreams 2022, scrivevo che, se il genio della lampada mi avesse chiesto di esaudire un solo desiderio di viaggio, avrei chiesto il Perù senza ombra di dubbio. Il “genio” WeRoad mi ha accontentato, spedendomi a coordinare un gruppo per due settimane nella terra degli Inca. Sapevo che del Perù mi sarei innamorata. Da Cuzco ad Arequipa, dalla spettacolarità di Machu Picchu ai condor che volano liberi sopra a canyon impressionanti, fino a quella giornata spettacolare che ci ha portato a oltre 5.000 metri, tra la Montagna Arcobaleno e Valle Roja. Forse il Perù è stato il viaggio davvero simbolo di questo 2022: un Paese che mi ha lasciato addosso solo meravigliose sensazioni, una stanchezza immensa ripagata da luoghi meravigliosi.


Il resto dell’estate 2022: in vacanza e poi giù per le dune africane
Luglio è stato quasi interamente sinonimo di Trentino, dove di solito andiamo qualche settimana in estate per poter lavorare senza soffrire troppo il caldo – anche se quest’anno si faceva fatica pure lì. Sulle pendici del Monte Bondone e dintorni abbiamo fatto grigliate e aperitivi con gli amici, bagni nel lago e piccole passeggiate. Abbiamo dedicato anche delle giornate soleggiate a piccole gite, come nell’Altopiano del Renon in Alto Adige, a Malcesine e a Lazise sul Lago di Garda.
Turchia
Una mini parentesi a Milano per festeggiare la laurea di mio fratello, e poi una settimana in Turchia insieme alla mia famiglia. Abbiamo trascorso una settimana di nullafacenza sulle coste di Karaburun, la penisola che si trova a sud di Izmir; qui degli amici di famiglia originari di Istanbul hanno da poco aperto un delizioso boutique hotel a due metri – letteralmente – dal mare, e hanno voluto ospitarci. È stata una di quelle vacanze che non capitava da… ehm… mai: sole, mare, passeggiatine, libri, cibo (tanto, ottimo cibo), e poco altro. Dovevo comunque leggere libri di lavoro, ma chi se ne frega!


Marocco
La solita parentesi in Versilia per qualche giorno e poi, a fine agosto, un altro stupendo viaggio come coordinatrice: si va in Marocco!
Lo so che l’ho già detto, ma anche il Marocco era nel mio radar da diverso tempo (in effetti, a WeRoad avevo chiesto di mandarmi proprio in Perù, a Cuba, in Marocco e a New York, e non sono rimasta delusa). Il Marocco mi affascina moltissimo soprattutto per il suo stile architettonico e per le sue bellezze naturali; questo viaggio mi ha dato la possibilità di godermi entrambe le cose. Abbiamo visto Marrakech, le Gole del Todra, il Sahara – con le sue dune che sembrano davvero disegnate –, Essaouira, Agadir, la valle dell’argan, Ait Ben Haddou… È stato un viaggio ricchissimo di esperienze, ad esempio abbiamo “dormito” una notte in un campo tendato nel deserto, abbiamo fatto quad sulle dune, passeggiato coi dromedari, fatto una lezione di cucina, fatto surf e yoga sulla spiaggia… E il gruppo è stato, molto semplicemente, uno dei migliori che mi siano mai capitati.


Un autunno in corsa, dagli USA all’Asia
Tra settembre e novembre ci sono state alcune piccole gite o giornate speciali: il bellissimo weekend lungo in Toscana – tra Arezzo e Cortona – per andare a trovare degli amici; la giornata tra il Castello di Soragna e il November Porc in ottima compagnia; le mattine e i pomeriggi trascorsi a visitare perle nascoste di Milano insieme a Marti. Ma quest’autunno mi ha soprattutto regalato due viaggi super.
New York
Il primo è stato da lei, da New York. New York che avrebbe bisogno di zero o di infinite parole per essere decantata nei suoi contrasti, nelle sue luci, nelle puzze e nei profumi, nelle viste di giorno e di notte, nei quartieri con le loro anime così diverse. Ci sono rimasta 17 giorni: prima come coordinatrice di un gruppo, con cui ho rivisto alcune tra le attrazioni più iconiche della città; e poi 10, STUPENDI giorni di nuovo insieme a Marti (proposito avverato due volte!). Con lei i viaggi sono perfetti perché abbiamo gli stessi ritmi e ci piacciono le stesse cose. Anche se forse lei in alcuni momenti mi avrebbe ucciso per tutte le cose che le ho fatto mangiare (perché volevo provare più cose e posti possibili), però vabbè sono dettagli! 🙂
Entrambe eravamo già state a New York, quindi questa volta ci siamo concentrate soprattutto su qualche perla un po’ più “secondaria”, se così si può dire. Non ci ha deluso niente, ci siamo divertite un sacco. Se avessi dovuto scegliere la meta ideale con l’amica ideale per il viaggio ideale, avrei scelto New York e Marti. Non mi posso proprio lamentare!


Tailandia
Poi ho trascorso due settimane novembrine al caldo umido della Tailandia: un viaggio totalmente inaspettato, di nuovo come coordinatrice di un gruppo davvero bello. Il viaggio era “Tailandia Adventure”, e in effetti abbiamo visto e fatto cose un po’ fuori dal normale. Bangkok era ovvia, ma anche templi nascosti dentro a grotte irraggiungibili, trekking notturni in mezzo alla giungla, bagno nel fiume con gli elefanti (anzi, le elefantesse), safari a bordo di pickup, notti trascorse in casette galleggianti in mezzo al un lago, tubing lungo il fiume, arrampicata su pareti di roccia vista mare nella spiaggia di Leonardo di Caprio, mini crociere alla scoperta di spiagge nascoste… Ogni giorno sembrava sempre essere migliore dell’altro!


Tornata dalla Tailandia non ho più fatto niente perché ero (e sono ancora) davvero stanchissima. Però felice, felice, felice. E che altro si può dire, quando si è così grati di aver vissuto esperienze tanto uniche.
Com’è stato il tuo 2022 in viaggio? Quale viaggio ti è piaciuto di più e perché? Quale dei miei ti sarebbe piaciuto di più fare? Raccontamelo con un commento! 🙂

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